consigliato per te

  • in

    Scontro social Neymar-Mbappè: caos al Psg per colpa di un like!

    PARIGI (Francia) – Un like di troppo scatena un’altra polemica nel Paris Saint Germain. Al termine della partita vinta contro il Montpellier, Neymar ha approvato un post che criticava la scelta di Kylian Mbappé come rigorista. L’attaccante francese durante la partita di campionato ha fallito un rigore mentre – poco dopo – il brasiliano ne ha realizzato un altro assegnato successivamente alla squadra di Galtier.
    Il malcontento dei tifosi
    Sul post in cui il campione brasiliano ha lasciato il proprio like, c’è una palese critica al compagno di squadra. I commenti contro Mbappé si sono susseguiti: l’attaccante transalpino è accusato di aver inserito – in una delle clausole del rinnovo contrattuale – il diritto di dover calciare i rigori della squadra. “Mbappe non è il proprietario del PSG!!” è il commento più frequente. Nemo profeta in patria. LEGGI TUTTO

  • in

    Neymar tra mercato e Psg resta in… mutande

    TORINO – (e.e.) Neymar è rimasto in… mutande. Sempre al centro dell’attenzione, poco amato al Psg e con tante voci di mercato attorno (il connazionale Casemiro lo chiama al Real Madrid), il brasiliano resta comunque uomo copertina. Nonché uomo simbolo della Seleçao che in Qatar punterà a vincere il Mondiale. Superdry è le marca di intimo che lo usa come testimonial globale e negli scatti l’attaccante del Psg appare tornato in buona forma fisica dopo le accuse di bagordi estivi. LEGGI TUTTO

  • in

    Neymar, sempre più straniero a Parigi

    TORINO – Il peso di quei 222 milioni di euro versati nelle casse del Barcellona, nell’estate del 2017, resta una fastidiosa eredità per Neymar. Nel Paris Saint Germain il brasiliano ormai vive da separato in casa, soprattutto ora che il suo mentore Leonardo è stato accompagnato gentilmente alla porta d’uscita per promuovere il nuovo corso dirigenziale affidato a Luis Campos. Neymar a Parigi ha vissuto sulle montagne russe, bersaglio delle contestazioni per i suoi atteggiamenti da divo e considerato il colpevole del mancato salto di qualità a livello internazionale, ma comunque uomo copertina del club con il quale si è legato fino al 2025 con un ingaggio annuo di 36 milioni.

    CON MESSI L’arrivo di Lio Messi, già compagno al Barcellona dove nel 2019 sarebbe voluto tornare, lo ha rassicurato sui programmi ambiziosi della dirigenza qatariota, ma il feeling con la piazza è rimasto freddo a causa dei numerosi infortuni – e soprattutto dei ricorrenti programmi di rieducazione che lo hanno visto trascorrere mesi in Brasile con annesse storie social di feste e bagordi – che ne hanno limitato l’utilizzo nel corso di queste cinque stagioni. In estate il Psg ha lasciato intendere che avrebbe accolto con piacere eventuali acquirenti… Un invito che è rimasto deserto. E la prossima stagione, rivoluzionata dall’appuntamento Mondiale proprio in Qatar dove Neymar gode di un credito particolare visto che figura tra gli uomini immagine del torneo, rischia già di partire ad handicap: un colpo all’anca subito durante un allenamento al Camp des Loges ha consigliato lo staff del club a lasciarlo a riposo in occasione del primo test con il Quevilly Rouen Métropole. Neymar volerà regolarmente con la squadra per il tour in Giappone, ma al di là delle apparenze, la sua presenza vale più per gli sponsor, che per le idee tattiche del tecnico Christophe Galtier. Solo un grande Mondiale, con il Brasile, può restituirgli il suo status di stella che a Parigi ha praticamente smarrito. LEGGI TUTTO

  • in

    Neymar, il Psg, la Juve, il Chelsea, il Milan: va via o no? Intanto, pensa ai bambini

    TORINO – (e.e.) Neymar al Chelsea. Neymar alla Juve. Neymar al Milan. Neymar torna al Barcellona. Neymar e il Psg che non vanno più d’amore e d’accordo, è risaputo. Tante, troppe le critiche, anche per la sua vita fuori dal campo. Dove però non è tutto feste e bagordi. C’è anche il lato solidale, con la sua fondazione per i bambini di cui va fiero e che cura con l’aiuto del papà e della sua società. Il capitano del Brasile punta a vincere i Mondiali in Qatar, ma intanto impazza radiomercato: appunto Chelsea, Juventus, Milan e chi più ne ha più ne metta, anche esagerando in modo creativo…Guarda la galleryNeymar, non solo feste: il progetto per i bambini

    In realtà, la querelle col Psg costa cara, a entrambe le parti. E ancora non ha una definizione concreta. Neymar figura a tutti gli effetti tra i testimonial della nuova maglia griffata Nike con Messi, Mbappé e tutti gli altri. Però la Premier lo sta davvero sondando per una svolta nella carriera a base di big team. LEGGI TUTTO

  • in

    Neymar alla Juventus: anatomia di una folle voce di mercato

    LONDRA – Questa storia di Neymar alla Juventus ha valicato le frontiere e rimbalza fra le redazioni di Parigi e Madrid, accompagnata dalla smania di clic e qualche risatina di sottofondo. Perché, chiariamolo subito, in questo momento si posiziona fra l’altamente improbabile e il quasi ridicolo. Ma non bisogna mai sottovalutare nulla nel magico circo del calciomercato e quindi va sempre analizzato lo scenario, se non altro per capire come esce una voce così clamorosa.
    I GUAI DEL PSG – Il Psg ha dei grossi problemi. Deve fare fuori almeno sei giocatori, ma nella lista degli esuberi del neo ds Campos figurano una decina di nomi. L’obiettivo è alleggerire le pesantissime spese del club di qualche dorato stipendio: non che la proprietà del club abbia problemi, ma si tratta di un tentativo di dare credibilità alla sostenibilità finanziaria del club che ha appena sottoscritto un contratto che costerà qualcosa come 300 milioni per trattenere Mbappé a Parigi. E Neymar, in quell’elenco, ha lo stipendio più alto di tutti: 36 milioni di euro netti a stagione, che pesano al lordo qualcosa come 70 milioni lordi. E già qui ci si potrebbe fermare, perché anche con le agevolazioni fiscali del decreto crescita, Neymar peserebbe per 55 milioni di euro sul monteingaggi, che Maurizio Arrivabene sta cercando di ridimensionare e nel quale sarà necessario incastrare lo stipendio, peraltro decisamente meno ingombrante, di Paul Pogba.
    PERCHÈ ALLA JUVE? – Ma una delle ragioni per le quali Neymar è finito nella lista delle cessioni di Campos è anche perché il suo rendimento, nelle ultime stagioni, non è stato assolutamente proporzionale ai costi, fra infortuni, i non pochi casi disciplinari e il rendimento scarsamente incisivo nelle partite di Champions League (9 gol negli ultimi tre anni, zero nell’ultimo). Insomma, non proprio un affare invitante, contante anche le 22 partite perse per infortunio nell’ultima stagione e le 19 della penultima. E anche qui ci si potrebbe fermare. 

    Guarda la galleryNeymar in vacanza, paparazzato a Miami
    LA PIÙ FOLLE DELLE VOCI – Tuttavia, perché questa voce è circolata e si è fatta largo? Fondamentalmente perché Neymar è stato offerto a molti club e non è da escludere che la Juventus sia stata fra questi, anche solo con un intermediario (non arriva tuttavia conferma di alcuna proposta circostanziata), nel caso la Juventus avrebbe risposto un garbato “no grazie”, ma nei corridoi del mercato si chiacchiera sempre a bassa voce e la parte del “no grazie” può sfuggire nel telefono senza fili, ma con un ottimo wifi, che porta le notizie sul web. E poi da quando la Juventus ha preso Ronaldo dal Real Madrid, tutto sembra possibile, nessuno sembra più fidarsi nel sottovalutare anche la più folle delle voci. E quella di Neymar alla Juventus forse non sarà proprio la più folle delle voci, ma in questo momento lotta per il podio dell’estate.
    Guarda la galleryNeymar, la scelta del brasiliano è “green”: eccolo con la e.GO LEGGI TUTTO

  • in

    Rodrygo shock: «Neymar mi ha detto che dopo il Mondiale lascerà il Brasile»

    TORINO – A 5 mesi dal via al Mondiale di Qatar 2022, Rodrygo Goes, stellina del Real Madrid, ha svelato una chiacchierata con Neymar in cui il crack assoluto del Brasile ha confessato di non avere intenzione di indossare la maglia della Nazionale ancora per molto e di aver già scelto chi dovrebbe vestire la “camisa” numero 10 dopo di lui. L’attaccante paulista dei meréngues ha raccontato: «O Ney mi ha detto: “Lascio la nazionale, il numero 10 è tuo”. Non sapevo nemmeno cosa dirgli. Ero imbarazzato, ridevo e non riuscivo a esprimermi correttamente. Balbettavo dall’emozione. Quindi gli ho risposto che avrebbe dovuto ballare con la Seleção ancora per un po’, che non è mia intenzione ereditare la 10 in questo momento e cose del genere. Come ha reagito? Semplice, è scoppiato a ridere». Questa conversazione potrebbe essere la spia di un nuovo disagio di Neymar: l’idea di lasciare la VerdeAmarela potrebbe diventare realtà a metà dicembre. Insomma, a fine Mundial il Brasile corre il serio rischio di ritrovarsi sia senza ct (Adenor Leonardo Bacchi detto Tite ha già annunciato l’addio dopo il Qatar) sia senza il suo giocatore più importante, la sua stella, il suo crack, il suo 10.
    QUANTA DELUSIONE Non è la prima volta che Neymar si lancia in dichiarazioni del genere, visto che qualche tempo fa su Twitch aveva confessato a Ronaldo il Fenomeno: «È molto triste vivere la sensazione che quando la Seleção gioca non è importante. Quando ero un bimbo, un semplice tifoso, la partita del Brasile era un vero e proprio evento. Dovevi prepararti, riunirti con tutta la tua famiglia, metterti la maglia verdeamarela, srotolare le bandiere, appenderle ai balconi, nelle vetrine dei negozi. La Seleção voleva dire cibo, torte, tutta la famiglia riunita in casa a tifare davanti al televisore. Era un evento. Oggi, purtroppo, non ha più quell’importanza e non so spiegarmi il perché. Francamente non capisco come siamo arrivati a questo punto, a questo disamore».
    Nonostante Neymar abbia conquistato con la Nazionale la Confederations Cup 2020, una medaglia d’oro all’Olimpiade di Rio de Janeiro 2016 e il trionfo nel Sudamericano Sub 20 in Perù nel 2011, è ancora a caccia della Coppa del Mondo, la sua ossessione. Il Brasile in Qatar è, con Spagna, Francia, Germania e Argentina, una delle favorite per il successo finale. E se, in Qatar, sarà The Last Dance, O Ney si augura che sia come quella di Michael Jordan: vincente. LEGGI TUTTO

  • in

    Barcellona, Laporta: “Ritorno di Neymar e Messi? Solo a parametro zero”

    Joan Laporta non vuole illudere i tifosi. Da giorni si susseguono delle voci su due possibili e clamorosi ritorni, quelli di Neymar e Lionel Messi, che si sono ritrovati al Paris Saint Germain. A frenare gli entusiasmi ci pensa però lo stesso presidente del Barcellona, mettendo in chiaro che si tratterebbe di operazioni fattibili solo se a parametro zero ed entro certi limiti. “A chi non piace Neymar? È un giocatore eccezionale ma ha sottoscritto la sua schiavitù in cambio di soldi – commenta Laporta in un’intervista a ‘L’Esportiu’ -. Potrebbe tornare un giorno solo se fosse libero. Sarebbe irrazionale pagare per un calciatore che hai avuto già”. Discorso simile per Messi: “È andata come tutti sappiamo, ci sarebbe piaciuto che chiudesse la sua carriera al Barcellona ma non è stato possibile. Se un giorno volesse tornare, dovrebbe farlo gratuitamente. E ci dovrebbe essere anche l’ok dello staff tecnico”. Il vero obiettivo del Barcellona è Robert Lewandowski: “È un giocatore di grande qualità, che ci piace molto. Ma è sotto contratto. Lasciamo lavorare chi di dovere”.Sullo stesso argomentoMessi, papà Jorge: “Un ritorno al Barcellona? Magari un giorno…”Calciomercato

    Mundo Deportivo: “De Jong solo per Lewandowski e Bernardo Silva”

    E secondo il “Mundo Deportivo”, Lewandowski e Bernardo Silva sarebbero gli unici due calciatori per i quali il Barcellona sarebbe disposto a sacrificare Frankie De Jong: il 24enne olandese ha parecchi estimatori e la sua cessione porterebbe nelle casse denaro fresco, oltre a liberare spazio nel monte ingaggi, che verrebbe reinvestito su altri calciatori. Ma non è da escludere anche che venga utilizzato direttamente come parziale pedina di scambio con Bayern o Manchester City. Se De Jong dovesse andare via, il Barcellona avrebbe già in testa il nome del sostituto: Ruben Neves del Wolverhampton, con i blaugrana che potrebbero mettere sul piatto giovani come Mingueza, Riqui Puig e Nico che sarebbero graditi agli inglesi.

    Sullo stesso argomentoL’Equipe: “Psg, Mbappé non sarebbe contrario alla cessione di Neymar”Calciomercato LEGGI TUTTO

  • in

    Toro, Belotti e i falli subiti: meno solo di Neymar e Messi

    TORINO – E, adesso, provate a prenderlo. Adesso che Andrea Belotti è tornato a respirare a pieni polmoni il profumo dell’erba appena tagliata, lasciandosi alle spalle gli infortuni e mettendo in disparte le magagne contrattuali. Adesso che ha rimesso piede sul rettangolo verde nel finale di gara con il Venezia trovando subito la via del gol, in seconda battuta sbarrata solo da una cervellotica chiamata arbitrale. E adesso che ha ritrovato una maglia da titolare nel derby, segnando questa volta per davvero la rete valsa un punto, dal retrogusto persino di rimpianto. Già: adesso provate a prenderlo. Compito mica banale per i difensori della Serie A, che non a caso da anni tartassano il Gallo a suon di falli. Al punto che il numero 9 granata è il primatista di irregolarità subite in campionato nell’ultimo lustro, ma è anche uno dei più abbattuti su scala internazionale. Dove, secondo le statistiche di One Football, occupa il terzo gradino del podio nella speciale graduatoria. Dal 2016 a oggi, infatti, Belotti ha subito la bellezza di 747 falli, almeno conteggiando quelli realmente sanzionati dagli arbitri a fronte di botte e sportellate assortite regolarmente incassate.Sullo stesso argomentoSettantasei Toro Club a Belotti: “Resta!”Calciomercato Torino LEGGI TUTTO