consigliato per te

  • in

    Mercato Toro, proposta di scambio: c'è Zaza per Simeone

    TORINO – Il Toro cerca di muoversi, ma fa un passo in avanti e due indietro. Il problema è quello finanziario nel senso che al momento Cairo non è disposto a sborsare le cifre che chiedono le società per i giocatori che vorrebbe Juric. Sì, il mercato dei granata è pericolosamente in stand by, al netto della variabile Belotti di cui si scrive in apertura di pagina 12. Pericolosamente perché la squadra, reduce da due annate disastrose nelle quali ha rischiato la retrocessione, è incompleta. E, forse, ancora più debole.(…) E allora la situazione diventa preoccupante, con la sfida contro la Cremonese dietro l’angolo. Una partita, in programma domenica allo stadio Grande Torino, che i granata non possono sbagliare: sarebbe mortificante uscire al primo turno della Coppa Italia contro una formazione di serie B.

    Contatti con il Cagliari per Zaza-Simeone

    Detto questo Davide Vagnati sta cercando di ingegnarsi. Nelle ultime ore ha imbastito contatti con il Cagliari per proporre lo scambio Zaza-Simeone: due giocatori che nei rispettivi club non hanno dato quello che tutti si aspettavano e che in una nuova squadra potrebbero trovare stimoli importanti. Simeone è un giocatore che al Toro piace da tempo. Il Cagliari ne ha parlato con il Marsiglia e ora ne discute con lo Zenit (già, il club che ha offerto 30 milioni al Toro per Belotti), ma se i granata oltre a Zaza (30 anni) dovessero aggiungerci due o tre milioni (l’argentino ha 26 anni), il discorso si potrebbe riaprire. Al momento, a parte un ultimo contatto telefonico, non si è anora entrati nel vivo. (…)

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Simeone entusiasta: “De Paul è un top player per l'Atletico”

    MADRID (Spagna) – Si avvicina l’inizio della nuova stagione per i campioni di Spagna in carica dell’Atletico Madrid e il tecnico Diego Simeone. Intanto i Colchoneros hanno piazzato il colpo di mercato: dall’Udinese è stato acquistato Rodrigo De Paul. In una lunga intervista a Marca, il Cholo ha parlato di diversi temi, a partire proprio dall’arrivo in Spagna del suo connazionale acquistato per 35 milioni fresco vincitore della Coppa America con la maglia dell’Argentina. “Quando l’ho chiamato mi ha detto che l’Atletico Madrid era l’unico club in cui voleva giocare. Gli ho risposto che ci saremmo visti dopo 20 giorni e ora è con noi”, ha esordito il Cholo che ha aggiunto: “L’ho osservato tanto. Sono sicuro che farà bene, associo le sue caratteristiche al resto della squadra. Abbiamo bisogno che i giocatori creino spazi negli ultimi metri, andando al tiro o lavorando in modo che ali e attaccanti possano arrivare davanti alla porta avversaria. Serve fare gol o farli fare. Sappiamo che non sarà facile ripetere i numeri di Llorente, che ha segnato 12 gol nella scorsa stagione, quindi ci attendiamo tanto anche da Saul, Lemar e De Paul, per esempio”. In Italia, per cinque stagioni con la maglia dei friulani, De Paul ha fatto molto bene, riuscendo ad attirare l’interesse di diverse big europee, ora però Simeone è felice di averlo nella rosa dei Colchoneros.
    Simeone entusiasta: “De Paul top player”
    “Real Madrid e Barcellona nella storia ci sono state quasi sempre superiori. Ciò non significa che non potrai far meglio di loro: a noi è successo nel 2014 e nel 2021.Sono passati sette anni. Speriamo che non debbano passare altri sette anni per ripeterci. Real Madrid e Barcellona oggi non possono più sbagliare”. Questo quanto aggiunto da Simeone che è poi tornato sul rapporto con Antoine Griezmann: “Le nostre famiglie sono amiche e ci vediamo di tanto in tanto. Siamo stati vicini nella scorsa estate, in passato ha dato tutto all’Atletico. Ora è al Barcellona, in un club straordinario e Antoine è al meglio delle forze. Lo ha dimostrato anche agli Europei, può dare davvero tanto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino: in ballo cinque nomi per l'attacco. Simeone in pole

    TORINO – Ecco la lista d’attaccanti che Juric ha consegnato a Vagnati: Simeone, Petagna, Kouame, Piatek e Lasagna. E per tutti e cinque il direttore sportivo del Toro ha cominciato a sondare il terreno con diversa intensità. Società e procuratori sono stati contattati e Cairo, colui che da sempre prende la decisione definitiva, sa quanto deve spendere per ogni singolo giocatore. Il quadro, dunque, è completo e il Toro è pronto ad agire. Prima, però, bisogna sistemare qualche elemento in esubero: Zaza e Verdi su tutti. La punta di Policoro in quest’ultimo periodo è entrata nel mirino di Verona e Bologna. Quello stesso Bologna vicino a chiudere per Lyanco con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Certo che se il brasiliano fosse stato ceduto, sempre al Bologna, lo scorso anno di milioni i granata ne avrebbero incassati 11 o 12, a fronte dei 15 che aveva chiesto Cairo. Che ora si deve accontentare di una cifra ridotta e da incassare nel giugno prossimo.

    Simeone è il primo nome per l’attacco

    Ma torniamo all’attacco. Al momento il giocatore più vicino è Simeone del Cagliari, giocatore che Juric conosce bene per averlo avuto al Genoa: i sardi hanno bloccato Joao Pedro e Pavoletti e metteranno sul mercato l’argentino. Simeone è una ragione specifica, per la quale il neo tecnico granata Juric insiste con il responsabile dell’area tecnica Vagnati per ricevere Gunter. Nel Verona il difensore tedesco con cittadinanza turca – ha giocato nelle selezioni giovanili di entrambi i paesi -, è stato infatti il primo regista della squadra. Ha piedi educati, Gunter, e soprattutto tempi e visione di gioco aderenti al credo calcistico di Juric. Il quale, nel caso specifico, si pone un po’ come il maestro nei confronti dell’allievo prediletto. Riuscendo a farlo rendere anche oltre le capacità dell’allievo stesso. Non è un fenomeno, Gunter, ma un elemento che nell’ultimo biennio in gialloblù ha saputo rendere al 110%. E il Toro, nello stesso arco di tempo scottato da giocatori di qualità dalla bassa resa – si pensi per antonomasia a Verdi -, ha assoluto bisogno di questi profili. Calciatori dediti alla causa e con un’incrollabile fiducia nei confronti del proprio allenatore. E proprio in virtù della reciproca fiducia Gunter ha saputo vestire i panni dell’or-ganizzatore di gioco davanti a Silvestri. Con Veloso, che nel Toro ha le fattezze di Mandragora, deputato a occuparsi del-la regia a centrocampo. Sistemato l’asse centrale, Juric avrebbe già l’ossatura della squadra che verrà. Ragionamenti che Vagnati ha chiaramente compreso, e che lo inducono a preparare il terreno per dare l’assalto al difensore che completerebbe con Izzo e Bremer la retroguardia tito-lare. Il quale ha un costo per il cartellino decisamente abbordabile, aggirandosi la valutazione attorno ai 3 milioni di euro. Tale variabile, sommata all’intesa può giocare sia al fianco del Gallo sia vicino ad un’altra prima punta, per quanto il modulo di riferimento del tecnico croato sia il 3-4-2-1. L’argentino è elemento che si sposa perfettamente con il credo calcistico del tecnico croato. Il problema è che nell’ultimo campionato, proprio al Cagliari, non ha reso secondo le aspettative (6, le reti in Serie A). Ma la sua voglia di riscatto può essere deter-minante, visto che le qualità da rapace centravanti non gli mancano.Negli ultimi giorni Vagnati ha intanto sentito il collega Giuntoli per Petagna, che a Napoli ha giocato poco e per questo perso la Nazionale.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Liga, l'Atletico risponde al Real. Simeone in testa da solo

    Simeone è di nuovo da solo in vetta alla classifica della Liga. L’Atletico Madrid, infatti, risponde al 3-0 del Real contro il Cadice e torna a comandare a +3 sui Blancos. Contro l’Huesca la decidono i gol, uno per tempo, di Correa e Ferreira Carrasco. 
    Simeone vola con Correa e Ferreira Carrasco
    Partono subito forte gli ospiti, vicini al vantaggio con Siovas dopo soli 240 secondi: il difensore greco dopo una serie di rimpalli si trova la palla sui piedi, ma il suo tiro è centrale e Oblak para. Passano sette minuti e arriva il primo squillo anche dell’Atletico: Fernandez, estremo difensore dell’Huesca, è bravo a parare con i piedi la conclusione di Ferreira Carrasco da due passi e poi con il volto il tiro sulla ribattuta di Saul. Al 39′, però, ecco che Correa sblocca la gara con un sinistro che, dopo una leggera deviazione, finisce all’angolino. Terzo gol in due partite per l’argentino, che fa sette in stagione. A inizio ripresa per poco i padroni di casa non trovano il radoppio con Koka, Fernandez si distende e manda in angolo la conclusione. Vibranti proteste dei Colchoneros, al 65′, per un intervento su Ferreira Carrasco in area di rigore, ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per il penalty e fa proseguire. Simeone trema per una bella giocata di Sandro Ramirez, fermato in area da Lodi, ma sul ribaltamento di campo i suoi trovano il 2-0 con Ferreira Carrasco, che da due passi a porta spalancata non può fare altro che spingere in rete l’assist di Marcos Llorente. Al var controllano, ma è tutto regolare. Nel finale gli ospiti vanno vicino al gol, ma non c’è più tempo: finisce 2-0. 
    Atletico Madrid-Huesca, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

  • in

    Liga, Benzema risponde a Suarez: il derby di Madrid è senza padroni

    MADRID (SPAGNA) – Primo tempo dell’Atletico, ripresa per il Real. Alla fine il pareggio è il risultato pù giusto. Finisce 1-1 il derby di Madrid, deciso dalle prodezze degli uomini più attesi: Suarez sblocca i risultato nel primo tempo, mentre il rientrante Benzema pareggia a pochi minuti dalla fine. 

    Prodezza di Suarez, giallo Var
    Simeone si affida alla coppia d’attacco formata da Suarez e Correa, con Carrasco e Lemar a spingere sulle corsie esterne e Koke e Llorente mediani. Zidane recupera Benzema al centro dell’attacco, coadiuvato da Rodrygo e Asensio. A centrocampo la qualità di Modric e i polmoni di Kross e Casemiro. L’Atletico parte forte e dopo quindici minuti va subito in vantaggio con una magia di Suarez: Llorente anticipa Nacho e si invola nella metà campo avversaria; arrivato al limite dell’area di rigore serve l’uruguaiano che a tu per tu con Courtois lo batte con un tocco vellutato d’esterno. Una prodezza straordinaria, la diciassettesima in campionato. Gli uomini di Simeone sono padroni del campo. Giocano con un’intensità incredibile, ringhiando sugli avversari e avventendosi su tutte le seconde palle. Sfiorano il raddoppio con Correa e limitano le velleità offensive degli uomini di Zidane. Alla mezz’ora arriva il primo squillo del Real con una botta da fuori di Casemiro, ben parata da Oblak. L’Atletico continua ad attaccare e con Suarez sfiora il raddoppio. A tre minuti dall’intervallo un episodio destinato a far discutere: corner per il Real e Felipe, a centro area colpisce il pallone con il braccio. L’arbitro è richiamato al Var, ma dopo aver visto le immagini lascia correre. 
    Liga, la classifica
    Assalto Real con Benzema
    La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo. L’Atletico Madrid parte forte e sfiora tre volte il raddoppio nel giro di cinque minuti, ma prima Carrasco, poi Suarez si lasciano ipnotizzare da Courtois a due passi dalla porta. Ancora l’uruguaiano, al decimo, tenta la via della rete con un sinistro a incrociare dopo una discesa personale: palla al lato. Entra Joao Felix (per Carrasco) e dopo tre minuti regala una palla d’oro a Suarez, che da centro area calcia di prima, ma Courtois risponde presente. Zidane si affida a Vinicius che regala maggiore imprevedibilità all’attacco dei Blancos. Ad un quarto d’ora dalla fine Casemiro serve Benzema, tiro secco che sfiora la traversa. Ma l’occasione più ghiotta arriva a dieci minuti dalla fine: Correa perde palla e innesca il contropiede di Vinicius, pallone d’oro per Benzema che calcia dal dischetto a colpo sicuro: Oblak si supera e respinge anche il secondo tentativo dell’attaccante francese. Due minuti dopo è ancora il portiere dell’Atletico a rispondere presente su una punizione di Benzema. A tre minuti dalla fine arriva il pareggio. Benzema lancia Casemiro in area e riceve il passaggio di ritorno, tocco di piatto e palla in rete. Un gol meritato, per la mole di gioco e di occasioni create nella ripresa. 
    Atletico Madris-Real Madrid, il tabellino
    Celta Vigo corsaro a Huesca
    Gol, spettacolo ed emozioni nel primo match domenicale della Liga. Il Celta Vigo batte l’Huesca grazie ai gol di Mina, Nolito, Mallo e Beltran. Per i padroni di casa reti di Siofas, Rafa Mir e Ferreiro. Ospiti all’ottavo posto in classifica, mentre l’Huesca resta fanalino di coda.
    Huesca-Celta Vigo 3-4, il tabellino LEGGI TUTTO