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    Toro, in dubbio Linetty per il Genoa. Karamoh resta a casa

    TORINO – Domani Genoa-Torino: in dubbio Linetty. Si vedrà dopo l’allenamento di oggi pomeriggio, ha detto Juric nella conferenza mattutina allo stadio Grande Torino. Il polacco lamenta una sofferenza al polpaccio, come già settimane fa. In ogni caso, Juric è intenzionato a confermare la squadra che ha dominato il Napoli: con Ricci e Ilic in mediana, dunque. Karamoh non convocato, problema a un alluce: in settimana non si è allenato. Nei giorni scorsi ha chiesto di essere ceduto. Torna invece a disposizione Radonjic, che sarà di nuovo convocato. Ma resta sul mercato, insiste per andare a Monza. LEGGI TUTTO

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    Inter, Arnautovic gol ma il Genoa protesta con Doveri per la spinta di Bisseck

    Il gol dell’Inter e le proteste del Genoa

    L’azione dell’Inter parte da una rimessa laterale di Darmian: il pallone, lanciato lungo dall’esterno nerazzurro, arriva in area, Bisseck fa la sponda con un colpo di testa (in realtà sfiora solamente il pallone ma questo conta poco nella valutazione dell’episodio da moviola) per Barella (che successivamente colpirà il palo favorendo l’intervento di Arnautovic per sbloccare il risultato) ma per prendere posizione sembra spingere con le due mani l’ex centrocampista della Roma, che finisce a terra. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Inter sospesa da Doveri 7 minuti per fumogeni

    La partita tra Genoa e Inter, anticipo della 18ª giornata di Serie A, è stata sospesa dall’arbitro Doveri intorno al 15′ a causa di una coltre di nebbia calata sul campo di Marassi per un fitto lancio di fumogeni sugli spalti. L’arbitro, durante la pausa, ha parlato con i calciatori in campo, in attesa della ripresa del gioco. LEGGI TUTTO

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    Serie A, top 11 del 17° turno: brilla una stella Juve, ci sono Bisseck-Lukaku

    Il sipario è calato e ora è tempo di giudizi sulla 17ª giornata di Serie A. Tante le novità, alcune conferme, qualcuno che si è ritrovato. Tra questi Lukaku, a segno contro il Napoli nel posticipo e autore di una prestazione decisamente positiva. La Lega ha postato la Top 11 dell’ultimo turno di campionato, un 3-4-3 di forza e talento.
    Top 11 Serie A della 17ª giornata: portiere e difesa
    Il miracolo sul tiro di Cambiaghi vale sicuramente i tre punti della Lazio: Ivan Provedel continua a fare bene e a tenere in vita i biancocelesti nei momenti di difficoltà. A lui il guanto d’oro dell’ultimo turno di campionato. A proteggerlo un trio di difesa guidato da Fikayo Tomori, che contro la Salernitana ha realizzato il suo terzo gol in campionato. Una partita dolce-amara però visto l’esito finale e il cambio per infortunio. Nel tabellino del match è entrato anche Federico Fazio, che con la sua rete ha ridato vita ai granata. Completa il reparto Yann Bisseck: il difensore dell’Inter ha realizzato il primo gol in Serie A e ha giocato con personalità, colpendo anche una clamorosa traversa con un tiro al volo poco prima di segnare.
    PORTIERE: Provedel
    DIFESA: Fazio, Tomori, Bisseck 
    Dalla retroguardia agli uomini chiave del centrocampo. Il resto della top 11 è piena di estro… LEGGI TUTTO

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    Anticipi e posticipi Serie A dalla 20ª alla 27ª giornata: quando gioca la Juve

    La Lega Serie A ha ufficializzato la programmazione dalla ventiseiesima alla ventisettisima giornata di campionato, con tanto di anticipi e posticipi e divisione dei diritti tv. Con un punto interrogativo Napoli-Salernitana, con il match che potrebbe disputarsi un giorno prima in caso di eliminazione dalla Coppa Italia dei granata. Saranno rinviate Bologna-Fiorentina, Torino-Lazio, Sassuolo-Napoli e Inter-Atalanta, per l’impegno della Supercoppa italiana con il nuovo format a quattro squadre. Di seguito tutte le partite delle prossime giornate. LEGGI TUTTO

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    Juve, tra rimpianto Lukaku e il nome nuovo per l’attacco che piace a Giuntoli

    TORINO – Si può avere il rimpianto di non aver preso Lukaku? Per qualcuno alla Continassa la risposta è sì. Non c’è la controprova su quello che sarebbe stato l’impatto di Big Rom sulla stagione juventina, anche perché in estate la temperatura degli stessi tifosi era piuttosto fredda nei confronti del belga, per non dire altro: tra i trascorsi interisti e i dubbi sulla sua tenuta fisica, l’opinione pubblica era molto più orientata al no che al sì. E si trattava, ad agosto, di un’operazione di mercato estremamente complicata e rischiosa: una minusvalenza nella cessione di Vlahovic al Chelsea e il pericolo di inserire un giocatore magari funzionale, ma con qualche anno in più e diverse incognite, anche a livello ambientale.

    Lukaku, l’attaccante che sta mancando

    Sotto il profilo puramente tecnico, Lukaku avrebbe forse rappresentato quell’attaccante che sta mancando terribilmente alla Juventus e che avrebbe aiutato a mascherare i limiti di un organico che finora è andato oltre le più rosee aspettative. Big Rom è stato il grande tormentone dell’estate del mercato bianconero e il dilemma è andato avanti fin verso la fine delle trattative, quando il centravanti belga ha accettato il corteggiamento di Mourinho e della Roma. Tra una storia che non si è mai concretizzata e un’altra che, chissà, potrà diventare una nuova telenovela di mercato tra qualche mese. LEGGI TUTTO

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    Inter, sicuro che a Inzaghi non serva una punta?

    A Roma con tre soli attaccanti. Simone Inzaghi, nella notte che può consegnare alla sua Inter il primo allungo in vetta alla classifica, avrà poco da scegliere in attacco perché, dietro alla ThuLa, resta il solo Arnautovic, considerato che Alexis Sanchez è rimasto a casa per un leggero affaticamento muscolare. Davanti la coperta è cortissima e il primo a rendersene conto è proprio l’allenatore, altrimenti non si spiegherebbero le tre panchine di Lautaro in Champions e pure – è storia recente – la sostituzione precauzionale di Thuram con la Real Sociedad, dopo una smorfia del francese all’ennesimo scatto.

    A questo si aggiunge l’idiosincrasia di Sanchez e Arnautovic al ruolo di comprimari: l’austriaco, se non si sente al centro del progetto, rende meno rispetto al suo potenziale (difatti all’Inter ha sbagliato più di una partita), mentre il Niño Maravilla non ha ancora metabolizzato il fatto di avere 35 anni (li compirà mercoledì) e che può essere importante anche giocando solo pochi minuti, ma di qualità. Aveva lasciato Milano perché non gradiva essere un precario e, nonostante le promesse estive fatte ai dirigenti per tornare all’Inter, basta vedere le espressioni che fa ogni qual volta viene sostituito, per capire come dentro di sé il cileno covi un vulcano di insoddisfazione. LEGGI TUTTO

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    Palladino: “La Juve ci ha dato forza. Ora col Milan per far felice Galliani”

    Al Monza basta un gol per ritrovare la vittoria in casa: i biancorossi non conquistavano i 3 punti all’U-Power Stadium dallo scorso 8 ottobre contro la Salernitana. Succeso di corto muso contro il Genoa: decisiva la prima rete in campionato di Dany Mota. Può sorridere Raffaele Palladino, che rivede la sua squadra nella parte sinistra della classifica di Serie A, a quota 21 punti e a sole 2 lunghezze dall’Atalanta di Gasperini.
    Monza-Genoa, è 1-0: l’analisi di Palladino
    Al termine della sfida, questa l’analisi di Palladino ai microfoni di Dazn: “Abbiamo fatto un’ottima partita, ho percepito belle cose in questa settimana. La squadra ha lavorato bene e la sconfitta con la Juve ci ha dato l’energia positiva che serviva. Ci siamo anche un po’ sporcati. Quella di oggi è stata la vittoria del gruppo. I ragazzi sono straordinari e si percepiva nell’aria la voglia di conquistare i tre punti. Ero sereno prima del match perché li vedevo carichi. A fine partita hanno fatto un po’ di casino. Anche Galliani? Sì, lo abbiamo anche bagnato con l’acqua. C’è un bel entusiasmo, è la nostra forza. Moduli? So che in Italia si vede sempre il 3 o il 4, ma per noi non è un problema cambiare. Voglio fare i complimenti a Pedro Pereira e a tutti quelli che sono subentrati e che hanno giocato al posto dei titolari. Le mie parole a Dany Mota? Quando dico qualcosa a un calciatore è perché ci tengo, quando sto zitto è perché non mi interessa. So che può dare tanto sia alla squadra sia a se stesso. Oggi è entrato con la giusta cattiveria e sono contento si sia preso una soddisfazione. Contro il Milan? Sarà molto emozionante e cercheremo di regalare una gioia anche al dottor Galliani”. LEGGI TUTTO