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    Moratti ricoverato al Galeazzi: esami al cuore per l’ex presidente dell’Inter

    MILANO – L’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, è ricoverato all’Ospedale Galeazzi di Milano per una serie di controlli di routine ed esami al cuore.
    Moratti, le condizioni
    Moratti è stato sottoposto a un intervento di angioplastica che era stato già programmato. Dopo una serie di esami cardiologici a cui doveva sottoporsi, l’equipe medica del professor Antonio Bartorelli, primario dell’unità operativa di Cardiologia Interventistica Universitaria, ha deciso di intervenire con un’operazione di microchirurgia cardiaca in angioplastica. Le condizioni di Moratti sono buone e dovrebbe essere dimesso, salvo complicazioni, nelle prossime 48 ore.
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    Moratti: Calciopoli? Report non l’ho visto. Inter come la Juve dà fastidio

    TORINO – Sono trascorsi diciassette anni, ma Calciopoli è più attuale che mai. Dopo la puntata della trasmissione di Rai3 ‘Report’, infatti, sono stati portati alla luce intercettazioni telefoniche inedite e nuovi dettagli (presenti nella famosa chiavetta usb di Luciano Moggi), tagliati misteriosamente all’epoca. Materiale che ha inevitabilmente riaperto il dibattito e alimentato le discussioni in merito alle decisioni che vennero prese, in particolare quella di revocare due scudetti alla Juventus, assegnandone uno (quello del 2006) all’Inter.

    Calciopoli, le parole di Moratti

    In riferimento a quanto accaduto ha parlato il presidente del club nerazzurro di quel periodo, Massimo Moratti, che dopo aver spiegato di non aver visto la puntata di ‘Report’, ha detto: “Il tentativo di mettere alla pari la situazione dell’Inter con quella della Juventus dà molto fastidio. E assolutamente non era così. E quando ti comporti bene, anzi ti comporti normalmente, e sei accusato da chi non si comporta bene tanto per mettere tutto insieme, questo dà molto fastidio. Molto fastidio”. Ricordiamo che Palazzi, il Procuratore Federale, una volta avuto il materiale sull’Inter scartato dagli inquirenti del processo sportivo del 2006, si espresse in termini molto duri nei confronti di Moratti e Facchetti e del club nerazzurro, indicando come il loro comportamento fosse passibile di illecito sportivo esattamente come la Juventus, che fu retrocessa in Serie B, senza nessun distinguo. LEGGI TUTTO

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    Inter, c’è Thohir con Lavrov! I casi della vita…

    MILANO – Si era presentato all’Inter dicendo che il suo idolo era Nicola Ventola (!) e in questi giorni in cui i grandi del mondo sono riuniti per il G20 a Bali, ha accolto al suo sbarco dall’aereo planato sull’isola da Mosca Serghey Lavrov, ministro degli esteri russo, nonché braccio destro di Vladimir Putin. Di strada ne ha fatta Erick Thohir che, dopo aver comprato l’Inter da Massimo Moratti e averla rivenduta a Suning il 28 giugno 2016 – ma del club è rimasto presidente fino al 26 ottobre 2018 quando ha ceduto la carica a Steven Zhang – ha usato la popolarità derivata dall’essere stato proprietario del club nerazzurro per fare una carriera fulminante in politica.
    Il Berlusconi d’Indonesia
    La parabola di Thohir è molto simile a quella di Silvio Berlusconi: imprenditore nel campo dell’editoria e della televisione, nel 1993 ha creato il Mahaka Group e nel 2011 è diventato il proprietario del quotidiano indonesiano Republika, oltreché della televisione JakTV. Parallelamente – per accrescere la sua popolarità in patria – ha investito nello sport diventando proprietario del Persib Bandung (la Juve d’Indonesia), poi azionista dei Dc United in Mls e dei Philadelphia 76ers in Nba, fino a compiere la scalata sull’Inter, acquistata da  Moratti il 15 novembre 2013, insieme a Rosan Roeslani e Handy Soetedjo. Una volta ritiratosi in patria, è stato eletto presidente del Comitato Olimpico Indonesiano (31 ottobre 2015) e ha iniziato la carriera in politica che prima lo ha visto come coordinatore degli affari economici nel governo Widodo e oggi lo vede come ministro delle imprese statali. Una stella, quella di Thohir, in continua ascesa tanto che molti pronosticano per lui un futuro da premier. Con sentiti ringraziamenti anche… all’Inter.
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    Chiellini, Rosberg, la Exor e Moratti jr: in campo per un pianeta più verde

    TORINO – Cosa hanno in comune Giorgio Chiellini, capitano della Nazionale e della Juventus, Nico Rosberg, ex campione del mondo di F1 con la Mercedes, il figlio dell’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti e la Exor? E’ presto svelato. L’amore per il pianeta. Una causa che hanno sposato tramite Treedom, il primo sito al mondo per piantare alberi a distanza in progetti di sostenibilità ambientale e sociale. Grazie appunto a una serie di investitori “famosi”, è stato annunciato un aumento di capitale da 10 milioni. Tra questi vi sono la holding Exor N.V. (degli Agnelli-Elkann), DVR Capital e la piattaforma globale Ourcrowd, oltre a Luigi de Vecchi, Andrea Guerra, Giovanni Moratti, Allegra e Alessia Antinori, Pietro Valsecchi. I nuovi soci completano il recente investimento di 3 milioni da parte di Banca Generali tramite il suo fondo 8A+ Real Innovation. L’azienda fiorentina punta ora a consolidarsi sul mercato europeo, sviluppando ulteriormente la piattaforma digitale e inaugurando nuovi progetti di piantumazione nel mondo. Dopo la sede in Germania, Treedom ha da poco inaugurato quella di Londra e nei prossimi mesi aprirà a Parigi e Amsterdam. L’operazione, perfezionata dallo studio Pedersoli, è stata comunicata all’open day del 21 settembre tenutosi a Firenze, nella sede di Tredoom. Nell’occasione, si è svolta anche una tavola rotonda dal tema “Come avere un impatto sul riscaldamento globale: piantare alberi nel modo giusto” con Federico Garcea, CEO di Treedom, Martina Fondi, responsabile forestale di Treedom e Nico Rosberg, campione di Formula 1 ed oggi imprenditore green, in collegamento dalla Germania. Rosberg ha confermato che visiterà non appena possibile uno dei progetti che Treedom realizza nel mondo. «Questa idea di business sociale combinata con l’assoluta trasparenza credo sia vincente» ha detto il campione di Formula 1. «L’approccio di Treedom mi ha convinto fin dall’inizio, perché anch’io credo che si debbano offrire alle comunità locali opportunità attraverso la sostenibilità. Solo in questo modo si può realizzare un cambiamento duraturo». «Quando, qualche mese fa, Nico Rosberg ci ha contattato – ha spiegato Federico Garcea, CEO di Treedom – siamo stati felicissimi. Certo, lo conosciamo come idolo dello sport, ma soprattutto ci hanno colpito la sua consapevolezza in materia di sostenibilità e le sue lungimiranti decisioni di investimento. Quando ci siamo incontrati a Berlino per suggellare la partnership, ho detto a Nico immagina l’impatto che potremmo avere se ogni persona o azienda in Europa regalasse un albero anche solo una volta all’anno. Questa è la nostra visione condivisa, rendere il mondo più verde un albero alla volta».
    PIANTI A DISTANZATreedom è il primo sito che permette di piantare alberi a distanza e seguire online la storia del progetto che contribuiranno a realizzare. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010 a Firenze, sono stati piantati più di 2.000.000 di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia. Tutti gli alberi vengono piantati direttamente da contadini locali e contribuiscono a produrre benefici ambientali, sociali ed economici. Grazie a tale business model, Treedom fa parte dal 2014 delle Certified B Corporations, il network di imprese che si contraddistinguono per elevate performance ambientali e sociali. Ogni albero di Treedom ha una pagina online, viene geolocalizzato e fotografato, può essere custodito o regalato virtualmente a terzi. Grazie a queste caratteristiche, l’albero di Treedom coinvolge le persone ed è al tempo stesso uno strumento di comunicazione e marketing per aziende.
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    Il gesto di Massimo Moratti: donato lo stipendio ai dipendenti Saras

    MILANO – L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti ha donato tutto il proprio stipendio annuale di circa 1,5 milioni di euro per compensare la riduzione degli stipendi dovuta alla cassa integrazione dei dipendenti della raffineria Saras in Sardegna. Un gesto che consentirà ad ogni dipendente dello stabilimento, esclusi i dirigenti, di percepire circa 150 euro netti in più nelle buste paga di questo fine 2021 (ottobre, novembre, dicembre).
    Moratti: “Grazie per i sacrifici”
    L’ex patron nerazzurro ha voluto scrivere una lettera ai dipendenti dove li ringrazia in questo difficile momento: “Vi ringrazio per i sacrifici che state facendo che, certamente, sono di grande aiuto per il superamento di un periodo difficile. Mi permetto, per questo, di mettere a disposizione il mio emolumento annuo che almeno vi consentirà di alleviare, almeno in parte, il peso della cassa integrazione”.
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    Moratti e la Superlega: “Io non avrei firmato”

    Sulla bufera Superlega che in queste ultime settimane sta scuotendo il calcio europeo è intervenuto anche l’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti. “È antipatico dirlo, ma io non avrei firmato. Una cosa simile mi era stata paventata anni fa da un gruppo di nuovi manager che stavano studiando la cosa, ma la trovavo troppo privilegiata, una cosa che esagerava” ha detto a Deejay Football Club.
    Tutte le news e gli aggiornamenti sulla Superlega
    Moratti e l’arrivo di Mourinho alla Roma
    Tanti gli argomenti di discussione. Uno su tutti l’arrivo di José Mourinho a Roma: “Non so se sia cambiato negli anni, lui ha una grande esperienza e un carattere sempre uguale. Un po’ cambia il calcio e bisogna adattarsi, lui ha trovato squadre che non avevano mezzi all’altezza delle sue ambizioni. Però è talmente divertente l’idea del suo ritorno in Italia… Mi ricordava molto Herrera prima di prenderlo: le sue dichiarazioni erano simili a quelle di Herrera. Lui ha la possibilità di far bene senza dover arrivare al top: sarà sorprendente il fatto di quello che farà. Mi diverte pensare al suo arrivo, non alle polemiche ma a quello che dirà”.
    Moratti: “Mourinho come Conte”
    “La sua figura combattiva è per l’esterno, nello spogliatoio ha una professionalità esemplare – ha proseguito su Mourinho – In un derby col Milan ci buttarono fuori Sneijder nel primo tempo, sembrava che la squadra fosse nei guai: io pensavo di trovare qualcuno che parlasse male dell’arbitro in spogliatoio, invece c’era silenzio e un uomo calmissimo che diceva cosa fare e che avremmo sicuramente vinto. Aveva calmato tutti mettendoli in condizione di giocare senza vittimismo. È molto professionale: lui spiega molto la squadra avversaria, è molto simile a Conte. Sono lavoratori terribili”. LEGGI TUTTO