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    Quote vincente Liga spagnola, una “coppia” al comando

    L’estate del Barcellona è stata caratterizzata da acquisti super lusso. Un chiaro segnale recapitato agli eterni rivali del Real Madrid: il titolo di campione di Spagna va riportato a tutti i costi in Catalogna. Starà ovviamente al campo dare la sentenza, al termine di un campionato che si preannuncia avvincente e più combattuto rispetto allo scorso anno. Ecco cosa dicono intanto le quote sul Vincente Liga 2022-23.
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    Real Madrid favorito, poi…
    Il Real Madrid di Ancelotti resta la prima scelta nelle valutazioni dei bookie, il bis dei Blancos è un’opzione da 2.15 volte la posta. Subito dopo, però, c’è il Barcellona che si gioca sul trono di Spagna a 2.25.
    Qualche “outsider” sarà in grado di inserirsi in quella che sembra essere una corsa a due? Il possibile terzo incomodo è rappresentato dall’Atletico Madrid, bancato a 6.50. Al Cholo Simeone il compito di dimostrare che il suo ciclo alla guida dei Colchoneros può proseguire con profitto.
    Lo scorso anno il Siviglia ha lottato finchè ha potuto con il Real Madrid, poi volato via. Secondo gli allibratori poche speranze di vedere gli andalusi sul trono di Spagna, il titolo infatti è offerto a 20. Ancora più staccato il Villarreal, dato a 40.
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    Perin non basta alla Juventus, male Danilo, indietro Vlahovic

    IL MIGLIORE

    PERIN 7 Serata tutt’altro che memorabile, in generale. Ma lui si staglia. Soprattutto ad inizio ripresa salva per ben tre volte e con tutto il repertorio confermando quanto di eccellente già fatto vedere contro il Barcellona.

    SEMAFORO GIALLO

    LOCATELLI 6 Nonostante intorno ci si muova poco e si collabori mica tanto, lui si sbatte parecchio e smista palloni. Inoltre, sbroglia situazioni complicate quando si tratta di rinculare per aiutare in difesa (finché il Real non prende il sopravvento, quantomeno).BONUCCI 6 Ha quantomeno il merito di colpire un legno su calcio di punizione. Visto che la ricerca di colpitori è ufficialmente aperta, la presenza di Bonucci è un buon segnale in vista della stagione.

    SEMAFORO ROSSO

    VLAHOVIC 5.5 Si vede che è in fase di lavori in corso. Non riesce a incidere, men che meno a segnare. L’obiettivo, però, per ora è semplicemente quello di ritrovare il ritmo partita. Può andar bene anche così.DANILO 5 Grosse responsabilità in occasione del primo gol: prima gestisce male una palla, poi abbatte Vinicius in area bianconera. LEGGI TUTTO

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    Juve, una sconfitta Real: 2-0 con gol di Benzema e Asensio

    INVIATO A PASADENA (CALIFORNIA) – Proprio in quello stadio che già solo a dirlo evoca brutti ricordi e riporta a un Mondiale svanito d’un soffio, la Juventus incappa nella prima sconfitta stagionale. Il 2-0 contro il Real (rigore di Benzema e raddoppio di Asensio) è senza se e senza ma. Perin ha evitato il peggio con tre miracoli. La Juve resta aggrappata a una traversa di Bonucci e poco più. Hanno inciso, però, le molte assenze e il fatto che il Real sia in mentalità Supercoppa. Gioca il 10 agosto, Ancelotti ha fatto le prove generali e voleva vedere un certo tipo di cose. Allegri meno, ma probabilmente le attenuanti non mancano.

    PRIMO TEMPOLa Juventus anti-Real fa i conti con qualche defezione delle ultime ore. Szczesny bloccato da un affaticamento all’adduttore, McKennie si è lussato una spalla e anche il giovane Compagnon deve fermarsi per un problemino muscolare. Allegri si affida dunque a Perin in porta; Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro nella linea a quattro di difesa; Zakaria, Locatelli e Fagioli a centrocampo; tridente offensivo composto da Di Maria, Vlahovic e Kean. Il Real schierato da Ancelotti (che nei Mondiali del 1994 a Pasadina era il vice Sacchi) è speculare: Courtois; Carvajal, Militão, Alaba, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Valverde, Benzema, Vinicius.I blancos partono aggressivi, ma in fuorigioco… Valverde scatta subito, ma il gol non è maturo. Avanti con brio, un po’ di qua e un po’ di là: Vlahovic e Kean si ostacolano in una buona occasione, Bonucci (12′) coglie una traversa su punizione. Poi arriva l’1-0 spagnolo, su rigore perfettamente trasformato da Benzema e maldestramente, pervicacemente causato da Danilo che prima gestisce male un passaggio di Vlahovic e poi atterra Vinicius in area nel tentativo di metterci una pezza (letteralmente peggio del buco, in questo caso).La Juventus comunque non si sfilaccia (solo un po’, via). Bene Alex Sandro che gioca arrembante, benissimo – almeno per un po’ – Di Maria che come al solito dà l’idea di poter creare pericoli ogni volta che tocca palla. Alla mezz’ora viene atterrato in area da Courtois, che però effettivamente coglie la palla e solo dopo finisce per entrare in contatto con il bianconero. Di Maria sbaglia anche, però… Al 37′ favorisce un contropiede in velocità e in solitaria di Benzema, il quale sul più bello si scontra con un Bonucci attento e perentorio nell’ostacolarlo a dovere.E Perin c’.Se anche è vero che il Real ha abbassato un po’ ritmo e baricentro, è anche vero che continua a risultare più intraprendente e padrone del match. Le velleità bianconere si riducono ad una conclusione dalla distanza respinta da Courtois e di una quasi occasione per Bonucci, mentre gli spagnoli riescono ancora a creare pericoli prima del duplice fischio: Vinicius, palla fuori.

    LA RIPRESANel secondo tempo si riparte con un cambio per parte: fuori Du Maria per Cuadrado su sponda bianconera, fuori Militao per Rudiger su sponda blanca. La sceneggiatura non cambia più di tanto, anzi: senza la variabile Di Maria la Juventus si defila ancora di più… Il Real continua a tenere il pallino del gioco e se non fosse per un Perin reattivo e provvidenziale, la Juve rischierebbe la goleada. Al 12′ su Mendy, al 14′ su Carvajal e al 18′ su Benzema: ce n’è per tutti i gusti, tra respinte di pugno, di piede, in uscita alta… Al 18′ Ancelotti opta per lo stravolgimento della squadra e ne cambia tre. Ciò che non cambia è l’andazzo del match: Real di nuovo in rete con una azione tanto da manuale quanto incontrastata che viene finalizzata da Asensio mentre la Juve sta a guardare. 2-0. L’unica timida reazione è da ascrivere a Cuadrado: ma è affare piuttosto velleitario. LEGGI TUTTO

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    Pasadena: Juve-Real Madrid, uno spettacolo per 93.702 spettatori

    INVIATO A PASADENA (California) – (f.r.) Rose Bowl sold out: 93.702 spettatori presenti. Significa che Real Madrid-Juventus entra nel librone dei record quale la partita di calcio per club più seguita nella storia di Los Angeles e la partita di calcio più seguita negli Stati Uniti nel 2022. E’ dal 2018 che non c’era un tale risultato. Considerando anche i 30mila biglietti staccati a Las Vegas (Juventus-Chivas) e i 60mila a Dallas (Juventus-Barcellona), i bianconeri sfiorano quasi quota 200mila spettatori in 10 giorni. Non male considerando i progetti di crescita globali. LEGGI TUTTO

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    Il Real segna su rigore con Benzema: Juve spuntata, brutto primo tempo

    INVIATO A PASADENA (CALIFORNIA) – Al Rose Bowl la Juventus anti-Real fa i conti con qualche defezione delle ultime ore. Szczesny bloccato da un affaticamento all’adduttore, McKennie si è lussato una spalla e anche il giovane Compagnon deve fermarsi per un problemino muscolare. Allegri si affida dunque a Perin in porta; Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro nella linea a quattro di difesa; Zakaria, Locatelli e Fagioli a centrocampo; tridente offensivo composto da Di Maria, Vlahovic e Kean. Il Real schierato da Ancelotti (che nei Mondiali del 1994 a Pasadina era il vice Sacchi) è speculare: Courtois; Carvajal, Militão, Alaba, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Valverde, Benzema, Vinicius.I blancos partono aggressivi, ma in fuorigioco… Valverde scatta subito, ma il gol non è maturo. Avanti con brio, un po’ di qua e un po’ di là: Vlahovic e Kean si ostacolano in una buona occasione, Bonucci (12′) coglie una traversa su punizione. Poi arriva l’1-0 spagnolo, su rigore perfettamente trasformato da Benzema e maldestramente, pervicacemente causato da Danilo che prima gestisce male un passaggio di Vlahovic e poi atterra Vinicius in area nel tentativo di metterci una pezza (letteralmente peggio del buco, in questo caso).

    ERRORI La Juventus comunque non si sfilaccia (solo un po’, via). Bene Alex Sandro che gioca arrembante, benissimo – almeno per un po’ – Di Maria che come al solito dà l’idea di poter creare pericoli ogni volta che tocca palla. Alla mezz’ora viene atterrato in area da Courtois, che però effettivamente coglie la palla e solo dopo finisce per entrare in contatto con il bianconero. Di Maria sbaglia anche, però… Al 37′ favorisce un contropiede in velocità e in solitaria di Benzema, il quale sul più bello si scontra con un Bonucci attento e perentorio nell’ostacolarlo a dovere. E Perin c’è. Se anche è vero che il Real ha abbassato un po’ ritmo e baricentro, è anche vero che continua a risultare più intraprendente e padrone del match. Le velleità bianconere si riducono ad una conclusione dalla distanza respinta da Courtois e di una quasi occasione per Bonucci, mentre gli spagnoli riescono ancora a creare pericoli prima del duplice fischio: Vinicius, palla fuori. Nella ripresa serve una Juventus più aggressiva, altrimenti il Real ha buon gioco a gestire e poi castigare con i suoi fuoriclasse. LEGGI TUTTO

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    Superlega, pranzo a Las Vegas tra Agnelli, Perez e Laporta

    LAS VEGAS (Stati Uniti) – Fa sensazione il pranzo a Las Vegas tra i massimi dirigenti di Juventus, Real Madrid e Barcellona. Andrea Agnelli si è infatti incontrato con Florentino Perez e Joan Laporta nell’ambito dei tornei amichevoli che prevedono diversi scontri diretti in America, anche se l’occasione si sarà presentata propizia per parlare della Superlega, che nonostante i divieti della Uefa, non è mai realmente scomparsa dal tavolo delle trattative.Guarda la galleryCancellati i procedimenti contro la Superlega: sui social è CeferinOut LEGGI TUTTO

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    Neymar tra mercato e Psg resta in… mutande

    TORINO – (e.e.) Neymar è rimasto in… mutande. Sempre al centro dell’attenzione, poco amato al Psg e con tante voci di mercato attorno (il connazionale Casemiro lo chiama al Real Madrid), il brasiliano resta comunque uomo copertina. Nonché uomo simbolo della Seleçao che in Qatar punterà a vincere il Mondiale. Superdry è le marca di intimo che lo usa come testimonial globale e negli scatti l’attaccante del Psg appare tornato in buona forma fisica dopo le accuse di bagordi estivi. LEGGI TUTTO