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    Fiorentina-Udinese 0-4: Deulofeu incanta, che batosta per Italiano

    Fiorentina-Udinese, le scelte di Italiano e Cioffi
    Al Franchi va in scena il recupero della 20ª giornata, match non disputato lo scorso 6 gennaio a causa dell’emergenza Covid. Vincenzo Italiano si presenta con il 4-3-3 con Terracciano tra i pali, Odriozola e Biraghi terzini, Milenkovic e Martinez Quarta al centro della difesa, Bonaventura, Torreira e Duncan in mediana e Sottil e Nico Gonzalez ai lati di Piatek. La risposta di Cioffi, forte della salvezza ottenuta domenica scorsa, è un 3-5-2: a sopresa, davanti a Silvestri e in linea con Becao e Pablo Marì, c’è Nuytinck anziché Zeegelaar, quindi Molina ed Udogie a tutta fascia, Walace in cabina di regia, Arslan e Makengo mezz’ali e la coppia Deulofeu-Success in attacco.
    Pablo Marì-Deulofeu, Fiorentina-Udinese 0-2 al 45′
    La prima chance del match è a tinte viola, con Silvestri che, dopo soli 3′, respinge clamorosamente di piede la deviazione a botta sicura di Piatek. Il portiere bianconero si ripete su Nico Gonzalez al 9′, ma tre giri di lancetta più tardi a passare è l’Udinese: Odriozola respinge male il cross di Pablo Marì, il difensore spagnolo di proprietà dell’Arsenal torna in possesso della sfera e la scarica in porta con violenza sul primo palo, firmando così l’1-0. La Fiorentina tiene il pallino del gioco ma stenta a rendersi pericolosa nelle zone nevralgiche, i friulani ripartono con grande qualità: spettacolare il contropiede al 21′ con il bellissimo filtrante di Molina, la grande protezione del pallone con conseguente apertura di Success e il tunnel di Deulofeu sul vertice destro dell’area toscana e l’uscita bassa di Terracciano che tiene al riparo i suoi da spiacevoli sorprese. Al 23′ prova a pungere Makengo scartando mezza difesa senza riuscire a trovare il varco giusto per liberare il destro, sul capovolgimento di fronte i padroni di casa recriminano per un contatto Udogie-Nico Gonzalez, che pare però regolare, quindi al 24′ Piatek – in fuorigioco – elude la marcatura di Pablo Marì e spara incredibilmente fuori da due passi. Brivido al 33′ per i ragazzi di Cioffi, con Silvestri che non trattiene l’insidioso cross di Biraghi, ma nessun attaccante avversario è pronto per il il tap-in. Al 36′ Torreira si lascia stoppare il tiro da posizione invitante, l’Udinese riparte, elude un fallo tattico battendo rapidamente la punizione ed avviando un due contro due nella zona opposta del campo e se Terracciano respinge il piattone di Udogie, nulla può sulla facile ribattuta di Deulofeu: raddoppio bianconero al Franchi. La Viola reagisce al 40′, Piatek si coordina splendidamente ma non riesce ad imprimere potenza alla palla, con Silvestri che blocca sicuro, e ci riprova al 43′, prima con lo stesso attaccante polacco che, di testa, trova la decisiva deviazione di Udogie, poi con Biraghi che, col mancino, non inquadra lo specchio. Al 44′ fulmineo contropiede ospite con Deulofeu che scarta Terracciano e, chiuso da Milenkovic, non riesce a ribadire in rete (sarebbe stato inutile per una posizione di offside), al 45′ doppia chance toscana con Odriozola (di tacco, nel cuore dell’area piccola) e la zuccata di Sottil, entrambe neutralizzate da un attento Silvestri: sono le ultime emozioni del primo tempo, che si chiude sul 2-0 per l’Udinese. Fiorentina a trazione ultra-offensiva e contropiede micidiale dell’Udinese a 15′ dal termine: Pussetto non serve Deulofeu e cerca la giocata personale, Terracciano si salva in corner.
    Walace al 91′ e Udogie al 94′: Fiorentina-Udinese 0-4
    Italiano cerca di dare una scossa ai suoi e ne lascia tre negli spogliatoi: Milenkovic, Bonaventura e Piatek, sostituiti da Igor, Maleh ed Arthur Cabral. Le mosse del tecnico viola paiono azzeccate, almeno dal punto di vista dell’atteggiamento: anche se il primo squillo porta la firma di Success, l’urto offensivo è rabbioso e sia Sottil (48′) che il neo-entrato attaccante brasiliano (49′) non inquadrano lo specchio per pochissimo. Ammoniti Deulofeu e Nico Gonzalez per un accenno di rissa, quindi Silvestri neutralizza la punizione di Biraghi dopo varie deviazioni (51′). Sul capovolgimento di fronte prova a pungere Deulofeu con un diagonale respinto di piede da Terracciano (52′), ha quindi due buone chance Martinez Quarta tra il 53′, dove non riesce a colpire, e il 57′, quando trova solo i cartelloni pubblicitari. In mezzo, il pesantissimo giallo rimediato da Makengo, che lo costringerà a saltare l’Inter, mentre al 58′ il potentissimo tiro da fermo di Maleh è respinto a fatica da Silvestri. Al 59′ anche Torreira entra nella “lista dei cattivi” dell’arbitro, una mini-sosta che Cioffi sfrutta per gettare nella mischia Jajalo in luogo di Arslan. Biraghi, Igor e Nico Gonzalez ci provano in sequenza al 63′, ottenendo solo tre corner, mentre il tecnico friulano rinuncia anche a Success, rilevato da Pusetto (66′). A pochi istanti dal 70′ Italiano spende gli ultimi due cambi: Callejon e Ikoné per Duncan e Maleh, che non la prende affatto bene, sui cui sviluppi Rodrigo Becao non trova il palo sinistro per centimetri. All’81’, invece, soltanto la traversa nega ad Udogie – appena ammonito – il gol 3-0, sfiorato anche Molina all’86’, favorito da un rimpallo con Terracciano, e Deulofeu all’89’, che salta il portiere e – da posizione defilata – non trova lo specchio. Arriva al 91′, dopo gli ingressi di Nestorovski e Soppy, che prendono il posto dello stesso spagnolo ex Milan e Molina, sul destro di Walace deviato in maniera determinante da Igor. Il match volge al termine, dopo il giallo rimediato – per un fallo di frustrazione – da Maleh, sul clamoroso poker di Udogie al 94′. LEGGI TUTTO

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    Albertini consegna la panchina d'argento a Dionisi

    ROMA – Prosegue la consegna delle ‘Panchine’ ai migliori allenatori della scorsa stagione. Dopo il viaggio a Londra per conferire la Panchina d’Oro al tecnico del Tottenham – nonché ex allenatore dell’Inter – Antonio Conte, e dopo aver premiato anche Rita Guarino per la Serie A femminile, lunedì sera Demetrio Albertini, capo della Settore Tecnico della Figc, ha consegnato la Panchina d’Argento all’allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi. Quest’ultimo è stato premiato poco prima del calcio d’inizio del posticipo di Serie A tra la sua formazione neroverde e la Juventus.

    Dionisi: “Grande attestato di fiducia”

    Dionisi è stato premiato perché lo scorso anno ha condotto l’Empoli alla vittoria del campionato di Serie B nonché alla conseguente promozione diretta in Serie A. “Si tratta di un grande attestato di fiducia, perché credo che conti molto di più se ad esprimere il giudizio siano gli stessi colleghi allenatori” aveva commentato lo stesso tecnico del Sassuolo, poco dopo aver ricevuto la telefonata – lo scorso 31 marzo – di Albertini che lo informava della vittoria. LEGGI TUTTO

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    Pronostico Bologna-Inter, le quote sono per i nerazzurri

    Si gioca Bologna-Inter, recupero di Serie A. Via dunque l’asterisco che impedisce di chiarire se la capolista del campionato è “davvero” il Milan di Pioli oppure la truppa nerazzurra. La gara del Dall’Ara si gioca mercoledì alle 20.15.
    Recupero Bologna-Inter, indovina il risultato e vinci i premi in palio!
    Nerazzurri favoriti al Dall’Ara, ecco una combo da provare
    Al Meazza le bocche da fuoco nerazzurre trovarono terreno fertile infliggendo ai rossoblù un pesante 6-1. Al Dall’Ara il match di ritorno si gioca con notevole ritardo sulla tabella di marcia, il Bologna (imbattuto da 4 giornate) proverà a fare la sua parte contro la lanciatissima Inter di Inzaghi, che dopo il blitz allo Stadium contro la Juve non si è più fermata.
    Interessante la statistica che vede il Bologna davanti a tutti, in Serie A, in fatto di uscite dell’X primo tempo che si è visto in 21 occasioni. Inter molto più giù in questa speciale “classifica” con sole 7 gare chiuse con il segno X al riposo.
    Partita da vincere a tutti i costi per i nerazzurri, sulla carta Brozovic e compagni sono favoritissimi: il segno 2 vale mediamente 1.40. Come pronostico occhio alla combo X2+Multigol 2-4. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Udinese: il pronostico del match

    La Fiorentina dopo aver perso a Salerno torna a giocare davanti al proprio pubblico. Nel recupero della 20ª giornata la “Viola” riceve l’Udinese, squadra che ha perso una sola volta negli ultimi cinque match di campionato.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Fiorentina favorita al Franchi, scopri il pronostico
    L’undici allenato da Vincenzo Italiano è in piena corsa per un posto in Europa ed in questa stagione ha raccolto buoni frutti nelle 16 partite fin qui disputate al Franchi. La “Viola” in 11 di queste è riuscita a conquistare i tre punti mentre nelle restanti 5 gare ha fatto registrare 2 pareggi (con Sassuolo e Verona) e tre sconfitte (contro Napoli, Lazio ed Inter). Da sottolineare come le uniche cinque squadre che al momento sono riuscite a rimanere imbattute sul campo dei toscani sono tutte posizionate dal 10° posto in su. 
    L’Udinese, dodicesima, a differenza della Fiorentina non ha più nulla da chiedere al campionato. I friulani giocando “senza pensieri” possono concedersi il lusso di spingersi subito in avanti alla ricerca del gol del vantaggio. Nelle precedenti cinque partite disputate i bianconeri hanno realizzato la bellezza di 13 reti.
    Per le quote la “Viola” parte favorita ma non si può escludere il Goal al triplice fischio dell’arbitro. Intriga la “combo” che lega la doppia chance 1X all’Over 1,5. LEGGI TUTTO

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    Pioli sullo scudetto: “Il Milan deve pensare a vincerle tutte”

    ROMA – “È giusto essere molto soddisfatti e felici per questa partita, soprattutto per i nostri tifosi che, ancora una volta, hanno dimostrato di essere fantastici. Ma sono felice anche per i miei giocatori, che sono dei leoni. Se fossi al posto loro sarei arrabbiato, perché hanno troppo poco credito e invece stanno dimostrando da un paio d’anni di essere dei giocatori molto forti, con una grandissima mentalità”. Al termine del match con la Lazio, vinto 2-1 all’Olimpico e che ha permesso di tornare – almeno provvisoriamente – in testa alla classifica di Serie A, il tecnico rossonero Stefano Pioli, ex della sfida, è intervenuto ai microfoni di Dazn: “Mancano quattro partite, chiaramente cercheremo di vincerle tutte. Non so se ci riusciremo, ma i miei giocatori sono veramente troppo forti”.
    Pioli: “I giocatori del Milan hanno una grande mentalità”
    “Purtroppo, e stranamente, abbiamo approcciato male la partita, abbiamo subito un gol brutto, soprattutto per come lavoriamo e per la qualità che abbiamo, però ancora una volta i miei giocatori hanno dimostrato grande capacità di stare dentro la partita, di ricompattarsi. La Lazio ci ha messo in difficoltà, ma la Lazio è una grande squadra, con giocatori veramente forti, con un allenatore bravo, quindi grande grande merito alla mentalità e alla qualità dei miei giocatori: è un altro passo in avanti, poi sappiamo che il calendario è lì a metterci in difficoltà, ma noi penseremo alla prossima partita cercando di fare il meglio possibile”.
    Pioli: “Mai una squadra così giovane si è giocata lo scudetto”
    “Tonali più offensivo del solito? Sì, nel primo tempo sicuramente, anche se non sempre ci siamo riusciti perché abbiamo avuto 3-4 occasioni di cambio gioco più immediato sul secondo palo dove avremmo potuto trovare situazioni vantaggiose. Nel secondo tempo invece abbiamo cambiato qualcosa in fase di costruzione, ho alzato un po’ i terzini e Tonali invece doveva stare un po’ più basso, ma quando mancano pochi minuti l’importante è sentirle certe cose… Alla squadra l’avevo detto prima della partita: ‘Per far arrivare a noi gli episodi favorevoli dobbiamo essere determinati e feroci’. E stasera lo siamo stati. Grandi complimenti ai miei giocatori. Poi, un’altra grande notizia, siamo aritmeticamente in Champions League. In questo momento, l’anno scorso, non sapevamo neppure se saremmo arrivati tra le prime quattro. Il percorso è sicuramente continuo, di grande crescita e gli ultimi gradini, che sono sempre i più difficili da superare, sono anche quelli che potrebbero regalarci maggiore gratificazione e soddisfazione e sicuramente ci proveremo. Tonali è già un capitano? Sono tutti capitani, ho la fortuna di avere un gruppo responsabile, consapevole, disponibile. Non esisteva in Serie A una squadra con una media età così giovane in lotta per lo Scudetto. Ci stiamo provando, ai ragazzi devo chiedere un ultimo sforzo, ma è troppo bello vivere un momento così dopo tanto lavoro fatto, dopo tanta passione e tanta positività. Giochiamo al massimo la prossima partita, è inutile pensare troppo in là, perché sappiamo le difficoltà, soprattutto perché la Fiorentina sarà molto determinata, perché è una squadra forte, veloce, intensa e che oggi ha perso e dovremo farci trovare pronti”.
    Pioli: “In Serie A ogni partita è difficile”
    “Nel finale abbiamo cercato di riprendere le posizioni che conosciamo meglio. Leao ha fatto una grande partita, ma probabilmente era un po’ stanco. Giocando con tre attaccanti così vicini qualche volta abbiamo scavalcato anche troppo, ma ho cercato di mettere energie nuove e caratteristiche diverse perché pensavo che l’avremmo potuta vincere, perché il difficile era riprenderla, ma noi l’avevamo ripresa prima con la testa e poi con il risultato. Quando la squadra sta così bene in campo e crea così tanto c’è sempre la possibilità di vincerla. Siamo stati bravi ancora una volta a crederci fino alla fine. Dove può perdere punti l’Inter? Non ci penso, ai miei giocatori ho detto solo che dobbiamo provare a vincerle tutte. Se arriveremo a 86 punti vorrà dire che avremo fatto molto più di quello che pensavamo di poter fare. Poi se l’Inter le vincerà tutte e cinque… Ma il campionato è difficile, ogni partita è difficile, lo è per noi e lo è per loro, basta vedere oggi cos’è successo oggi ad Empoli. Chi pensava che il Napoli potesse perderla, soprattutto sul 2-0? Ciò vuol dire che può capitare di tutto: restiamo concentrati sul nostro percorso e sulla nostra prossima partita perché solamente così possiamo provare a fare bene. Giroud? Stiamo parlando di un grande giocatore e un uomo di spessore, che ha vinto tanto in carriera, un campione del mondo che ha giocato in squadre altissime, ed è stato sicuramente un grandissimo acquisto azzeccatissimo”.
    Pioli sul derby di Coppa Italia
    “Dopo il derby di Coppa Italia c’è stata grande delusione, volevamo la finale e sappiamo anche quanto è importante il derby per noi e per tutto l’ambiente. Ma dalle delusioni abbiamo sempre raccolto e portato via qualcosa. E anche questa volta lo abbiamo fatto, con ancor più determinazione. Ci siamo rituffati sul campionato, che è un’altra competizione, perché l’altra purtroppo è andata, ma in questa ci siamo e ci proveremo”. LEGGI TUTTO

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    Pronostico Sassuolo-Juve, mondi opposti a confronto

    Sassuolo-Juventus è il match che chiude la 34ª giornata di Serie A. Partite che merita un approfondimento relativo alle principali classi di esito: Goal/No Goal e Under/Over 2,5, dando un’occhiata alle statistiche fatte finora registrare dalle due squadre.
    Sassuolo-Juventus, indovina il risultato e vinci i premi!
    All’Allianz vinse il Sassuolo, adesso…
    Sassuolo che ha centrato Goal e Over 2,5 in 26 partite su 33, lo 0-1 col Cagliari rappresenta una più che rara deviazione dalla strada maestra. Nelle partite della Juve l’Under 2,5 è uscito 23 volte su33, il computo generale del Goal/No Goal pende di poco dalla parte del primo (17 a 16) mentre in trasferta, con 11 Goal in16 partite giocate, la situazione è più sbilanciata dalla parte del “Segnano entrambe le squadre”.
    Il 2-1 con cui il Sassuolo ha violato all’andata il fortino bianconero è l’ennesima dimostrazione del credo calcistico di Dionisi e dei suoi ragazzi: fare gioco senza arretrare, anche davanti a una big. La lista delle vittime illustri dei neroverdi si allunga con i nomi di Inter, Lazio, Milan, Atalanta e Fiorentina (da aggiungere anche un 2-2 contro la Roma).
    Lecito dunque attendersi un match divertente, in cui la Juve proverà a far valere il peso delle sue “Champions-motivazioni”. Sulla carta l’esito “Goal” ci può ancora stare, in alternativa occhio alla combo X2+Over 1,5. LEGGI TUTTO

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    Diretta Genoa-Cagliari ore 18: probabili formazioni e dove vederla in tv e in streaming

    Genoa-Cagliari, partita della 34ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 18 allo stadio Luigi Ferraris di Genova e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN.
    GENOA (4-3-1-2): Sirigu; Hefti, Ostigard, Bani, Vasquez; Sturaro, Badelj, Freundrup; Amiri; Ekuban, Destro. Allenatore: Blessin. 
    A disposizione: Semper, Vodisek, Masiello, Calafiori, Ghiglione, Melegoni, Portanova, Galdames, Hernani, Yeboah, Gudmudsson. 
    CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Altare, Ceppitelli, Carboni; Bellanova, Marin, Grassi, Deiola, Dalbert; Keita Baldé, Joao Pedro. Allenatore: Mazzarri. 
    A disposizione: Aresti, Radunovic, Zappa, Walukiewicz, Baselli, Rog, Lykogiannis, Gaston Pereiro, Pavoletti, Ceter. 
    ARBITRO: Valeri di Roma2.
    ASSISTENTI: Alassio-Rocca. 
    IV UOMO: Cosso.
    VAR: Abisso.
    ASS. VAR: Ranghetti.
    Guarda Genoa-Cagliari su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Verona, pari di rimonta con la Sampdoria: Caprari risponde a Caputo

    VERONA – Pareggio dal sapore agrodolce al ‘Bentegodi’ per la Sampdoria di Giampaolo, che dopo tre sconfitte di fila torna a muovere la classifica ma deve accontentarsi dell’1-1 contro il Verona, mancando però l’occasione di allontanarsi forse definitivamente dalla zona più calda a quattro giornate dalla fine. A illudere i blucerchiati è Caputo, che prima del riposo si conquista un rigore e se lo fa parare da Montipò ma è poi reattivo a insaccare in tap-in. L’Hellas non è in una delle sue serate migliori e fatica pungere, ma a regalargli il pari al 78′ è una magia di Caprari che fa 1-1 e come Caputo festeggia così l’undicesimo gol in campionato.
    Verona-Sampdoria 1-1: statistiche e tabellino
    Caputo rompe l’equilibrio
    Il tecnico di casa Tudor conferma lo stesso 3-4-2-1 del match vinto sul campo dell’Atalanta, con Caprari e Barak alle spalle di Simeone, mentre sull’altro fronte Giampaolo opta per un compatto 4-5-1 e sceglie Caputo come unica punta. Il Verona è come sempre aggressivo e parte forte sfiorando il vantaggio all’8′, quando Lazovic trova sul secondo palo Faraoni che colpisce al volo con l’esterno calciando però alto da buona posizione. I blucerchiati sanno di giocarsi molto in questa partita e provano a reggere l’urto, preoccupandosi soprattuto di chiudere ogni spazio per provare poi ripartire, concedendo così solo un paio di occasioni a Tameze che prima manca la porta di poco con un piattone in mischia (23′) e poi sbaglia mira dalla distanza (36′). Le emozioni latitano al ‘Bentegod’ ma la gara si sblocca alle soglie dell’intervallo, quando Gunter pesta il piede a Caputo in piena area gialloblù: giallo al difensore scaligero e rigore per la Sampdoria, di cui si incarica lo stesso attaccante a cui serve il tap-in per insaccare dopo l’iniziale respinta di Montipò.
    Guarda la galleryCaprari replica a Caputo: a segno i due ’10’ in Verona-Sampdoria
    Magia di Caprari e pareggio
    Il Verona va dunque al riposo sotto di un gol e al rientro in campo manca proprio Gunter, che Tudor lascia negli spogliatoi per dare spazio a Sutalo. Una mossa che non basta a cambiare il copione di un match in cui i gialloblù non riescono ad accendersi e dopo un colpo di testa alto del nuovo entrato (su punizione calciata da Caprari) al 61′ arriva anche il momento di De Paoli (fuori Faraoni) e di Lasagna, dentro al posto di Barak per andare ad affiancare Simeone davanti. Ekdal e Sensi al posto di Rincon e Vieira sono invece le ‘contromosse’ di Giampaolo, che cerca così freschezza e maggiore qualità nel cuore del gioco per gestire il preziosissimo vantaggio. A un quarto d’ora dalla fine tra gli ospiti alza invece bandiera bianca Ferrari, che per problemi muscolari lascia il posto a Yoshida mentre Murru rileva Augello. Il Verona non è nella sua serata migliore ma non per questo vuole arrendersi senza provarci e alla fine trova il pari con l’ex di turno Caprari, che danza in area mettendo a sedere due difensori e Audero per poi spingere in porta la palla dell’1-1. Nel finale Giampaolo si gioca la carta Quagliarella (dentro per Caputo) mentre Tudor toglie Ilic e concede la ‘standing ovation’ del Bentegodi a Caprari (dentro Bessa e Veloso), il risultato non cambia più: finisce in parità con un Hellas che resta ai margini dei quartieri alti e una Sampdoria che in attesa del prossimo derby con il Genoa fa solo un piccolo passo verso una salvezza ancora da conquistare.
    Serie A, la classifica
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO