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    Napoli, Conte “prega” per Neres: deve tornare al 4-3-3

    NAPOLI – Tutti agli ordini di Antonio Conte, o quasi. Il Napoli torna ad allenarsi oggi a Castelvolturno, dopo i due giorni di riposo post Venezia concessi dal tecnico salentino e senza 12 calciatori impegnati con le rispettive Nazionali: Meret, Di Lorenzo, Buongiorno, Politano, Raspadori (Italia), Anguissa (Camerun), McTominay, Gilmo LEGGI TUTTO

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    Napoli scudettato? Se Conte imita Sarri… 

    Ma perché il Napoli potrebbe vincere lo scudetto? I numeri dicono che no, non è possibile, perchè quella di Conte è una squadra che nelle ultime 5 giornate – e quando ormai il campionato ha imboccato il rettilineo finale – occupa il 15° posto nella speciale graduatoria, senza trascurare il particolare che ha il quinto attacco della serie A (43 gol), in ritardo rispetto all’Inter (60), l’Abbonati per continuare a leggere LEGGI TUTTO

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    Date e orari Juve contro Verona, Atalanta e Fiorentina: quando si gioca lunedì

    01/03/2025Atalanta-Venezia (ore 15:00, DAZN)Napoli-Inter (ore 18:00, DAZN)Udinese-Parma (ore 20:45, DAZN e Sky Sport)

    02/03/2025Monza-Torino (ore 12:30, DAZN)Bologna-Cagliari (ore 15:00, DAZN)Genoa-Empoli (ore 15:00, DAZN)Roma-Como (ore 18:00, DAZN e Sky Sport)Milan-Lazio (ore 20:45, DAZN)

    03/03/2025Juventus-Verona (20:45, DAZN e Sky Sport)

    28ª giornata

    07/03/2025Cagliari-Genoa (ore 20:45, DAZN)

    08/03/2025Como-Venezia (ore 15:00, DAZN)Parma-Torino (ore 15:00, DAZN)Lecce-Milan (ore 18:00, DAZN)Inter-Monza (ore 20:45, DAZN e Sky Sport)

    09/03/2025Verona-Bologna (ore 12:30, DAZN)Napoli-Fiorentina (ore 15:00, DAZN)Empoli-Roma (ore 18:00, DAZN e Sky Sport)Juventus-Atalanta (ore 20:45, DAZN)

    10/03/2025Lazio-Udinese (ore 20:45, DAZN e Sky Sport)

    29ª giornata

    14/03/2025Genoa-Lecce (ore 20:45, DAZN e Sky Sport)

    15/03/2025Monza-Parma (ore 15:00, DAZN)Udinese-Verona (ore 15:00, DAZN)Milan-Como (ore 18:00, DAZN)Torino-Empoli (ore 20:45, DAZN e Sky Sport)

    16/03/2025Venezia-Napoli (ore 12:30, DAZN)Bologna-Lazio (ore 15:00, DAZN)Roma-Cagliari (ore 15:00, DAZN)Fiorentina-Juventus (ore 20:45, DAZN e Sky Sport)Atalanta-Inter (ore 20:45, DAZN) LEGGI TUTTO

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    Conte: “Mercato? Le cose si fanno come Dio comanda. Solo una cosa è oggettiva”

    BERGAMO – Grande vittoria esterna per il Napoli capolista che sbanca Bergamo battendo l’Atalanta 3-2 e rafforzando il suo primato (50 punti). Le parole di Antonio Conte ai microfoni di Sky Sport nel post-partita: “L’avevo detto anche in conferenza, questa è una squadra che è cresciuta, è cresciuta tanto. Non dimentichiamo che due mesi e mezzo fa l’Atalanta è venuta in casa nostra a darci tre gol. Oggi penso che sia stata una partita diversa sotto tutti i punti di vista. L’avevo detto anche in conferenza post partita, ho detto vedremo poi al ritorno, anche se non mi aspettavo di giocare così presto contro l’Atalanta dopo solo due mesi e mezzo.

    Questa è una squadra che è cresciuta tanto e soprattutto mi piace sottolineare anche nelle difficoltà. Perché comunque stiamo andando avanti avendo delle situazioni in cui le stiamo affrontando sia a livello di infortuni, sia poi l’ultima situazione a livello di mercato, che sicuramente non sono situazioni che potrebbero ammazzare un toro – aggiunge – Invece noi stiamo lì in piedi, non ci lamentiamo, i ragazzi lo sanno, testa bassa è pedalare, bisogna lavorare. Tutto questo è frutto di grande lavoro, io l’ho sempre detto, ringrazio questi ragazzi perché quando io arrivo a casa loro sono felice, sono contento perché so di trovare un gruppo di ragazzi disposti a lavorare tanto e a migliorarsi. Le nostre fortune passano dal miglioramento di un singolo calciatore e poi diventa un miglioramento di collettivo”.

    Conte sul mercato del Napoli

    “Lascio al club la decisione, nel mercato non entro in merito, è inevitabile che dovessero chiedermi qualcosa, però dirò il mio pensiero quando si tratta di giovani di prospettiva, prospettiva per fare cosa. Non ho capito che prendiamo un giocatore della primavera per… dico se si deve fare qualcosa si deve fare nella maniera giusta, altrimenti non facciamo ridere le persone. Vedo che ogni cosa che viene fatta viene data un’enfasi, che arrivano i giocatori scudetto per me, quindi se le cose devono essere fatte devono essere fatte come Dio comanda, altrimenti rimaniamo con questi ragazzi, l’ho detto già prima, e andiamo avanti. Anche perché è andato via un grande giocatore, non è andato via uno di retroguardia. Ma io l’ho detto anche ieri, perché poi alla fine ci sono le cose soggettive, le cose soggettive è che ognuno può esprimere un parere, se ci siamo rinforzati, se non ci siamo rinforzati, se siamo migliori, se siamo peggiori, è andato via questo, è andato quest’altro – aggiunge – L’oggettività sta di fatto che due anni fa, e a rispetto allo scudetto di due anni fa, sono andati via i giocatori che tutti quanti voi definivate i giocatori migliori che avevano contribuito a vincere lo scudetto, quindi Osimhen, Kim, Kvara e Zeliski, senza contare anche Mario Rui, perché Mario Rui era il titolare, o giocatori come Elmas che entravano e spesso giocavano. L’anno scorso, a rispetto all’anno scorso, sono andati via tre giocatori sempre importanti, Osimhen, Zeliski e Kvara. Adesso quello che dobbiamo fare, ripeto, è testa bassa e lavorare, non ci dobbiamo lamentare di niente, se il club ha piacere di fare qualcosa, ben contento, altrimenti, li ho detto sempre, io vado in guerra con questi uomini perché so che comunque non mi tradiranno mai, non mi gireranno mai le spalle”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Napoli ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – Ci sarà tempo per il turnover, il campionato richiede massima concentrazione e l’utilizzo della formazione migliore. Contro il Torino scenderà in campo il Napoli migliore e con l’obiettivo di vincere la quarta gara in trasferta. Conte è in testa alla classifica con 29 punti e ha subito solo 9 reti, risultando essere la seconda miglior difesa del torneo. Con un particolare che lascia incoraggiare per un risultato positivo anche in questa sfida: nelle 6 trasferte di quest’anno, i partenopei hanno subito una sola rete nei primi tempi, quella del pareggio contro l’Inter. Una gara delicata per gli azzurri contro i granata di un Vanoli che sta pensando alle mosse per arginare Conte in un clima tutt’altro che disteso tra tifosi e società. Vojvoda come braccetto di difesa, con Coco e Masina che dovrebbero completare il reparto. Ma la novità potrebbe essere il tridente Njie-Sanabria-Adams dall’inizio. Se dovesse optare per il tridente, a perdere il posto sarebbe Vlasic, mentre in mediana troverebbero spazio Ricci e Linetty.  
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    Diretta Torino-Napoli: streaming e diretta tv
    L’incontro tra le formazioni di Vanoli e Conte è in programma domenica 1 dicembre alle ore 15 presso lo stadio Grande Torino. Sarà possibile assistere all’evento in diretta streaming sulla piattaforma Dazn, e in pay tv sul canale Sky Zona Dazn 1 (214). 
    Segui la diretta di Torino-Napoli su Tuttosport.com
    Torino-Napoli, le probabili formazioni
    TORINO (3-4-3): Milinkovic, Vojvoda, Coco, Masina; pedersen, Linetty, Ricci, Lazaro; Adams, Sanabria, Njie. All. Vanoli. A disposizione: Paleari, Donnarumma, Maripan, Walukiewicz, Bianay Balcot, Dembelé, Sosa, Tameze, Gineitis, Ciammaglichella, Vlasic, Karamoh. Indisponibili: Ilic, Savva, Schuurs, Zapata. Squalificati: -. Diffidati: -.
    NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera: Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia. All. Conte. A disposizione: Caprile, Contini, Juan Jesus, Marin, Spinazzola, Zerbin, Gilmour, Folorunsho, Neres, Ngonge, Raspadori, Simeone. Indisponibili: Mazzocchi. Squalificati: -. Diffidati: -.
    Arbitro: Fabbri di Ravenna. Assistenti: Bresmes-Dei Giudici. IV Uomo: Feliciani. Var: Meraviglia. A-Var: Marini.
    Torino-Napoli: scopri tutte le quote LEGGI TUTTO

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    Conte show: “Var da censura, mica è pallavolo. Marotta? Non siamo amici…”

    Napoli-Roma, la conferenza stampa di Conte
    Il tecnico del Napoli si dice soddisfatto di quanto fatto fino a oggi, ma il campionato è ancora lungo: “Ci sono tante squadre in pochissimi punti, stiamo facendo bene ma anche le altre, non c’è un’altra che si è staccata. C’è un po’ di stupore magari nel vedere alcune squadre lì in classifica dopo 12 giornate. Ce ne sono talmente tante in pochi punti che uno farebbe pure fatica ad elencarle”.
    Attenzione alla Roma, avversario da non sottovalutare nonostante il momento di difficoltà: “Quando cambi allenatore c’è un imput importante, loro sono al terzo cambio, è inevitabile. Se fosse rimasto Juric avremmo saputo un po’ dal punto di vista del gioco e di sistema ed ora è tutto un po’ un punto interrogativo, non abbiamo grandi notizie. Non sappiamo come vorranno affrontarci e quindi pensiamo a noi stessi, c’è voglia ed entusiasmo di continuare questo percorso sapendo che sarà una gara difficile contro un’ottima squadra che ha avuto delle difficoltà”.
    Conte ritroverà, dopo tempo, Claudio Ranieri, una partita che riserverà qualche trappola: “È una partita di calcio, mica rischiamo la vita (ride, ndr), è un rischio sportivo. Chi ne può uscire meno contento? Sicuramente mi fa piacere incontrare Claudio, c’è grande stima nei suoi confronti, anche dell’amicizia. Sono contento per lui, pensavo tornasse per una nazionale, ma la finestra del cuore per la Roma e per il Cagliari era sempre aperta e sono contento per lui, per la sua famiglia, vivono a Roma. Sarà una partita tosta, non dimentichiamo che la Roma l’anno scorso è finita davanti a noi, fanno l’Europa League, ha fatto un ottimo mercato, ma non sta rendendo secondo aspettative e rose. Mi auguro tutti inizi a funzionare dopo il Napoli”.
    Svelato anche un retroscena: “Una telefonata a Claudio l’ho fatta, per dargli il bentornato, ma era il minimo. C’è amicizia anche tra le moglie, lui è uno davvero a modo, di altri tempi, non puoi che volergli bene. Gli auguro tutto il bene ma tranne nelle due gare con noi”.
    Sull’entusiasmo travolgente dei tifosi partenopei: “Da parte nostra deve esserci un sano timore di non deludere i nostri tifosi, possiamo solo lavorare come stiamo facendo, fare di più, abbiamo intrapreso questo percorso insieme e questo entusiasmo che s’è creato non può far altro che farmi piacere. I ragazzi sanno che lavoriamo per non deludere i nostri tifosi, io dico sempre che potremo vincere o perdere ma i tifosi dovranno sempre vedere che ce l’abbiamo messa tutta”.
    Conte sulla decisione Var in Inter-Napoli
    Le parole dell’allenatore azzurro sulla decisione del Var nell’ultimo incrocio con l’Inter hanno fatto non poco discutere. Incalzato nuovamente, il mister è un fiume in piena: “Non lo so, sinceramente. Ho sollevato una discussione costruttiva, per costruire qualcosa di migliore, sicuramente oggi ci sono dei mezzi che ci devono far riflettere. Dopo che Mariani ha deciso, io non pensavo ci fosse stato un contatto col VAR, ma nella registrazione il VAR si limita a dire che c’è contatto, ma il calcio è uno sport di contatto. Se vogliamo parlare a livello costruttivo, e non polemico, dobbiamo dare un aiuto migliore a Mariani rispetto a San Siro. Ti limiti a dire che c’è un contatto, ma che contatto? Lieve, leggero? Mica è la pallavolo? Spero tutti abbiano fatto una riflessione, anche loro stessi. Si utilizzi meglio, si dia un aiuto all’arbitro, in quel momento l’arbitro può aver visto una cosa, lo strumento tecnologico deve aiutare. È semplice. Uno può dire c’è contatto, ma vieni a valutare se confermarlo o toglierlo. Io capisco gli arbitri che appena chiamati dicono ‘ecco cambierà subito la decisione’, ma tu la vedi e puoi confermare o cambiare”.
    E poi aggiunge: “Mi dispiace, Mariani aveva condotto bene la gara, oggi mi rendo conto che nessuno l’ha aiutato. Poi magari lo rivedeva e confermava, l’avrei accettato, oggi non sapremo mai cosa avrebbe pensato. Non è da censurare, ma chi non ha dato l’opportunità a Mariani di confermare o cambiare. Qui ogni cosa viene vista come polemiche nelle trasmissioni, mi auguro le mie parole siano costruttive. Ma per il bene di tutte le squadre”.
    Marotta ha affermato che Conte “parla per un obiettivo”. Il tecnico risponde così: “Ringrazio il direttore (ride, ndr). Presidente? Per me è stato direttore, sarà direttore, abbiamo avuto modo di lavorare insieme per tanti anni, mi fa piacere che abbia capito che sono uno intelligente, ha detto sono intelligente (ride, ndr), faccio una buona comunicazione, non lo so, sicuramente gli obiettivi miei e suoi stridono, non sono comuni. Non saremo amici e compagni di viaggio, ma avversari e rivali”.
    Conte, il punto sugli infortuni e le scelte sulla formazione titolare
    Intanto arriva una buona notizia: il rientro a pieno regime di Lobotka. “Dati alla mano nelle ultime 5 ne abbiamo vinte 3, pareggiato a San Siro e perso con l’Atalanta. Male male non è andata senza Lobotka, senza nulla da togliere a Lobotka, ma altrimenti sembra che abbiamo fatto un disastro e non è stato sostituito bene. Chiariamo bene i fatti, nelle 5 gare ne abbiamo vinte 3 e pareggiato con l’Inter che ci ha dato 40 punti e perso con l’Atalanta. Chi l’ha sostituito ha fatto bene, farò delle valutazioni sapendo che Gilmour mi dà garanzie al 200%, non al 100%”.
    Anche su Lukaku e Mc Tominay le sensazioni sono buone: “Lukaku e McTominay si sono allenati, non c’è alcun problema. Olivera s’è allenato ieri, oggi e c’è anche domani per fare le ultime valutazioni e decidere. Valuteremo chi è tornato con qualche acciacco, ma ci sono ancora 48 ore per smaltire eventualmente un po’ di fatica”.
    Si vedrà David Neres dal primo minuto? “David sta facendo bene, si impegna, lavora, è una risorsa importante, lo è stata e lo è nel presente. È un giocatore che cerchiamo anche di creargli delle situazioni per esaltare ancora di più le sue caratteristiche, ma sono contento di ciò che ci sta dando, ha sempre giocato anche se in spezzoni, tranne a San Siro dove c’erano situazioni contingenti e vedevo altro. Ma è un giocatore che ti può creare situazioni dal nulla ed in più è molto positivo, sono molto contento di lui”.
    Su Rahmani e Buongiorno: “Soprattutto Alessandro, considerando l’età, ha ampi margini e sta migliorando su molti aspetti, è riflessivo, ricettivo, quando gli fai vedere qualcosa assorbe subito, di fianco ha la fortuna di avere uno come Amir che è un soldato, un robot, lui è calibrato, è un computer, mi ha sorpreso perché è un grande lavoratore. Le cose gliele devi dire, ma le immagazzina e le fa subito. Sono contento per loro, ma ho anche Rafa Marin dietro che sta lavorando tanto ed anche lui è cresciuto, abbiamo Jesus che è un veterano e all’occorrenza può darci una mano, ma come dico sempre i difensori sono bravi se tutta la fase difensiva viene fatta insieme”. LEGGI TUTTO

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    Manna: “Alla Juve stavo benissimo, ma quando ti chiama il Napoli…”

    Il primo scorcio di stagione ha di sicuro regalato un nuovo (vecchio) protagonista, il Napoli. Da Conte a Lukaku, il primo posto degli azzurri è una costruzione della quale fa parte, di diritto, il dirigente sportivo Giovanni Manna. L’ex Juventus, arrivato lo scorso giugno all’ombra del Vesuvio, in un’intervista a margine del Social Football Summit 2024, ha raccontato alcuni retroscena sulla trattativa che lo ha portato in Campania e fatto il punto sul campionato.
    Napoli, da Conte a De Laurentiis: parla Manna
    Il direttore sportivo non è stato di certo esonerato dalla domanda del momento: il Napoli è la squadra favorita per lo scudetto? “Il campionato è lungo. Sappiamo da dove siamo partiti e stiamo cercando di tornare a quello che è stato il Napoli di De Laurentiis. Siamo focalizzati su quello”.
    Nel suo ex club, la Next Gen si è rivelato un progetto vincente. Possibile replicarlo anche in Campania? “La secondo squadra? È complicato. È sicuramente un qualcosa che non deve essere fine a se stesso. C’è un percorso più lungo e dispendioso dietro”.
    Sui diritti d’immagine, caratteristica del Napoli: “Mi sono trovato la prima volta quest’anno ad averci a che fare, in alcuni casi mi sono dimenticato. Io prima convinco il calciatore e poi limiamo i dettagli.
    Sull’ambiente molto caldo ed esigente a Napoli: “Come dico spesso è importante restare focalizzati sui momenti della stagione. Bisogna restare lucidi sia nei momenti negativi che in quelli positivi. È una città calda che ci sta dando davvero tanto, non me l’aspettavo. Ogni giorno ti trovi in situazioni dove la gente ti chiede e ti senti in dovere di dare. L’anno scorso è stato complicato ma loro sono rimasti positivi. L’aspettativa è alta perché due anni fa abbiamo vinto un campionato. In questo momento noi non pensiamo a quell’obiettivo. Dobbiamo restare concentrati”.
    Su Conte e De Laurentiis: “La mia esperienza ora è estremamente positiva. De Laurentiis ha uno spessore di un certo tipo. Da fuori ero preoccupato, ma posso dire che sono contento. Ci ha lasciato lavorare. La scelta dell’allenatore è stata fondamentale. Io ho 36 anni e mi ha aiutato avere un allenatore del genere. Posso dire senza vergognarmi che è stato un allenatore preso anche a tutela mia”.
    Dal primo contatto con il Napoli e la “paura” del cambiamento
    Manna ha raccontato anche del primo contatto avuto con il Napoli: “Dopo Juventus-Frosinone mi chiama un numero che non conosco e non rispondo. Lo stesso numero mi richiama il giorno dopo, rispondo e sento: “sono Chiavelli”. Ho parlato con la Juventus e ho incontrato il dottor Chiavelli, che disse di avermi scelto. Ho detto sì! Alla Juve stavo benissimo, ma quando ti chiama il Napoli per un ruolo del genere, non puoi dire di no”. Paura? All’inizio no, poi un pochino sì”. Mentre con Conte: “Il primo incontro a casa sua. Prima cosa ci siamo conosciuti perché non ci eravamo incontrati alla Juventus. Voleva conoscere la squadra. Per il piano economico aveva già parlato con il presidente a ottobre. Subito disse che Di Lorenzo e Kvara non andavano toccati”. 
    La giovane età può essere un limite? “Non mi dà fastidio sentir dire che sono giovane. All’inizio però porta complicazioni perché ti trovi a parlare con persone che ammiravi in TV. Io ho un profilo un po’ diverso, poi perché non sono un uomo che ha giocato. A oggi però la nostra figura sta cambiando”.
    Sul calciomercato convulso della scorsa estate: “Noi avevamo il diktat di fare il mercato con l’uscita di Victor perché voleva andare via. Questo è risaputo e non dico nulla di nuovo. Poi non abbiamo ceduto Victor ma per quanto aveva lavorato bene il Napoli negli anni precedenti siamo riusciti a fare comunque mercato”. E con la partenza del nigeriano è arrivato Romelu Lukaku: “Romelu è un calciatore che fa comodo a tutti, è una certezza. Ha lavorato in modo proficuo con Conte e sposta in campionato. Ogni giorno c’è una polemica. Ha un approccio carismatico nel gruppo. Nei tifosi, c’è Osimhen che ha vinto un campionato da protagonista. Sono due cose diverse, Romelu ha voluto fortemente venire a Napoli, non si può discutere”.
    Sul rinnovo di Kvaratskhelia: “Noi vogliamo premiare il suo percorso nel Napoli. Lui comunque ha altri due anni con noi. Dobbiamo trovare l’accordo su ogni punto. Ne abbiamo già parlato e se non si sbloccherà ne riparleremo a fine stagione. Siamo d’accordo con il calciatore di non distrarci dal campo”.
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