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    Juve, Ronaldo-Kulusevski: Pirlo non ha alternative

    TORINO – Non ci sono molte alternative, per ora, ma Andrea Pirlo in vista di domenica avrà un motivo in più per testare il feeling della coppia. Cristiano Ronaldo e Dejan Kulusevski, 55 anni in due, un concentrato di forza, ardore, tecnica, qualità, corsa, dinamismo, racchiusi in un corpo solo. Una crasi fra geni compiuti o in divenire, il giocatore più bravo al mondo e una delle espressioni più talentuose della covata di ragazzini classe 2000, accomunate da una passione sconfinata per il gioco del calcio.
    Marca: “Morata, la Juve offre 50 milioni. L’Atletico ne vuole 150”
    Juve, Higuain negli Usa: vicino l’accordo con l’Inter Miami

    Ecco quando scenderanno in campo
    Il tecnico della Juventus li proverà nella mattinata del dì di festa – ore 10.30 contro il Novara alla Continassa – sia per capire quanto futuro abbiano insieme (la base di partenza induce all’ottimismo, per la verità), sia perché in assenza di Paulo Dybala e di un numero 9 eventualmente in arrivo dal mercato non c’è scelta. Detto che la Joya sta cercando di recuperare dall’infortunio muscolare che si ripresentò nel corso della maledetta notte contro il Lione (nessun rischio sarà corso in vista di Juve-Samp del 20 settembre), per il momento non è detto che sia un male affidarsi solamente a quei due lì. Ronaldo e Kulusevski si sono appena incrociati in Svezia-Portogallo, con trionfo di CR7 e un sincero scambio di reciproci complimenti»[…]
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    Juve, Higuain vicino all'Inter Miami: trovato accordo per la rescissione

    TORINO – Gonzalo Higuain e Juventus, il divorzio ufficiale è vicino. In giornata si sono registrati netti passi avanti tra le parti: l’accordo per la risoluzione del contratto è a un passo, a quel punto il ‘Pipita’ saluterà l’Italia e sarà libero di firmare con l’Inter Miami per iniziare la nuova avventura americana. Il centravanti argentino è pronto a salutare i bianconeri dopo quattro stagione: nel 2016 venne strappato al Napoli per 90 milioni di euro e in 149 presenze ha messo a segno 66 gol. L’addio imminente di Higuain è dovuto al fatto che Fabio Paratici sta cercando un nuovo attaccante: Luis Suarez e Alvaro Morata sono in cima alla lista dei desideri della Vecchia Signora. 

    Juve, ottenuto uno sconto
    La Juve è pronta a lasciar partire il Pipita oltreoceano: lo aspetta l’Inter Miami di David Beckham. Intanto, la società bianconera è riuscita ad ottenere uno sconto intorno al 50 per cento sull’ultima annualità dell’attaccante (7,5 milioni di stipendio) e all’attaccante arriverà una buonuscita di 4 milioni di euro. L’intesa sembra aver accontentato entrambe le parti, grazie soprattutto al blitz del fratello-agente del giocatore e ai buoni rapporti che Nicolas Higuain ha con il club bianconero.
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    Juve, Cristiano Ronaldo e Kulusevski tornano a disposizione di Pirlo

    TORINO – Altro allenamento pomeridiano per la Juventus. Dopo che ieri si erano rivisti i vari Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci e Wojciech Szczesny, oggi sono tornati ad allenarsi nel quartier generale bianconero anche Cristiano Ronaldo, Dejan Kulusevski, Luca Pellegrini e Adrien Rabiot, altri tre nazionali che invece ieri avevano usufruito di una giornata di riposo dopo gli impegni in Nations League. Proprio CR7 è stato uno dei primi ad arrivare nel pomeriggio al JTC Continassa. La squadra che lo scorso luglio si era laureata campione d’Italia per la nona volta consecutiva continua l’avvicinamento al primo impegno ufficiale della nuova stagione, quello del prossimo 20 settembre quando, alle 20.45, affronterà all’Allianz Stadium la Sampdoria, e oggi si è dedicata in particolar modo ad esercizi di possesso palla e partitella.

    Juve, le mosse di mercato
    E mentre sul campo il tecnico Andrea Pirlo lavora con gli uomini che al momento ha a disposizione, dietro le quinte continua l’impegno della dirigenza che cerca rinforzi sul mercato: si attende sempre il possibile arrivo dell’attaccante uruguayano Luis Suarez e per questo il mercato in entrata è in una fase di stallo. Molto dipenderà dall’esito della trattativa col giocatore attualmente al Barcellona. Nel contempo, a proposito di attacco, la Juventus è al lavoro per trattare nel migliore dei modi la risoluzione del contratto di Gonzalo Higuain. Domani la Juventus tornerà in campo al JTC Continassa, stavolta per un allenamento mattutino.
    Juve, l’amichevole col Novara
    Domenica 13 settembre, alle 10.30, Andrea Pirlo testerà la “sua” Juventus, per la prima volta al completo dopo la sgambata fatta con l’Under 23 (e vinta 1-0 dai big con gol di Pjaca). La prima ed unica amichevole ufficiale dei bianconeri in quest’insolito pre-campionato si terrà contro il Novara, avversario in Serie C proprio della seconda squadra guidata da Lamberto Zauli: per il neo-tecnico sarà l’occasione di provare la rosa a disposizione sui 90 minuti, ad una settimana esatta dall’esordio stagionale con la Sampdoria.  LEGGI TUTTO

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    Juve, Ronaldo riempie gli stadi e il Real ne sa qualcosa

    MADRID – Certi investimenti offrono dei benefici che vanno ben oltre il “semplice utilizzo”. Portano con sé dei vantaggi che vanno a toccare altre sfere, che coinvolgono più settori. E quando la Juve ha scelto di acquistare dal Real Madrid il cartellino di Cristiano Ronaldo, sapeva perfettamente di trovarsi di fronte a una situazione del genere. Il portoghese non è “solo un calciatore”, è molto di più. E per comprendere meglio questo concetto, basta vedere cosa sia accaduto nelle casse dei Blancos dopo aver ceduto il marcatore più prolifico di sempre del club madrileno.

    Ecco il protocollo della Juve per riportare i tifosi allo Stadium e perché è stato – per ora – bocciato
    L’effetto Ronaldo su Juve e Real Madrid
    Come riportato da Mundo Deportivo (dati Football Money League), infatti, al netto del calo globale registrato per via della pandemia di coronavirus, negli ultimi due anni il Real Madrid è stato superato dal Barcellona nella classifica degli incassi annuali (comprensivi di biglietteria, marketing, merchandise, ecc.), un evento che non era mai capitato prima nella storia dei club.

    Nella stagione 2018/19, quella non toccata dagli effetti del Covid-19, i catalani hanno sorpassato le merengues, arrivando a 840 milioni di euro di incassi, contro i 757 del Real (a seguire il Manchester United a 711). Di contro, in quella stessa stagione, con l’arrivo di Cristiano Ronaldo la Juve ha visto migliorare di ben 65 milioni i suoi ricavi, posiziondosi al decimo posto di questa classifica. Insomma, CR7 è molto più di un “semplice calciatore”.
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    Giggs: “Ronaldo può giocare fino a 40 anni. E' un professionista super”

    TORINO – Il commissario tecnico del Galles Ryan Giggs, bandiera del Manchester United per 24 anni ed ex compagno di squadra di Cristiano Ronaldo, vede un futuro ancora radioso per l’asso della Juventus nonostante i 35 anni di età: “Dovrà trovarsi nel club giusto. Io ero in una squadra di alto livello e ho giocato fino a 40 anni – spiega l’ex centrocampista dei Red Devils, oggi 46enne – posso veder giocare anche lui fino a 40 anni”. Giggs, che è stato nello United con Ronaldo dal 2003 al 2009, sa qual è la ricetta per andare avanti: “Cristiano si prende cura di se stesso, mangia bene, riposa bene e vive per il gioco, ed è il miglior professionista con cui abbia mai giocato”.
    Giggs: “Ronaldo cerca qualcosa in più”
    Ryan Giggs ha solo parole d’elogio per il campione portoghese, che ha appena superato i 100 gol realizzati nella sua nazionale: “L’ho visto all’inizio della sua carriera e non potevo pensare che avrebbe segnato così tanti gol. Era un talento e un giocatore brillante che ti entusiasmava. Cristiano è sempre stato uno studioso del gioco e, proprio come me, ha sempre cercato quel qualcosa in più. Era sempre in palestra e aveva in mente quanto bravo sarebbe potuto essere. Ha segnato 40 gol in una stagione allo United (42 reti, era il 2007-08, n.d.r.) e, da allora, quello che ha fatto è notevole”.
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    Juve, Ronaldo e Kulusevski tandem perfetto per Pirlo

    Per ora è sbocciato a parole, il feeling tra Cristiano Ronaldo e Dejan Kulusevski, ma ci sono tutte le premesse perché dia frutti sul campo: dalle caratteristiche, a cominciare dal fatto di prediligere uno la fascia sinistra e uno la destra, al lavoro di Andrea Pirlo. Un lavoro appena cominciato, suscettibile di aggiustamenti, ma attraverso il quale il nuovo allenatore bianconero sta plasmando una Juventus a misura di Cristiano Ronaldo, ma perfetta anche per Kulusevski.

    Come anticipato nella sua prima conferenza, come ricostruito dal test di sabato contro la Under 23 e come si potrà iniziare a vedere nell’amichevole di domenica contro il Novara (10.30, diretta su Sky), Pirlo pensa a una difesa a tre quando la squadra costruisce e a quattro quando difende. Per la precisione, in fase difensiva sta lavorando su un 4-4-2. Più difficile etichettare l’assetto più fluido in fase di possesso, di certo però ci saranno sempre o quasi sempre tre uomini dalle spiccate caratteristiche offensive: Ronaldo, il centravanti e il giocatore deputato ad allinearsi ai centrocampisti per comporre il 4-4-2 in fase di non possesso (a prescindere dal fatto che il possesso la Juventus cercherà di riconquistarlo subito).

    Quel giocatore sarà l’attaccante di destra, così da lasciare libertà a Ronaldo, che partirà da sinistra, e all’altra punta. Sistema già usato (con interpretazioni diverse e diversa sarà probabilmente quella di Pirlo) da Sarri nella scorsa stagione e a volte da Allegri in quella precedente. Un compito che Kulusevski è perfetto per svolgere e che ha già svolto a Parma, trasformando in 4-5-1 il 4-3-3 gialloblù: ha le doti atletiche per coprire la fascia e tecnica, tiro e senso dell’assist per essere decisivo in avanti.
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    kulusevski Juventus Ronaldo pirlo
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    Juve, il governatore Cirio: “Lo Stadium riaprirà così”

    L’ultimo decreto del Premier Conte ha gelato sul nascere le speranze di riportare i tifosi allo Stadium (quantomeno, tecnicamente, sino al 7 ottobre) nonostante il Piano Sicurezza stilato da Juventus e Regione Piemonte.
    Presidente Alberto Cirio, perché secondo lei il Governo ha scelto di prendere ancora tempo?«Ho sentito le valutazioni del Presidente Conte, che sono difformi da quelle che aveva espresso il Ministro Spadafora. Non è la prima volta che assistiamo ad una diversità di linea di condotta. Ma ho anche constatato che c’era disunione tra le società di calcio: non tutti erano pronti come la Juventus. Ho parlato con il presidente Agnelli i primi giorni di agosto, dopo il decreto di inizio mese, e i nostri uffici hanno lavorato alacremente e prodotto un dossier ben fatto. Lo abbiamo trasmesso a Roma. Non tutte le altre società d’Italia hanno dimostrato pari vivacità».
    Quali sono i punti di forza del piano sicurezza che avete preparato?«Innanzitutto la serietà della società. La partita di calcio è già di per sé un momento delicato e quindi sottoposto a misure di sicurezza straordinarie. Basti pensare che mentre osservi l’incontro c’è gente che passa il tempo a guardarti: gli steward, che danno le spalle al campo. Quindi stiamo già parlando di una situazione molto presidiata. Ora si tratta di declinare questo presidio per garantire la sicurezza e l’osservanza delle norme anti-contagio. Stiamo parlando di uno stadio da 40mila persone in cui metti neanche 8mila tifosi. Il numero esatto è di 8.500 unità, ma sono considerati i calciatori, lo staff, i giornalisti. Dunque si scende a 7.500 tifosi circa. Il nostro piano prevede l’ingresso scaglionato: per cui se Alberto Cirio è atteso alle 19.40 e arriva 10 minuti dopo, non entra più. Anche durante afflussi e deflussi è possibile evitare assembramenti. Tutti gli ingressi dello Stadium divisi per 7mila persone: vuol dire neanche mille persone a gate. Capite perché dico che è più facile che si crei assembramento in un supermercato?»[…]
    Ora cosa succederà?«Fino al 7 di ottobre dovrebbe esserci il blocco. Ma io attendo ancora di sapere le valutazioni del Cts nazionale: mi daranno una valutazione di rischio che nulla ha a che fare con il decreto di Conte. Poi lo Stadio non lo si aprirà lo stesso, perché il Dpcm non lo prevede, ma ci faremo trovare pronti per dopo il 7 ottobre».
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    Kean vede solo Juve: sarà lui la quarta punta

    Moise Kean sarà la quarta punta nella rosa di Andrea Pirlo. Non c’è ancora certezza, ma le possibilità salgono di giorno in giorno e l’operazione potrebbe essere chiusa nell’ultima settimana del mercato. In questo modo la Juventus avrebbe la punta di complemento per fronteggiare anche eventuali emergenze, contando su un ragazzo che conosce e che è anche dotato di una discreta esperienza internazionale.

    Per l’Everton la Juve è l’occasione per rilanciare l’investimento Kean
    Nello stesso tempo l’Everton, non del tutto soddisfatto dell’acquisto risalente alla scorsa estate, potrebbe sperare in un rilancio dell’attaccante per poi riportarlo indietro o, eventualmente, provare a ricavare qualcosa da una cessione che ora sarebbe condizionata dalla stagione opaca in Premier League (33 partite e appena 2 gol, oltre a qualche problema disciplinare). La Juventus sa bene come gestire Kean e punta anche sulla voglia di rivincita del ragazzo, certamente deluso dalla sua prima annata in Inghilterra.
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