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    Milan-Juve, la moviola: i tre episodi controversi

    TORINO – Nel primo tempo alla mezzora il Milan invoca un rigore per il tiro di Leao deviato in angolo da Vlahovic con il braccio destro che è attaccato al corpo con lo juventino che va però con il corpo verso il pallone: comportamemto border line. Nel recupero del primo tempo, il Milan sblocca la partita sugli sviluppi dell’angolo che non avrebbe dovuto calciare poichè l’azione è viziata da un’entrata fallosa di Theo su Cuadrado a cui toglie il pallone che poi finirà appunto in corner sullo sviluppo del gioco. Il francese colpisce il colombiano a tutta velocità con una entrata che meritava il giallo, mentre non viene nemmeno sanzionata da Orsato che non vede! Nella ripresa tutto scorre senza grandi criticità o episodi che possano finire sotto la lente della moviola. Solo un braccio di Bremer, che è di fatto dietro la schiena a intercettare un tiro ravvicinato, ma non esistono i presupposti per la massima punizione e infatti non ci sono proteste. LEGGI TUTTO

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    Juventus, l’inquietante statistica di Allegri: una vittoria su diciassette partite!

    Doveva essere la prova di maturità e invece è stato l’ennesimo flop. La Juve esce con le ossa rotte dal Meazza nella sfida contro il Milan (2-0) e incassa la quarta sconfitta stagionale, la seconda calcolando solo il campionato – l’altra è arrivata in casa del Monza. I bianconeri non sono ancora riusciti a vincere una partita in trasferta dopo quattro sfide: due pareggi e altrettanti ko appunto. Soltanto nella stagione 1993-1994 la Vecchia Signora non aveva vinto nessuna delle prime quattro trasferte di campionato. Era la Juve di Baggio e Trapattoni che dovette attendere addirittura il diciassettesimo turno, l’ottava trasferta, per gioire lontano dalle mura amiche – 3-0 contro l’Udinese firmato Marocchi, autogol di Pellegrini e Baggio -. Un dato piuttosto allarmate, come quello dei risultati contro le big. Da quando è tornato sulla panchina dei bianconeri, infatti, Allegri ha vinto solo un big match su 17. Ecco quale e i dati nel dettaglio. LEGGI TUTTO

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    Milan-Juve, Ferrara suona l'allarme: “Serve una profonda riflessione”

    MILANO – La Juve è uscita dal San Siro con una sconfitta per 2-0 contro il Milan. Non è arrivata dunque la terza conferma dopo le vittorie contro Bologna e Maccabi. Una sconfitta pesante sia per la classifica che per la condizione dei bianconeri. Dagli studi di Dazn l’ex difensore e opinionista Ciro Ferrara ha voluto esprimere la sua sul momento della Juve di Allegri.

    “Juve, è un momento delicato”

    “La squadra ne esce con le ossa rotte. È un momento delicato, questa poteva essere la partita giusta”. Ferrara ha poi aggiunto: “Purtroppo i numeri sono incontrovertibili: è una battuta d’arresto. C’è da fare una profonda riflessione all’interno dello spogliatoio”.  LEGGI TUTTO

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    Milan-Juve, Allegri: “Abbiamo sbagliato troppo. Testa al Maccabi”

    MILANO – “Dopo la partita di stasera c’è da dire ben poco. Sembrava fossimo usciti dal periodo negativo, invece ci siamo ricascati. Peccato”. Sono le parole di Massimiliano Allegri ai microfoni di Dazn dopo il ko al San Siro per 2-0 contro il Milan. “Nei primi 25 minuti avevamo giocato bene – prosegue -, poi non abbiamo più creato. Abbiamo sbagliato molto tecnicamente, poi è normale che dopo le paghi. Due partite non risolvono i problemi, oggi era importante fare risultato in uno scontro diretto”.Guarda la galleryMilan-Juve, il fallo su Cuadrado da cui nasce l’angolo del gol di Tomori FOTO
    “Paure? Dobbiamo togliercele di dosso”
    Poi sulla condizione della squadra: “E’ stato anche un problema psicologico. Non è facile in questo momento, abbiamo perso tanti punti con le medio-piccole. Quando giochi gli scontri diretti ci devi arrivare in condizione psicologica buono. Abbiamo preso gol su un errore tecnico, nel secondo tempo uguale poi è normale che crolli. Ci sono stati errori tecnici. Dobbiamo stare sereni e avere la forza di ripartire. Ora testa a martedì, dobbiamo giocare col Maccabi per vincere”. Sulla possibile paura della squadra in campo: “Questa cosa bisogna togliercela. Se ci lanciamo davanti prendiamo contropiedi e iniziamo a giocare all’indietro. Sul gol doveva essere un’azione iper-offensiva nostra. Le misure dei passaggi non possiamo sbagliarle, è impossibile. Sull’azione di Cuadrado eravamo 5 contro 3: dovevamo fare gol. Dobbiamo essere più cattivi su queste robe, toglierci di dosso le paure perché se no difficilmente potremo avere un equilibrio per andare avanti”.
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    Milan-Juve, Vlahovic e il braccio: la decisione Var FOTO

    Al minuto 29 di Milan-Juventus un tiro di Leao è stato respinto da Vlahovic in angolo. Lo stesso Leao assieme al compagno di squadra Giroud hanno protestato con l’arbitro Orsato, chiedendo l’assegnazione del rigore per un tocco di braccio. Il pallone ha effettivamente sbattuto sul braccio destro dell’attaccante juventino che, tuttavia, aveva le braccia dietro la schiena.

    La decisione del Var Chiffi

    Dopo un check del Var Chiffi, Orsato ha fatto riprendere il gioco: il movimento del braccio di Vlahovic è stato ritenuto congruo, poiché attaccato al corpo, e non tale da giustificare una on field review che avrebbe potuto portare alla concessione del rigore per il Milan. LEGGI TUTTO

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    Milan-Juve, Vlahovic e il tabù San Siro da sfatare

    MILANO – Il confronto di San Siro tra Milan e Juventus, oltre a rappresentare un esame importante per entrambe le squadre, è una sfida che porta con sé alcune statistiche curiose. I rossoneri (2) e i bianconeri (4) sono infatti due delle tre squadre ad aver perso meno partite di Serie A in questo 2022 insieme al Napoli (3). Inoltre, proprio contro gli azzurri di Spalletti, gli uomini di Pioli hanno perso l’ultima gara giocata al Meazza dopo una striscia di ben 6 successi consecutivi. L’ultima volta che i Campioni d’Italia in carica hanno perso due partite di fila in casa risale al settembre del 2019, contro Inter e Fiorentina, quando alla guida della squadra c’era ancora Marco Giampaolo. LEGGI TUTTO

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    Fuori dalla Milan-Juve di Dazn, Ferrara reclama un posto!

    MILANO – Una formazione da urlo, con tutti i più forti giocatori della storia di Milan e Juve scelti dai propri utenti. Così Dazn ha acceso la sfida di questa sera (ore 18) a San Siro tra i rossoneri e i bianconeri: “Ecco la top 11 di Milan-Juventus scelta da voi. Cosa potrebbe vincere una squadra del genere?”, la didascalia a corredo della foto. Un’iniziativa che ha permesso ai tifosi di sbizzarrirsi, creando un undici titolare romantico e qualitativamente impressionante. Una selezione in cui però non ha trovato posto Ciro Ferrara, opinionista di Dazn, che non ha mancato di sottolineare con ironia la sua assenza, commentando il tweet della piattaforma: “Da voi chi? Ma almeno in panchina…”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    È un Milan-Juve Mondiale: l’antipasto del Qatar

    MILANO – Oggi alle 18 a San Siro si giocherà la sfida “più Mondiale” della nostra Serie A. Già, perché fra quarantatré giorni in Qatar scatterà la kermesse iridata con la sfida fra i padroni di casa e l’Ecuador e fra gli 832 giocatori che faranno parte delle trentadue rose, le due squadre del nostro campionato più rappresentate saranno proprio Milan e Juventus. Che stasera si sfideranno di fronte a 70mila e passa spettatori in un San Siro che va verso l’esaurito, una partita che sarà trasmessa proprio come il Mondiale in tutto il pianeta, dall’Indonesia al Brasile, dal Giappone a Trinid Tobago per più di 150 Paesi collegati. Milan e Juventus manderanno in Qatar, se non ci saranno ulteriori infortuni o esclusioni a sorpresa, fra i 20 e i 23 giocatori, a seconda delle scelte dei ct e dei recuperi di due giocatori oggi fermi ai box e che sperano di rientrare proprio per la metà di novembre, ovvero Alexis Saelemakers nel Milan (per il Belgio) e ovviamente Paul Pogba per la Juventus (e la Francia).Guarda la galleryChelsea-Milan, le pagelle rossonere: De Ketelaere un fantasma, Tomori non è in serata
    Milan-Juve, sfida “mondiale”
    Con l’Italia tristemente a casa, è la Francia la nazionale più rappresentata nei due organici. Il Milan ha ben tre elementi chiave della selezione di Deschamps, ovvero Maignan (pure lui attualmente infortunato, tornerà nella seconda metà di ottobre), Theo Hernandez e Giroud; mentre nella Juve oltre a Pogba c’è Rabiot. La Francia, inserita nel Gruppo D in Qatar, il 26 novembre sfiderà la Danimarca di Kjaer. Il centrale è infatti uno dei nove giocatori sicuri del Milan di andare al Mondiale. Gli altri, oltre ai citati francesi, sono Ballo-Touré (Senegal), Dest (Stati Uniti), Tomori (Inghilterra), Leao (Portogallo) e De Ketelaere (Belgio) che potrebbe essere accompagnato dal sopracitato Saelemaekers e Origi, saltuariamente nel gruppo del ct Roberto Martinez che dovrebbe però convocarlo. Con tutti e tre i belgi chiamati, la truppa rossonera si spingerebbe fino a 11 unità, una in meno rispetto a quella bianconera qualora Pogba rientrasse in tempo per convincere Deschamps. A quel punto sarebbero 12 i convocati juventini e oltre ai due francesi lascerebbero Vinovo a metà novembre Szczesny e Milik (Polonia), Alex Sandro, Bremer e Danilo (Brasile), Kostic e Vlahovic (Serbia), Di Maria e Paredes (Argentina) e McKennie (Stati Uniti).
    Guarda la galleryDi Maria show e doppietta Rabiot: la Juve piega il Maccabi
    Svantaggio… Scudetto
    Chiaramente, più le nazionali di questi giocatori andranno avanti, peggio sarà per Pioli e Allegri che li perderanno per più tempo, con tutto quello che ne comporterà in chiave logorio fisico in vista della seconda metà di stagione. In questo senso, andrà meglio a Napoli e Inter che perderanno al massimo, rispettivamente, 6 e 8 giocatori. Restando in chiave scudetto-zona Champions, 6 possibili convocati per l’Atalanta, 5-6 per la Roma e 2 per la Lazio. E la rivelazione Udinese? Al massimo uno, se il ct Scaloni deciderà di chiamare nell’Argentina il difensore Nehuén Pérez, convocato durante l’ultima sosta, ma non ancora un punto fermo della Selección.
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