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    Juve, Szczesny: “Mondiale con la Polonia? Poche aspettative ma grandi sogni”

    TORINO – Reduce dalla sconfitta contro il Belgio in Nations League, Wojciech Szczesny, portiere della Juve e titolare fra i pali della nazionale polacca, ha parlato al quotidiano Przeglad Sportowy delle sue impressioni in vista del prossimo Mondiale in Qatar, che vedrà la sua squadra impegnata nel girone C con Argentina, Arabia Saudita e Messico: “L’essere arrivati al Mondiale è un successo, passare il gruppo sarebbe un’impresa. Andrò al Mondiale senza aspettative, ma con grandi sogni”. Un campionato del Mondo che potrebbe anche non essere l’ultimo per l’estremo difensore, ora trentaduenne, che non ha nessuna intenzione di porsi limiti: “Mondiale 2026? Dopo questo vedremo cosa accadrà e come starò di testa e di fisico”. Non credo di smettere fino a 40 anni, ma realisticamente non so quanto potrò dare fra 4 anni, al prossimo Mondiale”. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, l'uscita di Szczesny: “Mi rifiuto di giocare contro la Russia”

    TORINO – “Non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente”. Così Wojciech Szczesny, portiere polacco della Juve, parla attraverso un post sul suo profilo Instagram dopo che la federcalcio della Polonia ha annunciato di non voler disputare il playoff di qualificazione ai Mondiali contro la Russia a causa del conflitto in corso con l’Urcaina. “Mia moglie è nata in Ucraina – scrive l’estremo difensore bianconero -, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina, molti dei miei dipendenti sono ucraini e sono tutte persone fantastiche. Vedere la sofferenza sui loro volti e la paura per il loro Paese mi fa capire che non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente”.
    Appello alla Fifa e all’Uefa
    Secondo il portiere, “nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l’Ucraina ha dichiarato o guerra anche a valori dell’Europa come la libertà e l’indipendenza, ma soprattutto alla pace”. Szczesny appoggia così la decisione della federazione: ” Il 26 marzo dovremmo giocare contro la Russia in un match di playoff per la Coppa del Mondo in Secondo il portiere, “nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l’Ucraina ha dichiarato o guerra anche a valori dell’Europa come la libertà e l’indipendenza, ma soprattutto alla pace. E anche se il mio cuore è spezzato nello scrivere questo, la mia coscienza mi impone di non giocare. Rappresentare il proprio Paese è il più grande onore nella carriera di un calciatore ma è anche una scelta. Io mi rifiuto di giocare contro calciatori che scelgono di rappresentare i valori e i principi della Russia. Mi rifiuto di stare sul campo, vestire i colori del mio Paese e ascoltare l’inno nazionale della Russia. Mi rifiuto di prendere parte a un evento sportivo che legittimi le azioni del governo russo. So che il mio impatto può essere solamente simbolico, ma chiedo alla FIfa e all’Uefa di agire per riconoscere le responsabilità della federazione russa”. 
    Guarda la galleryA Kiev palazzo squarciato da un missile: le immagini shockMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Covid-19, Paulo Sousa positivo: il ct della Polonia è in isolamento

    VARSAVIA (Polonia) – Il ct della Nazionale polacca, il portoghese Paulo Sousa, è risultato positivo al Covid-19. La comunicazione è arrivata nella serata di ieri dalla Federazione con l’ex centrocampista della Juventus posto subito in isolamento. Il tecnico della Polonia era stato in Inghilterra la scorsa settimana e al rientro in Portogallo ha avvertito alcuni sintomi: il tampone al quale si è immediatamente sottoposto ha dato esito positivo. LEGGI TUTTO