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    E ora l’Arabia spaventa anche la Premier: la richiesta disperata alla Fifa

    I petrodollari hanno già fatto breccia nell’Europa continentale e adesso vogliono incunearsi anche nella terra d’Albione. Un territorio quasi “inesplorato” che adesso è finito nel mirino dei ricchi sauditi. La Premier League sembrava quasi intoccabile ma per gli arabi nulla è impossibile.
    L’Arabia Saudita non si ferma: “Vogliamo altri top-player dall’Europa”
    Dopo la Super League ecco la Saudi League
    Si sta verificando ciò che prima del Covid 19 è accaduto in Cina, con le società della Super League che hanno “saccheggiato” i top club europei, alla ricerca di campioni in grado di attirare altri gioielli e rendere la lega sempre più importante e attraente a livello di brand, marketing e appeal. Quella araba sembra però una “minaccia” più grande di quella cinese, sgonfiatasi in fretta. I club della Saudi League hanno speso oltre 400 milioni di euro per nuovi giocatori quest’estate, il quinto esborso più alto di qualsiasi campionato al mondo, con una spesa che potrebbe presto aumentare. Per questo motivo la Premier League starebbe per chiedere alla Fifa di intervenire al più presto nei confronti della Saudi League, in una maniera ben precisa.
    Ighalo e l’Arabia: “Solo per soldi. Quale passione”. E su Ronaldo… LEGGI TUTTO

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    Manchester City, titolo vicino ma a Guardiola non basta: la curiosità

    Miglior allenatore della Premier League di aprile: vince Emery
    Paradossale che Guardiola non abbia centrato l’obiettivo neppure stavolta finendo dietro a Unay Emery dell’Aston Villa. Al comando della speciale classifica generale c’è Mikel Arteta dell’Arsenal, primo 4 volte, seguito da da ten Hag del Manchester United (2) e da Eddie Howe del Newcastle (1). LEGGI TUTTO

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    Le accuse al Manchester City: sponsor falsi e spese sgonfiate

    Nemmeno l’Inghilterra è immune dagli scandali finanziari (o presunti tali) che hanno toccato o solo sfiorato quasi tutte le 5 maggiori Leghe europee. Nell’occhio del ciclone abbattutosi sulla Premier League è finito il club che da oltre un decennio domina la scena calcistica d’Oltremanica, il Manchester City vincitore di 4 degli ultimi 5 campionati. Ad accusare il club di proprietà della City Football Group guidata dallo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan è, questa volta, la stessa Premier che lo scorso febbraio ha contestato ai Citizens oltre 100 violazioni del regolamento avvenute dal 2009 in poi. Una serie di accuse che trovano origine in un’inchiesta pubblicata 5 anni fa da Der Spiegel e che avevano condotto la Uefa a escludere il club dalle Coppe per due anni: pena che, però, nel 2020 è stata tramutata in una ben meno afflittiva ammenda da parte della Cas (Court of Arbitration for Sport). La Cas aveva concluso che alcuni reati non erano dimostrabili, mentre altri erano caduti in prescrizione. LEGGI TUTTO

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    “Vergogna, spazzatura”: la reazione delle leggende United dopo il 7-0 a Liverpool

    TORINO – Una sconfitta per 7-0 non può essere vissuta come un ko qualsiasi, soprattutto se sei il Manchester United. Ecco perché dopo l’incredibile débacle contro il Liverpool (con un risultato che si era visto nella storia del club di Old Trafford solo nel 1931 contro i Wolverhampton Wanderers), la squadra di Ten Hag, fino all’altro ieri esaltata per la vittoria della Carabao Cup, è finita alla gogna mediatica, soprattutto da chi la maglia dei Red Devils l’ha vestita in passato. Come ad esempio Gary Neville, al Manchester United dal 1992 al 2011, che se l’è presa in particolare con un giocatore: “Bruno Fernandes era in piedi nel cerchio di centrocampo con le braccia alzate e diceva ‘perché non esco?’. Onestamente devo dire che alcuni suoi comportamenti nel secondo tempo sono stati una vergogna. Ne ho abbastanza di uno che agita le braccia, non corre. Non è stata una prestazione da capitano da parte sua”. LEGGI TUTTO

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    Reiss Nelson lancia l'Arsenal in Premier: chi è il giovane del 3-2 col Bournemouth

    L’Arsenal continua a volare in Premier League. Dopo il successo del Manchester City sul Newcastle con tanto di rissa con Erling Haaland protagonista, è arrivata prontamente la risposta dei Gunners. La squadra di Arteta si è imposta sul Bournemouth, ma in una partita tutt’altro che semplice: infatti il successo è arrivato per 3-2 al 97′ e dopo essere stati sotto di due reti. A togliere le castagne dal fuoco e a portare l’Arsenal di nuovo a +5 sul City ci ha pensato il giovane Reiss Nelson. LEGGI TUTTO

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    Osimhen al Crystal Palace o Leao al Leeds, futuro Super Premier

    Leao al Leeds, Osimhen al Crystal Palace e Barella al Southampton. E altri a seguire. Vi sembra assurdo? Possiamo dimostrarvi che non lo è e che a giugno ci sarà solo l’antipasto di quello che diventerà il calcio così come è strutturato ora. Lo strapotere economico della Premier League ormai non fa più notizia e la sessione di calciomercato invernale ci ha fornito un ulteriore dimostrazione di quanto sia difficile per gli altri campionati poter competere con quello inglese. Un’autentica Superlega, la SuperPremier League. Con l’Italia contestualmente estromessa addirittura dal report Fifa per la spesa troppo esigua per i trasferimenti invernali. Ecco allora che tutto il talento presente nella nostra Serie A è monitorato con attenzione da chi ha una forza economica dominante e potrebbe in poche ore aprire e concludere trattative con i club italiani: le voci sull’interesse dei club più forti della Premier League per Osimhen sono solo un esempio: guardate nelle pagine seguenti quanto costeranno i migliori della Serie A e quanto ogni squadra inglese, anche la meno blasonata, potrebbe permetterseli. LEGGI TUTTO