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    Napoli, la decima di fila è pura sostanza

    Con la decima vittoria consecutiva, il Napoli lancia un altro messaggio al campionato: a questo giro non si lasciano per strada nemmeno le partite poco glamour, quelle che nel passato anche recente hanno inceppato il cammino degli azzurri. Stavolta, invece, anche l’Empoli si è dovuto inchinare alla squadra di Spalletti che, però, per sbloccare la gara ha dovuto aspettare un “rigorino” fischiato da Pairetto per un tocchettino su Osimhen (comunque ancora determinante nell’indirizzare l’inerzia della gara) in uscita dall’area. Episodio borderline che comunque non può mettere in discussione la totale supremazia del Napoli, sancita da un possesso palla debordante (75% contro il 25% dei toscani) e da una sostanziale inoperosità di Meret. Qualche perplessità, casomai, l’ha suscitata una minore brillantezza del Napoli che non ha aggredito la gara come ci aveva abituato fino ad ora: ritmo blando, circolazione di palla precisa ma scolastica. La causa? Una stanchezza figlia delle due battaglie contro Liverpool e Atalanta, più i cambi decisi (proprio per questo) da Spalletti.

    I cambi cambiano

    Non che il Napoli abbia perso identità e misure, ma innegabilmente è mancata un poco di imprevedibilità e di aggressività nella fase finale della manovra. Tanto è vero che gli ingressi di Lozano, Elmas e Zielinski hanno permesso di chiudere una partita che dopo il rigore il Napoli aveva comunque già installato nel modo giusto. La sensazione, però, è che a Udine servirà maggiore fisicità e che la sosta stia arrivando al momento giusto per consentire di caricare energie fisiche e mentali. E a conferma di come Spalletti, finora, non abbia sbagliato in nulla la propria strategia.

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    Anche l'Atalanta va ko: e ora chi può fermare questo Napoli?

    BERGAMO – Il Napoli si conferma padrone del campionato: vince la sfida al vertice di Bergamo contro l’Atalanta e lo fa unendo qualità e carattere. Perché i nerazzurri hanno fatto soffrire la capolista passando in vantaggio in avvio (gran parata di Meret e poi il rigore di Lookman su tocco di mano di Osimhen) e giocando una ripresa di grande ardore per cercare il pareggio dopo i due gol subiti da Osimhen (di testa) ed Elmas. Una bella partita che consegna al campionato un Napoli che dimostra di saper superare i momenti duri grazie a qualità e forza d’animo. Spalletti ha confermato l’importanza morale di questa vittoria, Gasperini ha archiviato la prestazione con la convinzione che la sua Atalanta sia sulla strada giusta per togliersi altre soddisfazioni. Ma il campionato, adesso, ha davvero un padrone: il Napoli. LEGGI TUTTO

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    Osimhen, quanto brilla l’oro di Napoli

    Riavvolgendo un poco il nastro, in quegli esercizi di memoria che ci appartengono sempre meno, il primo flash acceso da Victor Osimhen è quello che ha illuminato la notte dell’esordio in Champions League, quella in cui il Napoli ha schiantato al “Maradona” i vice campioni d’Europa del Liverpool. Fu lui che, scavallando nelle praterie, sfarinò in fretta le presuntuose e tronfie certezze degli inglesi riducendo il monumentale Virgil Van Dijk al ruolo di comparsa. E pure un poco goffa a fronte della straripante fisicità dell’attaccante nigeriano, peraltro magistralmente incanalata dall’impianto tattico messo in piedi da Luciano Spalletti. Ebbene, in quella sfolgorante notte Osimhen non riuscì a segnare ma lo stesso emerse con limpida chiarezza la sua importanza tattica e fisica nel rendere martellante la manovra del Napoli. Tanto che la recrudescenza dell’infortunio muscolare a fine primo tempo offuscò un poco, ma solo un poco, la notte in cui sbocciò il fiore del Napoli spallettiano. Era ovviamente preoccupazione di prospettiva per il peso specifico che, appunto, il nigeriano aveva appena mostrato di rappresentare per il gioco azzurro. E, perché, ancora non c’era stato modo di vedere quanto fosse già profondo il lavoro di inserimento e di preparazione dei nuovi arrivati che, come si sarebbe poi ampiamente constatato, hanno consentito a Osimhen di guarire dall’infortunio al bicipite femorale senza ansie e senza necessità di fretta alcuna. In sua assenza ci hanno pensato Raspadori e Simeone, Kvaraskhelia e Zielinski, Anguissa e Lozano le cui prestazioni, con gol a corredo, hanno sostanziato e certificato ancora di più il lavoro di Spalletti.

    Poi, certo, al di là dell’efficienza espressa dalla rosa, avere o non in squadra uno come Victor Osimhen fa tutta la differenza del mondo. Prova ne sia che dal suo rientro in campionato ha segnato due gol, ognuno dei quali ha portato in dote tre punti al Bologna: quello finale con il Bologna e, soprattutto, quello che ha spezzato l’equilibrio contro la Roma. Un gol memorabile per preparazione – lo scatto con cui un messo in crisi uno Smalling fino a quel momento irreprensibile – e soprattutto per l’esecuzione con quel potente diagonale balisticamente perfetto e potente scagliato da posizione assai defilata. Potenza e precisione, a far la differenza tra averlo e non averlo. Non a caso De Laurentiis ha più volte (e inelegantemente, vabbè) smoccolato contro la Coppa d’Africa che glielo aveva tolto. E non a caso Spalletti ha sorriso quando ha spiegato che “noi abbiamo bisogno di lui: ha queste accelerazioni improvvise… Quando metterà a posto le emozioni diventerà fortissimo: ad esempio succede che parte da solo o non calcola i compagni. Ma lui è fisico, fortissimo, ci serve per la completezza di squadra anche sulle palle inattive: ne ho visti pochi forti di testa come lui, anche nelle situazioni difensive».

    Guarda la galleryRoma-Napoli, le pagelle: Kim una roccia, Meret inoperoso

    Ecco, il punto allora diventa un altro, da analizzare di nuovo in prospettiva: per quanto tempo il Napoli (non per se stesso, ma inteso come club italiano esposto agli assalti dei vascelli corsari della Premier) potrà permettersi un simile fenomeno? Già di suo, il club azzurro lo ha pagato settanta milioni nominali (il cash è stato di 47 milioni e il resto in operazioni… collegate a 4 giovani valutati oltre 20 milioni) al Lille nel 2020 con un esborso che lo ha reso il giocatore più caro della storia – sì, compreso Maradona: altri tempi – e già questo la dice lunga su suo valore. E adesso? Già nel corso dell’estate, a fronte delle voci di interessamento che sono giunte appunto dal Oltre Manica (Manchester United e Newcastle), il Napoli ha comunicato che non si discute per meno i 100 milioni tondi tondi. Tanti? Sì, ma non è detto che si trovi qualcuno disposto ad avvinarsi molto a quella cifra e negli uffici della Filmauro, il quartier generale di De Laurentiis, non si stupirebbero poi più di tanto visto che hanno già trovato chi fu disposto a pagarne 90, di milioni, per la clausola di Higuain. In questo caso però non ci sono clausole e quella cifra “fatta uscire” dal Napoli non è ovviamente assoluta ma rappresenta base di partenza dalla quale si dovrà cominciare a trattare per avvinarsi alla più credibile cifra di 65 milioni che riportano i vari siti di settore. Indicativa anche questa perché, come ben sappiamo, le variabili sono sempre moltissime. A cominciare da quella relativa all’ingaggio che per ora è fermo (su fa per dire, a 4,25 milioni netti: una cifre che molti club inglesi – anche di fascia media – potrebbero aumentargli in maniera considerevole. Le ultime voci riferiscono di contatti avviati da parte del Chelsea, il club che nell’estate ha già “pescato” a Napoli e che ha portato a Londra Kalidou Koulibaly. Inevitabile che accada, considerate l qualità di Osimhen, ma il Napoli non ha alcuna intenzione di smontare il giocattolo in corso d’opera. Anche se è ovvio che di fronte a 100 milioni ogni certezza potrebbe vacillare.
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    Napoli, Spalletti: “Osimhen a riposo. Zielinski e Kvara ci sono”

    NAPOLI – Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Napoli e Cremonese, partita valida per la 9ª giornata di Serie A che si giocherà domani pomeriggio alle 18:00 allo Zini: “Troveremo una squadra chiusa che ci darà poco campo, al contrario delle ultime partite. Poi, non lo so, magari deciderà di giocarla sui duelli individuali. Se saremo quelli che ho visto nell’allenamento di oggi abbiamo diverse possibilità di vincere la partita”, ha esordito il tecnico toscano. “Zielinski e Kvara al 100%? Sono a disposizione. Si sono allenati tutti, ne abbiamo alternati 3 perché ne abbiamo 26, la partita l’abbiamo fatta in 12 contro 12, tirando tutti dentro. Non esiste nel calcio moderno la partita da turnover e quella da non turnover”, ha successivamente chiarito Spalletti. “La gestione della rosa deve essere continua, riguarderà un certo numero di calciatori più o meno ad ogni partita. Ndombelé ad esempio ha giocato un tempo una partita, un tempo un’altra, è una partita come gli altri, sotto forma differente ma è così, ad eccezione di qualcuno che ha doti straordinarie è fisiologico vedere un abbassamento dopo gare e viaggi continui, per tenerli tutti in condizione se si cambiano 2-3 a partita è meglio per tutti e non sono riserve per me”, ha aggiunto.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Osimhen, l'infortunio è una lesione. Il responso del Napoli

    NAPOLI – Era atteso in mattinata il responso medico sulle condizioni fisiche di Victor Osimhen dopo l’infortunio muscolare rimediato nel match di Champions League contro il Liverpool. Questo il comunicato ufficiale il Napoli: “Victor Osimhen si è sottoposto questa mattina ad esami diagnostici che hanno evidenziato una lesione di secondo grado del bicipite femorale destro. L’attaccante azzurro già da ieri aveva iniziato a svolgere terapie”. Trattandosi di una lesione di secondo grado si prospettano almeno 2 settimane di stop per l’attaccante nigeriano che salterà le partite contro: lo Spezia (10 settembre), la trasferta di Champions a Glasgow contro i Rangers (13 settembre) ed il big-match a San Siro contro Milan del 18 settembre. Ritorno potrebbe verificarsi il 1° di ottobre quando il Napoli ospiterà il Torino. LEGGI TUTTO

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    Napoli freme per il ritorno in Champions. Osimhen in campo: più sì che no

    INVIATO A NAPOLI – La Napoli calcistica freme per il ritorno in Champions League due anni dopo: grande attesa e stadio Maradona esaurito per il vernissage di questa sera contro il Liverpool vice campione d’Europa. E il buongiorno della Champions lo ha dato un ex mai dimenticato: Dries Mertens, fotografato dalla moglie mentre, con la figlia in braccio, guarda il mare dalla sua casa sul golfo e saluta con un «Buongiorno Napoli». Probabile che stasera ci sia anche lui, sulle tribune dell’impianto di Fuorigrotta a tifare per i suoi ex compagni. Una presenza che farà felici i tifosi partenopei i quali, però, in queste ore sono comprensibilmente più in ansia per i destini di un altro attaccante, quell’Osimhen uscito malconcio dalla gara contro la Lazio e in dubbio per stasera. Le prove della mattinata, tuttavia, hanno aumentato l’ottimismo sdoganato da Spalletti già alla vigilia. La sensazione, dunque, è che l’attaccante nigeriano ci sarà, con Politano sulla destra al posto di Lozano. Assente, invece, il presidente Aurelio De Laurentiis, bloccato alla Mostra del Cinema di Venezia per ragioni professionali. Ma il kolossal, stasera, si girerà al Maradona e sarà comunque un successo.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Verona-Napoli, il pronostico sorride ai partenopei

    Verona-Napoli è il penultimo match della prima giornata di Serie A. La sfida del Bentegodi è in programma lunedì 15 agosto alle 18.30.
    Verona-Napoli show! Fai il tuo pronostico
    Osimhen marcatore a quota 2.50
    Il Verona ha iniziato la stagione ufficiale come peggio non poteva, incassando un pesante 4-1 dal Bari in Coppa Italia. Il fantasma di Cheddira (tripletta all’Hellas) ancora si aggira da queste parti e ora che il pericolo pubblico numero uno per gli scaligeri si chiama Osimhen (doppietta al Verona lo scorso campionato nel match giocato al Bentegodi) il livello di allerta resta massimo.
    Proprio dalla certezza Osimhen riparte Spalletti. Il nigeriano si gioca marcatore in qualsiasi momento a quota 2.50.
    Come pronostico basta e avanza, per un match in cui il Napoli parte favorito a 2.10 contro il 3.40 assegnato al successo dell’Hellas.
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