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    Inter, la nuova spina dorsale di Inzaghi

    MILANO – Romelu Lukaku domani tornerà in gruppo, mentre Marcelo Brozovic spera di esserci per la Juve. Bollettini dai lungodegenti che da un po’ fanno meno notizia e incutono meno apprensione tra i tifosi nerazzurri. Merito di Simone Inzaghi ma pure di Beppe Marotta e Piero Ausilio, perché questa Inter ha effettivamente due titolari per ruolo. Nell’ultimo campionato non era così ed è bastato non avere Brozovic per tre partite (Sassuolo e Fiorentina a San Siro, il Toro al Grande Torino) per perdere lo scudetto a causa dei due punti racimolati sui nove disponibili. Ora la musica è radicalmente cambiata e, come certificato da Marotta lunedì al Galà del Calcio: «È tornata la squadra che ci ha dato soddisfazioni nella passata stagione».

    Nuovi leader

    Un’Inter dove però sono nuovi i punti di riferimento in campo e all’interno dello spogliatoio. La “spina dorsale” nata a stagione in corso vede Onana come base (il camerunese ha dato coraggio a tutta la difesa e ha portato grande positività pure in campo), Acerbi al centro della difesa (non ha sbagliato una partita e conosce a memoria il calcio di Inzaghi) e Dzeko in attacco (doveva essere eclissato dalla LuLa invece è stato preziosissimo come regista alto). Un pensierò a sé lo merita Hakan Calhanoglu, non fosse perché si è rivelato uno straordinario alter-ego di Brozovic, il che ha permesso ad Asllani di non vivere schiacciato dalle pressioni: il turco – basta pensare alle due partite giocate con il Barça – è stato semplicemente straordinario per come ha guidato la squadra e per la qualità delle sue giocate. Questa varietà di soluzioni può rappresentare la forza di un’Inter che non ha per nulla perso l’ambizione di vincere il ventesimo scudetto, quello della seconda stella: fondamentale in tal senso, chiudere bene prima della maxi-sosta per il Mondiale. Tre trasferte: Firenze, Torino per affrontare la Juve e Bergamo, diranno moltissimo sulle ambizioni dei nerazzurri.
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    Lukaku modello, aspettando che rifaccia gol con l'Inter

    TORINO – Prima la visita all’amica Donatella Versace, quindi ecco che Romelu Lukaku è rimasto in… mutande. In attesa di tornare a fare gol per l’Inter, dopo la fuga dal Chelsea e il clamoroso rientro a Milano, l’attaccante di Simone Inzaghi fa il testimonial per l’intimo di Calvin Klein. Il fisico c’è, la forma sta tornando come dimostra negli allenamenti alla Pinetina. Lo aspetta una maglia nerazzurra per questo rush di campionato e Champions, poi i mondiali in Qatar con il Belgio. Tra i favoriti. LEGGI TUTTO

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    Inter, si ferma Lukaku: problema muscolare, Milan a rischio

    MILANO – L’Inter e Inzaghi sono in agitazione per le condizioni di Romelu Lukaku. L’attaccante belga, che contro la Lazio è stato annullato dalla coppia Romagnoli-Patric senza lasciare traccia, nell’allenamento di domenica si è fermato per un risentimento alla coscia sinistra. Un problema muscolare che preoccupa il tecnico nerazzurro e che mette in pericolo la presenza di Big Rom nel derby contro il Milan (sabato 3 settembre). Sicuramente l’ex Chelsea salterà il turno infrasettimanale contro la Cremonese, in programma martedì. Lunedì verrà rivalutato e il nuovo controllo chiarirà i tempi di recupero. LEGGI TUTTO

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    Da Jovic a Umtiti fino a Lukaku: la Serie A un trampolino per il rilancio

    TORINO – Un trampolino per chi ha bisogno di “ri-lanciare” la propria immagine. Ecco uno dei ruoli che può ritagliarsi la Serie A, campionato affaticato nei confronti degli altri grandi tornei europei e, di conseguenza, in difficoltà dal punto di vista dell’appeal economico. Però… Però il fascino resiste, come quegli ambienti un po’ fané che raccontano di nobiltà tanto antica quanto decaduta. Con la (segreta) speranza da parte degli interessati che alla nobiltà antica non corrisponda adeguata difficoltà. E’ il caso, per esempio, di Luka Jovic che ha scelto la Fiorentina per provare a uscire dal tunnel di mediocrità in cui si è infilato dopo che il Real Madrid lo aveva acquistato un paio d’ani fa battezzandolo nientemeno che come l’erede di Cristiano Ronaldo. Una scelta, quella di Jovic, evidentemente ragionata e sostenuta da conoscenze visto che ha perfino messo un “like” alla notizia del rinnovo di Vincenzo Italiano. E chissà: probabilmente la voce gira e il menù toscano piace se anche uno come Samuel Umtiti – campione del Mondo con la Francia in Russia – ha impostata sul navigatore la direzione di Firenze. La rinascita passa dai dolci territori dell’Italia, ma anche dalla frizzante Milano che anche Romelu Lukaku ha voluto riabbracciare a tutti i costi. Sì, d’accordo: non ci saranno l’atmosfera e il paesaggio di Firenze, ma vuoi mettere in apporto a Londra? Sì, da incubatrice per i talenti a spa per la “remise en forme” il paso è breve e la Serie A sta percorrendo anche quello. LEGGI TUTTO

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    Lukaku, Dybala, lo scudetto e il mercato che divide: che strano Milan-Inter

    TORINO – Certo che non è mai facile accontentare le tifoserie. E Milano, in questo particolare momento, lo sta capendo sulla propria pelle. Perché c’è un discreto fermento, su entrambi i lati del Naviglio, anche se poi la realtà dice che sul fronte degli abbonamenti, l’entusiasmo è alle stelle. La voglia di esserci e di stare al fianco della squadra per tutta la prossima stagione in quello che potrebbe essere, al netto di inserimenti altrui, lo scudetto della seconda stella per entrambe le formazioni non è in discussione. Piuttosto, resta più di qualche perplessità sul lavoro dei dirigenti. La curva nord nerazzurra, ad esempio, non ha voluto aderire alla campagna celebrativa per il ritorno di Lukaku. Anzi, ha ricordato i modi nei quali se ne è andato, di fatto abbandonando una barca che rischiava di affondare, e la cosa non è stata dimenticata. Bollato con l’etichetta “Sarà uno dei tanti”, anche se siamo certo che la riconquista a suon di gol potrebbe anche essere rapida, sempre che l’attaccante belga sappia mantenere la sua straordinaria capacità realizzativa. Né pare particolarmente soddisfatto il tifoso milanista, che magari per risollevarsi avrà solo bisogno di pensare un attimo a quel che è accaduto soltanto un mese fa. Ma che certamente si immaginava diverso l’ approccio della nuova proprietà. Che, per il momento non rinnova, non compra, sostanzialmente non dà segni di grande vitalità. Dicono che il mal comune sia mezzo gaudio, ma in questo caso la vera e unica differenza la fa lo scudetto. Chi l’ha vinto si consola, chi non l’ha vinto sogna. LEGGI TUTTO

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    Qui Tuttosport: il mercato della Juve tra Di Maria, Dzeko e Arnautovic

    TORINO – Dalla redazione di Tuttosport la situazione del mercato bianconero con Filippo Cornacchia: «Per capire come stanno le cose sul fronte Di Maria, forse sarebbe il caso di chiederlo a Leo Messi che è in vacanza a Ibiza assieme al clan degli argentini e non soltanto, visto che tra gli altri calciatori presenti sull’isola c’è pure Luis Suarez. Messi è probabilmente il più informato di tutti e magari avrà raccontato qualcosa al connazionale sulla vita che si conduce a Barcellona. Battute a parte, che poi sono tali fino a un certo punto, la Juventus aspetta una risposta da Di Maria che sta valutando tutto con la moglie. Perché qui non si tratta di un problema economico o legato alle ambizioni, ma il giocatore ultimamente ha avuto qualche problema extra-calcistico a Parigi e ora sta soppesando tutti i pro e i contro in relazione alle esigenze della moglie e delle due figlie. Perciò non è escluso che, per capire meglio se Torino possa essere la città giusta, la famiglia venga a vedere la città con i propri occhi». Sul vice Vlahovic: «Si parla di Dzeko, che è sicuramente un nome da monitorare. Ha 36 anni, è vero, ma adesso Inzaghi ha troppe punte con il ritorno di Lukaku e l’arrivo possibile di Dybala. Il bosniaco è sempre piaciuto a Massimiliano Allegri e alla Juve, vedremo se decollerà nei prossimi giorni. Quanto ad Arnautovic, parliamo di una pista concreta, ci sono stati contatti e appuntamenti. E c’è l’apprezzamento della società e del tecnico. Va trovata la quadra con il Bologna. Ma la Juve, prima di affondare, valuta tante ipotesi». LEGGI TUTTO

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    Inter, con Lukaku Dzeko in bilico. E Allegri lo stima

    MILANO- Edin Dzeko ha segnato una doppietta con cui ha concluso una stagione sicuramente positiva: 17 gol con l’Inter, più 4 con la nazionale. Nei cinque campionati top in Europa, solo Cristiano Ronaldo (18) e Vardy (15) hanno realizzato più gol di lui fra i “bomber” Over 35. Ma se fino a qualche giorno fa sembrava scontata la sua permanenza a Milano, qualcosa però nel suo futuro potrebbe cambiare nei prossimi quindici giorni, quelli che potrebbero portare a Milano sia Lukaku che Paulo Dybala. Come noto l’Inter non intende cedere Lautaro Martinez. Con gli eventuali innesti del belga e della Joya, sarebbe impossibile per l’Inter trattenere in rosa tutti gli altri attaccanti attualmente in organico. Sanchez è in uscita, Correa è difficile da vendere. Detto ciò, è evidente che pure Dzeko possa finire sul mercato. Il bosniaco ha ancora un anno di contratto a 5 milioni di euro. Lui si vede ancora a Milano, ha inseguito per anni l’Inter, sfiorata in tre sessioni di mercato differenti, ma con Lautaro, Lukaku e Dybala, oltre eventualmente a Correa, sarebbe dura rimanere. La Juventus è l’altra squadra, con l’Inter, che ha cercato di prenderlo quando voleva lasciare la Roma. Allegri lo stima e lo prenderebbe senza problemi come vice Vlahovic. Guarda la galleryDybala sempre più vicino all’Inter: i tifosi Juve non perdonano LEGGI TUTTO

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    Lukaku-Inter sempre più vicini: il clamoroso ritorno andrà in onda

    TORINO – L’Inter e Lukaku sono sempre più vicini. Il club nerazzurro è infatti riuscito finalmente ad aprire una trattativa con il Chelsea, il club di appartenenza del giocatore belga, e questo rende sempre più probabile il clamoroso ritorno dell’attaccante così tanto rimpianto da tutti i tifosi nerazzurri. Secondo la stampa inglese, da due giorni sono infatti in corso alcuni incontri a Londra tra le parti e la trattativa potrebbe addirittura chiudersi entro la fine di questa settimana o al più tardi all’inizio della prossima.
    LA SVOLTA Il nuovo proprietario del Chelsea, Todd Boehly, avrebbe infatti acconsentito al prestito – prendendo atto della ferma volontà di Lukaku di tornare a Milano – discutendone poi con Marotta in una conference call cui avrebbe presenziato anche il legale che rappresenta Lukaku. E’ chiaro che per il Chelsea si tratta di una grave perdita sotto il profilo economico, dal momento che solo un anno fa avevano acquistato l’attaccante proprio dall’Inter per 115 milioni di euro, ma inevitabile viste le difficoltà riscontrate lo scorso anno e la ferma volontà di Lukaku di andarsene. Il popolo nerazzurro è pronto a riabbracciare il suo idolo, capace di segnare ben 64 gol in 95 presenze. LEGGI TUTTO