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    Vlahovic, la Serbia e il gossip da quattro soldi: cosa c’è di vero

    Per ora quello di Dusan Vlahovic è un Mondiale complicato. L’attaccante della Juve infatti ha giocato soltanto una trentina di minuti con la Serbia e il suo allenatore Stojkovic durante l’ultima conferenza stampa si è detto preoccupato per le sue condizioni: ” Dusan non è al meglio, non sta benissimo. Non è ancora pronto per giocare a questi livelli, è un motivo di preoccupazione per noi” –  queste le parole del ct. Il problema della pubalgia tormenta Vlahovic dall’estate e per lo stesso infortunio ha saltato anche le ultime quattro partite di campionato.

    Il fango su Vlahovic e il gossip senza fonti

    Nelle ultime ore peròsi sta diffondendo un pettegolezzo proprio su Dusan. Un giornalista olandese di Espn ha dichiarato in diretta che dietro al mancato impiego dell’attaccante della Juve si celerebbe una questione privata: una relazione che il numero nove bianconero avrebbe avuto con la moglie di un suo compagno di nazionale, Predrag Rajkovic. Come fonte Cristian Willaert cita solo “alcuni giornalisti serbi” che “gli avrebbero confermato” che “gira questa storia”. Chissà se questi “giornalisti serbi” hanno anche informato Willaert dei probloemi fisici che Vlahovic sta affrontando, pare girerebbe anche questa storia… LEGGI TUTTO

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    Il sogno Mondiale di Vlahovic per far decollare la Serbia. E poi la Juve

    «Tutto comincia con un sogno più grande di te e tutto ciò che devi fare è credere che un giorno sarai grande come il tuo sogno». Parola di Dusan Vlahovic e il pensiero del serbo sbanca sui social di riferimento dell’attaccante della Juventus, in attesa del debutto iridato contro il Brasile. Una sfida che già scalda i cuori dei tifosi di tutto il mondo, in particolare di quelli bianconeri che potranno ammirare sul campo i movimenti non solo di DV9 (DV18 in Nazionale), ma anche di Filip Kostic, Danilo, Bremer e Alex Sandro tra i verdeoro. Perché è inutile negare l’evidenza: per il popolo juventino il Mondiale in Qatar deve essere l’antipasto di un 2023 talmente straordinario da cancellare gli stenti che hanno preceduto le ultime sei vittorie consecutive, con difesa imbattuta, della squadra di Massimiliano Allegri. Dusan è carichissimo, i tifosi juventini lo supportano anche se da lontano, davanti alla tv. E occhio alle “evoluzioni” mondiali di Angel Di Maria e Leandro Paredes: mai come in questa occasione l’Argentina sente di poter compiere la grande impresa di vincere la competizione iridata, 36 anni dopo. LEGGI TUTTO

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    Juve, Vlahovic e Kostic tra sorrisi e autografi, panchina e tribuna

    Filip Kostic e Dusan Vlahovic pronti all’avventura di Qatar 2022: a poche ore dall’amichevole contro il Bahrain a Riffa, hanno firmato una maglia della Juventus e hanno fatto foto con i fan all’uscita dall’albergo. In attesa dll’esordio di giovedì 24 contro il Brasile a Lusail, il ct Stojkovic ha preferito non portare l’esterno sinistro bianconero nemmeno in panchina: Kostic era infatti uscito al 64′ di Juve-Lazio per un problema muscolare e, dunque, la valutazione dell’allenatore della Serbia è stata quella di non forzare i tempi del suo rientro in campo. Esclusi dalla lista anche Sasa Lukic e Aleksandar Mitrovic, anche loro non al meglio.  Dusan Vlahovic è invece partito dalla panchina per poi entrare a inizio ripresa. LEGGI TUTTO

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    Serbia mondiale? No, è Juventus-Torino: Brasile, occhio!

    TORINO – (e.e.) Dal Vanja Milinkovic Savic show al Vlahovic sorridente che ha panchinato la pubalgia: ed è subito gol. Nel ritiro della Serbia, l’asse Toro-Juventus sostiene la nazionale che pensa in grande. In mezzo dirige Lukic e sulle fasce brillano Kostic e Radonjic. Insomma, un derby dell’amicizia che minaccia il Brasile favoritissimo, avversario nel Mondiale in Qatar. Neymar e comagni sono avvisati. I ragazzi di Stojkovic saranno avversari tosti. E in allenamento è spettacolo puro, tra torello, dribbling e calci da fermo. Dove emerge Vanja, il portierone granata maestro nelle conclusioni potenti e a giro, anche dalla lunga distanza. Il suo sogno: un gol da impazzire. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, la ricarica in serbo. Tra voglia di gol e di derby

    TORINO – (e.e.) La Juventus, con tutti i suoi guai, è temporaneamente accantonata. Così, ecco la ricarica in serbo: Dusan Vlahovic, in Nazionale, ha ritrovato sorrisi, buonumore e carica emotiva, dimenticando nervosismo e incomprensioni. Scortato da Filip Kostic, apre l’allenamento determinato a tirato a lucido. Rivuole il gol, rivuole certe sensazioni che con il gioco di Max Allegri sta faticando a riscontrare quando indossa la maglia della Juve, spesso in fuorigioco e fuori contesto. Domani c’è la sfida di Nations alla Svezia, per far partire l’operazione Mondiale.

    GUAI ALLE SPALLE L’attaccante sta bene, lo conferma lui stesso: «Sono venuto anche durante il processo di recupero per fare il tifo per i miei compagni ed è il minimo che potevo fare per la mia nazionale in quel momento. Il ct Dragan Stojkovic mi è venuto sempre incontro e devo ringraziarlo per avermi aiutato a guarire dall’infortunio nel miglior modo possibile. Ora sono pronto e molto felice di essere di nuovo tra i convocati. Non vedo l’ora di giocare contro Svezia e Norvegia».

    Guarda la galleryIl derby è servito: con la maglia della Serbia

    IL DERBY Nella Serbia, poi, un bel gruppo arriva da Torino: Vlahovic e Kostic della Juventus, Vanja Milinkovic Savic, Namanja Radonjic e Sasa Lukic del Toro. Il derby del 15 ottobre è dietro l’angolo e già sono partite le grandi manovre: ti fermo io, e io segno, e io ti piazzo un tiro da tre punti, e io paro tutto. Da vivere intensamente, così, nella quotidianità. Poi, si avvicinerà il momento e anche i telefonini smetteranno di dialogare. Prima, però, la Serbia felice che andrà ai Mondiali con i ragazzi che vivono su sponde opposte del Po.
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    Milinkovic-Savic, il Mondiale è tuo

    TORINO – La più grande vittoria di Davide Vagnati da quando è arrivato a Torino. Era rimasto il solo o quasi a credere nelle potenzialità di Vanja Milinkovic-Savic e adesso raccoglie meritatamente i frutti della sua sana ostinazione. La convinzione del ds, la scorsa estate, è stata ferrea: il serbo viene così designato come portiere titolare della prima stagione in granata di Ivan Juric. Il tecnico croato approva la mossa: gli dà fiducia, lo butta dentro nelle amichevoli e poi in campionato, venendo ripagato da un girone d’andata superlativo. Il Covid-19, però, spezza il ritmo di Milinkovic-Savic, che da fine gennaio in poi imbocca un tunnel di negatività che gli fa perdere il posto in favore di Berisha. Sembrava che quest’ultimo avesse ribaltato le gerarchie, anche perché il Toro ha provato a piazzare il fratello del laziale Sergej sul mercato. Niente da fare, così i granata hanno abbandonato le trattative per i potenziali sostituti: da Gollini a Gabriel, passando per Dragowski e Meret. Una volta spente le sirene sul possibile addio, Milinkovic-Savic si è rimesso sotto col lavoro. E ha sorprendentemente convinto Juric a ripartire da lui sin dalla gara di Coppa Italia contro il Palermo: scelta vincente, perché c’è anche il portiere fra i protagonisti del brillantissimo avvio di stagione del Toro. Tante ottime parate, ma soprattutto la sensazione che il classe ’97 sia cresciuto in termini di personalità: esce senza troppi affanni e fra i pali ha lavorato tantissimo sui fondamentali in estate. A tal punto da conquistare anche la Serbia. Guarda la galleryVlasic stende il Lecce e lancia il Torino sopra la Juve
    Milinkovic-Savic titolare con la Serbia
    Già, perché Milinkovic-Savic è destinato ad essere il titolare della sua nazionale al Mondiale. Un’investitura importante e tutt’altro che scontata, che rende merito alla sua crescita e che inevitabilmente inorgoglisce il Toro, che dopo tanti anni vede ripagato l’investimento voluto da Gianluca Petrachi nel 2017 (lo prelevò dal Lechia Danzica per 2,6 milioni) e approvato dal presidente Cairo. La vetrina in Qatar è naturalmente molto golosa sotto diversi aspetti. Vanja difenderà la porta di una delle formazioni più intriganti della fase a gironi, che può dire la propria anche in eventuali duelli ad eliminazione diretta. Porterà il Toro in Qatar e il Toro naturalmente seguirà con attenzione il Mondiale di Milinkovic-Savic. Con la prospettiva che possa stupire anche lì: il suo cartellino, di fronte ad un torneo convincente, crescerebbe di valore in maniera esponenziale e l’estremo difensore tornerebbe sotto la Mole con un bagaglio di esperienza enorme. Si gioca il posto con Predrag Rajkovic, portiere titolare del Mallorca: l’ultima parola spetterà al ct Dragan Stojkovic, orientato a puntare con decisione su Vanja. Le prove offerte col Toro hanno fatto la differenza, così come la maturità che è riuscito ad acquisire nel corso dei mesi. A giugno 2022 aveva le valigie in mano, a giugno 2021 sembrava addirittura ai margini del progetto Toro. Prima dell’intervento di Vagnati, che contro tutto e contro tutti lo ha scelto per il nuovo ciclo targato Juric. Scommessa vinta.

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    Tra mercato, attese, polemiche e allenamenti ecco un Toro da… Mondiale

    TORINO – (e.e.) Tra mercato, attese infinite, polemiche (non ultima, quella per la cessione di Bremer alla Juventus: i tifosi ovviamente preferivano l’Inter o l’estero come destinazione per il fortissimo centrale brasiliano, il migliore del campionato…) e allenamenti in Austria, il Toro di Juric si scopre da… Mondiale. In particolare, cresce la colonia serba. Con Vanja Milinkovic Savic e capitan Sasa Lukic ecco infatti Nemanja Radonjic, 26 anni, esterno d’attacco che si è subito preso il posto, là davanti, visti anche i mancati riscatti di Brekalo e Praet e il ritorno in bianconero di Pjaca. I tre, con la Serbia, andranno in Qatar e ovviamente in ritiro fanno gruppo. L’ultimo arrivato ha spiegato quanto sia stato decisivo il compagno Lukic nella scelta di venire al Toro. Insomma, uno tira l’altro. E magari non finisce qui, perché il Toro ha sempre qualcosa in… serbo. LEGGI TUTTO