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    La Juve di oggi e di domani: summit tra Allegri e la dirigenza, ecco di cosa si parlerà

    TORINO – Undici juventini in giro sui campi di calcio di Doha e dintorni per il Mondiale, altri in vacanza, qualcuno che ha staccato solo per un attimo: Manuel Locatelli, per esempio, non ha preso voli diretti all’altra parte del mondo, si è semplicemente rilassato per un attimo con la sua dolce metà nell’attesa di un lieto evento da condividere e poi è filato dritto sui prati della Continassa e di Vinovo, per alternare allenamenti in solitaria a sedute in compagnia della Next Gen. E Massimiliano Allegri? Beh, il tecnico almeno una toccata e fuga nella sua Livorno se l’è concessa per poi lasciarsi andare a un mini-periodo di ferie. Tutto tranquillo? Mica tanto, ché questo è il tempo di riunirsi in conclave. Tema mercato, non noccioline. Caccia a un terzino, innanzitutto.
    Novità in corsia
    Detto che i contatti con la dirigenza bianconera sono pressoché quotidiani, Allegri e il ds Federico Cherubini assieme ai suoi più stretti collaboratori andranno dritti al sodo. Per la serie: il momento è quello che è, la Juve non può né vuole darsi a un investimento mostruoso come gli 80 milioni con bonus, promessi e pagati, alla Fiorentina per Dusan Vlahovic. Fatti due conti, insomma, la premessa è chiarissima e non cambia: c’è bisogno di un vice di Juan Cuadrado, che magari in prospettiva sostituisca il colombiano in scadenza di contratto a fine giugno 2023, fermo restando che anche Alex Sandro, altro “quasi svincolato”, è in odore di partenza. Dalla sede non si chiudono le porte a nuovi ingressi né per la corsia destra né per quella sinistra, ma è il caso di operare con il bilancino del farmacista perché sgarrare non si può. I nomi non mancano: vedi il danese Joakim Maehle, classe ’97, che l’Atalanta non regala ma neppure ipervaluta, o il 2000 ivoriano Wilfried Singo legato al Toro fino al 2024. Non esattamente un intoccabile, insomma. Più “stagionato” il ’95 spagnolo Alvaro Odriozola, anche lui tutt’altro che blindato al Real Madrid, molto meno lo è un quasi coetaneo di Singo: lo svedese Emil Holm, anni 22, futura plusvalenza garantita per lo Spezia.
    Non solo Wes in uscita
    Profili variegati, ma tutti – più o meno – a buon mercato e almeno uno di questi da considerare in entrata alla Continassa, visto che Allegri non ci sente: vuole, fortissimamente vuole, un terzino bravo in entrambe le fasi, comunque capace di spingere, sgusciare negli spazi, creare superiorità. Così come diventa prioritario, ma per giugno, l’ingaggio di un difensore centrale mancino: qualcuno ha sentito parlare del 2000 polacco Jakub Kiwior? Ma certamente, anche perché pure lui, gradito a tutti i top club di casa nostra, frutterà al club ligure un gustoso guadagno rispetto a quanto è stato pagato: due milioni e spiccioli. Un nome caldo nell’orbita juventina, impegnato al Mondiale, è quello del 2002 Josko Gvardiol: sarebbe lui il vero colpo a sensazione, ma potrebbe arrivare a Torino solo in cambio di una cessione eccellente. Ecco perché nel vertice imminente tra Allegri e gli uomini mercato bianconeri si faranno anche i nomi di chi, in caso di offerta interessante, può partire da subito, perfino a gennaio. L’indiziato numero 1 è chi può fruttare un buon introito, all’anagrafe Weston McKennie, ma attenzione alle manovre attorno ad Adrien Rabiot. Il francese non partirà ora, però il suo futuro può decidersi nell’arco delle prossime settimane. Nicolò Zaniolo e Sergej Milinkovic-Savic? Costano, tuttavia interessano parecchio, sempre di più, e anche nel loro caso c’è bisogno di cessioni corpose nonché di risparmi sugli ingaggi: Angel Di Maria e Leandro Paredes, in questo senso, son più fuori che dentro i piani Juve.
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    Serbia mondiale? No, è Juventus-Torino: Brasile, occhio!

    TORINO – (e.e.) Dal Vanja Milinkovic Savic show al Vlahovic sorridente che ha panchinato la pubalgia: ed è subito gol. Nel ritiro della Serbia, l’asse Toro-Juventus sostiene la nazionale che pensa in grande. In mezzo dirige Lukic e sulle fasce brillano Kostic e Radonjic. Insomma, un derby dell’amicizia che minaccia il Brasile favoritissimo, avversario nel Mondiale in Qatar. Neymar e comagni sono avvisati. I ragazzi di Stojkovic saranno avversari tosti. E in allenamento è spettacolo puro, tra torello, dribbling e calci da fermo. Dove emerge Vanja, il portierone granata maestro nelle conclusioni potenti e a giro, anche dalla lunga distanza. Il suo sogno: un gol da impazzire. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Milinkovic e Rabiot: la doppia trattativa

    Nuovo centrocampo Juventus, si lavora su due fronti. La società cerca di capire se (e a quanto e per quanto) sia possibile trattenere Adrien Rabiot. Mentre i… tifosi si danno da fare in merito all’acquisto di Milinkovic-Savic. Essì perché quell’applauso quasi all’unisono, sgorgato spontaneo all’Allianz Stadium al momento della sostituzione del centrocampista laziale, beh… Un certo suo effetto lo deve fare per forza. Anche perché Milinkovic era già pronto ad archiviare la giornata alla voce disastro, vista la pessima prestazione (suo l’errore da cui è nata l’azione dell’1-0 bianconero) e vista la pesante sconfitta senza se e senza ma rimediata a Torino. E, invece, inatteso, ecco il premio di consolazione: un attestato di stima dalla “concorrenza”, roba che non accade spesso. In quello stesso stadio, però, c’è un precedente illustre, uno su tutti: la standing ovation che indusse Ronaldo a cominciare a pensare all’eventualità di trasferirsi in bianconero. Chissà che l’effetto non possa essere lo stesso sul centrocampista, si chiedono – si augurano – i tifosi juventini. E così anche i dirigenti, in realtà.Guarda la galleryJuventus-Lazio sui social, Allegri stravince su Sarri: è tornato Mago Macs!

    Milinkovic: la situazione

    È da anni, ormai, che gli uomini di mercato bianconeri (Marotta, Paratici o Cherubini che siano) stanno sulle tracce di Milinkovic. Anche questa estate, dopo il ko di Paul Pogba, ci sono stati dei contatti per capire se fosse possibile mettere le mani sul laziale, che andrà in scadenza al termine della prossima stagione. Nulla di fatto, ovviamente: difficile che possa riuscirci a gennaio. Ma per giugno qualcosa potrebbe succedere anche se ovviamente Lotito (che sta trattando il rinnovo del giocatore) non farà sconti e comunque la concorrenza non manca.

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    La situazione relativa a Rabiot

    Intanto, però, Cherubini si concentra su Rabiot. Il francese ha raggiunto ora i massimi livelli di rendimento da che è alla Juventus. È davvero un peccato che si appresti a salutare la compagnia proprio ora… Ha infatti il contratto in scadenza a giugno e le probabilità di un prolungamento dell’attuale contratto sono pochine. Il francese, infatti, spara alto sull’ingaggio: come fatto già ai tempi del suo passaggio dal Psg alla Juventus (nel 2019) così conta di fare anche ora. Far leva sul fatto che si muove a parametro zero, cioè senza esborso per il cartellino, per ottenere un ingaggio più alto. Il francese ha messo in conto di guadagnare 10 milioni di euro. Cifra fuori budget secondo la Juventus, che però sino all’ultimo non perde le speranze.

    Sullo stesso argomentoJuventus-Lazio, le pagelle: Fagioli illumina ancora, Rabiot giganteggia, Locatelli precisoJuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Vlasic primo granata ai Mondiali

    Sarà Nikola Vlasic il primo granata a esordire in Qatar: per il Pitbull, come lo ha soprannominato Juric con l’avallo di Cairo, il 23 novembre quindi a metà della prossima settimana avrà ci sarà quale rivale il Marocco nella corsa agli ottavi di finale. Un obiettivo minimo, per la Croazia che nella passata edizione del Mondiale è arrivata in finale, superata all’ultimo atto solo dalla Francia. In Italia la partita andrà in onda alle ore 13 (nella medesima giornata alle 16 ci sarà Germania-Giappone, alle 19 Spagna-Costa Rica e alle 22 Belgio-Canada).

    Il girone fratricida

    Il giorno successivo andranno invece in scena le partite del girone G, uno tra i più competitivi e quello della sfida nella sfida tra Rodriguez e i serbi del Toro. Il difensore ha tagliato le 100 presenze con la Svizzera, mentre la Serbia poggia in porta su Milinkovic-Savic, ha in Lukic un riferimento di centrocampo e in Radonjic la scheggia impazzita in grado di accendere la manovra offensiva della squadra di Dragan Stojkovic. Questo il programma di giovedì 24: alle 13 via con Svizzera-Camerun, alle 16 in campo l’Uruguay contro la Corea del Sud, alle 19 la gara è Portogallo-Ghana, poi alle 22 l’esordio del Brasile proprio contro la Serbia del trio granata.
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    Roma-Torino: cori razzisti contro Milinkovic-Savic

    ROMA – La partita tra la Roma e il Torino ha offerto moltissime emozioni, ma anche l’ennesima brutta pagina razzista. Attorno alla mezz’ora del secondo tempo, infatti, dalla Curva Sud sono cominciati a partite cori rivolti contro Milinkovic-Savic, il portiere serbo dei granata. “Zingaro di m. …” è stato il deprecabile epiteto con cui è stata accompagnata per alcuni minuti la sua prestazione, ovviamente ignorato da Milinkovic-Savic, che ha risposto con l’indifferenza. Se il coro è stato registrato dagli ispettori della Federcalcio martedì arriverà una multa alla Roma a parte del giudice sportivo. LEGGI TUTTO

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    Toro, Milinkovic-Savic si è ripreso la porta. E ora spera per Monza

    Ivan Juric ha da sempre un debole per Vanja Milinkovic-Savic. Quando nella passata stagione Davide Vagnati gli ha consegnato lui come portiere titolare, il tecnico non ha storto il naso, al contrario di una larghissima fetta di tifosi. Anzi, ha approvato la scelta: lo ha difeso dopo le prime sbavature nelle amichevoli e in campionato ha mantenuto la parola. Così il gigante serbo è esploso: ottimo girone d’andata, che gli è valso anche la conquista della nazionale serba. Poi lo ha colpito il Covid a gennaio e da quel momento il suo rendimento è calato vistosamente, a tal punto da costringere Juric a puntare su Etrit Berisha, estremo difensore affidabile e continuo. L’albanese regge senza problemi e si conquista un posto che mantiene fino a fine campionato, con la promessa della conferma degli stessi gradi anche per l’annata seguente. Berisha, però, non aveva fatto i conti con la voglia di riscatto di Milinkovic-Savic. Superlativo in ritiro in Austria: sempre sul pezzo, concentrato e dedito a lunghi allenamenti fra i pali (non solo quelli ordinari, ma anche straordinari, quando cioè quasi tutti erano già sotto la doccia), volti a renderlo più sicuro dei propri mezzi. Ha riconquistato Juric così, che lo ha messo in campo contro il Palermo.Guarda la galleryLukic non tradisce Juric: il Torino travolge il Palermo

    Verso il Monza

    Le parate su Brunori e Floriano gli sono valse gli applausi dei tifosi. E hanno messo a tacere le voci di mercato, visto che a fine partita anche Matteo Paro ha confermato queste nuove gerarchie: «Vanja si è comportato bene in ritiro e al momento abbiamo deciso di puntare su di lui. Credo abbia fatto bene. Con Berisha già l’anno scorso c’era stato questo dualismo, con loro ragioniamo passo dopo passo. Per ora abbiamo scelto Milinkovic-Savic». Juric intravede un grande potenziale e una funzionalità per la manovra che Berisha non gli garantisce. Già, perché l’abilità coi piedi di Milinkovic-Savic è un’arma letale, che allunga le squadre avversarie e apre spazi golosi fra le linee per il Toro. La capacità di impostazione del serbo è eccellente e finisce per regalare tanta tranquillità alla squadra, soprattutto se si esprime come contro il Palermo. Sta migliorando fra i pali e nelle uscite alte, perché vuole a tutti i costi la maglia da titolare e la convocazione per il Mondiale. Si è messo a lavorare duramente ed è cresciuto: ora è un uomo, consapevole dei propri mezzi. Ma anche conscio di come la ruota nel calcio giri: se stacca la spina anche solo per qualche giorno c’è subito l’esperto Berisha alle sue spalle, pronto a coprire le spalle alla squadra di Juric. Anche perché, in vista di Monza, nulla è stato deciso. Da qui in avanti, una sola cosa è sicura: il mercato dei portieri in casa granata è chiuso. Può uscire solo Gemello in prestito, ma si parte con Milinkovic-Savic e Berisha. Con la forte convinzione che questo possa essere l’anno della consacrazione di Vanja, già a partire dalla gara con il Monza.

    Sullo stesso argomentoToro, con Radonjic si vola. Velocità e concretezza: ha già conquistato tuttiTorino LEGGI TUTTO

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    Tra mercato, attese, polemiche e allenamenti ecco un Toro da… Mondiale

    TORINO – (e.e.) Tra mercato, attese infinite, polemiche (non ultima, quella per la cessione di Bremer alla Juventus: i tifosi ovviamente preferivano l’Inter o l’estero come destinazione per il fortissimo centrale brasiliano, il migliore del campionato…) e allenamenti in Austria, il Toro di Juric si scopre da… Mondiale. In particolare, cresce la colonia serba. Con Vanja Milinkovic Savic e capitan Sasa Lukic ecco infatti Nemanja Radonjic, 26 anni, esterno d’attacco che si è subito preso il posto, là davanti, visti anche i mancati riscatti di Brekalo e Praet e il ritorno in bianconero di Pjaca. I tre, con la Serbia, andranno in Qatar e ovviamente in ritiro fanno gruppo. L’ultimo arrivato ha spiegato quanto sia stato decisivo il compagno Lukic nella scelta di venire al Toro. Insomma, uno tira l’altro. E magari non finisce qui, perché il Toro ha sempre qualcosa in… serbo. LEGGI TUTTO

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    Ecco il Toro com'è e come sarà: da lunedì il raduno. Con Bremer, al momento

    TORINO – Adesso è arrivata anche l’ufficialità. Dall’11 al 30 luglio il Torino sarà in ritiro in Austria, dapprima a Bad Leonfelden – dall’11 al 22 -, successivamente a Waidring – dal 22 al 30. I granata, però,  si ritroveranno lunedì 4 luglio allo stadio Filadelfia dove lavoreranno fino al 10 luglio: in questo periodo Ivan Juric getterà le basi per il duro lavoro che successivamente verrà effettuato in Austria. Nell’occasione verranno fatti allenamenti individuali. Lunedì si comincerà con i test, dopodiché ogni giocatore seguirà una tabella personalizzata di preparazione che lo porterà in Austria dove, invece, gli allenamenti saranno collettivi. In questo modo l’allenatore vuole portare i suoi giocatori già ad una forma accettabile. Non c’è tempo da perdere anche perché il 14, tre giorni dopo l’arrivo a Bad Leonfelden ci sarà l’amichevole, di prestigio contro l’Eintracht Francoforte, squadra vincitrice dell’ultima Europa. Ecco perché la settimana al Filadelfia sarà importante per presentarsi all’appuntamento in discrete condizioni evitando una figuraccia visto che i tedeschi sono già in ritiro da diversi giorni. Al gruppo si aggregherà anche Bremer visto che sino ad oggi il brasiliano non ha ancora trovato una squadra. Questione di pochi giorni, comunque.

    Ecco i probabili convocati:
    Portieri: Etrit Berisha, Luca Gemello, Vanja Milinkovic-Savic.
    Difensori: Ola Aina, Gleison Bremer, Alessandro Buongiorno, Koffi Djidji, Armando Izzo, Ricardo Rodriguez, Wilfried Singo, Mergim Vojvoda, David Zima.
    Centrocampisti: Karol Linetty, Sasa Lukic, Samuele Ricci, Jacopo Segre.
    Attaccanti: Simone Edera, Vincenzo Millico, Pietro Pellegri, Demba Seck, Antonio Sanabria, Simone Verdi, Simone Zaza.
    Altri giocatori a disposizione: Adopo, Celesia, Horvath, Rauti, Karamoko, Kone, Kryeziu, Vianni.  LEGGI TUTTO