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    Il Toro si scopre grande contro il Milan: così si svolta

    TORINO – Meritatissima, prima vittoria contro un’avversaria di alto livello per il Torino di Ivan Juric in Serie A: superato il Milan grazie alle reti di Djidji e Miranchuk. Nella ripresa Messias accorcia, ma la rete del brasiliano è viziata da una netta spinta del medesimo ai danni di Buongiorno. Folle, nella circostanza, l’uscita di Milinkovic che lascia campo libero all’ex del Crotone. Circostanza che porta alle proteste di Juric – espulso da un Abisso gravemente insufficiente – con Paro cui tocca la complessa gestione dell’ultima frazione di gara: missione compiuta, per il vice del croato.
    Torino, il botto mancava dal 2021
    Curioso l’andamento del primo tempo: nei dieci minuti iniziali il Torino è in balia di un Milan che spreca una buona e una pazzesca chance con Leao, quindi i granata crescono e sono i rossoneri a uscire dalla partita smarrendo distanze e geometrie. La conseguenza sono i due gol che mettono avanti la squadra di Juric, cui va il grande merito di trovare quel paio di aggiustamenti che rimettono velocemente in carreggiata i granata. Che prima passano con Djidji – punizione di Lazaro e colpo di testa ad anticipare Gabbia dell’ivoriano – quindi raddoppiano con Miranchuk: lancio lunghissimo di Milinkovic, Pellegri costringe all’intervento maldestro lo stesso Gabbia che consegna a Vlasic, assist per il russo e 2-0. Gol che arrivano al 35’ e al 37’, cioè nell’arco di tempo – il quarto d’ora conclusivo della prima frazione – in cui il Toro segna di più (5 reti, fin qui). Ripresa con i granata in controllo fino a che Milinkovic non decide per un’uscita senza senso, favorendo Messias che si aiuta spingendo alle spalle Buongiorno. E’ il 22’, il Milan avrebbe tempo per recuperare ma la difesa del Torino, che pure cambia gli ammoniti Schuurs e Buongiorno con Zima e Rodriguez, tiene botta. Per trovare la precedente vittoria contro una big bisogna tornare al 18 aprile del 2021, al 3-1 alla Roma con Nicola allenatore. Toro che sale a quota 17 avvicinandosi all’Udinese, ottava della classe con 22 punti; Milan che resta a -6 dalla capolista Napoli.
    Udine e Grande Torino, non è un  caso
    Dopo il successo della Dacia Arena arrivano altri tre punti molto importanti per una squadra granata che, continuando di questo passo, avrà la possibilità di reinserirsi nella parte alta della classifica, continuando a sperare in una qualificazione alle prossime coppe europee. Notevole l’iniezione di autostima che si regala il Torino, trascinato da uno Schuurs monumentale, da un Ricci lucidissimo, un Vlasic unico e da un Pellegri che disputa una gara di grande sacrificio. Ora sì la storia può ripartire.

    Guarda la galleryDjijdji e Miranchuk segnano e il Torino fa festa: Milan battuto 2-1Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, quanto costano i pupilli: servono 27 milioni

    TORINO – Tanti trequartisti, al Toro. E alcuni di questi dalla grande qualità. Ci riferiamo a Vlasic, Radonjic e Miranchuk. Ma non bisogna neppure dimenticare Demba Seck e Karamoh. Di questi, al momento, solo due sono di proprietà, tutti gli altri in prestito ma con diritto di riscatto. Del Toro sono già Demba Seck (pagato 4,5 milioni) e Karamok (1 milione). Si tratta di due ragazzi che in futuro possono fare il salto di qualità e per questo Ivan Juric ci sta lavorando con grande determinazione. E poi c’è Radonjic. In una conferenza stampa, fatta poco dopo la chiusura del mercato, Davide Vagnati ha annunciato (senza spiegare i motivi) che il serbo è già un giocatore del Toro. Probabilmente nel diritto di riscatto c’era una clausola che lo portava in granata dopo la prima partita ufficiale. Fatto sta che il diritto era di 2 milioni e che per il ds il giocatore è a tutti gli effetti granata.

    I riscatti di Vlasic e Miranchuk

    Diverso, invece, il discorso per gli altri due. A fine stagione, per riscattare definitivamente Vlasic, Cairo dovrà far partire un bonifico (destinazione West Ham) di 15 milioni. Una cifra consistente, certo, ma il nazionale croato in granata sta facendo molto bene. Sino ad oggi, infatti, in campionato ha già realizzato 3 gol ed è quasi sempre uno dei migliori. Elemento che tecnicamente è superiore alla media. Stesso discorso per Miranchuk anche se su di lui la cifra per il diritto di riscatto è leggermente inferiore a quella di Vlasic. Il russo può diventare tutto granata per 12 milioni. Insomma, per riscattare i due ci vorranno 27 milioni. Su questi tre giocatori (compreso Radonjic) il Toro punta molto visto che Juric li alterna con continuità e chiede loro di far compiere alla squadra il salto di qualità.
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    Torino, Miranchuk: ripartire con l’Empoli per accendersi nel derby

    TORINO – Ivan Juric ha bisogno di Alexey Miranchuk. Ma pure ha bisogno della versione migliore del russo. Sì mediamente discontinuo e lo si sa avendolo già visto a Bergamo, ma a Napoli più assente che altro. Prenda anche le sue pause, l’ex dell’Atalanta, ma regali al Toro quei graffi emersi alla prima giornata, sul campo del Monza poi sconfitto anche grazie al gol d Tonnyi Sanabria (tornato a segnare, seppur inutilmente, a Napoli). Là dove una sconfitta ci sta, anche se viene a questo punto difficile inquadrarla dopo il ko brutto contro il Sassuolo: una sull’altra le recenti debacle sono ben 4 (si aggiungono Inter e Atalanta), a fronte dell’unico acuto. Uno a zero al Lecce griffato Nikola Vlasic. L’unico tra gli esterni offensivi fin qui impiegato con continuità e protagonista di prestazioni dense e di qualità: con 3 gol il croato è il capocannoniere del Torino.Guarda la galleryNapoli-Torino, le pagelle granata: Buongiorno altra giornata no, Sanabria segna e lotta
    LA MISSIONE Mai come adesso, con l’Empoli contro cui ritrovarsi per poi affrontare il derby con la Juventus nuovamente pompato dall’autostima, è fondamentale ritrovare il miglior Miranchuk. Quello del gol o dell’assist decisivo. A Empoli, dopo una nuova settimana di lavoro al Fila utile a riacquisire la condizione, il russo non potrà più essere atteso: dovrà essere la sua partita, con le pause connesse ma con annesse pure le giocate risolutive.
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    Toro, allenamenti speciali per Miranchuk e Ricci. Obiettivo Napoli già nel mirino

    TORINO – Per fortuna c’è la pausa. Anche perché così Juric potrà recuperare in pieno due giocatori importanti: Miranchuk e Ricci. Il russo, che al suo debutto in maglia granata a Monza era andato subito a bersaglio, rinforzerà la trequarti, considerato che soprattutto Radonjic sta incontrando difficoltà. E Ricci andrà a colmare il vuoto a centrocampo, visto che uno tra Linetty e Lukic avrà la possibilità di tirare il fiato. Il tecnico del Torino punta molto sui due giocatori per superare il momento complicato in seguito alle ultime due sconfitte consecutive: abbastanza indolore quella di Milano contro l’Inter, perché il Toro a San Siro ha giocato un calcio di livello, molto doloroso sotto l’aspetto psicologico e della classifica il ko di sabato sera contro il Sassuolo. Miranchuk e Ricci, quindi, in questi giorni al Filadelfia lavoreranno sulla parte atletica (a livello fisico sono guariti) per raggiungere la condizione migliore e scendere in campo dall’inizio nella trasferta, difficilissima, di Napoli alla ripresa dopo la sosta riservata alle Nazionali. Per loro, naturalmente, un lavoro personalizzato e molto intenso. Il Torino ha bisogno di quei due.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, Miranchuk sabato spera nella panchina

    TORINO – Per rivedere Samuele Ricci bisognerà aspettare ancora un po’: il centrocampista ex Empoli tornerà a disposizione di Ivan Juric dopo la sosta per le nazionali. Per Aleksey Miranchuk, invece, si respira un pizzico di ottimismo in più. Già, perché lunedì il trequartista russo ha iniziato ad allenarsi a parte, accelerando il processo che potrebbe portarlo ad essere convocato già per la sfida di sabato contro il Sassuolo. Il pallone, adesso, è tornato protagonista dei suoi allenamenti e la speranza di Juric è quella di farlo sedere in panchina coi neroverdi: fisicamente Miranchuk sta meglio e ormai la lesione tra primo e secondo grado del bicipite femorale della coscia destra è alle spalle. LEGGI TUTTO

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    Grande Torino a Monza: Miranchuk e Sanabria gol. Lukic, li hai visti?

    MONZA – Per nulla condizionato dal clamoroso ammutinamento di Lukic, che ieri ha comunicato a Juric l’intenzione di andare via, il Torino vince con pieno merito in casa del Monza, allo storico debutto in Serie A sotto gli occhi di Berlusconi. Le reti del nuovo acquisto Miranchuk nel primo tempo e di Sanabria nella ripresa, il pressing intenso, l’attenzione quasi sempre esemplare nella fase difensiva: sono questi gli ingredienti che hanno consentito ai granata di bissare il successo di una settimana fa in Coppa Italia (3-0 al Palermo) e di iniziare nel migliore dei modi anche la corsa in campionato, battendo 2-1 i biancorossi, a segno proprio allo scadere con Mota Carvalho.

    IN AVVIO Juric, come previsto, lancia subito Miranchuk, schierato con l’altro nuovo acquisto Radonjic a supporto di Sanabria. Al posto dell’ammutinato Lukic tocca a Linetty: la fascia di capitano va a Rodriguez. In difesa scelte obbligate per l’assenza dell’infortunato Zima e dello squalificato Buongiorno. Stroppa cambia ma non troppo – considerata la rivoluzione sul mercato della società biancorossa: tredici acquisti -: mezza squadra è quella che ha conquistato la promozione. C’è però l’esordio dall’inizio dell’ultimo arrivato, Petagna. Dopo neanche 5 minuti Radonjic serve una palla perfetta per Sanabria che, solo davanti a Di Gregorio, da due passi non riesce a calciare. Il Monza fa possesso malgrado il pressing intenso del Toro, però si rende pericoloso solo dalla distanza al 20’ con Filippo Ranocchia: Milinkovic-Savic respinge con i pugni. Poco prima della mezz’ora Di Gregorio si supera per respingere un diagonale insidioso di Radonjic, brillante come contro il Palermo. Ma i brividi ci sono anche dall’altra parte, quando ancora Ranocchia conclude da fuori, sfiorando il palo alla sinistra del portiere serbo. Al 43’ il vantaggio del Toro: palla rubata sulla trequarti del Monza, Radonjic appoggia a destra a Sanabria che fa da sponda per Miranchuk: il russo arrivato dall’Atalanta scavalca Di Gregorio con un tocco preciso di sinistro.

    I CAMBI La ripresa inizia con l’ingresso di Vlasic – nome eccellente del mercato granata – al posto di Miranchuk, non al meglio a dispetto della rete. Il Monza non punge e Stroppa dopo un quarto d’ora ne cambia tre (dentro Carboni, Mota Cavalho e Ciurria, fuori Carlos Augusto, Ranocchia e Caprari), ma poco dopo è il Torino a raddoppiare: su un rilancio sbagliato di Carboni nella propria area, Ricci pesca Sanabria che, solo a un passo dalla linea di porta, con una spettacolare mezza rovesciata si fa perdonare l’errore in avvio. Juric inserisce Segre al posto di Adopo, ammonito nel primo tempo. È ancora il Toro a spaventare Di Gregorio: spunto di forza di Radonjic, però la conclusione è imprecisa. Alla mezz’ora una ripartenza perfetta – iniziata da Ciurria e proseguita da Mota Carvalho – mette Birindelli nella condizione di calciare appena dentro l’area: Milinkovic-Savic alza in angolo. Poco dopo Juric toglie anche l’altro ammonito, Singo: al suo posto un altro volto nuovo, Lazaro. Il Monza prova a spingere con più convinzione, ma anche nel finale il Torino non rischia nulla e anzi a 5 minuti dalla fine ci sono le vibranti proteste per un contatto in area su Radonjic che l’arbitro non giudica falloso. E subito dopo è ancora il serbo a sfiorare due volte il 3-0 con un tiro che sfiora la traversa e una conclusione terminata addosso a Di Gregorio. Resta il tempo per l’esordio di Ilkhan, il talentino turco strappato al Besiktas, e per l’inutile rete del Monza, propiziata da una galoppata a sinistra di D’Alessandro sul cui cross toccano Gyktjaer e Milinkovic-Savic favorendo il tocco ravvicinato di Mota Carvalho. Ma la festa è granata!

    Monza-Torino 1-2Marcatori: pt 43’ Miranchuk; st 21’ Sanabria, 49’ Mota CarvalhoMonza (3-5-2): Di Gregorio; Marlon, Pablo Marì, Carlos Augusto (18’ st Carboni); Birindelli, F. Ranocchia (18’ st Mota Carvalho), Barberis, Valoti (30’ st Sensi), D’Alessandro; Caprari (18’ st Ciurria), Petagna (30’ st Gyktjaer) A disp. Cragno, Sorrentino, Caldirola, A. Ranocchia, Antov, Colpani, Marrone, Bondo, Molina, Vignato. All. StroppaTorino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Adopo (25’ st Segre), Rodriguez; Singo (32’ st Lazaro), Linetty, Ricci (44’ st Ilkhan), Aina; Miranchuk (1’ st Vlasic), Radonjic; Sanabria. A disp. Berisha, Gemello, Bayeye, Pellegri, Wade, Garbett. All. JuricArbitro: Mariani di ApriliaNote: ammoniti Singo, Adopo e Pablo Marì per gioco falloso. Angoli: 7-2 per ilTorino. Recupero tempo: pt 1’; st 4’ LEGGI TUTTO

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    Ecco come giocheranno Miranchuk e Vlasic

    TORINO – Con l’arrivo di Vlasic e Miranchuk il Toro ha dato una decisa sterzata al mercato e adesso per Juric le variabili là davanti cominciano a essere interessanti, anche se magari non a partire dalla partita di sabato in casa del Monza, debutto di campionato. Perché i due nuovi arrivi sono gli uomini che il tecnico croato ha fortemente voluto per schierarli alle spalle di Sanabria o Pellegri nel 3-4-2-1 e non c’è dubbio che permetteranno ai granata di compiere un significativo salto di qualità sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista dell’esperienza anche internazionale. Nella sua mente Miranchuk giocherà a destra e Vlasic a sinistra e a questo punto Radonjic – che pure contro il Palermo in Coppa Italia ha lasciato una più che buona impressione – sarebbe destinato alla panchina, così come Demba Seck. D’altra parte, è questo un ruolo chiave per Juric, che non a caso aveva chiesto a Cairo e Vagnati addirittura tre trequartisti. È probabile che a questo punto i giochi siano fatti, anche perché nell’organico del Toro c’è ancora Linetty, che può rappresentare un’ulteriore alternativa a destra, oltre che in mezzo, in attesa per lo meno di capire quale sarà il suo destino. LEGGI TUTTO

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    Toro, Miranchuk visite mediche in corso. Poi la firma

    TORINO – L’arrivo a Torino ieri (mercoledì) e le visite mediche oggi, manca solo l’ufficialità e poi Miranchuk sarà un nuovo giocatore granata. Lo voleva fortemente Juric che così ha la sua batteria di esterni-trequartisti sistemata: l’ex Atalanta si aggiunge al serbo Radonjic al croato Vlasic per la nuova versione del Toro votato alla fantasia. Nella mattinata di martedì Torino e Atalanta hanno trovato l’accordo per il trasferimento del giocatore (prestito con diritto di riscatto a 12 milioni), che nel pomeriggio è partito da Bergamo. Stamattina, intorno alle 8, Miranchuk ha sostenuto i test fisici di rito e nelle prossime ore si attende l’ufficialità. LEGGI TUTTO