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    Toro: da Rodriguez a Vagnati, 16 milioni di problemi

    TORINO – Per sua fortuna non ha dovuto sopportare l’onta del rigore sbagliato nei tempi regolamentari contro la Francia: è stato ininfluente perché lo hanno salvato i compagni, firmando una fantastica qualificazione ai quarti di finale degli Europei. Anche con la casacca della Svizzera – e non certo per la parata di Lloris sul suo tiro dal dischetto – Ricardo Rodriguez non è riuscito a ritrovarsi. (…) Da venerdì sera è a Santa Cristina, da ieri ha iniziato ad allenarsi agli ordini di Ivan Juric. Lo attendono sedute atletiche in cui dovrà mettere benzina nelle gambe per la nuova annata. Sebbene il terzino sinistro svizzero sia a tutti gli effetti da considerare sul mercato: Davide Vagnati già da diverse settimane ha l’onere di piazzarlo al miglior offerente. Alla porta del Toro, però, finora non ha bussato nessuno. Nessuno con intenzioni serie, almeno. (…)
    16 milioni di problemi
    E dire che l’acquisto di Rodriguez era stato il biglietto da visita di Vagnati: consegnò il giocatore poco meno di un anno fa a Marco Giampaolo, che già lo aveva avuto per tre mesi al Milan nella brevissima parentesi del 2019. Operazione da 2,5 milioni di euro per un trasferimento a titolo definitivo al Toro, con un contratto fino al 2024: a conti fatti, almeno al saldo del primo campionato in granata, un affare solo ed esclusivamente dei rossoneri. Già, perché c’è anche da tenere in considerazione il discorso relativo all’ingaggio: Rodriguez percepisce circa 1,75 milioni netti a stagione, a bilancio per Cairo è una voce annuale che corrisponde a grossomodo 3.5 milioni. Se si considerano i 4 anni di contratto firmati dal laterale elvetico, fra cartellino e stipendio per il Toro costerà complessivamente circa 16 milioni di euro. (…) Così Rodriguez aspetta spiragli di trasferimento all’estero, pur mettendosi a completa disposizione di Juric. Se Ricardo riuscisse a strappare una conferma convinta da parte del suo allenatore, farebbe un capolavoro. O meglio: un miracolo.
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    Toro, Rodriguez unico svizzero in tilt e il rigore sbagliato gela Cairo

    TORINO – Altro che brutto quarto d’ora. Con l’errore dal dischetto contro la Francia di lunedì sera, Ricardo Rodriguez ha rischiato di portarsi dietro per lungo tempo il marchio di guastafeste, se non di traditore della patria elvetica. Unico svizzero in tilt nella splendida prova della nazionale guidata da Petkovic, qualificatasi ai rigori contro i campioni del Mondo in carica. Senza che il terzino, sostituito, si presentasse più dal dischetto, verrebbe da dire per fortuna. L’Europeo, del resto, è uno di quei tornei in cui il calcio giocato si mischia alla perfezione con il mercato. E allora non è stato difficile immaginare la reazione dei tifosi granata all’errore di Rodriguez, poi ampiamente testimoniato sui social del calciatore, inondati da commenti negativi (molti dei quali impossibili da riportare). 

    Il sogno di Cairo spezzato

    Soprattutto quando Rodriguez ha pubblicato la foto della festa finale, correlata dalla didascalia “Fiero di questa squadra”, come a ringraziare i compagni che lo hanno salvato. E chissà come Cairo, patron del Torino, avrà vissuto i momenti del rigore di Rodriguez. (…) Il sogno di realizzare una plusvalenza spezzato dagli undici metri. Un altro sogno, quello di Rodriguez a Euro2020, destinato a continuare. Con buona pace di chi tifa per il Toro, e di chi lo paga.

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