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    “Mbappé come Rabiot? Cosa sta succedendo al Psg”

    Rabiot, l’ultimo anno con il Psg prima della Juve

    Insomma, se Mbappé non dovesse rinnovare o non riuscisse a trasferirsi al Real Madrid in questa sessione di mercato, secondo il quotidiano Sport rischierebbe di fare lo stesso percorso dell’ultimo anno di Rabiot al Psg. Il centrocampista (che ha da poco rinnovato con la Juventus) ha vissuto la sua ultima stagione da separato in casa: dopo aver rifiutato il rinnovo del contratto i vertici del club parigino diedero l’ordine all’allora allenatore della squadra Tuchel di non contare più su Adrien, che fu costretto a rivolgersi addirittura alla Giustizia sportiva. Inoltre, Rabiot venne anche sanzionato per un ‘like’ ad un post di Evra su Instagram in cui festeggiava per un successo del Manchester United contro il Psg. Il centrocampista francese nell’estate del 2019 raggiunse poi la Vecchia Signora con la quale finalmente si sente a casa. LEGGI TUTTO

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    Rabiot e la Juve, la stagione dell’amore: il post sui social

    La storia d’amore tra Adrien Rabiot e la Juventus è destinata a continuare, e il francese ha voluto ribadirlo ancora una volta. Dopo l’annuncio sul rinnovo per un altro anno con i bianconeri, il centrocampista francese è tornato ad allenarsi con i suoi compagni di squadra per preparare al meglio la prossima stagione. L’ultima annata, nonostante i problemi della squadra, è stata la migliore sotto molti punti di vista per Adrien, che è diventato sempre di più un punto fermo nello scacchiere di Allegri. LEGGI TUTTO

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    Rabiot, infortunio in allenamento con la Francia: cosa è successo

    Problemi fisici per Adrien Rabiot. Il centrocampista della Juventus (che in stagione ha realizzato 11 gol con la maglia bianconera) ha avuto un problema al polpaccio durante l’ultimo allenamento mattutino in gruppo con la Francia e sarà costretto a saltare le ultime due sfide stagionali della squadra di Deschamps. Rabiot avrebbe dovuto giocare venerdì 16 giugno a Faro, contro Gibilterra, e lunedì 19 giugno contro la Grecia allo Stade de France.
    Rabiot, i risultati degli esami
    Il centrocampista classe 1995 (il cui futuro con la Vecchia Signora è ancora in dubbio) ha effettuato un’ecografia e una risonanza magnetica che hanno confermato la lesione al polpaccio. Lo staff dei Bleus, per rimpiazzarlo, ha deciso di puntare su Boubacar Kamara dell’Aston Villa, che lunedì raggiungerà il resto dei compagni. LEGGI TUTTO

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    Juve, ora si può rifondare: Allegri-Giuntoli, le strade. E su Rabiot…

    TORINO – La giustizia sportiva italiana ha fatto il suo corso e ha stabilito che in Europa la Juventus ci potrà andare: di sicuro è già certa di una poltrona in Conference League, perché il settimo posto è blindato, ma una eventuale vittoria a Udine, unita all’incastro con altri risultati, potrebbe proiettarla in Europa League. Ma poi la palla passerà alla Uefa: sarà Ceferin ad avere l’ultima parola e il verdetto arriverà a stretto giro di posta, prima di stilare l’elenco delle squadre che parteciperanno alle Coppe nella prossima stagione. Disputare o meno una competizione europea sposta gli equilibri, ma solo se si tratta di Champions League: per ricavi e ritorno economico non prenderne parte è un danno economico che incide sulla programmazione, oltre che sulla scelta dei giocatori da tenere e da prendere. LEGGI TUTTO

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    Juve, la rabbia negli spogliatoi dopo l’ennesimo torto: il retroscena

    Furente. Questo è l’aggettivo più appropriato per definire lo stato d’animo della squadra bianconera subito dopo la partita pareggiata all’ultimo secondo con il Siviglia. L’euforia e la gioia piena per aver agguantato l’x grazie al colpo di testa grintoso di Gatti su assist di Pogba (a fianco del difensore c’era in agguato anche Milik) ha cancellato soltanto per pochi minuti la rabbia per il rigore non concesso dall’arbitro tedesco Siebert che forse, alla fine, di tutta la “compagnia arbitrale” era il meno colpevole visto che sarebbe dovuto intervenire il Var per richiamarlo e invitarlo a rivedere l’entrata violenta e con il piede a martello sulla tibia di Adrien Rabiot.

    Juve, la reazione negli spogliatoi

    Nervi a fior di pelle che nello spogliatoio sono montati ulteriormente a caldo quando la mezzala francese si è tolto parastinchi e calzettoni mostrando a medici e compagni le condizioni della gamba malconcia che potrebbe anche fargli saltare la convocazione per la sfida di domani sera contro la Cremonese quando, a prescindere, Massimiliano Allegri potrebbe provvedere a un maxi turn over per preservare i migliori nel ritorno di giovedì contro il Siviglia in Spagna: in palio l’accesso alla finalissima di Europa League di Budapest il 31 maggio. Vedere le ferite multiple lasciate dai tacchetti di Badè sulla carne di Rabiot ha fatto montare il sangue al cervello di parecchi giocatori che quest’anno si sono visti fare di tutto dagli uomini col fischietto in collegamento con il Var. LEGGI TUTTO

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    Rabiot, il fratello è una furia: attacco ad arbitro e Var di Juve-Siviglia

    TORINO – Il fatto netto in area di rigore del Siviglia commesso da Badè su Adrien Rabiot nell’andata della semifinale di Europa League fa ancora discutere. Il centrocampista della Juventus, mostrando i segni del fallo sulla sua gamba destra, ha espresso il suo disappunto ai microfoni di Sky Sport nel post-partita sottolineando l’incredulità del non intervento del Var ed il fratello ha ribadito il concetto con toni più aspri. James ha pubblicato una storia su Instagram mostrando il fallo del giocatore del Siviglia, ingrandendo sulle ferite riportate dal fratello commentando: “Dare il Var in mano a degli incompetenti è come dare degli occhiali da vista alle persone non vedenti”. LEGGI TUTTO

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    Il Sarriball manda la Juve nell'angolo. E se il bomber è Rabiot…

    La sfida fra seconde – sul campo e in classifica – va alla Lazio che stende 2-1 la Juve all’Olimpico di Roma al termine di un match a tutta velocità, pieno di gioco e di botte. Vince la squadra di Sarri che davanti sa finalizzare meglio e di più, che ha classe in mezzo e senso del gol innato in molti interpreti, da Milinkovic Savic a Zaccagni. La squadra bianconera, invece, paga la fase difensiva non particolarmente brillante (soprattutto dalla parte di Alex Sandro) e la mancanza di bomber famelici, non a caso in doppia cifra ci arriva Rabiot il tuttocampista. Né Vlahovic né Milik trovano la via della gloria, anzi. E l’innesto di Chiesa, nella ripresa, regala più imprevedibilità, ma non gonfia la rete. La squadra, tra mille tempeste, comunque ci prova sempre, segno di carattere. Le pecche, però, ci sono.

    Juve, da Sarri allo Sporting

    Bella rivincita per Sarri, mentre Allegri da casa avrà… urlato, spegnendo prima della fine la televisione. Ora i bianconeri dovranno resettare e pensare all’Europa League, giovedì contro lo Sporting che merita grande rispetto. Poi l’udienza che potrebbe ridare i 15 punti in classifica, che al momento sono una bella zavorra nella corsa Champions, comunque la si guardi.

    Juve con Vlahovic-Di Maria per sfondare

    Allegri, rimasto a Torino per l’influenza, lascia il comando al fido Landucci. Davanti, la coppia Vlahovic Di Maria con la speranza che l’argentino accenda il serbo. E mister “giocosempreio” Danilo per una volta parte dalla panchina. Sarri confida nella resurrezione di Immobile – cresciuto nel vivaio della Juve – schierato nel tridente con Felipe Anderson e Zaccagni.

    La partita dell’Olimpico è ping pong

    “Uniti dagli stessi colori” è l’iniziativa contro il razzismo. Lazio e Juve devono dare il buon esempio, in campo. E’ anche la sfida delle difese, granitiche. Il primo guizzo della Juve arriva con Cuadrado, Rabiot, Vlahovic: colpo di testa aRisultato? Vlahopvito, però. Serve pazienza in questa partita, lo si capisce da subito. L’incursione di Milinkovic fa paura ai bianconeri, che si salvano. La Lazio spinge forte sull’acceleratore, i bianconeri si fanno schiacciare dietro e partono in contropiede. Risultato? Vlahovic si fa male alla caviglia con pestone di Cataldi. Ma il match si accende, da tutti i punti di vista. Immobile tenta la stoccata, Szczesny respinge da par suo: i due, poi, scherzano e sorridono. Juve, comunque, in grande difficoltà: patisce il Sarriball. Ancora Ciro, ma la mira è sbagliata. Poi Fagioli è super in recupero. Al 38′ palla in area per Milinkovic Savic che segna dopo un contrasto con Alex Sandro (la spinta c’è, ma il difensore verdeoro si lascia andare platealmente): 1-0 Lazio. Sale il nervosismo, arriva un rosso alla panchina bianconera. Ha dell’incredibile, comunque, la “mossa” del difensore brasiliano. Il pari, però, è immediato, con Rabiot al 43′ dopo carambola multipla: il francese arriva in doppia cifra, una stagione super. Bolgia Olimpico ed emozioni a mille. Alex Sandro prende il giallo, in evidente crisi. E finisce così il primo tempo, con un pari accesissimo.

    La Juve soffre Zaccagni

    Si ricomincia con gli stessi uomini e con la Juve che attacca ma senza trovare lo sgurz, là davanti. Intanto, si scalda Chiesa e anche il pubblico di Fede (bianconera). Gioco sempre duro, anche Cuadrado è ammonito dopo Alex Sandro e Locatelli. In agguato, c’è la zampata di Zaccagni dopo bella azione corale (grande anche Felipe Anderson): 2-1 Lazio e per la Juve di nuovo tutto da rifare. L’Olimpico esalta il bomber che Mancini tiene lontano dalla Nazionale. Farebbe anche doppietta, ma in fuorigioco. Reazione furiosa di Rabiot e compagni, che non ci stanno. Vlahovic di testa non trova il bersaglio: il serbo continua a vivere sull’altalena umorale.

    Landucci punta su Chiesa e Milik per l’assalto Juve

    Dentro Chiesa, Paredes e Milik al 63′: serve una scossa, altrimenti… Il problema è che Di Maria, ad esempio, manca sempre nell’ultimo appoggio. E Chiesa sgasa, però non finalizza. La buona volontà, comunque, c’è. Altro contatto in area con Sergej, ma niente intervento del Var. Ennesima sgasata di Chiesa per Fagioli che non prende la porta: era una bella occasione, non sfruttata. Di Maria e Paredes, campioni del mondo a fasi alterne, danno la spinta, ma non i gol sperati. E alla fine la delusione è cocente. LEGGI TUTTO