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    Lotito al TG1 rivela: “Sarri è stato tradito”. Sul nuovo allenatore…

    ROMA – La Lazio si prepara ad affrontare il rush finale di stagione tra campionato e semifinale di Coppa Italia sotto la guida di Giovanni Martusciello dopo le dimissioni shock di Maurizio Sarri. L’addio dell’ex allenatore della Juventus ha preso tutti in contropiede soprattutto il presidente Claudio Lotito che, intervistato sulla Rai al TG1, ha raccontato come ha vissuto quelle ore parlando anche del futuro della sua squadra.
    Lotito: “Sarri è stato tradito”
    “L’addio di Sarri non era preventivato, è stato un fulmine a ciel sereno. Ero in commissione finanza quando ho ricevuto la notizia. È stato tradito dai comportamenti di alcune persone, c’è qualcosa di “strisciante” all’interno del gruppo. Una squadra che vince con il Bayern e perde con l’Udinese, c’è da farsi una domanda e dare una risposta”.
    Martusciello ed il futuro
    “Non c’è una scadenza. Qui non siamo a rischiatutto, non c’è il totonome. Questa squadra ha bisogno di un allenatore che utilizzi sia il bastone che la carota. Da oggi la squadra è arbitro di se stesso, non ha più alibi da scaricare su altre persone”. LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis sulle dimissioni di Sarri: “Troppo facile, gesto da perdente”

    “La decisione di Sarri mi ha stupito. Troppo facile dare le dimissioni”. Sono le parole di Aurelio De Laurentiis, che ai microfoni Mediaset ha detto la sua in merito all’addio alla Lazio da parte dell’ex allenatore del Napoli. Il patron degli azzurri si è detto sorpreso della decisione del tecnico – sulla panchina dei partenopei dal 2015 al 2018 – di interrompere il rapporto con il club presieduto da Claudio Lotito.
    “Non si lascia la squadra a pochi mesi dalla fine”
    “La sua decisione mi ha molto stupito, perché quando non si è più agli albori della carriera da allenatore ci si deve assumere le proprie responsabilità e portarle a termine fino alla fine – ha dichiarato De Laurentiis – . Troppo facile dare le dimissioni. Ovviamente non conosco i motivi interni di questa decisione, ma sia lui sia Lotito dovevano trovare insieme una soluzione. Non si lascia una squadra a pochi mesi dalla fine del campionato. Chi da le dimissioni è un perdente”, ha concluso il presidente del Napoli.
    De Laurentiis a Paramount Plus
    Nel pre-partita il presidente del Napoli ha affermato: ” Per noi stasera è importante passare il turno, soprattutto in vista del nuovo Mondiale per club. E in caso di vittoria confermo quanto già esternato, ovvero che darò più di 10 milioni ai calciatori”. LEGGI TUTTO

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    Lazio nella bufera: è rottura tra Sarri e Lotito

    Di questi tempi, meglio non incrociarsi. Tacito accordo tra Maurizio Sarri e Claudio Lotito, ma a Formello non si può certo ignorare il grande gelo calato tra i due condottieri della Lazio. È presto per dire se il rapporto sia arrivato definitivamente al capolinea, Fabiani prova a fare da paciere e allo stesso tempo da pompiere su un fuoco tornato a divampare a grandi altezze.
    Guerra e pace in casa Lazio
    Il ds è l’unica figura diplomatica e ottimista che ancora resiste di fronte alle ceneri di un obiettivo quarto posto che sembra spegnersi gradualmente. Ma un ottavo di finale di Champions League da giocare con un minimo vantaggio nel risultato, più una semifinale di Coppa Italia in programma ad aprile contro la Juventus, provano a consolare i pessimisti.
    Attenzione però a rimanere a lungo in mezzo a due fuochi così incandescenti: tecnico e patron si evitano, ma non se le mandano di certo a dire. Tempi di guerra alternati a lunghi momenti di pace, un classico di casa Lazio, però uscite pubbliche così nette difficilmente si erano viste. La sconfitta di Firenze ha fatto detonare il malumore, generato da punti di vista completamente opposti con al centro il mercato estivo. I due restano chiusi nel loro scontento che, molto probabilmente, li spingerà verso l’addio a giugno: ci sono guasti tecnici legati ai limiti di rosa e alle croniche amnesie.
    “La società è stata chiara sul mercato”
    Sarri ha tolto il velo nel post-gara di Firenze, inchiodando ogni componente della piramide alle proprie colpe: “Ognuno si prenda le sue responsabilità. La società a luglio è stata chiara su chi faceva il mercato. Non so se abbiamo la struttura materiale e mentale per fare tre-quattro competizioni”, è stata l’ammissione del tecnico che ha mandato su tutte le furie Lotito.
    Il presidente dei “100 milioni spesi”, cifra più volte sbandierata dal patron per rivendicare uno sforzo che, da quando è alla Lazio, non s’era mai visto per alcun allenatore. Secondo Lotito la squadra è più competitiva rispetto a quella che neanche un anno fa chiuse seconda in classifica, è inaccettabile vederla ottava oggi, dopo gli enormi sforzi economici.
    E invece si prosegue con un’instabilità mentale preoccupante, alcuni dei nuovi acquisti su cui il patron puntava fortemente si vedono col contagocce (Castellanos), altri sono spariti completamente dai radar (Kamada). Il cortocircuito è che Sarri – per mantenere aperto un ciclo che già considerava ampiamente chiuso – aveva richiesto elementi pronti per il campionato italiano, garanzia assoluta per stabilizzarsi su un livello alto e sempre competitivo.
    Sarri-Lazio: finale già scritto?
    Invece questa Lazio sembra essere scoppiata sul più bello, brillante solo nelle vetrine della Champions, pigra e monotona nelle serate qualsiasi del campionato. Lotito e Sarri non potranno evitarsi per sempre, anche perché Milan e Bayern Monaco potrebbero peggiorare la salute di un matrimonio che vede qualcosa in più delle semplici titubanze. Intanto il gelo imperversa e rischia di incancrenire le prospettive di una stagione che a Roma, come spesso accade, sembra essersi già conclusa a marzo. Ad alcuni non serve neanche attenderne il finale. LEGGI TUTTO

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    Sarri, altro schiaffo alla Lega Serie A: “Nuova imboscata”

    Lazio, Sarri e “l’imboscata” della Lega
    L’allenatore biancoceleste si è espresso così sulla situazione: “Dobbiamo andare avanti gara dopo gara, senza guardare nulla e nessuno. Ringraziamo sentitamente la Lega Serie A perché ci ha teso un’altra imboscata facendoci disputare un’altra gara alle 12.30 dopo una gara Champions League giocata mercoledì sera. L’obiettivo oggi è la partita, senza pensare al passato né al futuro. C’è solo la partita”.
    La Lazio, per 9/11, è la stessa vista col Bayern Monaco: “In questo momento non abbiamo molte possibilità di rotazione, bisognerà stringere i denti, senza cercare alibi”. Infine sul Bologna, in piena lotta per un posto in Champions League: “In questo girone di ritorno riesce a tenere più possesso palla, più palleggio. E mantiene sempre un ottimo equilibrio: sarà una gara complicata”. LEGGI TUTTO

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    Lutto per Sarri: il tecnico lascia subito l’Olimpico dopo Lazio-Napoli

    ROMA – Arriva solo un pari dalla sfida contro il Napoli per la Lazio di Maurizio Sarri. Solo un punto al termine di una sfida nella quale i biancocelesti hanno porvato con maggiore insistenza a trovare la via del gol, non riuscendo a superare il muro difensivo dei campioni d’Italia. Al termine della sfida il tecnico laziale non si è presentato ai microfoni di Dazn e al suo posto è arrivato il vice Giovanni Martusciello. Chiarito subito il problema per Sarri, colpito da un lutto improvviso è andato via dallo stadio subito dopo il triplice fischio.
    Le parole di Martusciello
    “Il primo tempo siamo entrati più contratti, davanti una signora squadra. Era complicata, c’era da pensare per non commettere gli errori fatti contro l’Inter. Nel secondo tempo siamo saliti per una decina di metri, non siamo riusciti a far gol ma è stata una buonissima prestazione. Il risultato sposta, certo si doveva vincere ma ottimo lo spirito nella ripresa”, ha analizzato così il match Martusciello che ha aggiunto: “Il Napoli non ha creato chissà cosa. Guendouzi ha fatto un ottimo secondo tempo, come squadra ci è mancata la cattiveria. Ci prendiamo il pareggio e la prestazione di spirito”. LEGGI TUTTO

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    Sarri: “Rovella mi ha sorpreso. Derby? Mi interessa solo una cosa”

    La Lazio apre al meglio il suo 2024 imponendosi con il risultato di 2-1 in casa dell’Udinese. A decidere la sfida ci hanno pensato Luca Pellegrini con un calcio di punizione e Matias Vecino nella fase finale del match. Al termine del match ai microfoni si è presentato Maurizio Sarri, che ha dichiarato: “È stata una partita difficile perchè è stata sporca, su un terreno non ideale con una squadra piu fisica di noi. Sono contento di come i ragazzi hanno reagito, c’è stato uno spirito diverso rispetto a qualche mese fa. Sull’1-1 non abbiamo mollato e abbiamo vinto giustamente, non avevamo concesso quasi niente. Dal punto di vista della mentalità e del carattere siamo una squadra che deve trovare ancora un’espressione definitiva. Se siamo quelli dell’ultimo mese è tanta roba, ma dobbiamo rimanerci a livello mentale”.
    Sarri, le parole su Rovella e sul derby
    Sarri ha proseguito: “Rovella in questo momento fa meglio fa la fase difensiva, in impostazione ha ancora grandi margini di crescita. Può verticalizzare di più e perdere meno palloni. In fase difensiva mi ha sorpeso, non mi aspettavo questo numero di palloni recuperati. Cambi? Isaksen ha preso un colpo, Kamada era già ammonito e quindi ho preferito fare altre scelte. Sono contento di chi è entrato. Infortuni? Domani ci saranno dei controlli, potrebbe essere una situazione un po’ più difficile per Luis Alberto ma non per Immobile”. Infine, sul derby contro la Roma: “La formula della Coppa Italia non mi piace, non mi interessa il passaggio del turno ma solo la vittoria nel derby per la nostra gente”. LEGGI TUTTO

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    Sarri, una Lazio senza paura: “Chi voglio affrontare agli ottavi di Champions”

    MADRID (Spagna) – Cade al Wanda Metropolitano la Lazio di Maurizio Sarri che chiude al secondo posto nel girone alle spalle dell’Atletico Madrid. Ai microfoni di Sky è questa l’analisi del tecnico biancoceleste: “Sono un pò arrabbiato perchè contro questo avversario e quello che abbiamo sbagliato lo abbiamo pagato, mi dispiace l’approccio ai due tempi, c’era un divario di cattiveria che abbiamo pagato. pensavo di arrivare al apri prima dell’intervallo, ma avversari forti, noi abbiamo fatto il massimo”. E sull’avversaria agli ottavi non si nasconde: “A questo punto spero di trovare il Barcellona. Mi piacerebbe, mi dispiace che stanno in un altro stadio, ma mi manca tra i top club e mi piacerebbe”.
    Sarri e la caratura mentale della Lazio
    Accedere agli ottavi spensierati, Sarri non è d’acordo: “Spensierati, nei primi 10′ del primo e del secondo tempo troppo spensierati questa sera. Non mi pare il caso”. Poi sul cammino in campionato conclude: “Se per caratura si intende quella mentale sono d’accordo. Facciamo fatica a reggere più competizioni. Quest’anno sta accadendo il contrario dell’anno scorso dove eravamo poco attenti in Europa e determinati in campionato. Abbiamo una caratura mentale non ancora a questi livelli”.
    Atletico-Lazio, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Sarri polemico: “Da quando sono arrivato la Lazio è sempre in crisi”

    La Lazio accede ai quarti di finale di Coppa Italia (dove potrebbe affrontare la Roma) grazie al successo contro il Genoa per 1-0. Al termine della sfida Sarri si è presentato ai microfoni commentando in maniera polemica: “Contro il Cagliari avevamo fatto una buona partita. Io sono tre anni che sono a Roma e tre anni che la Lazio è in crisi. Siamo in crisi ma abbiamo vinto tre partite nell’ultima settimana. La responsabilità di non aver chiuso la partita, comunque, c’è anche stasera come c’è stata con il Cagliari”.

    Sarri su Guendouzi, Vecino e Felipe Anderson

    Il tecnico della Lazio ha proseguito: “Guendouzi è un ragazzo di grande energia e grande personalità, uno a cui piacciono le sfide. Ora è in buone condizioni fisiche e mentali, già in Premier mi aveva impressionato per energia straripante. Caso Vecino? La società ha deciso, ne riparleremo tra un po’ di giorni. Nel finale abbiamo giocato con Marusic difensore centrale, un ruolo che non ha mai fatto in tre anni. sono contento dell’atteggiamento della squadra”. Infine, un commento su Felipe Anderson: “Non è mai stato costante, l’anno scorso ha avuto un lungo periodo positivo. È croce e delizia, in questo momento è croce. È un ragazzo sensibile nei rapporti e nelle critiche”.  LEGGI TUTTO