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    Milan-Liverpool, Klopp: “Ibrahimovic contro Salah, grande sfida”

    LIVERPOOL (Gran Bretagna) – Non vede l’ora di affrontare il Milan, Jürgen Klopp, che annuncia turn-over nel suo Liverpool in vista della sfida di domani sera con i rossoneri in Champions League. Gli inglesi sono già qualificati e sicuri del primo posto nel gruppo B, mentre il Milan tenta di acciuffare in extremis il pass per gli ottavi di finale: “Chiaramente bisogna fare turn-over con i calciatori – dice l’allenatore del Liverpool in conferenza stampa – faremo dei cambiamenti perché bisogna fare delle energie fresche in campo per fare una bella partita. Se giocherà Salah? Non posso cambiarli tutti, dovremo pur sempre mettere undici giocatori in squadra. Vedremo chi far giocare. Bisogna capire anche la situazione, bisogna far girare i calciatori e far sì di mettere in campo la squadra migliore”.
    Klopp: “Ibra contro Salah, non vedo l’ora”
    Domani potrebbero torvarsi di fronte Ibrahimovic e Salah, due attaccanti super: “Ibrahimovic è un gran giocatore. Ibra, Salah, San Siro? Non vedo l’ora di giocare a San Siro – le parole di Klopp – è la prima volta per me. Non è la prima che giochiamo contro Ibra, sarà una partita per grandissimi giocatori”. L’allenatore tedesco punta in alto con il Liverpool: “Puoi vincere solo con una squadra fantastica. Siamo contenti della rosa che abbiamo. Ci conosciamo da molto tempo. Conosciamo i nostri ruoli, il nostro calcio sembra più maturo che nel passato. I ragazzi hanno un buon rapporto tra loro. Abbiamo una buona rosa”. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Milan, pochi “Goal” all'intervallo

    Il Milan dopo esser rimasto imbattuto nelle prime dodici gare di campionato ha alzato bandiera bianca nelle ultime due. I rosssoneri hanno prima perso 3-4 a Firenze contro la Fiorentina e poi 1-3 a San Siro contro il Sassuolo. Adesso, nel turno infrasettimanale, il calendario propone alla formazione di Pioli un quasi testacoda con il Genoa (terz’ultimo) che avrà in panchina (per la sua terza volta) il grande ex rossonero Shevchenko chiamato nel disperato tentativo di tirar fuori la squadra rossoblù dalle sabbie mobili del fondo classifica.
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    Entrambe le porte violate a fine gara ma prima…
    Con nove “Goal” fatti registrare in quattordici partite il Genoa è una delle formazioni con più esiti del genere all’attivo ma, se si guarda alla prima frazione di gioco, tutto è diametralmente opposto. Infatti soltanto in occasione dell’1-2 fatto registrare al 45’ nel match casalingo contro il Sassuolo l’undici rossoblù ha potuto festeggiare il “Goal primo tempo” poiché in tutte le altre prime tredici frazioni di gioco soltanto una delle due squadre in campo è riuscita a realizzare almeno una rete (in sette di queste, addirittura, si è andati al riposo sullo 0-0). Anche il Milan in fatto di esiti “Goal” non scherza visto che ne ha collezionati ben dieci, uno in più rispetto agli odierni avversari. Anche per i rossoneri vale però quanto detto prima per il Genoa: tanti esiti “Goal” al novantesimo sì, ma pochissimi alla fine del primo tempo. Se si scorrono velocemente le giornate si scopre che soltanto tre volte, a metà gara, il Milan ha collezionato il “Goal primo tempo”: alla seconda contro il Cagliari (4-1 al 45’ e 4-1 al 90’) e poi, molto più di recente, alla dodicesima nel derby con l’Inter (1-1 al 45’ e 1-1 al 90’) e alla quattordicesima, in casa, contro il Sassuolo (1-2 al 45’ e 1-3 al 90’). LEGGI TUTTO

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    Milan, Kjaer: “Scudetto? Dipende da noi, ci crediamo al 100%”

    “Lo scudetto? Io ci credo al 100%, è una questione di mentalità. Dobbiamo pensare a noi stessi, non alle altre squadre, dipende solo da noi”. Simon Kjaer carica il Milan. Il difensore rossonero, presente ieri a Parigi alla cerimonia per l’assegnazione del pallone d’oro, lancia le ambizioni del Milan. E non vuole porsi limiti. “Sappiamo che le aspettative adesso sono alte, in un certo senso è anche colpa nostra, dato che durante le interviste tutti diciamo che vogliamo migliorare il risultato della scorsa stagione. Per riuscirci – ha dichiarato a Sky Sport –  possiamo solo vincere lo scudetto. Siamo cresciuti così tanto, che adesso è giusto avere la giusta pressione che ti porta a lottare per lo scudetto. Anche contro l’Atletico abbiamo lottato fino alla fine e abbiamo vinto”. I rossoneri credono nell’impresa in Champions League. Bisogna battere il Liverpool nell’ultima giornata. “Assolutamente, dobbiamo affrontare ogni partita come una finale, speriamo che contro il Liverpool sia una serata fantastica insieme ai nostri tifosi”.Guarda la galleryE’ Scamacca il vero “Diavolo”: Sassuolo, tris al Milan
    Kjaer su Eriksen: “Voglio andare oltre”
    Nella notte in cui Messi è stato insignito del settimo pallone d’oro, a Kjaer è stato assegnato un riconoscimento speciale per aver soccorso il compagno di squadra Christian Eriksen lo scorso giugno durante Danimarca-Finlandia agli Europei. “Voglio lentamente chiudere con il passato, con quell’episodio. E’ un fatto personale che lentamente devo mettere da parte, anche per via di tutte le persone e i giornalisti che me lo ricordano. È un episodio a lieto fine, ma piano piano devo chiudere con questa storia, anche per me stesso. È una cosa che mi resterà nel cuore, non la dimenticherò. Pallone d’Oro a Eriksen? L’importante è che adesso stia bene”.
    Kjaer su Pioli: “Crede in me”
    Chiusura dedicata ai suoi obiettivi personali. “Il momento più bello della carriera? Assolutamente sì. Ho aiutato il Milan a tornare in Champions, quest’anno stiamo lottando per lo scudetto. Ho sempre visto la mia carriera come un percorso di crescita, non ho mai mollato, non ho mai avuto dubbi sulle mie capacità, per me non è una sorpresa essere qua”. Simon Kjaer spende importanti parole d’elogio verso il tecnico Pioli: “Ho avuto tanti grandi allenatori nella mia carriera. Adesso al Milan ho un allenatore come Pioli che crede in me, mi lascia fare il mio lavoro, io lo ascolto e lui ascolta me. Anche la squadra mi ha dato una grande mano e siamo cresciuti insieme. Ho fatto esperienza in tanti anni, anche la mia famiglia con i miei figli mi aiuta, siamo felici della nostra vita a Milano, siamo sereni”, ha dichiarato a Sky Sport. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Venezia, riflettori puntati sul “Parziale/Finale”

    L’Atalanta grazie ai tre punti conquistati sul campo della Juventus conferma il quarto posto in classifica alle spalle di Napoli, Milan e Inter. Nel turno infrasettimanale i nerazzurri affrontano il Venezia. I “lagunari” sono reduci dal ko interno rimediato contro l’Inter e attualmente sono quint’ultimi a pari punti con Udinese e Sampdoria.
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    Dopo nove “Goal” di fila l’esito è cambiato
    L’Atalanta, prima della sfida con la Juventus, si faceva notare per la sua lunghissima sequenza di esiti “Goal” consecutivi: ben nove che lasciavano intendere che, quanto prima, si dovesse assistere ad una inversione di tendenza. Una inversione che è puntualmente arrivata a Torino con la vittoria per 1-0 (grazie ad una rete di Zapata) che ha rimesso ogni cosa al suo posto.
    C’è ancora un elemento da considerare
    Una veloce occhiata ai numeri della “Dea” permette però di individuare un altro elemento che, forse, può meritare un po’ di attenzione. Si tratta stavolta del segno fatto registrare alla fine del primo tempo ed il segno relativo al risultato finale. Dopo 14 gare di campionato l’Atalanta presenta, sia al 45’ che al 90’, lo stesso segno in ben dodici di queste e da ben otto incontri a questa parte. Volendo essere più precisi, a prescindere dal fatto che giocasse in casa o fuori, la squadra guidata da Gasperini ha collezionato ben sette accoppiate “Parziale/Finale 2/2” (si è materializzata grazie a cinque vittorie esterne che hanno fatto seguito al vantaggio a metà gara più due ko interni con Fiorentina e Milan nei quali i nerazzurri erano già sotto all’intervallo) più tre “X/X” e due “1/1” (che, evidentemente, risulta la meno frequente). Uno scompenso che, contro il Venezia, potrebbe essere risistemato. Per il Venezia le accoppiate “Parziale/Finale” uguali sono state finora soltanto sette e in quest’ambito la “1/1” si è vista soltanto due volte. Chissà che anche stavolta non valga la classica regola del “non c’è due senza tre”. LEGGI TUTTO

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    Dionisi dopo l'impresa del Sassuolo con il Milan: “Prestazione e risultato”

    Dopo la clamorosa vittoria per 1-3 del suo Sassuolo in casa del Milan di Stefano Pioli, il tecnico neroverde Alessio Dionisi ha raccontato l’impresa della sua squadra ai microfoni di Radio Anch’io Sport. Queste le sue parole: “Siamo riusciti ad abbinare prestazione e risultato, non abbiamo nulla da perdere e siamo andati a Milano a fare la nostra partita. Ieri siamo stati fortunati sugli episodi, per esempio col Cagliari abbiamo creato di più ma non siamo riusciti a vincere”. L’allenatore ha continuato parlando del prossimo impegno nel turno infrasettimanale di Serie A: “Mercoledì abbiamo il Napoli e non ci possiamo permettere cali di tensione. Dobbiamo sperare che il Napoli non sia nella sua migliore giornata”. Infine, sulla corsa scudetto: “Oggi la classifica è molto veritiera, anche l’Atalanta sta facendo cose straordinarie”Guarda la galleryE’ Scamacca il vero “Diavolo”: Sassuolo, tris al Milan LEGGI TUTTO

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    Serie A, il Milan può vincere contro il Sassuolo

    Il Milan la scorsa settimana ha perso sul campo della Fiorentina, un 4-3 pirotecnico che ha sancito il primo ko in campionato dei rossoneri. Il “Diavolo” ora per rialzare subito la testa cercherà di ottenere i tre punti in casa contro il Sassuolo.
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    Il “Diavolo” parte favorito
    La squadra allenata da Pioli nelle prime 6 gare disputate di fronte ai propri tifosi ha fatto registrare la bellezza di 5 vittorie (con Cagliari, Lazio, Venezia, Verona e Torino) e un pareggio (nel derby contro l’Inter). I rossoneri in queste 6 sfide sono andati a segno in 13 occasioni, 4 invece i gol subiti. Il Sassuolo in trasferta è una squadra del tutto imprevedibile. Per la compagine neroverde ci sono da segnalare i successi ottenuti sui campi di Verona (3-2) e Juventus (2-1) ma anche le sconfitte contro Roma (2-1), Atalanta (2-1) e Udinese (3-2). Berardi e compagni lontano dai lidi amici hanno pareggiato solamente all’8ª giornata contro il Genoa (2-2). Osservando con attenzione tutti i risultati fatti registrare dal Sassuolo fuori casa si nota subito una cosa: l’undici di Dionisi ha sempre regalato l’Over 2,5 al novantesimo (11 reti all’attivo e 12 al passivo). Facendo un rapido calcolo il Milan al Meazza viaggia a una media di 2,16 gol segnati a partita mentre il Sassuolo in trasferta ne subisce di media due. Detto ciò è lecito aspettarsi almeno due reti da parte di Ibrahimovic & Co. Ok l’Over 1,5 Casa al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Marchisio incantato da Messias: il post dopo il gol all’Atletico

    Il destino del Milan in Champions League ha cambiato traiettoria grazie alla rete di Messias contro l’Atletico, arrivato quest’anno dal Crotone ed entrato nei minuti finali nella bolgia proprio per tracciare la retta via di Pioli. Un ragazzo venuto dal nulla, che nella vita ha sofferto, faticato, si è sacrificato e a 30 anni ha coronato il sogno di vestire la maglia rossonera, per poi riuscire nell’incredibile. Una storia straordinaria, che ha commosso anche Claudio Marchisio. “So che di solito pubblico foto di calciatrici e calciatori che indossano una maglia bianconera – ha scritto il Principino sui social – Ma da ieri sera non riesco a togliermi dalla mente queste immagini. Conosco Junior Messias da qualche anno, quando per alcune circostanze della sua incredibile storia, incantava tutti nella squadra nel mio paesino della provincia di Torino”.Guarda la galleryMilan, che impresa: Messias gela l’Atletico, qualificazione possibile
    Marchisio incantato dalla storia di Messias
    “Queste immagini sono per tutti coloro che stanno inseguendo i propri sogni, qualsiasi essi siano! Perché la lezione di ieri sera è che non esistono sogni troppo grandi, ma per raggiungerli bisogna lavorare duramente e avere fiducia. Non ci sono altri modo per farlo”. LEGGI TUTTO

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    Rebic preoccupa il Milan: lesione muscolare confermata

    Lesione al bicipite femorale della coscia destra, i nuovi accertamenti confermano l’entità dell’infortunio di Rebic. Il croato si era ristabilito dal problema alla caviglia, ha giocato mezzora nel derby, poi il nuovo stop prima della trasferta del Milan sul campo della Fiorentina. Pioli non l’ha potuto convocare e ora spera di riaverlo il prima possibile: il giocatore sarà rivalutato tra circa dieci giorni. L’infermeria rossonera si riempie dopo gli infortuni anche di Maignan, Tomori (problema all’anca, da valutare per l’Atletico Madrid) e Calabria. LEGGI TUTTO