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    Juve-Napoli, la sentenza attesa per oggi: ecco cosa succederà

    TORINO – La sentenza è attesa per oggi. Il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea darà finalmente un risultato a Juventus-Napoli, la partita fantasma di domenica sera. E potrà essere un 3-0 per i bianconeri o uno 0-0 e palla al centro, con il rinvio della partita a data da destinarsi (molto probabilmente il 13 gennaio, prima data utile). In linea puramente teorica, il giudice potrebbe assegnare solo il 3-0, perché l’usuale iter della giustizia sportiva prevede che lui possa prendere in esame solo i referti arbitrali e sentenzi sulla base di quelli. Poi ricorrendo al secondo grado di giudizio, si possono produrre memorie difensive, testimonianze e altre prove.

    La sensazione, tuttavia, è che questa volta il giudice potrebbe andare oltre il referto dell’arbitro Doveri, visto che ha aspettato le carte della Procura Federale e ha ricevuto la memoria difensiva del Napoli, allegati alla quale ci sono i famosi documenti delle Asl di Napoli, vera chiave della vicenda. Quindi, c’è chi si aspetta che oggi il giudice vada oltre e produca una sentenza tenendo conto di tutto. E sforni quella che, comunque, dovrebbe essere l’esito finale della vicenda: niente 3-0 per la Juventus e Napoli punito per aver violato il protocollo (mancata creazione della bolla dopo la prima positività), forse con un punto di penalità oppure con una multa particolarmente salata. Questo è, comunque, il punto di approdo della vicenda.
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    Serie A, anticipi e posticipi: Lazio-Juve alle 12:30, derby di Torino sabato 5 dicembre

    ROMA – Sono stati annunciati gli anticipi e posticipi della Serie A 2020-21 dalla quinta fino alla quindicesima giornata di andata. Sassuolo-Torino, venerdì 23 ottobre alle 20.45, aprirà il quinto turno del campionato. La Juventus, invece, affronterà il Verona domenica 25 alle 20.45. Chiuderanno il turno, nel monday night, Milan e Roma. Nel corso della settima giornata il lunch match di domenica 8 novembre alle 12.30 vedrà contrapporsi Lazio e Juventus allo stadio Olimpico. Alle 15.00, invece, l’Atalanta ospiterà l’Inter. Nel turno successivo i bianconeri giocheranno sabato sera contro il Cagliari mentre i granata saranno impegnati a Milano domenica 22 novembre alle 15.00 contro l’Inter. Alle 20.45 sarà la volta di Napoli-Milan. Nella nona giornata, invece, la Juventus giocherà sabato alle 18.00 contro il Benevento mentre gli undici di Giampaolo ospiteranno la Sampdoria lunedì 30 novembre alle 18.30. 
    Juve-Torino sabato 5 dicembre
    Il piatto forte della decima giornata di Serie A sarà il derby della Mole tra Juve e Torino che si affronteranno all’Allianz Stadium sabato 5 dicembre alle 18.00. Nel corso dell’undicesimo turno l’undici di Pirlo sarà ospitato dal Genoa di domenica alle 18.00. La dodicesima giornata sarà giocata in infrasettimanale. Spicca la sfida tra Juventus e Atalanta mercoledì 16 dicembre alle 18.30. Alle 20.45, invece, sarà la volta di Inter-Napoli. Nella quattordicesima giornata Chiesa ritroverà la sua ex squadra, la Fiorentina, martedì 22 dicembre alle 20.45. Milan-Lazio e Napoli-Torino, invece, saranno disputate mercoledì allo stesso orario. La Juventus chiuderà il quindicesimo turno domenica 3 gennaio alle 20.45 contro l’Udinese. Nel giorno dell’Epifania, invece, i bianconeri affronteranno il Milan a San Siro alle 20.45. 
    Coronavirus, Ricciardi attacca Mancini: “Dice cose senza fondamento” LEGGI TUTTO

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    Il Napoli perde 3-0 a tavolino! Ma è quello femminile

    TORINO – Il Napoli ha perso 3-0 a tavolino. Notizia clamorosa, ma non è la prima squadra di Gattuso ad aver ricevuto la sentenza del Giudice sportivo, bensì la squadra femminile di Giuseppe Marino che sabato, a Napoli, aveva pareggiato 1-1 con l’Inter. Sembra, tuttavia, esserci un problema nella distinta dove non è stato inserito il medico sociale, che oltretutto non era presente in panchina. E un altro errore sarebbe stato commesso nella composizione della formazione del Napoli che non contiene il corretto numero di calciatrici di formazione italiana.
    IL COMUNICATO – Ecco la notizia pubblicata dal sito della Figc: «Dopo aver esaminato gli atti ufficiali, il Giudice Sportivo – rilevato che in occasione della sfida contro l’Inter la società ospitante non ha inserito nella distinta di gara il medico sociale, peraltro non presente in panchina, e il corretto numero di “calciatrici formate” – ha disposto la sconfitta a tavolino (con il punteggio di 0-3) per il Napoli. Al club partenopeo, che aveva pareggiato 1-1 la partita con le nerazzurre (gol di Hjohlman), è stata anche inflitta un’ammenda di € 3.000».
    REAZIONE NAPOLI – Il Napoli ha commentato la decisione sulla pagina Facebook della squadra femminile: «Il Napoli Femminile ha preso atto del dispositivo che stabilisce lo 0-3 contro l’Inter per i motivi indicati nel comunicato odierno del giudice sportivo. Il Napoli Femminile sta valutando se presentare ricorso nei confronti del provvedimento relativo al risultato sportivo, ma ci tiene a chiarire con forza che il medico sociale Felice Sirico era regolarmente in panchina a svolgere il suo ruolo. La presenza in panchina del medico sociale, che ha anche svolto tutte le funzioni di sua competenza secondo il protocollo vigente, è ampiamente documentata dalle immagini televisive e dunque facilmente riscontrabile». LEGGI TUTTO

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    Juve-Napoli sub iudice: la decisione del Giudice Sportivo

    In riferimento alle partite del campionato di Serie A dell’ultima giornata, il Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea ha indicato come “sub iudice” il risultato di Juventus-Napoli. La partita, in programma domenica sera all’Allianz Stadium, non si è disputata per l’assenza della squadra campana bloccata dalla Asl di Napoli dopo le positività al Covid di Zielinski ed Elmas. Il giudice si è preso altro tempo per decidere sull’esito della gara.
    I presidenti di Serie A infuriati con De Laurentiis

    Serie A, gli squalificati
    Ciro Immobile e Stefano Sensi sono stati squalificati per un turno. Per i due calciatori, espulsi nel corso del match Lazio-Inter, valido per la terza giornata di campionato, anche una ammenda da 10 mila euro.
    Napoli, l’esito dei tamponi LEGGI TUTTO

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    Il calcio si salva senza Speranza

    No, questo titolo non è un errore e nemmeno una contraddizione in termini. Per speranza non s’intende il sentimento di aspettazione fiduciosa nella realizzazione, presente o futura, di quanto si desidera (Treccani dixit). Per Speranza ci si riferisce al ministro della Salute che, in calce al caso Juve-Napoli, ha sentenziato: «Parliamo troppo di calcio. Un po’ meno calcio e un po’ più scuola, se possibile». Una bella dichiarazione di sana demagogia, propalata in tv, senza naturalmente soffermarsi sulle centinaia di scuole che non hanno riaperto, sulle sacrosante proteste degli studenti che non hanno ancora i docenti e dei docenti che non hanno ancora una cattedra, sulla rivolta dei presidi ancora senza banchi, rotanti o non.

    Forse Speranza non lo sa, ma basta che si lega l’ultimo rapporto ufficiale Figc: il calcio conta 35 milioni di tifosi, i tesserati sono 1,4 milioni, le società dilettantistiche 12 mila;il calcio è praticato da 4,6 milioni di italiani e il 64% delle 568 mila partite ufficiali disputate ogni anno, si giocano a livello giovanile e quindi centinaia di migliaia di ragazzi e di ragazze praticano lo sport grazie al calcio, visto che a scuola lo sport si fa poco o non si fa per nulla. E ancora: 300 mila persone lavorano nell’indotto del calcio; 1 miliardo e 250 milioni di euro vengono versati ogni anno all’Erario dal calcio che contribuisce all’1 per cento del Pil, fattura quasi 5 miliardi di euro ed è una delle prime dieci industrie italiane.
    Non poteva mancare l’intervento della sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, la signora che la settimana scorsa voleva sospendere il campionato, salvo fare marcia indietro dopo essere stata bacchettata da Spadafora che aveva definito «avventate» le sue parole. «Lo spettacolo è stato penoso», ha sentenziato la sottosegretaria. E qui stendiamo un velo pietoso. LEGGI TUTTO

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    Juve-Napoli, il retroscena: presidenti infuriati con De Laurentiis

    Il giorno dopo la partita fantasma tra Juventus e Napoli tutto il movimento calcio è infuriato con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. A cominciare dai suoi colleghi che temono l’affondo del campionato, laddove non ci fosse il rispetto del protocollo – scritto proprio per tutelare sia la salute sia il calcio – e fossero le Asl a decidere se una partita si possa o non si possa giocare, con conseguenze economiche drammatiche per un’industria che, al pari di tantissime altre, sta soffrendo per la pandemia.
    «È un brutto precedente, si pensava che ci fosse un protocollo molto chiaro a cui tutte le società doveva attenersi e invece sono intervenute le Asl locali che lo hanno bypassato e creato un grosso caos. Il Napoli? Qualsiasi società che interpella la Asl locale chiedendo cosa fare, magari si sentirà rispondere di non fare la trasferta. E quindi metterà a rischio il campionato» le parole di Enrico Preziosi, presidente del Genoa, il club colpito più duro dal Covid-19 visto che in una settimana ha contato 22 positivi tra giocatori e staff. E, nonostante ne avesse già due alla vigilia della sfida contro il Napoli, la squadra è partita ugualmente ed è scesa in campo al San Paolo. «Noi non abbiamo contattato l’Asl – spiega Preziosi parlando del caso personale – avevamo solo due contagiati, il protocollo prevedeva che se avessimo 10 contagiati potevamo chiedere la sospensione della partita (cosa poi accaduta per la gara successiva contro il Torino, ndr). Così siamo andati a Napoli. De Laurentiis ha contattato l’Asl, secondo me, non viceversa. Non voleva giocarla, forse. Perché? Bella domanda. Insigne si è infortunato con noi, poi aveva due giocatori contagiati. Adesso ci sarà il ricorso del Napoli, un po’ di tribunali, sportivi o civili»
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    Anche le altre società di serie A come Milan, Torino, Atalanta, che pur avendo nelle loro fila giocatori positivi hanno regolarmente giocato nel rispetto del protocollo, mostrano un certo disappunto verso il Napoli: loro si sono attenuti al regolamento, addirittura i rossoneri sono scesi in campo in Europa League senza Ibrahimovic, mentre il presidente del Napoli con il suo comportamento mette a rischio il campionato. Tanto più che lo stesso De Laurentiis aveva fatto una magra figura nei confronti degli altri presidenti quando si era presentato in Consiglio di Lega a Milano mentre era in attesa dell’esito del tampone, risultato poi positivo. Una condotta che aveva messo a rischio la salute di tutti i presenti, costretti a tampone e a isolamento fiduciario.
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    Juve-Napoli, De Laurentiis ha scritto una lettera a Spadafora

    NAPOLI – Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha inviato direttamente al ministro dello Sport Vincenzo Spadafora una missiva di otto pagine in cui si ripercorrono tutti i passaggi e i controlli sanitari del club azzurro negli ultimi dieci giorni circa. Una sorta di ‘memoria difensiva’ in merito al caso del mancato svolgimento della partita Juventus-Napoli di ieri (domenica 4 ottobre). È lo stesso Spadafora a confermarlo a margine dell’incontro con il presidente della Figc, Gabriele Gravina. LEGGI TUTTO

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    Sandulli: “La classifica non deve essere scritta dal Covid”

    TORINO – Piero Sandulli, presidente della Corte Sportiva d’Appello della FIGC, è intervenuto ai microfoni di Punto Nuovo Sport Show, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, per parlare di Juve-Napoli, posticipo della 3ª giornata di Serie A che si sarebbe dovuto giocare all’Allianz Stadium ma che ha visto scendere in campo solo i bianconeri e la terna arbitrale, mentre gli azzurri di Gattuso non sono nemmeno partiti alla volta di Torino. “Il caso Juventus-Napoli? A me sta commentare solo quello che farà la Corte Sportiva: se sarà chiamata a valutare la questione tra Juventus-Napoli o meno. La Corte valuterà i fatti, a meno che non venga trovata una soluzione negoziale tra Ministero e Lega Serie A, come si deciderà nella riunione di oggi. Se la questione non verrà risolta in quella sede e anche il giudice di primo grado non riuscirà a porla in chiaro, allora l’iter vedrà una delle due squadre appellarsi alla Corte Sportiva”. 
    Juve-Napoli, De Laurentiis già si prepara per la giustizia ordinaria
    Napoli, violato il protocollo: cosa farà il giudice sportivo

    Sandulli su Juve-Napoli
    “Ci auguriamo che tutto vada per il meglio, anche perché il numero dei casi sta lievitando e deve lasciarci prudenti. La decisione dell’ASL? Ribadisco quanto detto prima. Non voglio dare giudizi ignorando la documentazione, che ancora non esiste. L’intesa giusta tra le parti? Il problema è che, rispetto al 18 giugno, quando il protocollo fu varato, le cose sono diverse, vista la recrudescenza dei casi. Spero si possano risolvere i problemi passati e soprattutto quelli futuri. Ripeto: la speranza è che la classifica non venga decisa dal Covid. Non ci troviamo in una situazione di normalità, perché manca il pubblico, ma ci auguriamo che almeno in campo le competizioni possano svolgersi senza alterazioni di sorta”.
    Grassani difende il Napoli: “Non si deve giocare a tutti i costi” LEGGI TUTTO