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    Juventus, Milinkovic e Rabiot: la doppia trattativa

    Nuovo centrocampo Juventus, si lavora su due fronti. La società cerca di capire se (e a quanto e per quanto) sia possibile trattenere Adrien Rabiot. Mentre i… tifosi si danno da fare in merito all’acquisto di Milinkovic-Savic. Essì perché quell’applauso quasi all’unisono, sgorgato spontaneo all’Allianz Stadium al momento della sostituzione del centrocampista laziale, beh… Un certo suo effetto lo deve fare per forza. Anche perché Milinkovic era già pronto ad archiviare la giornata alla voce disastro, vista la pessima prestazione (suo l’errore da cui è nata l’azione dell’1-0 bianconero) e vista la pesante sconfitta senza se e senza ma rimediata a Torino. E, invece, inatteso, ecco il premio di consolazione: un attestato di stima dalla “concorrenza”, roba che non accade spesso. In quello stesso stadio, però, c’è un precedente illustre, uno su tutti: la standing ovation che indusse Ronaldo a cominciare a pensare all’eventualità di trasferirsi in bianconero. Chissà che l’effetto non possa essere lo stesso sul centrocampista, si chiedono – si augurano – i tifosi juventini. E così anche i dirigenti, in realtà.Guarda la galleryJuventus-Lazio sui social, Allegri stravince su Sarri: è tornato Mago Macs!

    Milinkovic: la situazione

    È da anni, ormai, che gli uomini di mercato bianconeri (Marotta, Paratici o Cherubini che siano) stanno sulle tracce di Milinkovic. Anche questa estate, dopo il ko di Paul Pogba, ci sono stati dei contatti per capire se fosse possibile mettere le mani sul laziale, che andrà in scadenza al termine della prossima stagione. Nulla di fatto, ovviamente: difficile che possa riuscirci a gennaio. Ma per giugno qualcosa potrebbe succedere anche se ovviamente Lotito (che sta trattando il rinnovo del giocatore) non farà sconti e comunque la concorrenza non manca.

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    La situazione relativa a Rabiot

    Intanto, però, Cherubini si concentra su Rabiot. Il francese ha raggiunto ora i massimi livelli di rendimento da che è alla Juventus. È davvero un peccato che si appresti a salutare la compagnia proprio ora… Ha infatti il contratto in scadenza a giugno e le probabilità di un prolungamento dell’attuale contratto sono pochine. Il francese, infatti, spara alto sull’ingaggio: come fatto già ai tempi del suo passaggio dal Psg alla Juventus (nel 2019) così conta di fare anche ora. Far leva sul fatto che si muove a parametro zero, cioè senza esborso per il cartellino, per ottenere un ingaggio più alto. Il francese ha messo in conto di guadagnare 10 milioni di euro. Cifra fuori budget secondo la Juventus, che però sino all’ultimo non perde le speranze.

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    Resiste e colpisce: è una Juventus ritrovata

    TORINO – Una partita come metafora di una stagione intera? La Juventus proverà a far sì che la vittoria sull’Inter lo sia, intanto festeggia il successo su una grande (e quella che i tifosi godono di più a battere) che in campionato mancava dal 15 maggio 2021, anche allora sui nerazzurri, e incamera la quarta vittoria consecutiva, frutto della quarta partita di Serie A senza subire reti. Stavolta contro una squadra che segnava da 24 turni. Una vittoria e un poker che valgono il sorpasso sull’Inter e l’aggancio alla Roma, con il quarto posto occupato da Lazio e Atalanta lontano solo due punti.Guarda la galleryJuventus-Inter, il gol di Danilo convalidato e poi annullato da Doveri FOTO

    Resistere…

    Una partita come metafora di una stagione intera perché nel primo tempo, come in questa prima parte di stagione, la squadra di Massimiliano Allegri ha creato pochissimo in avanti e, pur concedendo complessivamente poco, ha rischiato due volte di subire gol: graziata, e questa fortuna è stata invece un inedito o quasi (il quasi è il palo di Hjulmand contro il Lecce), dagli errori di Dzeko e Dumfries. Ha resistito, la Juventus, e le si poteva chiedere poco di più, senza nove indisponibili tra cui uomini chiave come Pogba, Vlahovic e Paredes, e altre due stelle come Di Maria e Chiesa in panchina con una ventina di minuti nelle gambe. A complicare il tutto, la maggior freschezza dell’Inter, con sei giocatori nuovi rispetto alla partita di martedì a Monaco di Baviera, giocata senza l’assillo del risultato, mentre Allegri aveva potuto cambiarne appena due rispetto alla sfida col Paris Saint-Germain, giocata un giorno dopo. 

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    …e colpire

    Al netto della citata fortuna nelle due occasioni nerazzurre, la Juventus ha però resistito con attenzione, determinazione e carattere, confermando di aver ritrovato almeno queste doti. Nella ripresa ha ritrovato anche altro: ha ritrovato il cinismo, ha ritrovato gli acquisti, con Kostic e Bremer che hanno giocato i loro 45 minuti migliori in bianconero, e ha ritrovato Chiesa e Di Maria, preziosi nel tenere palla in avanti nel finale. Ha ritrovato, cioè, tutto quello che Allegri si augura di ritrovare da adesso in avanti. E ha vinto, nonostante un discutibile gol annullato dal var (e anche qui c’è del già visto…) a Danilo perchè il pallone che calcia col sinistro sfiora la sua mano destra, quella del braccio che De Vrij gli stava trattenendo. Ha vinto segnando il primo gol con un gran contropiede di Kostic finalizzato da Rabiot, omaggio a Trapattoni rimasto l’unico allenatore juventino ad aver vinto più partite (319) di Allegri, che con 228 ha superato Lippi. E ha vinto chiudendo il conto con Fagioli, al secondo gol consecutivo in campionato e ancora tra i migliori. Resistere e colpire: ora la Juventus deve riuscire a farlo anche con Verona e Lazio, poi soprattutto da gennaio in poi. Come lo ha fatto nei 90 minuti contro l’Inter.

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    Juventus, Rabiot come Zidane e Platini: il dato contro l’Inter

    Adrien Rabiot continua a sfornare prestazioni convincenti. Il centrocampista della Juventus, praticamente sempre titolare con Allegri, si è sbloccato anche dal punto di vista realizzativo come confermato dal gol contro l’Inter, il suo quinto in stagione dopo le doppiette contro il Maccabi Haifa e l’Empoli. Inoltre, c’è un dato raccolto da Opta che esalta i tifosi rimandando a vecchie glorie che hanno vestito la maglia della Vecchia Signora: Rabiot è infatti il terzo centrocampista di nazionalità francese ad andare a segno in Serie A con i bianconeri contro l’Inter, dopo Michel Platini e Zinedine Zidane. LEGGI TUTTO

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    Quanti radar su Rabiot! La Juventus valuta una mossa

    TORINO – Adrien Rabiot corre, gioca bene e segna. Sempre di più in tutte e tre le declinazioni: quella dei chilometri, dei passaggi ora meno scontati e delle reti. Contro l’Empoli, nell’ultimo match bianconero, addirittura una doppietta, testa su angolo di Cuadrado e comodo appoggio in rete nell’area piccola su assist di Danilo. La doppia esultanza, peraltro, quest’anno l’aveva già sperimentata in Champions League, sempre a Torino, contro il Maccabi Haifa. Dunque il francese è sempre più al centro del progetto tattico di Massimiliano Allegri, da sempre suo sostenitore. Tra l’altro dopo la partita contro l‘Empoli, il tecnico livornese ha ribadito che la mezzala, non solo è dotata di un motore superiore alla media, ma sta migliorando e ha ancora margini ulteriori da esplorare. Il problema è che se ne stanno accorgendo sempre di più anche i dirgenti delle top squadre europee, soprattutto quelle che possono permettersi di offrire al ragazzo un ingaggio da almeno sette milioni di euro, ovvero quello che percepisce all’incirca ora alla Juventus. Alla porta di Adrien, che è in scadenza con i bianconeri, potranno presentare contratti nuovi, solo da firmare, a partire da febbraio anche se i contatti, informali, potranno cominciare prima.Guarda la galleryJuventus-Empoli: Kean, gioia silenziosa, poi l’abbraccio di VlahovicIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Rabiot, siparietto social con Tortu: “Diglielo Filippone”

    TORINO – Seconda doppietta stagionale allo Stadium, dopo quella al Maccabi Haifa, per Adrien Rabiot: assoluto protagonista della sfida contro l’Empoli e trascinatore della Juve in questo ultimo periodo di difficoltà. Il francese ha preso le chiavi del centrocampo bianconero con tanta felicità di Allegri che ha sempre creduto nelle sue carattaristiche. Non solo il tecnico di Livorno ha visto in lui l’importanza atletica e fisica per la mediana della Juve, anche Filippo Tortu aveva eletto l’ex Psg come uno dei migliori. “A centrocampo? Il mio preferito è Rabiot – aveva detto Tortu -. Il Giraffone a me piace tantissimo, è un altro che corre bene, ha un gran passo”. Una dichiarazione speciale che nella notte della doppietta contro la formazione di Zanetti, il velocista azzurro ha voluto esprimere nuovamente ripostando le sue parole sul proprio profilo Instagram. Non è mancato il ringraziamento di Rabiot che ha ricondiviso la story di Tortu diventando il protagonista di un simpatico siparietto social.”Diglielo Filippone”, seguito da due emoticon che hanno l’intenzione azzittire quanti lo hanno criticato nel suo periodo a Torino. Insomma, una vera e propria rivincita per Adrien.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus, Rabiot sbocciato: dal Maccabi all'Empoli, il dato sulle doppiette

    Serata di sorrisi in casa Juve. La vittoria all’Allianz Stadium per 4-0 contro l’Empoli ha confermato i progressi visti dalla squadra di Allegri nel derby vinto contro il Toro per 1-0. In gol Moise Kean, che non segnava da Sassuolo-Juve 1-2 del 25 aprile 2022, Weston McKennie e Adrien Rabiot, che con una doppietta ha chiuso definitivamente il match.

    Rabiot, l’unica doppietta prima della Juve

    In attesa del ritorno di Pogba, Allegri può dunque continuare a fidarsi dell’altro centrocampista francese in rosa, una delle poche note liete della stagione fino a questo momento. Rabiot, contro la squadra di Zanetti, ha bissato la doppietta realizzata sempre in casa contro il Maccabi Haifa in Champions League (partita vinta per 3-1 dai bianconeri). C’è un dato raccolto da Opta che certifica la crescita esponenziale del francese: in carriera, prima di questa stagione, il classe 1995 aveva realizzato solo una doppietta nel 2015 contro il Tolosa in Ligue 1, quando ancora indossava la maglia del Psg. LEGGI TUTTO

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    Juve, il borsino del centrocampo: promossi e bocciati con vista sul futuro

    TORINO – Sono in sei a centrocampo, perché il settimo – tale Paul Pogba – pur non avendo ancora debuttato in bianconero guarda al futuro con discreto ottimismo. Il Polpo sente la Juve anche quando non gioca e comunque resterà in coda a questa tormentata stagione. Al gruppo, volendo, si aggiungerebbe un ottavo componente che con gli altri condivide il cartellino (proprietà juventina) e che magari a fine annata tornerà alla base dopo l’esperienza, sin qui molto buona, di Monza: Nicolò Rovella, a parte l’ultima espulsione, sta giocando tanto, e bene, in Brianza, a differenza di Denis Zakaria, che alla Juve potrebbe fruttare un bonus da 31 milioni tra prestito e riscatto, mittente il Chelsea. Ma concentriamoci su chi lavora oggi agli ordini di Massimiliano Allegri. Rapido borsino, al fixing della Continassa risulta quanto segue.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, Rabiot: “Siamo sulla strada giusta. Allegri si fida di me”

    TORINO – “Sono contento soprattutto per l’atteggiamento della squadra. Sono contento di aver fatto gol ma non è importante. È molto più importante il fatto che abbiamo vinto stasera e che lo abbiamo fatto bene”. Sono le parole di Adrien Rabiot ai microfoni di Sky Sport dopo il successo per 3-1 contro il Maccabi Haifa. Il centrocampista francese si è reso protagonista con una doppietta: “Abbiamo giocato bene, un po’ meno nel secondo tempo ma siamo sulla strada giusta”.
    “Allegri? Si fida di me”
    Su Allegri: “Sto dando sempre il 100% sul campo e in allenamento. Lui si fida di me. Per lui è importante avere un giocatore che dia equilibrio alla squadra. Posso segnare e l’ho dimostrato stasera. Sono contento perché mi sento bene in squadra. Abbiamo avuto un po’ di difficoltà ma sia col Bologna che stasera abbiamo fatto bene e sono contento”. Infine sulla sfida di ritorno: “Hanno buoni giocatori. Sarà una gara in trasferta, dovremo essere concentrati ma con questo atteggiamento sono convinto che vinceremo. Dobbiamo continuare così”. LEGGI TUTTO