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    Juve, Ronaldo riempie gli stadi e il Real ne sa qualcosa

    MADRID – Certi investimenti offrono dei benefici che vanno ben oltre il “semplice utilizzo”. Portano con sé dei vantaggi che vanno a toccare altre sfere, che coinvolgono più settori. E quando la Juve ha scelto di acquistare dal Real Madrid il cartellino di Cristiano Ronaldo, sapeva perfettamente di trovarsi di fronte a una situazione del genere. Il portoghese non è “solo un calciatore”, è molto di più. E per comprendere meglio questo concetto, basta vedere cosa sia accaduto nelle casse dei Blancos dopo aver ceduto il marcatore più prolifico di sempre del club madrileno.

    Ecco il protocollo della Juve per riportare i tifosi allo Stadium e perché è stato – per ora – bocciato
    L’effetto Ronaldo su Juve e Real Madrid
    Come riportato da Mundo Deportivo (dati Football Money League), infatti, al netto del calo globale registrato per via della pandemia di coronavirus, negli ultimi due anni il Real Madrid è stato superato dal Barcellona nella classifica degli incassi annuali (comprensivi di biglietteria, marketing, merchandise, ecc.), un evento che non era mai capitato prima nella storia dei club.

    Nella stagione 2018/19, quella non toccata dagli effetti del Covid-19, i catalani hanno sorpassato le merengues, arrivando a 840 milioni di euro di incassi, contro i 757 del Real (a seguire il Manchester United a 711). Di contro, in quella stessa stagione, con l’arrivo di Cristiano Ronaldo la Juve ha visto migliorare di ben 65 milioni i suoi ricavi, posiziondosi al decimo posto di questa classifica. Insomma, CR7 è molto più di un “semplice calciatore”.
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    Giggs: “Ronaldo può giocare fino a 40 anni. E' un professionista super”

    TORINO – Il commissario tecnico del Galles Ryan Giggs, bandiera del Manchester United per 24 anni ed ex compagno di squadra di Cristiano Ronaldo, vede un futuro ancora radioso per l’asso della Juventus nonostante i 35 anni di età: “Dovrà trovarsi nel club giusto. Io ero in una squadra di alto livello e ho giocato fino a 40 anni – spiega l’ex centrocampista dei Red Devils, oggi 46enne – posso veder giocare anche lui fino a 40 anni”. Giggs, che è stato nello United con Ronaldo dal 2003 al 2009, sa qual è la ricetta per andare avanti: “Cristiano si prende cura di se stesso, mangia bene, riposa bene e vive per il gioco, ed è il miglior professionista con cui abbia mai giocato”.
    Giggs: “Ronaldo cerca qualcosa in più”
    Ryan Giggs ha solo parole d’elogio per il campione portoghese, che ha appena superato i 100 gol realizzati nella sua nazionale: “L’ho visto all’inizio della sua carriera e non potevo pensare che avrebbe segnato così tanti gol. Era un talento e un giocatore brillante che ti entusiasmava. Cristiano è sempre stato uno studioso del gioco e, proprio come me, ha sempre cercato quel qualcosa in più. Era sempre in palestra e aveva in mente quanto bravo sarebbe potuto essere. Ha segnato 40 gol in una stagione allo United (42 reti, era il 2007-08, n.d.r.) e, da allora, quello che ha fatto è notevole”.
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    Juve, Ronaldo e Kulusevski tandem perfetto per Pirlo

    Per ora è sbocciato a parole, il feeling tra Cristiano Ronaldo e Dejan Kulusevski, ma ci sono tutte le premesse perché dia frutti sul campo: dalle caratteristiche, a cominciare dal fatto di prediligere uno la fascia sinistra e uno la destra, al lavoro di Andrea Pirlo. Un lavoro appena cominciato, suscettibile di aggiustamenti, ma attraverso il quale il nuovo allenatore bianconero sta plasmando una Juventus a misura di Cristiano Ronaldo, ma perfetta anche per Kulusevski.

    Come anticipato nella sua prima conferenza, come ricostruito dal test di sabato contro la Under 23 e come si potrà iniziare a vedere nell’amichevole di domenica contro il Novara (10.30, diretta su Sky), Pirlo pensa a una difesa a tre quando la squadra costruisce e a quattro quando difende. Per la precisione, in fase difensiva sta lavorando su un 4-4-2. Più difficile etichettare l’assetto più fluido in fase di possesso, di certo però ci saranno sempre o quasi sempre tre uomini dalle spiccate caratteristiche offensive: Ronaldo, il centravanti e il giocatore deputato ad allinearsi ai centrocampisti per comporre il 4-4-2 in fase di non possesso (a prescindere dal fatto che il possesso la Juventus cercherà di riconquistarlo subito).

    Quel giocatore sarà l’attaccante di destra, così da lasciare libertà a Ronaldo, che partirà da sinistra, e all’altra punta. Sistema già usato (con interpretazioni diverse e diversa sarà probabilmente quella di Pirlo) da Sarri nella scorsa stagione e a volte da Allegri in quella precedente. Un compito che Kulusevski è perfetto per svolgere e che ha già svolto a Parma, trasformando in 4-5-1 il 4-3-3 gialloblù: ha le doti atletiche per coprire la fascia e tecnica, tiro e senso dell’assist per essere decisivo in avanti.
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    kulusevski Juventus Ronaldo pirlo
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    Juve, il governatore Cirio: “Lo Stadium riaprirà così”

    L’ultimo decreto del Premier Conte ha gelato sul nascere le speranze di riportare i tifosi allo Stadium (quantomeno, tecnicamente, sino al 7 ottobre) nonostante il Piano Sicurezza stilato da Juventus e Regione Piemonte.
    Presidente Alberto Cirio, perché secondo lei il Governo ha scelto di prendere ancora tempo?«Ho sentito le valutazioni del Presidente Conte, che sono difformi da quelle che aveva espresso il Ministro Spadafora. Non è la prima volta che assistiamo ad una diversità di linea di condotta. Ma ho anche constatato che c’era disunione tra le società di calcio: non tutti erano pronti come la Juventus. Ho parlato con il presidente Agnelli i primi giorni di agosto, dopo il decreto di inizio mese, e i nostri uffici hanno lavorato alacremente e prodotto un dossier ben fatto. Lo abbiamo trasmesso a Roma. Non tutte le altre società d’Italia hanno dimostrato pari vivacità».
    Quali sono i punti di forza del piano sicurezza che avete preparato?«Innanzitutto la serietà della società. La partita di calcio è già di per sé un momento delicato e quindi sottoposto a misure di sicurezza straordinarie. Basti pensare che mentre osservi l’incontro c’è gente che passa il tempo a guardarti: gli steward, che danno le spalle al campo. Quindi stiamo già parlando di una situazione molto presidiata. Ora si tratta di declinare questo presidio per garantire la sicurezza e l’osservanza delle norme anti-contagio. Stiamo parlando di uno stadio da 40mila persone in cui metti neanche 8mila tifosi. Il numero esatto è di 8.500 unità, ma sono considerati i calciatori, lo staff, i giornalisti. Dunque si scende a 7.500 tifosi circa. Il nostro piano prevede l’ingresso scaglionato: per cui se Alberto Cirio è atteso alle 19.40 e arriva 10 minuti dopo, non entra più. Anche durante afflussi e deflussi è possibile evitare assembramenti. Tutti gli ingressi dello Stadium divisi per 7mila persone: vuol dire neanche mille persone a gate. Capite perché dico che è più facile che si crei assembramento in un supermercato?»[…]
    Ora cosa succederà?«Fino al 7 di ottobre dovrebbe esserci il blocco. Ma io attendo ancora di sapere le valutazioni del Cts nazionale: mi daranno una valutazione di rischio che nulla ha a che fare con il decreto di Conte. Poi lo Stadio non lo si aprirà lo stesso, perché il Dpcm non lo prevede, ma ci faremo trovare pronti per dopo il 7 ottobre».
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    Kean vede solo Juve: sarà lui la quarta punta

    Moise Kean sarà la quarta punta nella rosa di Andrea Pirlo. Non c’è ancora certezza, ma le possibilità salgono di giorno in giorno e l’operazione potrebbe essere chiusa nell’ultima settimana del mercato. In questo modo la Juventus avrebbe la punta di complemento per fronteggiare anche eventuali emergenze, contando su un ragazzo che conosce e che è anche dotato di una discreta esperienza internazionale.

    Per l’Everton la Juve è l’occasione per rilanciare l’investimento Kean
    Nello stesso tempo l’Everton, non del tutto soddisfatto dell’acquisto risalente alla scorsa estate, potrebbe sperare in un rilancio dell’attaccante per poi riportarlo indietro o, eventualmente, provare a ricavare qualcosa da una cessione che ora sarebbe condizionata dalla stagione opaca in Premier League (33 partite e appena 2 gol, oltre a qualche problema disciplinare). La Juventus sa bene come gestire Kean e punta anche sulla voglia di rivincita del ragazzo, certamente deluso dalla sua prima annata in Inghilterra.
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    Juve: Bonucci, Chiellini e Szczesny rientrati in gruppo. Per Ronaldo giorno di riposo

    TORINO – Prosegue la marcia di avvicinamento della Juve alla prima giornata della Serie A 2020-2021. I bianconeri guidati da Andrea Pirlo sfideranno la Sampdoria di Claudio Ranieri all’Allianz Stadium. Nell’allenamento odierno sono rientrati altri giocatori reduci dai relativi match con le nazionali. Allo Juventus Training Center, infatti, si sono rivisti Bonucci, Chiellini e Szczesny, impegnati nello stesso girone di Nations League. La squadra ha lavorato su delle esercitazioni di possesso palla e ha chiuso l’allenamento con la consueta partitella. A Torino sono rientrati anche Cristiano Ronaldo, Dejan Kulusevski e il francese Adrien Rabiot. I tre hanno usufruito di un giorno di riposo dopo gli impegni di ieri con le rispettive nazionali.  LEGGI TUTTO

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    Cristiano Ronaldo dedica il record a compagni e staff: “Mi avete aiutato a fare la storia”

    TORINO – Cristiano Ronaldo ricorderà a lungo la partita di Nations League vinta dal Portogallo contro la Svezia. La stella lusitana, infatti, ha realizzato una doppietta che gli ha permesso di salire a quota 101 gol con la maglia della nazionale. Per festeggiare questo evento l’attaccante della Juventus ha postato una foto insieme ai propri compagni di squadra del Portogallo posando con una maglia con la stampa “100” al posto del consueto “7”. Di seguito ecco anche la dedica inserita nel post di Instagram: “Grazie a tutti i miei compagni, allenatori e staff della selezione portoghese che mi hanno aiutato a raggiungere questo traguardo storico”.  LEGGI TUTTO

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    Juventus, Higuain ha l'accordo per l'addio. Saluta già domani?

    TORINO – Gonzalo Higuain saluta la Juventus, stavolta per sempre. Nelle ultime ore è stato trovato l’accordo per la rescissione del contratto tra Nicolas, il fratello agente del Pipita, e i dirigenti bianconeri. Un’intesa tra gentiluomini, come aveva garantito Nicolas Higuain durante l’intervista esclusiva a Tuttosport della scorsa settimana. «Abbiamo un rapporto fantastico con la società, non ci saranno problemi». E così è stato.

    L’ACCORDO – La Juventus ha riconosciuto al Pipita una buonuscita inferiore al 50 per cento dello stipendio (7.5 milioni) previsto dall’ultimo anno di contratto. Il bomber argentino, dopo 3 scudetti e 66 gol, ripartirà lontano dall’Italia, probabilmente dagli Usa (l’Inter Miami è in pressing), ma la decisione finale sulla prossima destinazione verrà presa nei prossimi 2-3 giorni. Intanto, probabilmente già domani, Gonzalo lascerà Torino. Higuain ha già salutato compagni e dirigenti. E presto, quando l’addio verrà ufficializzato, ringrazierà virtualmente anche il popolo bianconero, con cui ha instaurato un feeling fantastico da quando nel 2016 sbarcò alla Juventus dal Napoli attraverso la clausola da 90 milioni.
    AVANTI SUAREZ – Salutato il Pipita, adesso la Juventus stringerà per il successore. Alla Continassa continuano gli straordinari per le pratiche del passaporto comunitario di Luis Suarez. Ma il dg Fabio Paratici, per mettersi al riparo da cattive sorprese, continua a tenere in caldo anche le alternative: Edin Dzeko (Roma), Alvaro Morata (Atletico) e lo svincolato Cavani. LEGGI TUTTO