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    Torino senza Vlasic colpito da gastroenterite

    INVIATO A SALERNO – Colpo di scena Vlasic nel Torino. Il croato non è nemmeno in panchina all’Arechi. È stato appiedato da un attacco acuto di gastroenterite. Al suo posto Seck. Partita delicatissima per il Torino se si pensa anche al calendario poi in arrivo. Roma, Lazio, Verona, Juventus e Inter. Indi per cui riuscire a spiccare il volo qui a Salerno sarebbe fondamentale per mettere fieno in cascina e mantenere alto il livello della fiducia e dell’entusiasmo. Zapata unica punta, anche il modulo non cambiato sarà un motivo di discussione, alla fine, nel bene come nel male. LEGGI TUTTO

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    Schuurs, Seck e il Toro: “Tifosi, così svoltiamo!”

    SETTIMO TORINESE – Perr Schuurs e Demba Seck hanno presenziato alla nascita della partnership tra JD Sports e il Torino. Tutti e due i giocatori granata pensano alla sfida contro la Fiorentina di domenica 22 maggio, importantissima per arrivare all’ottavo posto. «Sarà una battaglia, i viola sono forti ma noi davanti alla nostra gente possiamo vincere. E ovviamente invitiamo i tifosi a starci vicino. Abbiamo bisogno di loro, assieme andremo lontano». Poi hanno parlato del loro futuro rimandando tutto a fine stagione. «Adesso abbiamo in testa e nel cuore solo queste ultime tre sfide che ci potrebbero portare lontano». Firmato Perr Schuurs e Demba Seck. LEGGI TUTTO

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    Torino, con la qualità si vince. Il problema è che entra tardi…

    INVIATO A EMPOLI – La qualità fa la differenza e il Toro riesce a evitare la sconfitta quando Juric cambia la faccia alla formazione innestando Miranchuk, Sanabria e Lukic. Da 2-0 per l’Empoli a 2-2 tra l’82’ e l’85’, con un palo preso dal russo giusto al 90’ (e in precedenza aveva già colpito un legno anche Ricci, ex dei toscani, autore di un secondo tempo splendido per efficacia e qualità). Se i granata avessero vinto non avrebbero rubato nulla, nel conteggio complessivo delle occasioni create. Resta una rimonta tonificante in vista del quarto di finale di Coppa Italia a Firenze.

    Empoli-Torino 2-2: tabellino e statistiche

    Primo tempo a passeggio…

    Il Torino si è allenato per 45 minuti, i primi, con un minimo di turnover adottato da Juric (dentro Seck, Radonjic e Bayeye per Sanabria, Miranchuk e Singo): un po’ per tattica specificatamente anti-Empoli, un po’ per evitare di sprecare troppe energie in vista dei quarti di Coppa Italia. Non inevitabile, ma quasi, che potesse combinare poco davanti e poi prendere un gol davanti a un Empoli più manovriero e portato alla corsa, pur quasi sempre controllato dallo schieramento corto dei granata. Cosa che infatti è capitata nell’unica situazione in cui una disattenzione in marcatura si è materializzata (37’): allorché un angolo battuto alla perfezione da Marin sul primo palo ha visto un solitario Luperto scattare da dietro (immobile Ricci, inizialmente vicino al difensore) e bruciare Rodriguez di testa in anticipo, con Milinkovic-Savic stecchito a metà strada.

    …secondo tempo di corsa

    La qualità fa la differenza nella ripresa, anche se dopo un palo di Ricci e un miracolo di Vicario su un tiro a giro di Miranchuk l’Empoli trova all’improvviso il classico golaço con Marin (un missile forse leggermente deviato da Schuurs all’incrocio). Gli ingressi del russo, di Sanabria e di Lukic trasformano comunque il Toro, progressivamente: i granata dominano il possesso, al 37’ l’ex Ricci sublima il suo ottimo secondo tempo con un tocco volpino in area riaprendo la partita e appena 3’ dopo Sanabria con un tiro da fuori firma il 2-2. L’Empoli, già da un po’ alle corde, rischia di crollare definitivamente, ma viene salvato ancora da Vicario (parata ancora su Ricci) e poi da un altro palo preso da Miranchuk col suo sinistro al solito vellutato. Curiosità, per concludere: Sanabria, autore del 2-2, aveva segnato con la maglia del Genoa 4 anni fa, anche all’epoca il 28 gennaio qui a Empoli, la sua prima rete in A.   LEGGI TUTTO

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    Torino: contro l'Empoli tutti presenti

    TORINO – È finita la panchina corta, Ivan Juric per la prima volta in questa stagione potrà scegliere. Per domenica, alle 12.30, contro l’Empoli sono tutti abili e arruolati. Anche Ricci, Pellegri, Seck e probabilmente Vojvoda. Il kosovaro è il meno sicuro di tutti, ma almeno per la panchina c’è la speranza: la prossima sfida al Grande Torino sarà decisiva per disegnare il futuro dei granata. In caso di tre punti si potrà sperare in qualche cosa di positivo, altrimenti si rischia un’altra volta, come spesso è successo negli ultimi anni, di trascorrere una stagione più insipida di una minestra riscaldata. E allora è facile pensare che per l’occasione il tecnico recuperi giocatori importanti. Miranchuk, per esempio, avrà giorni d’allenamento in più e, quindi, dopo la non brillante prestazione di Napoli potrà dare un contributo importante con a fianco Vlasic. E ci sono anche grandi possibilità di vedere Pellegri in campo dal primo minuto. Diamo, poi, per scontato l’impiego di Schuurs dall’inizio. Inspiegabile il motivo per cui l’olandese non parta sempre dall’inizio, visto che nelle tre partite in cui è stato impiegato è risultato sempre tra i migliori, se non il migliore. Insomma, quella che inizia domani sarà per i granata una settimana molto importante e Juric chiederà ai suoi di svoltare, riprendere il cammino delle prime giornata di campionato. L’allenatore, tra l’altro, dovrà valutare con molta attenzione il recupero di Ricci, considerato indispensabile per il centrocampo. Senza di lui, e non è un caso, la squadra ha perso un punto di riferimento importante visto che Lukic, dopo l’ammutinamento di Monza, non è più tornato quello dei giorni migliori.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Toro-Sassuolo, Juric prepara la sorpresa Seck

    Torino. Odor di sorpresa in attacco, questa sera per il Torino. Juric nella rifinitura ha infatti riprovato Seck da centravanti, come già in alcune fasi degli ultimi allenamenti dei giorni scorsi. Se giocherà lui, Seck, formalmente un jolly offensivo sin qui impiegato da ala o da trequartista nel 3-4-2-1, avrà alle spalle Radonjic, destinato a tornare dal primo minuto dopo la panchina iniziale di San Siro (stavolta è atleticamente a posto), e Vlasic, alla ricerca del quarto gol in granata. Se effettivamente sarà questa la soluzione nella gara di stasera contro il Sassuolo, a rimanere seduti tra le riserve saranno Sanabria e Pellegri. Una doppia bocciatura in un colpo solo? Soprattutto stupirebbe, nel caso, il confinamento del più giovane attaccante italiano, l’unico vero centravanti a disposizione di Juric, finora schierato titolare in campionato solo una volta, nella vittoria con il Lecce. Nella conferenza della vigilia, Ivan aveva ammesso il problema del gol che in più di una partita ha già attanagliato il Torino. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Ecco come giocheranno Miranchuk e Vlasic

    TORINO – Con l’arrivo di Vlasic e Miranchuk il Toro ha dato una decisa sterzata al mercato e adesso per Juric le variabili là davanti cominciano a essere interessanti, anche se magari non a partire dalla partita di sabato in casa del Monza, debutto di campionato. Perché i due nuovi arrivi sono gli uomini che il tecnico croato ha fortemente voluto per schierarli alle spalle di Sanabria o Pellegri nel 3-4-2-1 e non c’è dubbio che permetteranno ai granata di compiere un significativo salto di qualità sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista dell’esperienza anche internazionale. Nella sua mente Miranchuk giocherà a destra e Vlasic a sinistra e a questo punto Radonjic – che pure contro il Palermo in Coppa Italia ha lasciato una più che buona impressione – sarebbe destinato alla panchina, così come Demba Seck. D’altra parte, è questo un ruolo chiave per Juric, che non a caso aveva chiesto a Cairo e Vagnati addirittura tre trequartisti. È probabile che a questo punto i giochi siano fatti, anche perché nell’organico del Toro c’è ancora Linetty, che può rappresentare un’ulteriore alternativa a destra, oltre che in mezzo, in attesa per lo meno di capire quale sarà il suo destino. LEGGI TUTTO

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    Torino, adesso il jolly Seck non va più via

    WAIDRING – Non va più via. Per meriti e per forza. Demba Seck, 21 anni, e un destino che sta cambiando di settimana in settimana. Ma non poteva essere altrimenti, d’altra parte. C’era una volta un mercato (ipotetico, tarato a cavallo tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate) che portava alla luce la possibilità che il giovane jolly offensivo senegalese venisse ceduto in prestito per farsi meglio le ossa e giocare con continuità. Ma ormai la situazione sta ribaltandosi, in primo luogo perché (Radonjic a parte) il reparto offensivo del Torino ha conosciuto solo partenze. Brekalo, Pjaca, Praet, Belotti. E Zaza ai margini della rosa. È stato riscattato Pellegri, resta Sanabria, c’è il serbo e poi fine. Voi fareste andare via un giovane in rampa di lancio come Seck, a questo punto? Ovviamente no. Anche perché il ragazzo qui in Austria sta dimostrando di essere sintonizzato bene sui dettami di Juric. Persino meglio, rispetto ai primi mesi nel Torino.Sullo stesso argomentoSeck: “Toro, voglio fare grandi cose. Juric mi dice: dribbla, dribbla e segni”Torino

    Preso dalla Spal, a gennaio. Con ridotte chance, di lì a maggio. Sei presenze, 142 minuti giocati in tutto, quasi esclusivamente confinati nei 2 mesi finali del campionato. Un carattere forte, una mentalità da professionista da affinare, qualche esuberanza giovanile di troppo. Era il suo ritratto. Che ora sta cambiando: decisamente in meglio. Tatticamente, Juric lo sta utilizzando in un doppio ruolo: nel canonico 3-4-2-1 da trequartista, nel 3-5-2 come una delle due punte leggere là davanti. Sta dimostrando le sue qualità, col Trabzonspor l’ha anche buttata dentro: prima volta.

    Guarda la galleryJuric osserva il suo Torino: Lukic si gode il momento

    Dopo il gran lavoro dei mesi scorsi, Ivan lo sta seguendo con spirito positivo e fiducioso sin dal primo giorno di ritiro. E Seck, non a caso, lo sottolinea: «Per me è come un padre, mi vuole bene, mi aiuta tanto, sono contento, sento la sua fiducia e quella della società. Nei mesi scorsi non ho giocato molto, per cui ora sono ancor più carico. Voglio fare tante belle cose. Il mister e Lukic mi ripetono che ho talento, ma anche che devo lavorare e ancora lavorare. E rinforzarmi fisicamente. Ora sono salito a 80 chili, devo arrivare a 83. Juric mi dice di attaccare sempre l’avversario, di provare l’uno contro uno in dribbling senza preoccuparmi se non riesco ad andar via, di provarci e riprovarci. Però mi dice anche: quando ti aggrediscono sei troppo leggero. Un paio di settimane fa mi prese da parte: gioca tranquillo, il gol arriverà, l’importante è andare di continuo in pressione sugli avversari. E così è stato, aveva ragione». I suoi idoli sono Mbappé e Haaland. Adora il basket, da quel mondo ha “rubato” il balletto curioso che inscena quando segna. Aveva un futuro disegnato in un modo, ora con merito sta ridipingendo il quadro.

    Guarda la galleryIl Toro cala il tris! Doppio Radonjic e Seck per i granata LEGGI TUTTO

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    Seck: “Toro, voglio fare grandi cose. Juric mi dice: dribbla, dribbla e segni”

    WAIDRING – Demba Seck, 21 anni, preso a gennaio dalla Spal: ecco chi è (per forza, oltreché per meriti) il nuovo rinforzo del Torino per la trequarti, dopo Radonjic, in attesa che Cairo riesca a dare altri jolly offensivi a Juric. Che aspetta Laurienté e invoca il ritorno di Praet. Dopo il gran lavoro dei mesi scorsi, Ivan sta seguendo Seck con spirito positivo e fiducioso sin dal primo giorno di ritiro. E il senegalese, non a caso, lo sottolinea: «Per me è come un padre, mi vuole bene, mi aiuta tanto, sono contento, sento la sua fiducia e quella della società. Nei mesi scorsi non ho giocato molto, per cui ora sono ancor più carico. Voglio fare tante belle cose. Il mister e Lukic mi ripetono che ho talento, ma anche che devo lavorare e ancora lavorare. E rinforzarmi fisicamente. Ora sono salito a 80 chili, devo arrivare a 83. Juric mi dice di attaccare sempre l’avversario, di provare l’uno contro uno in dribbling senza preoccuparmi se non riesco ad andar via, di provarci e riprovarci. Però mi dice anche: quando ti aggrediscono sei troppo leggero. Un paio di settimane fa mi prese da parte: gioca tranquillo, il gol arriverà, l’importante è andare di continuo in pressione sugli avversari. E così è stato, aveva ragione». Vedi la rete al Trabzonspor, sabato scorso. La sua prima in partita con la maglia granata addosso.Guarda la galleryIl Toro cala il tris! Doppio Radonjic e Seck per i granata LEGGI TUTTO