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    Diretta Inter-Verona ore 15: probabili formazioni e come vederla in tv e in streaming

    MILANO – Reduce dai due pari di fila ottenuti sui campi di Napoli e Spezia l’Inter di Antonio Conte, capolista a +10 sul Milan (impegnato nel posticipo di domani in casa della Lazio) e a +11 su Atalanta e Juventus, vuole tornare alla vittoria per riprendere la sua corsa verso lo scudetto. A otto giornate dalla fine del campionato i nerazzurri ospitano oggi (domenica 25 aprile, ore 15) a San Siro il Verona di Juric, che cerca invece riscatto dopo tre ko di fila.
    Le probabili formazioni di Inter-Verona
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen, Perisic; Lukaku, L. Martinez. Allenatore: Conte. A disposizione: Radu, Padelli, Ranocchia, D’Ambrosio, Darmian, Young, Gagliardini, Vecino, Sensi, Sanchez, Pinamonti.Indisponibili: Kolarov, Vidal. Diffidati: Darmian, Lukaku, Young.
    VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Gunter, Magnani; Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic; Barak, Bessa; Lasagna. Allenatore: Juric. A disposizione: Berardi, Pandur, Dimarco, Cetin, Ceccherini, Ruegg, Zaccagni, Colley, Salcedo, Favilli, Kalinic.Indisponibili: Veloso, Vieira, Benassi, Lovato. Squalificati: Sturaro Diffidati: Ceccherini, Tameze
    ARBITRO: Abisso di Palermo.
    GUARDALINEE: Galetto e L. Rossi.
    IV UOMO: Prontera.
    VAR: Nasca.
    AVAR: Valeriani.
    Segui Inter-Verona in diretta su Dazn e Dazn 1 LEGGI TUTTO

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    «Scudetto, non è finita»

    Le premesse e forse le aspettative erano altre in seno a tifosi e società ad inizio anno. Non è stata una stagione da incorniciare per la squadra di Andrea Pirlo. La Juve si ritrova a lottare per un posto che possa garantirle la qualificazione alla Champions, obiettivo che non deve assolutamente fallire, però calcoli e calendario a portata di mano, i bianconeri hanno l’obbligo morale di credere ancora nel sogno scudetto. È pur vero che l’Inter è vicina al tricolore, ma la squadra di Conte che meritatamente si trova in testa alla classifica, non può permettersi di rilassarsi nonostante i 12 punti di vantaggio. Con 24 punti a disposizione e con lo scontro diretto a Torino, non è utopia tentare di fare un’impresa che avrebbe dell’incredibile. È pur vero che se lì davanti i nerazzurri continueranno a macinare punti i giochi sono conclusi, ma la Juve ha la rosa e le carte in regola per tentare di vincerle tutte fino alla fine senza avere rimpianti, più di quanti già ce ne siano.

    Almeno 6 puntiLa settimana che intercorre tra la sfida con il Napoli, la trasferta di La Spezia e la partita in casa con il Verona è decisiva per l’assegnazione del tricolore, sulla sponda dei Navigli. Non me ne vogliano i tifosi nerazzurri, però se malauguratamente l’Inter non dovesse portare a casa minimo 6 punti in queste tre partite potrebbe riaccendere un lumicino di speranza all’ombra della Mole. I bianconeri, sottolineando ancora che bisognerebbe vincerle tutte da qui alla fine, dovrebbero cercare di arrivare allo scontro diretto a 5 punti di distacco e poi lì giocarsi il tutto per tutto come se fosse una partita secca da dentro o fuori, cercando di vincere con due gol di scarto e costringendo i nerazzurri a prendere obbligatoriamente i tre punti nell’ultima partita in casa con l’Udinese. È pur vero che bisogna concentrarsi di più sul raggiungere un posto certo tra le prime 4, ma se lì davanti qualcuno dovesse avere qualche tentennamento, bisognerà essere bravi a non lasciarsi sfuggire nulla, anche perché la storia ci insegna che finché non c’è l’aritmetica tutto è possibile e il calcio sa regalare sempre grandi emozioni. Si sa, la pressione e le vertigini quando stai lassù in alto possono fare brutti scherzi.

    * intermediario e procuratore sportivo LEGGI TUTTO

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    Conte mostra i muscoli: “L'Inter ha ridotto il gap con la Juve”

    MILANO – Dopo un 3-0 convincente come quello rifilato dalla sua Inter al Genoa sul prato amico di San Siro c’è anche un pizzico di rimpianto a velare la soddisfazione di Antonio Conte: “Peccato essere usciti dall’Europa – dice il tecnico della capolista nel post partita – perché oggi ce la giocheremmo anche in Champions League”. Già, perché la squadra nelle ultime settimane è cresciuta in maniera esponenziale, trovando la forza per tentare una prima ‘fuga scudetto’ con il +7 sul Milan che stasera farà visita alla Roma: “Il calcio è la mia passione e la guarderò – assicura sorridendo Conte -, è una bella partita”. 

    Inter-Genoa 3-0: tabellino e statistiche
    “Scudetto? Strada lunga”
    Intanto c’è però da analizzare la gara dei suoi contro i liguri e più in generale l’evoluzione della squadra: “Abbiamo affrontato un Genoa che era in ottimo stato di forma e che nell’ultimo periodo teneva il nostro passo. Siamo stati bravi – afferma con orgoglio Conte -, con il giusto approccio e poi con voglia e determinazione, abbiamo concesso solo qualche cross e segnato tre gol senza contare i salvataggi di Perin. Siamo contenti perché il lavoro sta pagando, anche più dell’anno scorso. La squadra sta prendendo consapevolezza dei propri mezzi, crescendo nei singoli e nel collettivo oltre che nella lettura dei momenti delle partite. Ora ne mancano 14 e per noi non deve fare differenza l’avversario che abbiamo di fronte: bisogna sempre tenere le antennne dritte se vogliamo davvero fare qualcosa di bello e dare una grande soddisfazione al popolo nerazzurro”.
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    “Juve riferimento, ridotto il gap”
    Fa sensazione intanto vedere l’Inter a +10 sulla Juve (che deve però ancora recuperare la partita col Napoli) mentre l’anno scorso, a questo punto del campionato, era sotto di tre punti rispetto ai bianconeri: “Già nella passata stagione avevamo nettamente ridotto il gap – rivendica l’allentore nerazzurro – e quest’anno abbiamo contiuato a farlo. Si è creata sinergia ed empatia tra di noi, stiamo facendo qualcosa di bello e importante ma ripeto: mancano ancora 14 partite”. E le vicende societarie, assicura Conte, non condizioneranno la corsa della squadra: “Quando stai all’Inter devi sempre provare a vincere, al di là dei momenti, per rispetto della storia del club e dei tifosi. Noi proviamo a incidere dove possiamo, per il resto è inutile perdere energie su cose che non possiamo determinare”. Chiusura sul Parma: “Turnover in vista dell’Atalanta? Con quattro giorni di recupero non ce n’è bisogno – spiega il tecnico nerazzurro -. Pensiamo a una gara alla volta e rispettiamo molto gli emiliani, allenati dal mio amico Roberto D’Aversa: manderemo in campo la formazione migliore”.
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