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    Torino, paradosso Ricci e Seck: pagati cari e inutilizzati

    TORINO – Il Toro degli ultimi tre mesi vive sulle montagne russe. Qualche grande prestazione, poche vittorie, troppi rimpianti, ma anche diverse battute d’arresto. Le prove dei singoli, ovviamente, seguono l’andamento della squadra: se nel girone d’andata tanti giocatori si sono esaltati, quello di ritorno per ora ha fruttato qualche preoccupante involuzione. Oltre a due equivoci belli e buoni: Samuele Ricci e Demba Seck. La loro è una situazione paradossale, per certi versi difficile da spiegare. Perché in rosa ci sono, ma non giocano. Dovevano essere un valore aggiunto per il rush finale, ma finora sono stati due oggetti misteriosi.Sullo stesso argomentoTorino, Juric si tiene così: Cairo deve svoltare in tuttoTorino

    E non certo per colpe loro, anzi. Balza ovviamente all’occhio la condizione di Ricci: miglior giocatore della Serie B 2020-21 e autore di un grandissimo avvio con l’Empoli in Serie A, che gli ha permesso di spiccare il volo verso il Toro. […] Normale che venga da chiedersi il perché dell’arrivo di Ricci già a gennaio: ok comprarlo perché il talento è purissimo e il Toro ci ha visto giusto, ma perché non lasciargli terminare il campionato a Empoli? Magari strappando uno sconto sul cartellino (il costo è pari a 2 milioni per il prestito e 8.5 per il riscatto obbligatorio)? A guardare gli altri dalla panchina, Ricci rischia di non crescere. […] Lo stesso discorso vale per Seck. Il Toro si è scapicollato per prenderlo sul gong del mercato, strappandolo alla Spal per circa 4 milioni di euro. È un talento grezzo, ma pagato non poco per le casse granata. Dunque, perché non lasciarlo ancora cinque mesi in Emilia a giocare?

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    Seck: “Ho accettato il Torino in meno di un secondo”

    TORINO – “Sono partito dalla serie D e sono in serie A, è un sogno: ho accettato la chiamata del Toro in meno di un secondo”. Sono state queste le prime parole pronunciate da Demba Seck nella sua conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore del Torino. “Sono bravo nell’uno contro uno e mi piace molto giocare sulla trequarti – ha raccontato il ventunenne attaccante arrivato dalla Spal nell’ultimo giorno del mercato invernale – ma davanti al portiere sbaglio ancora troppo: devo migliorare molto, con il lavoro ce la farò”. Parlando invece dei suoi giocatori preferiti, Seck ha fatto due nomi: “Guardo tanto calcio, non ho idoli ma osservo attentamente cosa fanno Haaland e Mbappé”. LEGGI TUTTO