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    Barcellona, clamoroso ko con il Granada: fallito il sorpasso in vetta

    BARCELLONA (SPAGNA) – Incredibile, ma vero. Il Barcellona getta alle ortiche la grande occasione per superare l’Atletico Madrid e volare in testa alla classifica, facendosi battere in casa dal Granada 1-2. Nonostante un ottimo primo tempo, chiuso in vantaggio 1-0 (gol numero 750 di Messi tra i professionisti), gli uomini di Koeman (espulso nella ripresa) si fanno prima raggiungere e poi superare dagli uomini dal Granada, grazie alle reti di Machis e Molina. Doccia freddissima per il Barcellona, che fino al gol del pareggio (diciottesimo della ripresa) sembrava padrona del campo e in assoluto controllo della gara. Ma nel finale accade l’impossibile. Il Barcellona resta fermo a 71 punti, insieme a Real Madrid e a meno due dall’Atletico di Simeone. 
    Liga, calendario e risultati
    Messi gol numero 750: Barcellona avanti
    Koeman si affida alla coppia offensiva formata da Messi e Griezmann. Centrocampo a cinque con Busquets davanti alla difesa, De Jong e Moriba (classe 2003) coppia centrale, mentre le fasce laterali sono affidate a Jordi Alba e Roberto. Nel Granada Soldado si muove da unica punta, supportato da Machis e Suarez. Nel primo quarto d’ora il Barcellona tiene palla con il consueto, quasi stancante, palleggio. Gli uomini di Koeman collezionano corner, ma non creano pericoli alla difesa avversaria. Al diciottessimo si accende Messi: dribbling stretto, assist a Griezmann che calcia dal limite, ma il tiro è centrale e facile preda per il portiere Escandell. Passano cinque minuti e il Barcellona passa in vantaggio: Messi scambia il pallone con Griezmann, entra in area e con il mancino insacca sul secondo palo. Gol numero 750 da professionista per l’argentino. Il Granada prova subito a reagire: Herrera approfitta di un controllo difficoltoso di Busquets per involarsi e calciare dal limite dell’area: palla sul fondo. Al trentacinquesimo lo spettcolo che non ti aspetti: Messi, sfruttando un assist di Busquets si presenta solo davanti al portiere; il raddoppio sembra cosa fatta, ma il sinistro dell’argentino è deviato in corner da Escandell. I padroni di casa fanno la partita, con un possesso palla mortifero e un’aggressione continua sulle seconde palle. Il Granada prova a difendere, cercando qualche ripartenza. In una di queste, al quarantesimo Soldado si invola in area, ma il suo tiro cross è deviato da Umtiti. 
    Machis gela il Barcellona
    La ripresa inizia con un’occasionissima per il Barcellona. Dopo sessanta secondi Moriba serve Griezmann in area; l’attaccante francese danza sul pallone, si gira e calcia, sfiorando il palo. Il forcing dei padroni di casa è impressionante. Il Granada nei primi sette minuti supera solo una volta la metà campo (contropiede di Soldado che sbaglia l’assist per Suarez). Messi e compagni stringono d’assedio gli avversari e all’ottavo vanno vicinissimi al gol con Sergi Roberto, che calcia al lato da buona posizione. Ma proprio nel momento migliore del Barcellona, quando il raddoppio sembra ad un passo, arriva il pareggio del Granada: Machis (servito da Suarez) si invola tra le maglie troppo larghe della difesa avversaria, sfrutta un errore di Mingueza, entra in area e davanti a Ter Stegen non sbaglia. Il Barcellona, che pensava di avere in mano la partita, si innervosisce: Koeman protesta troppo vivacemente nei confronti dell’arbitro e viene espulso. La squadra si allunga, cerca di attaccare, ma si espone alle ripartenze avversarie.
    Clamoroso: Molina ribalta il risultato
    A venti minuti dalla fine Koeman (dalla tribuna) rivoluziona la squadra: dentro Dembele e Pedri, fuori Moriba e Mingueza. Barcellona a trazione anteriore, con i due nuovi entrati larghi sulle fasce, Griezmann a centro area e Messi a tutto campo. I padroni di casa attaccano, ma gli ospiti, in contropiede sono mortiferi: cross perfetto di Marin sulla testa di Molina, che da centro area, gira di testa alle spalle di Ter Stegen. Clamoroso sorpasso del Granada e doccia freddissima per Messi e compagni. Entra anche Trincao per Busquets. Gli azulgrana si giocano il tutto per tutto, ma non sfondano. Nell’ultima punizione prova a salire anche Ter Stegen, ma inutilmente. Il Granada porta a casa i tre punti. Per Messi e compagni solo rimpianti. 
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    Liga, il Barcellona aggancia il Real Madrid: il Siviglia non molla

    VILLARREAL (SPAGNA) – Trascinata da un super Griezmann, autore di una doppietta, il Barcellona batte il Villarreal 2-1 e aggancia il Real Madrid a settantuno punti, a due lungheze dall’Atletico Madrid capolista e impegnato in serata sul campo dell’Atletico Bilbao. Gli uomini di Koeman sprecano, vanno sotto e alla fine ribaltano il risultato, ottenendo tre punti importanti in classifica. In zona salvezza importante successo del Getafe sul campo dell’Huesca. Alle spalle degli azulgrana e dei blancos, resta ancora in corsa per la lotta al titolo il Siviglia che batte il Granada 2-1 e si porta a quota 70, a -1 proprio dal duo Koeman-Zidane.
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    Liga, la classifica
    Doppietta di Griezmann e il Barcellona ribalta il Villarreal
    Il Barcellona parte forte e prova a mettere in difficoltà la difesa avversaria. Griezmann dopo sette minuti si libera in area di rigore e calcia a colpo sicuro, ma la sua conclusione viene ribattuta dalla difesa. Dopo cinque minuti è il turno di Dest. L’esterno destro viene bloccato da Torres a due passi dalla porta. Al sedicesimo ci prova Frenkie de Jong, ma il suo tentativo è stoppato. Il Villareal soffre, si difende bene, e alla prima occasione va in rete: al venticinquesimo Samuel Chukwueze viene lanciato da Pau Torres e una volta in area, batte ter Stegen. La risposta del Barcellona è veemente: dopo due minuti Griezmann vede Asenjo fuori dai pali e lo beffa con un pallonetto morbido. Passano cinque minuti ed arriva il raddoppio. Ancora Griezmann si avventa su un passaggio sbagliato della difesa e ne approfitta per realizzare la sua doppietta. Nella ripresa prima Griezmann e poi Messi sfiorano il terzo gol. Al ventesimo Trigueros abbatte Messi con un intervento durissimo e viene espulso. Nonostante l’inferiorità i padroni di casa continuano a spingere: Estupinan sfiora il pareggio. Poi è il turno di Moriba, che fa tutto bene tranne la conclusione, ribattuta dai difensori del Villarreal. A cinque minuti dalla fine occasionissima fallita da de Jong, che a tu per tu col portiere sbaglia il cucchiaio. Nel finale gli ospiti gestiscono il possesso palla e portano a casa il successo.
    Villarreal-Barcellona, il tabellino
    Il Siviglia non molla: battuto il Granada
    Si infiamma la lotta alla Liga e a 5 giornate dal termine non molla il Siviglia che batte 2-1 il Granada e resta attaccatta al treno delle tre big. Gli uomini di Lopetegui conquistano tre punti restando quarti a -3 dall’Atletico capolista, impegnato a Bilbao, e a -1 dal Real Madrid (frenato dal Betis) e dal Barcellona che vince in rimonta con il Villarreal, ma con una partita ancora da disputare. Una bagarre straordinaria dalla quale non vogliono ritirarsi gli andalusi che passano al 16′ con un rigore di Rakitic per poi raddoppiare al 53′ sull’asse degli ex “italiani” Gomez-Ocampos con quest’ultimo che realizza con un destro preciso dal limite dell’area. Nel finale a poco serve agli ospiti il rigore di Soldado arrivato al 90′.
    Siviglia-Granada, il tabellino
    Il Getafe batte l’Huesca, ok il Celta Vigo
    Importante colpo salvezza per il Getafe, che con una doppietta di Unal, batte l’Huesca 2-0 e guadagna tre punti d’oro in classifica. Gli uomini di Jimenez allungano sulle inseguitrici, portandosi a più cinque sulla terz’ultima (il Valladolid). Gli ospiti sbloccano il risultato al ventesimo per poi raddoppiare ad inizio ripresa con uno splendido gol, dopo un’azione personale dell’attaccante turco. Tre punti anche per il Celta Vigo che con Aspas e Murillo piegano 2-1 l’Osasuna (rete di Torres) in un match tra due formazioni ad un soffio dalla salvezza matematica e troppo lontante per lottare ad un posto in Europa.
    Huesca-Getafe 0-2, il tabellino
    Celta Vigo- Osasuna 2-1, il tabellino LEGGI TUTTO

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    Real Madrid fermato dal Betis: fallito l'aggancio all'Atletico

    Il Real Madrid attacca, il Betis spreca
    Un pareggio che lascia l’amaro in bocca al Real Madrid. Per le occasioni fallite, ma soprattutto per aver perso l’occasione di agganciare l’Atletico (in campo domani) in testa alla classifica. Contro il Betis, che nel secondo tempo ha creato più di un pericolo alla difesa dei Blancos, finisce 0-0. Zidane si affida al tridente formato da Benzema (capitano), Asensio e Rodrygo. A centrocampo Isco, Casemiro e Modric. Il Betis lancia Iglesias punta centrale, supportato da Joaquin, Canales e Lainez Leyva. Primi minuti di studio. Il Real prova a spingere, ma non sfonda. Al diciottesimo ci prova Isco su punizione: palla alle stelle. A metà primo tempo la partita si accende: Benzema si vede respingere una conclusione pericolosa dal portiere Bravo, poi è il turno del Betis, con una rasoiata di Canales che fa venire i brividi a Cortois. Al trentesimo incursione di Carvajal, cross sul secondo palo per Benezema che è tutto solo, ma Casemiro fa fallo di sfondamento su Mandi e l’arbitro ferma il gioco. Passano otto minuti e Benzema si presenta a tu per tu con il portiere; tiro secco di destro e palla che termina alta. L’azione è fermata per fuorigioco (molto dubbio) dell’attaccante. A tre minuti dall’intervallo occasionissima per il Betis: rilancio di settanta metri di Bravo che premia lo scatto di Canales, cross in mezzo e Iglesias da due passi non riesce ad agganciare.
    Dominio Real, ma la difesa del Betis regge
    Nella ripresa parte bene il Real: all’ottavo Asensio sfiora il gol con un tiro pericoloso. Poi al quindicesimo è Rodriguez, per il Betis a mettersi in evidenza con un tentativo di sinistro da centro area: para Cortois. Al diciannovesimo e al ventesimo due occasioni per il Real, ma nè Asensio, nè Modric riescono a sfondare. E’ un dominio dei padroni di casa, con Casemiro, Benzema e Marcelo che si rendono pericolosi nel giro di pochi minuti, ma la difesa del Betis regge. Rodrygo, con un tiro cross trova Bravo fuori dai pali, ma la sfera prende la traversa. A dieci minuti dalla fine Vinicius (entrato al posto di Rodrygo) sfiora il gol: tiro pericoloso ben parato da Bravo. Nel forcing finale ci provano ancora Vinicius ed Eder Militao, ma inutilmente. Finisce 0-0. Il Real resta a 71. L’Atletico Madrid, domani impegnato a Bilbao, può allungare.
    Real Madrid-Betis, il tabellino
    Guidetti e Gaya, botta e risposta nel finale
    Succede tutto nei minuti finali. L’Alaves sblocca il risultato con Guidetti a sette minuti dalla fine, mentre il Valencia trova il pareggio ad un minuto dal novantesimo con Gaya. Il pareggio può accontentare entrambe, in piena lotta salvezza. Dopo un primo tempo equilibrato e privo di occasioni, nella ripresa accade di tutto. Gol annullato al Valencia per fuorigioco di Gameiro, tre occasioni fallite dagli ospiti e poi il botta e risposta finale. Primo gol in campionato per Guidetti, abilissimo a girare in rete il cross di Pina. Ma non basta. Gaya si avventa su una palla vacante e trova il pareggio allo scadere. 
    Valencia-Alaves, il tabellino
    Boye gol, l’Elche batte il Levante e allunga in zona salvezza
    L’Elche, che sconfigge il Levante 1-0 e guadagana tre punti d’oro in classifica, allontanandosi (momentaneamente) dalle ultime tre posizioni. La vittoria arriva grazie al sesto gol in campionato di Boye. L’ex attaccante del Torino sfrutta un assist di Morente e dopo essersi involato in area di rigore, insacca con un tiro secco e preciso. Nel secondo tempo gol annullato a Piatti per fuorigioco e palo di Morente. Finisce 1-0.
    Elche-Levante 1-0, il tabellino
    Valladolid occasione persa, il Cadice allunga
    Il Valladolid viene raggiunto nella ripresa dal Cadice e resta al terz’ultimo posto in classifica. Decisvo il gol nella ripresa di Cala. I padroni di casa (protagonisti di un ottimo primo tempo) avevano sbloccato il risultato al quattordicesimo con Oscar Piano, abile a sfruttare un assist di Weissman, per involarsi in area e battere il portiere in uscita. Il Cadice mantiene otto punti di vantaggio sul Valladolid. 
    Valladolid-Cadice 1-1, il tabellino
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    Liga, l'Atletico risponde al Real. Simeone in testa da solo

    Simeone è di nuovo da solo in vetta alla classifica della Liga. L’Atletico Madrid, infatti, risponde al 3-0 del Real contro il Cadice e torna a comandare a +3 sui Blancos. Contro l’Huesca la decidono i gol, uno per tempo, di Correa e Ferreira Carrasco. 
    Simeone vola con Correa e Ferreira Carrasco
    Partono subito forte gli ospiti, vicini al vantaggio con Siovas dopo soli 240 secondi: il difensore greco dopo una serie di rimpalli si trova la palla sui piedi, ma il suo tiro è centrale e Oblak para. Passano sette minuti e arriva il primo squillo anche dell’Atletico: Fernandez, estremo difensore dell’Huesca, è bravo a parare con i piedi la conclusione di Ferreira Carrasco da due passi e poi con il volto il tiro sulla ribattuta di Saul. Al 39′, però, ecco che Correa sblocca la gara con un sinistro che, dopo una leggera deviazione, finisce all’angolino. Terzo gol in due partite per l’argentino, che fa sette in stagione. A inizio ripresa per poco i padroni di casa non trovano il radoppio con Koka, Fernandez si distende e manda in angolo la conclusione. Vibranti proteste dei Colchoneros, al 65′, per un intervento su Ferreira Carrasco in area di rigore, ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per il penalty e fa proseguire. Simeone trema per una bella giocata di Sandro Ramirez, fermato in area da Lodi, ma sul ribaltamento di campo i suoi trovano il 2-0 con Ferreira Carrasco, che da due passi a porta spalancata non può fare altro che spingere in rete l’assist di Marcos Llorente. Al var controllano, ma è tutto regolare. Nel finale gli ospiti vanno vicino al gol, ma non c’è più tempo: finisce 2-0. 
    Atletico Madrid-Huesca, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Il Clasico è del Real: 2-1 al Barcellona e aggancio all'Atletico

    Liga, la classifica
    Real micidiale in contropiede
    Reduce da 9 risultati utili consecutivi in campionato (7 vittorie di cui le ultime tre di fila), il Real arriva al ‘Clasico’ numero 245 (considerando solo le gare ufficiali) galvanizzato dal 3-1 rifilato nell’andata dei quarti di Champions al Liverpool, steso da una doppietta di Vinicius con in mezzo la rete di Asensio escluso a sorpresa da Zidane in favore di Valverde. La mossa dà subito ragione al tecnico francese, che privo di mezza difesa (out Varane per Covid oltre a Sergio Ramos e Carvajal, infortunati come il fantasista Hazard) conferma il 4-3-3 con Lucas Vazquez terzino destro: è proprio uno ‘strappo’ di Valverde infatti a tagliare in due al 13′ il Barcellona, apertura a destra per Lucas Vazquez e cross basso per capitan Benzema che anticipa tutti col tacco e sblocca il match con un gol da copertina. Un copione che si ripete per tutto il primo tempo, con i ‘blaugrana’ schierati col 3-5-2 (fuori Griezmann con Dembélé al fianco di Messi) e impegnati in uno sterile possesso nella metà campo dei ‘blancos’, feroci invece nel ripartire con la velocità di Vinicius che al 25′ costringe al giallo Araujo. Il fallo dal limite dell’uruguagio concede una chance a Kroos: punizione calciata col destro e deviazione di Dest, che beffa il portiere ter Stegen con Alba che di testa non riesce a respingere la palla sulla linea. Sotto di due gol il Barcellona non cambia strategia e rischia il tracollo al 34′: verticalizzazione di Modric per Vinicius che va via in campo aperto e poi crossa con l’esterno in area, dove Valverde incrocia col destro e colpisce il palo con ter Stegen poi strepitoso sul tap-in di Lucas Vazquez (costretto poi al 42′ a lasciare il posto a Odriozola dopo un duro contrasto con Busquets). Il grande ‘assente’ è Messi (a secco da sei ‘clasicos’) che decide però di ‘materializzarsi’ a un passo dal riposo: sinistro a giro direttamente da corner e palla a stamparsi sul secondo palo dopo aver superato Courtois.
    Liga, risultati e calendario
    Al Barça non basta Mingueza
    La ripresa inizia con una pioggia intensa, Griezmann al posto di Dest e un Barcellona ora schierato con il 4-4-2, con Dembélé esterno destro. Il cambio di assetto fa bene ai ‘blaugrana’ che inoltre alzano ritmo e intensità, raccogliendo i frutti al 60′: Jordi Alba crossa dalla sinistra, velo aereo di Griezmann e zampata con l’esterno di Mingueza che riapre la partita e la ‘accende’. Immediata infatti la reazione del Real (dentro Asensio per Valverde), che spinge a sinistra con Mendy: cross e quasi autogol di Araujo che si salva in corner deviando sul palo. Dopo una chance non sfruttata da Kroos però è il Barcellona stavolta a ripartire e a chiudere il contropiede è un sinistro a lato di Messi, steso però al momento di calciare da Nacho (diffidato e ammonito, salterà il prossimo match): la ‘Pulce’ si incarica della punizione ma la calcia sulla barriera. Ora sono continui i cambi di fronte e prima del finale i tecnici fanno le loro mosse: Zidane getta nella mischia Isco, Marcelo e Mariano (fuori Kroos, Vinicius e Benzema), Koeman risponde con Moriba per Araujo e poi con Braithwaite per Dembélé e Trincao per Pedri. Ci si aspetta un finale da brividi e invece è la stanchezza a prendere il sopravvento, Braithwaite chiede a gran voce un rigore per una mezza spinta di Mendy e poi non accade quasi più niente fino al 90′, quando Casemiro stende Mingueza al limite dell’area e si prende il secondo giallo con conseguente espulsione. È l’occasione buona per Messi, che col sinistro aggira la barriera ma non ci mette abbastanza forza per impensierire davvero Courtois. Il Barcellona si riaccende, dopo un contropiede sprecato dal madridista Marcelo (che si fa recuperare da Mingueza) non inquadra la porta di testa Braithwaite, mentre al 94′ è la traversa a fermare la palla su uno splendido destro di Moriba. È l’ultimo brivido per Zidane, che può festeggiare la vittoria e almeno una notte in vetta alla classifica in attesa del ritorno dei quarti di Champions contro il Liverpool. Poco tempo a disposizione del Barcellona invece per leccarsi le ferite, perché tra sette giorni c’è da giocare una finale di Coppa del Re.
    Real Madrid-Barcellona 2-1: il tabellino e le statistiche
    Athletic, pari aspettando la finale
    Quarto pari di fila in campionato per l’Athletic di Bilbao, che sette giorni dopo la sconfitta con la Real Sociedad nella finale della Coppa del Re edizione 2020 (rinviata di un anno causa Covid) e a sette giorni da quella di quest’anno contro il Barcellona non riesce a superare in casa l’Alaves penultimo della classe. Uno 0-0 deludente per la squadra di Marcelino, che può avere qualche rimpianto per la traversa colpita al 17′ da Morcillo e per le occasioni sprecate da Sancet (21′) e dell’ex torinista Berenguer (89′), oltre che per la grande parata di Pacheco su Nunez (83′), ma deve anche ‘ringraziare’ il Var che vede il fuorigioco di Joselu annullandone il gol segnato di testa prima del riposo (annullata invece per un tocco di mano quella segnata al 58′ dal suo compagno Lejeune). Un punto che lascia l’Athletic nell’anonimato di metà classifica e che serve poco all’Alaves, a cui non è bastato il cambio in panchina (all’esordio Calleja, arrivato dopo l’addio di Abelardo) per ritrovare la vittoria che manca ormai da otto turni.
    Athletic Bilbao-Alaves 0-0: tabellino e statistiche
    Il Levante stende il fanalino di coda Eibar
    Non va meglio all’Eibar ultimo della classe, battuto in casa dal Levante (ormai salvo a 12 punti dal terz’ultimo posto) capace di capitalizzare al massimo la rete segnata da De Frutos a un passo dal riposo: imparabile per Yoel il colpo di testa dell’esterno ospite nel recupero del primo tempo. Inutile poi la reazione dei padroni di casa, che nella ripresa hanno reclamato invano un rigore per un presunto tocco di mano di Morales (non rilevato dal Var) e hanno visto il portiere ospite Aitor respingere una insidiosa conclusione di Pozo (69′).
    Eibar-Levante 0-1: tabellino e statistiche
    Cadice, colpo salvezza a Getafe
    Colpo salvezza intanto per il Cadice, che espugna il Coliseum Alfonso Pérez di Getafe e si allontana forse definitivamente dalla zona calda della classifica, portandosi a +9 sull’Elche terz’ultimo e sconfitto ieri sul campo dell’Huesca. A regalare tre punti d’oro agli andalusi nello scontro diretto l’autorete di Timor, che al 64′ ha centrato involontariamente la propria porta aumentando i rimpianti dei padroni di casa per le occasioni non sfruttate dai vari Mata, Cucurella, Arambarri e Aleñá. Un ko pesante per il Getafe, che resta con soli quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
    Getafe-Cadice 0-1: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Liga, Betis-Alaves 3-2: che rimonta con Borja Iglesias e Joaquin

    SIVIGLIA (Spagna) – Un Betis da impazzire al Benito Villamarin di Siviglia, che vince 3-2 in rimonta sull’Alaves, dopo aver chiuso il primo tempo sotto di 2-0. La squadra di Pellegrini mette il turbo nella ripresa grazie all’ingresso di Borja Iglesias, autore di una doppietta (dell’ex Fiorentina Joaquin l’altra rete). I biancoverdi si confermano al sesto posto (42 punti), mentre i baschi non riescono a migliorare la loro preoccupante classifica, che li vede punultimi a quota 22.

    Betis-Alaves, il tabellino
    Betis, 3-2 in rimonta sull’Alaves
    Al 12′ Alaves è già avanti grazie a un calcio di punizione di Joselu, al sesto gol in questa Liga: il tiro dell’attaccante è potentissimo, ma passa in mezzo alla barriera e termina centralmente, eludendo così il possibile intervento di Robles. La squadra di Abelardo Fernandez continua a spingere e al 24′ raddoppia con Edgar Mendez. Bel colpo di testa per l’attaccante dei baschi su perfetto cross di Duarte dalla sinistra. Nella ripresa è tutto un altro Betis e al 61′ arriva la prima rete, su calcio di rigore assegnato per contatto tra Duarte e Fekir. Del tiro dagli 11 metri se ne occupa il neo-entrato Borja Iglesias (già decisivo contro il Getafe) e spiazza Pacheco. All’81’ l’ex Fiorentina Joaquin riesce a segnare la rete del 2-2 con un colpo di testa perfetto (non proprio la specialità della casa) che non lascia scampo al portiere dell’Alaves. Borja Inglesias completa la rimonta all’88’, dando il là all’azione e concludendola, ancora con un’incornata su cross di Emerson. LEGGI TUTTO