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    Juventus Next Gen, Crespi: “Una cosa mi ha colpito al mio arrivo”

    La Juventus Next Gen la scorsa settimana ha ufficializzato l’arrivo del giovane portiere Gian Marco Crespi. Il classe 2001 è arrivato dal Crotone in prestito fino al giugno 2023 dopo aver disputato la prima parte di stagione al Picerno, nel girone C di Lega Pro. Cambio squadra, cambio girone e soprattutto cambio ambiente: tante novità in pochi giorni, con Crespi che ha già debuttato con la maglia bianconera nel match col Vicenza vinto per 2-1.Guarda la galleryJuventus Next Gen-Vicenza 2-1, le immagini della partita
    Juventus Next Gen, le prime parole di Crespi
    Sono arrivate, ai canali ufficiali della Juventus, le prime parole da bianconero di Crespi. Partendo, ovviamente, dalla prima parte di stagione al Picerno e l’approdo alla corte di mister Brambilla: “Questi primi mesi li ho giocati nel Girone C, un girone in cui la fisicità è molto presente. Qui, nel Girone A, ho notato che c’è più attenzione all’aspetto tattico e personalmente lo trovo molto stimolante. Penso che sia questa principalmente la maggiore differenza tra i due gironi. Per me non sarebbe una novità perchè già a Picerno l’impronta che ci era stata data era più un’impronta di questo tipo. Sono stati mesi che mi sono serviti a livello personale. In meno di una settimana mi sono ritrovato a Torino da Picerno, un piccolo comune della provincia di Potenza. Ho provato emozioni molto intense, ovviamente, perchè il salto da una realtà di cinquemila abitanti a una realtà come la Juventus è stato netto. In questa prima settimana, però, sono già riuscito ad ambientarmi e devo ringraziare soprattutto i miei compagni perchè mi hanno subito messo a mio agio. Questo è davvero un bel gruppo, umile e molto focalizzato sul lavoro quotidiano. Sono proprio felice di essere qui e le emozioni che ho provato domenica scendendo in campo contro il Vicenza sono state indescrivibili e le porterò per sempre con me. In pochi hanno la fortuna di esordire con questi colori addosso, mi sento fortunato”. LEGGI TUTTO

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    Lapo Elkann, il silenzio e il dialogo con i tifosi della Juventus: “Uniti più che mai, vinceremo”

    TORINO – #enjoythesilence, il post di Lapo Elkann su Twitter. Goditi il silenzio nel momento della tempesta. Alla Juventus c’è chi sta zitto e c’è chi urla. I tifosi, così, si dividono e provano a dialogare con il nipote dell’Avvocato. «Lapo io ti voglio bene e ti stimo. Ma è anche per colpa del silenzio che siamo in questa situazione… Forse è giunta l’ora di PARLARE. Noi tifosi ne avremmo un gran bisogno!», gli scrivono. E Lapo risponde così: «Capisco bene e capisco la vostra sofferenza, è così per tutti noi bianconeri e perciò in momenti difficili dobbiamo essere UNITI più che MAI. # fino alla fine». «Parla. Non serve a niente questo post Lapo», ribatte un altro. Ancora Lapo: «Serve, a volte come dice il detto il silenzio è d’oro».

    Lapo Elkann, i tifosi: «Siamo con voi»

    Altri ancora: «Lapo ti vogliamo vedere urlare ma solo allo stadio», «Siamo con voi, ma sarà davvero dura contro questi lestofanti», «Andiamo di Superleague e facciamoli fallire», «Lapo hai ragione che dobbiamo essere uniti più che mai ma se rimaniamo in silenzio ci puniranno di più… #FinoAllaFine», «Esattamente ora le parole valgono zero. Ci vogliono i fatti. Tirare fuori le palle, allenatore, giocatori, dirigenti, magazzinieri, preparatori. Uniti dal primo all’ultimo e remare TUTTI verso un’unica direzione. Fino alla fine», «Lapo, io ci sono e ci sarò sempre, la Juve è casa nostra. Mi fido di quello che fate e so che non mollerete di un centimetro per difenderci», «Lapo vogliamo solo essere tranquillizzati visto che sentiamo parlare di serie B, non lo meritiamo noi ne il mondo Juve, abbiamo fiducia in voi, difendeteci da tutta la m…a che ci stanno tirando addosso», «Lapo bisogna difenderci in tutte le sedi la proprietà deve difendere la passione di milioni di tifosi bianconeri», «Lapo ti si vuole bene e sono sicura che parlerai al momento opportuno… Però in questo momento ci servono rassicurazioni si quanto sta succedendo!», «Lapo io ci sono e ci sarò sempre, la Juve è casa nostra. Mi fido di quello che fate e so che non mollerete di un centimetro per difenderci», «Certo… Ora il silenzio ma che si deve trasformare in voce nei posti e tribunali che contano… Non possiamo accettare tutto questo senza una regola scritta… Non possiamo essere sempre noi i primi e i capri espiatori di un sistema malato e che va rifondato… Ciao Lapo», «Lapo, tu e tuo fratello John siete il nostro unico appiglio, l’unica speranza di ribaltare delle sentenze preconfezionate indegne. Vostro nonno non avrebbe consentito questo scempio, e lo sai. Grazie», «Hanno messo in mezzo Exor, quindi potresti parlare eccome … Noi siamo con voi, sempre. Non ci meritiamo un altro 2006…», «Lapo l’intercettazione tra John e Andrea è stata usata in sentenza come prova di colpevolezza. Una sentenza non giuridica ma politica. Stavolta, a differenza del 2006, bisogna TARtassarli», «Una provocazione, ma anche un suggerimento… Dato che è tutto orchestrato per punirci sommariamente per un sistema 20ennale di plusvalenze a specchio! Non è possibile lasciare per sempre la #SerieA e magari arrecare un danno indiretta al sistema ‘anti-Juventino’ ?! #SuperLega» e via così.

    Lapo Elkann e la cessione della Juventus

    Ancora Lapo: «Io non mio occupo di Juve non ho ruoli manageriali, né sono in consiglio. Con unione e compattezza VINCEREMO al più presto», «Guarda la storia, poi parla – in risposta a uno che chiede la cessione della società -. Il futuro sarà ricostruito, ne sono certo», «Il passato è passato, guardiamo al futuro con grinta ed ottimismo, siamo guerrieri Sì o No» e il dialogo continua… LEGGI TUTTO

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    Juventus, la seduta verso la Lazio: Chiesa in gruppo

    TORINO – Dopo il cocente ko contro il Monza, la Juventus è chiamata subito a reagire con la testa diretta alla sfida di Coppa Italia contro la Lazio. All’Allianz Stadium, Allegri vorrà continuare il suo cammino con la gara valida per i quarti di dinale della competizione da vincere a tutti i costi. Davanti ci sarà la formazione dell’ex Maurizio Sarri e il tecnico toscano è al lavoro per arginare i biancocelesti, magari ripetendo l’ottima prestazione in campionato, arrivata prima della lunga pausa per il Mondiale. Guarda la gallerySentenza Juve, le motivazioni e la rabbia dei tifosi: “È reato violare una norma che non esiste?”

    Juventus, testa alla Coppa Italia: Chiesa in gruppo

    Questo il comunicato della Juventus dopo la seduta mattutina al J Training Center: “Lavoro sulla fase di costruzione della manovra contro pressing avversario e poi esercitazioni sulla finalizzazione per centrocampisti e attaccanti: questo il menu della seduta all’antivigilia della sfida con i biancocelesti. Domani, mercoledì 1 febbraio 2023, giorno di vigilia. Allenamento al mattino e poi, alle 14:15, conferenza stampa di Mister Allegri dalla Sala Conferenze dell’Allianz Stadium”.

    Guarda la galleryPogba, Chiesa e Vlahovic si scaldano per Juve-Lazio LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze Juventus, Paco D’Onofrio: “Ma con l’articolo 31 viene meno il 4!”

    «L’impianto della sentenza è molto solido e non mi stupisce, considerando l’autorevolezza dei componenti della Corte federale d’appello, che peraltro si è espressa a sezioni unite. Tuttavia, hanno applicato oltre all’articolo specifico in caso di plusvalenze, cioè l’art. 31 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC (che prevede solo ammende, cioè multe), anche l’art. 4, comma 1, cioè la violazione dei principi generali di lealtà, probità e correttezza (che prevede, invece, anche punti di penalizzazione). Questa scelta non è così pacifica».

    Effettivamente cosa significa questo suo rilievo?

    «Significa che se c’è una norma specifica (art.31), non si dovrebbe applicare quella generale (art.4). Il criterio cumulativo non è previsto, poiché la seconda viene considerata una norma “di chiusura”, applicabile solo quando ne manchi una specifica che consenta di punire una condotta comunque irregolare».

    Come si potrebbe spiegare l’impiego, invece, di questo criterio?

    «Non saprei, ma potrebbe essere un punto essenziale dell’impugnazione. La questione singolare è che questo principio, cioè il divieto di cumulo di cui parlavo prima, è deducibile da un parere del Collegio di Garanzia richiamato proprio dalla stessa sentenza (parere n.5/2017). Infatti, i Giudici a cui la Juventus si rivolgerà depositando il proprio ricorso, hanno in precedenza considerato corretto l’applicabilità della norma generale in assenza di una norma specifica, che invece nella vicenda in oggetto c’è ed è chiarissima. Detta più semplicemente, se c’è una norma specifica, in questo caso quella sulle irregolarità contabili, art. 31, comma 1, non è previsto il richiamo ai principi generali».

    Concretamente tutto questo cosa comporta?

    «La conseguenza è rilevante, poiché seguendo il ragionamento che ho appena esposto, non sarebbe stato possibile comminare punti di penalizzazione, ma solo ammende, benché molto consistenti».

    Il paragone con Calciopoli è corretto?

    «A mio avviso no, proprio per il motivo ricordato sopra. In quel caso la norma sportiva che vietava che i dirigenti delle Società avessero rapporti anche solo di abitualità con arbitri e designatori non c’era (fu introdotta successivamente). Si fece ricorso ai principi generali di lealtà, probità e correttezza, proprio perché mancava, all’epoca una norma specifica. Qui, come ricordato, il presupposto è diverso».

    Nella sentenza si parla anche di un “sistema” di condotte vietate.

    «Anche l’idea che una serie reiterata di irregolarità ne modifichi la qualificazione giuridica potrebbe essere contestata dalla Juventus. Se, infatti, si accertassero più violazioni contabili, si aggraverebbe eventualmente la consistenza della sanzione pecuniaria già prevista, moltiplicandola, ad esempio, per il numero di illeciti commessi, ma non la natura delle sanzioni. Del resto, se parcheggio più volte l’auto in doppia fila, optando per un’abituale e sistematica condotta irregolare, pagherò più multe, ma non finirò in carcere».

    Cosa si aspetta che succeda ora?

    «Dando per scontato che la Juventus depositerà entro 30 giorni, o forse anche prima, il ricorso per impugnare la sentenza della Corte federale d’appello della Figc, credo che in ogni caso la pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni sarà molto complessa, poiché chiamato a confermare o smentire quanto argomentato in sede di condanna federale, fatalmente creando un precedente giurisprudenziale di certo rilievo sportivo e scientifico». LEGGI TUTTO

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    McKennie al Leeds, un affare per la Juventus: 40 milioni!

    TORINO – McKennie è ufficialmente un giocatore del Leeds United: «Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società Leeds United Football Club per la cessione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2023, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Weston McKennie a fronte di un corrispettivo di 1,25 milioni, oltre a premi fino ad un massimo di 0,25 milioni al verificarsi di determinati obiettivi sportivi. Inoltre, l’accordo prevede la facoltà da parte del Leeds di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore; il corrispettivo pattuito per la cessione definitiva è pari a 34,5 milioni, pagabili in cinque esercizi, e potrà essere aumentato, nel corso della durata del contratto di prestazione sportiva con il calciatore, per un ammontare non superiore a 4,5 milioni, al raggiungimento di ulteriori obiettivi». Dunque un affare che, se si incastreranno tutte le condizioni, porterà nelle casse bianconere oltre 40 milioni di euro. Di contro, c’è sempre il rischio che possa tornare indietro.Guarda la galleryMcKennie che collezione da urlo: Ferrari, Lamborghini e Nissan da sogno! LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze Juventus, Santoro: “La revocazione è illegittima! Intercettazioni? Non valgono”

    TORINO – Giudice Santoro, già Presidente della Corte Federale d’Appello della Figc e del Consiglio di Stato, da esperto in materia di giustizia sportiva che opinione si è fatto delle motivazioni della sentenza sulle plusvalenze Juventus?

    «Le motivazioni della sentenza della Corte d’appello federale hanno accresciuto i dubbi che già avevo sollevato in precedenza sulla legittimità della revocazione: per giustificare la riapertura del processo devono sopraggiungere dei fatti nuovi che i giudici hanno individuato nelle intercettazioni telefoniche trasmesse dalla Procura di Torino».E le intercettazioni non possono essere considerate fatti nuovi?

    «In primo luogo le intercettazioni non sono utilizzabili per provare illeciti contabili: nella fattispecie, i giudici considerano le plusvalenze, con valori artificiosi dati ai giocatori, degli illeciti contabili con cui la Juventus avrebbe falsato i bilanci».

    Perché questa limitazioni delle intercettazioni?

    «Per provare un illecito contabile serve una consulenza tecnica, che io non ho visto leggendo le pagine delle motivazioni, perché i giudici non hanno la competenza in materia: la mancanza di una consulenza tecnica ha anche impedito agli imputati il diritto della difesa. E poi c’è un secondo aspetto sulle intercettazioni».

    Quale?

    «Le intercettazioni non sono ammissibili sia nella prima fase della revocazione, quella rescindente, che chiede l’annullamento del provvedimento impugnato, come ho spiegato prima, ma anche nella seconda fase, quella rescissoria, in cui viene emesso un nuovo provvedimento destinato a sostituirsi al primo».

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    SOS Juventus, cercansi Di Maria e Paredes

    Le pagelle di Tuttosport in calce a Juve-Monza sono state tanto severe quanto giuste: 4 a Paredes e 4,5 a Di Maria. E, se è vero che contro il Monza non si è salvato nessuno e Stefano Lanzo ne ha dato puntuali motivazioni, è altrettanto vero che urge capire dove diavolo siano finiti i due campioni del mondo. In campo sono andate le loro controfigure, invece, Allegri solo sa quanto avrebbe bisogno di averli al massimo della condizione. La verità è che sia prima del torneo iridato in Qatar sia dopo la sua esaltante conclusione per l’Albiceleste e per i due bianconeri che ne hanno fatto parte, Di Maria e Paredes in maglia Juve hanno deluso.Guarda la galleryPagelle Juve: dov’è finito Paredes? Kostic, Bremer e Gatti da incubo

    Il primo, da Monza dove venne espulso al Monza che l’ha letteralmente neutralizzato alla Stadium, nel club ha offerto prestazioni opposte a quelle forniite giocando in Nazionale. Il secondo, se possibile, doveva essere il giocatore in più a centrocampo: al contrario, è risultato l’uomo in meno, tanto che l’allenatore l’ha sostituito dopo 45 minuti durante i quali Paredes è scomparso alla distanza, sovrastato da Rovella, talento juventino sciaguratamente mandato in Brianza a farsi le ossa, quando avrebbe fatto molto comodo alla casa madre in questa tempestosa stagione.

    Guarda la galleryMilik, infortunio muscolare in Juve-Monza: lascia il campo e non rientra

    Naturalmente, Di Maria e Paredes hanno ancora 18 partite di campionato, la Coppa Italia e l’Europa League per rifarsi, ma è il caso che si diano una mossa. Come ha detto lo stesso Angel dopo la resa incondizionata al Monza, ‘non abbiamo scuse’. Bene. L’autocritica fa onore a chi la compie ed è il primo passo per rialzare la testa. Purché si faccia in fretta. Questa Juve non puo più perdere tempo. LEGGI TUTTO

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    Zanimacchia passa ufficialmente al Parma: la formula del trasferimento

    Nuovo cambio di maglia per Luca Zanimacchia. L’attaccante classe 1998, scuola Juventus Next Gen, saluta la Cremonese dopo pochi mesi, partendo in prestito: la direzione è il Parma. Dunque nuova esperienza, con la possibilità però di restare definitivamente in gialloblu: il club emiliano, infatti, si è assicurato il calciatore con la formula del prestito con diritto di riscatto (e controriscatto).Guarda la galleryJuventus Next Gen-Vicenza 2-1, le immagini della partita
    Zanimacchia, il Parma (e Pecchia) per rilanciarsi
    Zanimacchia si era accasato alla Cremonese lo scorso anno perché fortemente voluto da Fabio Pecchia. I due si erano incrociati nell’esperienza alla Juventus Next Gen, e appena Pecchia è diventato l’allenatore dei grigiorossi, il primo rinforzo chiesto fu proprio lui. Con l’addio di Pecchia, però, Zanimacchia ha trovato sempre meno spazio, con Alvini prima e Ballardini poi (875′ giocati in 17 presenze tra campionato e Coppa Italia, 0 gol e 1 solo assist a referto). Dunque di nuovo valigie pronte, direzione Parma. Destinazione poco casuale, perché a sedere sulla panchina dei ducali c’è, nemmeno a dirlo, Fabio Pecchia.
    Il comunicato del Parma
    Questo il comunicato ufficiale con cui il Parma ha annunciato l’acquisto dalla Cremonese di Luca Zanimacchia: “Il Parma Calcio annuncia di aver acquisito dall’Unione Sportiva Cremonese a titolo temporaneo con opzione di riscatto e controriscatto le prestazioni sportive di Luca Zanimacchia (Desio, 19.07.1998). Benvenuto Luca Zanimacchia!”. LEGGI TUTTO