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    Schuurs, occhio al derby: rischia di saltare la Juventus

    TORINO – Attenzione massima: quella che dovrà mettere Schuurs, lunedì contro la Cremonese, per evitare il cartellino giallo. L’olandese è infatti entrato in diffida, dopo aver preso un’ammonizione nell’ultima uscita a San Siro contro il Milan. Questo sempre che, per evitare il rischio di perderlo per il derby che arriverà dopo la sfida contro i grigiorossi, Juric non decida di risparmiare il centrale per la prova contro la squadra di Ballardini. Allo stato dell’arte le alternative ci sarebbero. Al tecnico croato manca Zima, ma con l’arrivo di Gravillon a gennaio le soluzioni restano comunque quattro: Djidji, Buongiorno, Rodriguez e appunto Gravillon. LEGGI TUTTO

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    Torino, l'Europa passa dalla difesa

    TORINO – La difesa del Toro è da Europa. Più precisamente, da Europa League. Perché dopo ventuno giornate la retroguardia granata è la quinta meno battuta del campionato. Meglio hanno fatto solo Napoli, Lazio, Juventus e Roma. Il bunker di Juric ha incassato appena 22 gol nonostante il tecnico croato abbia fatto giocare, spesso per necessità, elementi diversi. L’ossatura base è composta, oltre che da Milinkovic-Savic in porta, da Djidji a destra, Schuurs al centro e Rodriguez a sinistra. Ma in diverse circostanza abbiamo visto Buongiorno al centro o a sinistra, Zima a destra e sempre a destra lo stesso Schuurs. E in un’occasione di estrema emergenza pure Adopo al centro. Giocatori intercambiabili, con Milinkovic-Savic cresciuto in maniera esponenziale: contro l’Udinese, per esempio, alcuni suoi interventi hanno permesso di mantenere la porta inviolata e garantire al Torino i tre punti che gli permettono di occupare il settimo posto. Il punto di forza è quindi la difesa, il punto… meno di forza è l’attacco. Ma con una difesa di ferro il Toro tiene il passo e guarda al futuro con un certo ottimismo. A maggior ragione ora che, considerando la lunga indisponibilità di Zima, è arrivato anche Gravillon, giocatore di cui si dice un gran bene e dalla buona esperienza. LEGGI TUTTO

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    Grosso deve rispondere a Genoa e Reggina

    TORINO -La 21ª giornata di Serie B si chiude oggi col posticipo Brescia-Frosinone, fischio d’inizio alle 16.15. I ciociari di Grosso, dopo le vittorie delle immediate inseguitrici – Reggina e Genoa, ora a 3 punti – cercano una risposta adeguata, che li confermi leader solitari del campionato, dopo aver iniziato bene il 2023 con la vittoria interna sul Modena. Frosinone che solo sulla carta ritrova gli indisponibili degli ultimi tempi: Lucioni, Mazzitelli e Kone sono convocati ma non partiranno titolari. In dubbio Mulattieri, l’attaccante di proprietà Inter non è al meglio (e nelle ultime ore è inseguito da club di A). In mezzo, out l’emergente Boloca, finito nel mirino del ct Mancini. Tuttavia, la rosa di Grosso ha già dimostrato di saper sopperire a numerose e pesanti assenze, chi gioca al posto dei titolari non li ha mai fatti rimpiangere. Frosinone che va in casa di un Brescia che vive ore difficili. La squadra è in caduta libera: a inizio stagione era stata anche in testa, ora è 2 punti sopra la zona playout. In settimana Cellino ha richiamato in panchina lo spagnolo Clotet dopo due sole partite con Aglietti che avevano fruttato un punto. La tifoseria è sul piede di guerra, chiede a Cellino di andarsene e oggi gli ultrà della Curva Nord lasceranno gli spalti vuoti in segno di protesta contro il modo di gestire la società da parte di Cellino. Il Tribunale, che ha sequestrato i beni del patron, in queste ore valuta le manifestazioni d’interesse pervenute per il club, fra di esse ci sarebbe anche il gruppo immobiliare piemontese Gabetti, interessato alla ristrutturazione del Rigamonti e del quartiere di Mompiano che ospita lo stadio. Intanto, in squadra, ha salutato l’attaccante Moreo, ben venduto al Pisa che lo corteggiava dall’estate (circa due milioni per una punta 29enne, Cellino l’aveva preso dall’Empoli per la metà, era arrivato un anno e mezzo fa). Lo sostituisce lo spagnolo Pablo Rodriguez, scuola Real Madrid, dal 2020 al Lecce da cui arriva in prestito: all’inizio della sua avventura italiana entusiasmò e piaceva parecchio in A, con l’arrivo in Salento di Baroni per lui gli spazi si sono notevolmente ridotti ma resta un 21enne molto interessante. Oggi dovrebbe partire titolare, assieme all’altro arrivato dal Lecce, il centrocampista svedese Bjorkengren. LEGGI TUTTO

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    Torino: è tornato Rodriguez

    TORINO – Un pezzetto alla volta e Juric sta ritrovando tutti i giocatori, infortunati a parte, ovviamente. Ma dei granata che hanno partecipato al Mondiale da ieri manca soltanto Vlasic, che ha concluso il torneo in Qatar sabato e quindi raggiungerà i compagni dopo Natale. Ieri è stata la volta di Rodriguez, la cui avventura era invece terminata agli ottavi, quando la Svizzera era stata travolta dal Portogallo 6-1. L’esterno ha svolto una parte del lavoro al Filadelfia da solo e poi si è aggiunto al resto della squadra, riprendendo così il cammino con il Toro in vista della ripresa del campionato, prevista il 4 gennaio contro il Verona. Ma prima la squadra di Juric disputerà due amichevoli: il 23 al Grande Torino contro la Cremonese e il 28 in casa del Monza. LEGGI TUTTO

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    Torino, Rodriguez pronto per un Mondiale a tinte granata

    TORINO – Era stato marchiato a fuoco troppo frettolosamente. Perché la prima stagione di Ricardo Rodriguez con la maglia del Toro non ha certo fatto brillare gli occhi a società e tifosi, anzi. Nella gestione Giampaolo, che lo aveva voluto fortemente in granata, è stato uno dei primi ad affondare: emblema supremo di un progetto naufragato molto in fretta. Nemmeno l’approdo di Davide Nicola, che a fine campionato ha comunque condotto il Toro alla permanenza in Serie A, è riuscito a cambiare il destino del laterale sinistro svizzero. Al momento della firma di Ivan Juric, a maggio 2021, Rodriguez era un giocatore sopportato: ingaggio pesante, età non più verde, contratto lungo e rendimento rivedibile sul campo. C’erano tutti gli ingredienti per una cessione. Si era fatto vivo il Bordeaux di Vladimir Petkovic, suo ex ct nella nazionale svizzera, ma l’interesse è morto sul nascere. E Juric ha benedetto quel momento. Perché ha potuto constatare da vicino le potenzialità di un ragazzo che al Toro aveva ancora tutto da dare. In effetti è andata proprio così, sin da subito. Poco tempo fa il tecnico croato ha parlato così del primo incontro con Rodriguez: «È un professionista diverso, ha una preparazione tutta sua per le partite, la testa è sempre rivolta alla gara. Mi ha conquistato dal primo ritiro, quando doveva andare via. È un tipo silenzioso, non parla molto, ma la sua parola vale e gli altri lo ascoltano». Un vero e proprio colpo di fulmine.Sullo stesso argomentoTorino, grana Lukic, Adopo e Ilkhan: tutti già in bilico per gennaioTorino

    La nuova vita di Rodriguez, che dopodomani esordisce al Mondiale in Qatar affrontando il Camerun, è iniziata proprio con Juric. Il tecnico ha impiegato pochissimo a trovargli una collocazione: braccetto di sinistra della difesa a tre. Così l’anno scorso, in una posizione di fatto nuova per lui, ha disputato una stagione eccezionale. Ben oltre le aspettative, sebbene già ai tempi il tecnico si fosse stupito della scarsa considerazione di cui godeva l’ex Milan: «Dicevano fosse scarso, invece da anni è un punto fermo della nazionale svizzera e qui sta dimostrando di essere davvero forte». Titolare nello scorso campionato, mentre in questo torneo quando scende in campo indossa lui la fascia di capitano. Da quando è stato destituito Sasa Lukic, che Rodriguez ritroverà di fronte nel girone eliminatorio in Qatar, è toccato a lui. Scelto da Juric e approvato dallo spogliatoio. La sua autorevolezza fa bene a tutto il gruppo: non alza la voce, ma dispensa consigli e indicazioni. Non è istrionico, ma si fa vedere lo stretto necessario. Sa essere un leader calmo, che però tutti seguono. Anche con la Svizzera è così, ormai da tantissimi anni. Rodriguez ora vuole trascinare il suo popolo agli ottavi di finale del Mondiale: è il primo step da compiere, anche perché il raggruppamento è particolarmente insidioso. Oltre a Serbia e Camerun, infatti, c’è lo spauracchio Brasile. Contro i verdeoro ritroverà Gleison Bremer, a cui Ricardo ha insegnato tanto, soprattutto in fase di impostazione. In Qatar i pronostici dicono che sia più facile che l’allievo superi il maestro, ma mai dire mai. Rodriguez ha ancora nuove vite da scoprire.

    Sullo stesso argomentoJuric vuole Nzola: è in scadenza e piace al TorinoCalciomercato TorinoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino: Rodriguez pronto al debutto mondiale

    TORINO – Uno dei cinque granata impegnati nel Mondiale è Ricardo Rodriguez, l’esterno sinistro che nella passata stagione è rinato dopo le esperienze poco gratificanti al Milan e al Psv Eindhoven. Rodriguez è titolare nella Svizzera, dove da poco ha festeggiato il traguardo delle cento presenze: il suo debutto nel torneo in Qatar è previsto per giovedì alle 11, quando i rossocrociati affronteranno il Camerun nella partita inaugurale del gruppo G, dove sono inseriti anche il Brasile e la Serbia, che si affronteranno in serata. Nella Serbia ci sono altri tre giocatori del Toro (Milinkovic-Savic, Lukic e Radonjic): la sfida con il compagno di squadra è in programma nell’ultima giornata della prima fase, venerdì 2 dicembre, alle 20. Per Rodriguez è un traguardo importantissimo, questo Mondiale. Anche nella prima stagione in granata, infatti, aveva trovato poco spazio e non aveva convinto particolarmente. Con Juric la rinascita: titolare inamovibile e una prestazione eccellente dopo l’altra, fino a meritare all’inizio del campionato la fascia di capitano dopo l’ammutinamento di Lukic alla vigilia della trasferta di Monza.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Vlasic primo granata ai Mondiali

    Sarà Nikola Vlasic il primo granata a esordire in Qatar: per il Pitbull, come lo ha soprannominato Juric con l’avallo di Cairo, il 23 novembre quindi a metà della prossima settimana avrà ci sarà quale rivale il Marocco nella corsa agli ottavi di finale. Un obiettivo minimo, per la Croazia che nella passata edizione del Mondiale è arrivata in finale, superata all’ultimo atto solo dalla Francia. In Italia la partita andrà in onda alle ore 13 (nella medesima giornata alle 16 ci sarà Germania-Giappone, alle 19 Spagna-Costa Rica e alle 22 Belgio-Canada).

    Il girone fratricida

    Il giorno successivo andranno invece in scena le partite del girone G, uno tra i più competitivi e quello della sfida nella sfida tra Rodriguez e i serbi del Toro. Il difensore ha tagliato le 100 presenze con la Svizzera, mentre la Serbia poggia in porta su Milinkovic-Savic, ha in Lukic un riferimento di centrocampo e in Radonjic la scheggia impazzita in grado di accendere la manovra offensiva della squadra di Dragan Stojkovic. Questo il programma di giovedì 24: alle 13 via con Svizzera-Camerun, alle 16 in campo l’Uruguay contro la Corea del Sud, alle 19 la gara è Portogallo-Ghana, poi alle 22 l’esordio del Brasile proprio contro la Serbia del trio granata.
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