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    Inter, Marotta sulla fascia tolta a Skriniar e la Serie A “di seconda fascia”

    MILANO – L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha sottolineato ai microfoni di Dazn lo stato di forma dei nerazzurri e il momento derby: “Da qui in avanti ci sono tantissime gare da giocare, non è una partita determinante. Chiaro che è un derby e tutti vogliono vincere. Dobbiamo assistere a una cavalcata del Napoli impressionante, meritatissima e a cui vanno fatti i complimenti: noi dobbiamo pensare a conquistare un posto in Champions League”.
    Inter, Marotta e il caso Skriniar
    Il dirigente nerazzurro ha parlato anche del caso Skriniar: “C’è un po’ di tristezza perché si poteva gestire meglio, ma lui è un professionista e ha diritto di scegliere ciò che vuole. Ma nella fascia di capitano ci sono dei valori che vanno condivisi, se lui non li condivide è naturale che questo ruolo gli sia tolto. Andiamo però avanti tranquilli perchè lui deve giocare con serenità perché società e tifosi credono nei suoi mezzi nonostante la situazione. Sono situazioni che rivedremo spesso credo perché il nostro è diventato un campionato di transizione, di seconda fascia”. Infine sui giovani. “Dovremo potenziare il lavoro sui settori giovanili. In Premier League sono stati spesi quasi 700 milioni in confronto al nostro potere d’acquisto, davvero esiguo. Dobbiamo prendere provvedimenti alternativi: valorizzare le nostre risorse”. LEGGI TUTTO

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    Skriniar, addio scritto: Inter furiosa con l’agente

    MILANO – Le dichiarazioni a “TeleNord” di Roberto Sistici, agente di Milan Skriniar, sul futuro lontano da Milano del suo assistito mentre l’Inter giocava contro l’Empoli, con il difensore espulso per doppia ammonizione pochi minuti dopo, non sono ovviamente piaciute alla dirigenza nerazzurra. Marotta e Ausilio erano ormai a conoscenza della decisione dello slovacco di non rinnovare e andare via, destinazione Parigi, ma il tempismo del procuratore, intervenuto durante una partita dell’Inter, non è stato dei migliori, anzi, ha irritato la dirigenza. Ed è forte il rischio, da adesso in poi, che intorno a Skriniar si crei un clima non semplice da gestire per la società e per Simone Inzaghi. Perché non è affatto scontato che il Paris Saint Germain si presenti a Milano entro il 31 gennaio per mettere sul piatto 20 milioni (magari anche 15) richiesti dall’Inter che poi si getterebbe probabilmente su Tiago Djalò del Lille, in pole su Becao (difficilissimo invece Milenkovic dopo il rinnovo fino al 2027; mentre Scalvini rimane il sogno per l’estate).Sullo stesso argomentoInter, la strategia di Marotta passa dal centroCalciomercato Inter

    La situazione Skriniar

    Quei 15- 20 milioni sono i soldi che il Psg ha destinato a Skriniar e al suo agente come bonus alla firma del contratto. Anticipare quei soldi per pagare il cartellino, significherebbe toglierli a Skriniar ed è evidente che il giocatore e il suo entourage preferiscano terminare l’annata a Milano per poi prendere l’intero pacchetto a luglio. Per altro il Psg, secondo “Le Parisien”, senza nuove cessioni dopo quella di Sarabia al Wolverhampton, ha ora un budget ridotto di circa 10 milioni da destinare eventualmente proprio per un attaccante. L’Inter, dunque, dal primo febbraio potrebbe avere ancora in rosa Skriniar e dovrà gestire la situazione. Sull’impegno dello slovacco garantiscono tutti, ma è evidente che in caso di nuove prove opache del giocatore come quella di lunedì contro l’Empoli, il bersaglio delle critiche sarebbe puntato su di lui a causa, pure, delle dichiarazioni del suo agente. In fondo anche Perisic è andato via a zero la stagione scorsa, ma non aveva annunciato l’addio a gennaio; così come i vari Donnarumma, Calhanoglu, Kessie e Romagnoli al Milan. Skriniar invece ha già indicato la sua via e non sarà semplice, per tutti, convivere con queste situazione. LEGGI TUTTO

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    Da Chiesa a Haaland: fate la top 11 degli assenti a Qatar 2022 VOTA IL SONDAGGIO

    TORINO – (e.e.) Un po’ per gioco, un po’ per logoramento italico. Facciamo la nostra lista dei migliori assenti al Mondiale di Qatar 2022. Una bella rosa da cui attingere per una Top 11 che sarebbe in grado di giocare per il titolo. Ci sono ovviamente gli azzurri campioni d’Europa, capaci nell’impresa di non qualificarsi dopo una prima parte del girone controllato benissimo (Svizzera con il pass, noi a casa dopo la sconfitta agli spareggi con la Macedonia del Nord, tanto per ricordarlo). Ci sono i norvegesi capitanati da Erving Haaland, super bomber vincitore anche del nostro Golden Boy, e dal centrocampista dell’Arsenal Martin Odegaard. Ci sono alcuni dei più forti portieri al mondo: Gigio Donnarumma, ovvio, ma anche il colchonero Jan Oblak, per non tralasciare il milanista Nike Maignan. Ci sono i padroni del centrocampo: dall’azzurro forte (Jorginho, Tonali, Barella) al tedesco campione di tutto, Tony Kroos che ha lasciato la Germania ma resta tra i big assoluti. In difesa, ci sono i big al centro, dove il totem resta Sergio Ramos; sulle fasce ci sono, tra gli altri, i napoletani Mario Rui e Giovanni De Lorenzo. In avanti la bagarre è totale: e se Haaland titolare non si discute, accanto a lui si può mettere Momo Salah con Federico Chiesa; oppure Victor Osimhen e Kvaratskhelia con lo sfortunato Christopher Nkunku. In panchina? No, Roberto Mancini non lo scegliamo. Ha il peccato originale della mancata qualificazione con un gruppo che doveva passare.

    La nostra selezione degli assenti al Mondiale Qatar 2022

    Schema 4-3-3

    Scegli gli 11 titolari

    PORTIERIMaignan (Francia)Donnarumma (Italia)Oblak (Slovenia)

    ESTERNIAlaba (Austria)Robertson (Scozia)Mario Rui (Portogallo)Chilwell (Inghilterra)Di Lorenzo (Italia)

    CENTRALISergio Ramos (Spagna)Skriniar (Slovacchia)Bastoni (Italia)Tomori (Inghilterra)Kimpembe (Francia)Bonucci (Italia)

    CENTROCAMPISTITonali (Italia)Kanté (Francia)Bennacer (Algeria)Jorginho (Italia)Szoboszlai (Ungheria)Barella (Italia)Odegaard (Norvegia)Kroos (Germania)Verratti (Italia)

    ATTACCANTIHaaland (Norvegia)Nkunku (Francia)Salah (Egitto)Osimhen (Nigeria)Reus (Germania)Diogo Jota (Portogallo)Chiesa (Italia)

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    Inter, schiaffo al Psg. Accordo con Skriniar a un passo

    L’Inter e  Skriniar sono a un passo dall’accordo. I dettagli del nuovo contratto: prolungamento del rapporto attuale, in scadenza il 30 giugno 2023, sino al 30 giugno 2027; aumento dell’ingaggio netto a stagione  che passa da 3,8 milioni a circa 6 milioni netti a stagione, bonus esclusi. Decisiva la volontà di rimanere in nerazzurro manifestata dal capitano della Nazionale slovacca (56 presenze, 3 gol). Skriniar sta disputando la sesta stagione consecutiva con la maglia  dell’Inter (235 presenze, 11 gol): sinora, in bacheca ha allineato a uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa di Lega. La svolta nella laboriosa trattativa per il rinnovo, dopo l’estate scandita dai ripetuti assalti del Psg, è maturata in questi giorni. Si capisce perché, prima del 6-1 al Bologna, Beppe Marotta abbia affermato, con insolita loquacità quando tratta temi di mercato: “Sono molto ottimista sul rinnovo di Skriniar. Le richieste del giocatore sono giuste, è un professionista molto serio. Ama la maglia che indossa. Io e Ausilio stiamo incontrando il suo agente in questi giorni per continuare una negoziazione molto serena. Sono ottimista”. Che le firme vengano apposte sul contratto prima di domenica, non è più un problema. L’accordo è stato virtualmente raggiunto. Come schiaffone al Psg, metaforico s’intende, non è niente male. Steven Zhang sta mantenendo la parola data a suo tempo: “Skriniar è incedibile”. Appunto.Guarda la galleryInter-Bologna, le pagelle: gemma Dzeko, Skriniar sradica palloni. Arnautovic disastroIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Inter, mercato caldissimo. Acerbi si sblocca, Al Khelaifi chiama Zhang per Skriniar!

    MILANO – Ultime ore di mercato che si preannunciano caldissime in casa Inter. Sembra ormai fatta per il passaggio di Francesco Acerbi dalla Lazio al club nerazzurro. L’affare è ormai in dirittura d’arrivo e mancano solo alcuni piccoli dettagli da sistemare con il placet di Steven Zhang. Sarebbe già in corso lo scambio di documenti. La formula del trasferimento invece sarà il prestito con diritto di riscatto. Simone Inzaghi è dunque accontentato, ma resta guardingo. Secondo “L’Equipe”, infatti, il Paris Saint-Germain sarebbe pronto a lanciare l’assalto finale per Milan Skriniar in queste ultime ore di mercato, con Al-Khelaifi che avrebbe avuto un colloquio telefonico proprio con Zhang. Giusto la scorsa settimana l’amministratore delegato nerazzurro Giuseppe Marotta sembrava aver messo fine alle speranze del Psg, ma da qualche ora ci sarebbe grande ottimismo ai vertici del club parigino. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Inter, Marotta: “Dybala non serviva, Bremer sfumato per equilibri finanziari”

    MILANO – L’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta, intervistato da Dazn in “Parla Marotta”, ha risposto in merito alle aspettative per la nuova stagione dei nerazzurri, con un occhio particolare al calciomercato: oggetti della discussione il ritorno di Lukaku, il mancato arrivo di Dybala e Bremer e la situazione di Skriniar. “Il ritorno di Lukaku fa parte delle pagine belle del mondo del calcio, un calciatore che ti ha lasciato improvvisamente che sente il bisogno di tornare tra gli amici e tra i luoghi per indossare una maglia gloriosa che lo ha portato a vincere uno scudetto. Una coincidenza di fattori ha fatto si che questo ritorno potesse concretizzarsi. L’ho ritrovato ancora più leader di prima, ieri ha perso una partitella ed era molto arrabbiato”.

    Sanchez, il collezionista di ‘no’

    Inter, 8 gol nel test col Novara: doppietta per Lautaro

    “Dybala non ci serviva, Bremer stoppato da nostri equilibri economici”

    Sul mancato arrivo di Dybala il dirgente nerazzurro ha affermato: “È un ragazzo serio e un professionista ma noi eravamo e siamo a posto in quel reparto. Non c’era spazio per lui e non c’era necessità. È stato tutto strumentalizzato. Roma è una piazza ideale per lui”. Sull’altro mancato arrivo, ossia Bremer (passato alla Juve), invece chiarisce: “Bremer è un grande giocatore. Evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economici e finanziari non ci hanno permesso di arrivare a una conclusione. Abbiamo fatto la nostra corsa, poi quando arrivano delle offerte, sicuramente molto distanti dalla nostra, è giusto che il venditore faccia la sua scelta. Parallelamente, il calciatore, si è dimostrato sempre molto corretto e un grande professionista. In ogni caso, si ha l’obbligo di tentare di intraprendere delle strade che magari portano anche a conclusioni negative, fa parte del gioco, bisogna apprezzare la perseveranza con la quale abbiamo portato avanti questa cosa”. Infine, una chiosa sulla situazione di Skriniar, oggetto del desiderio di grandi club esteri fra cui il Psg: “Noi abbiamo da una parte l’obbligo di fare una squadra competitiva ma dall’altra abbiamo anche il dovere di guardare a un equilibrio economico-finanziario. Škriniar è un giocatore fortissimo, assolutamente, non necessariamente dev’essere messo sul mercato, assolutamente no. Abbiamo avuto dei contatti nelle settimane precedenti, quindi una richiesta, dopodiché tutto sarà valutato.” LEGGI TUTTO

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    Koulibaly, Skriniar, De Ligt: se l'Italia resta… indifesa

    TORINO – La Serie A si scopre indifesa. E’ la tendenza che caratterizza questa seconda settimana dall’apertura ufficiale del calciomercato scattata il primo luglio: l’addio all’Italia dei difensori di prima fascia. I segni premonitori erano nell’aria, ma davvero in pochi si aspettavano che a dare il via alle danze sarebbe stato quel Kalidou Kolibaly a cui il Napoli sembrava intenzionato a consegnare le chiavi dello spogliatoio con un rinnovo contrattuale fuori target, spiattellate ai 4 venti dal ds Giuntoli: «Gli abbiamo offerto cifre enormi, 6 milioni netti per cinque anni». Difficile che il ds del Napoli non sapesse già dell’accordo che il suo difensore aveva praticamente raggiunto con il Chelsea, anche perché non è che una “robina” così la si può chiudere in quattro e quattr’otto. Risultato: il difensore senegalese non si presenterà nemmeno al ritiro di Dimaro e volerà direttamente a Londra. Fuori uno. 
    OLANDESE VOLANTE Alla Juventus, invece, aspettano il rilancio del Bayern Monaco per Matthijs De Ligt. L’interesse, come ormai tutto il mono sa, è concreto anto da aver spinto il ds Salihamidzic a effettuare un blitz a Torino per discutere con la Juventus e con gli agenti del difensore. Offerta troppo bassa (60 milioni è la versione ufficiale dopo l’incontro) rispetto ai 100 milioni che chiede il club bianconero, ma è davvero difficile convincersi che un dirigente di quel calibro si sia presentato di persona (oltre che per confermare gli ottimi rapporti con la Juve) solo per un primo e così timido approccio. La realtà, piuttosto, è che i bianconeri debbono procurarsi il sostituto (Da Pau Torres a Milenkovic, da Bremer a Gabriel) prima di alsciare il via libera che, comunque, non sarà concesso a cifre troppo lontane dalla soglia dei cento milioni. Fuori due. 
    MILAN CIAO All’inter, infine, aspettano che il Psg si avvicini ancora un poco alla richiesta di 70 milioni per Milan Skriniar che ieri (ufficialmente per infortunio) non ha nemmeno partecipato all’amichevole dei nerazzurri. In Francia sono convinti di chiudere entro la fine della settimana, l’Inter tiene in caldo Bremer sperando di non dover innescare un’asta con la Juventus. Nell’attesa, fuori tre. 
    IMPOVERITI Tre dei più forti – forse i più forti – difensori della Serie A sono dunque in procinto di lasciare il campionato. La morale, a parte il fatto che tra i nomi di possibili sostituti non sbuca nemmeno un italiano di prospettiva (per ragioni anagrafiche non lo è certo Acerbi, accostato al Napoli), è sostanzialmente la conferma di un trend purtroppo di sempre più evidente negli ultimi anni. Quello che ha trasformato la Serie A in un torneo di passaggio e di apprendistato per poi poter approdare in tornei e club più prestigiosi o facoltosi non più solo in Premier, ma pure in Bundesliga e in Ligue 1. Non è una bella sensazione, a dirla tutta. LEGGI TUTTO

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    Juve, nei sogni di Allegri c'è Skriniar per il dopo Chiellini

    TORINO – Uno dei ritocchi estivi riguarderà la difesa. La Juventus non intende fermarsi a Federico Gatti, già acquistato in inverno dopo l’exploit con il Frosinone in Serie B. I motivi sono diversi, primo fra tutti che Giorgio Chiellini non è ancora sicuro di continuare in bianconero. Ma, a prescindere dalla scelta del capitano, prima o poi ci dovrà essere una Juventus senza i senatori, Chiellini (38 anni ad agosto) e Leonardo Bonucci (35 anni domani). Non a caso nelle scorse settimane i dirigenti bianconeri si sono iscritti alla corsa per quella che si presentava come la miglior occasione possibile: Antonio Rudiger a parametro zero. Il tedesco del Chelsea ha ascoltato la proposta della Juventus, ma alla fine ha ritenuto l’opzione Real Madrid più affascinante e conveniente. L’affare è ai dettagli, tanto che dalle parti del Santiago Bernabéu lo danno già per certo. Sfumato l’ex romanista, in “Casa Juve” cambiano gli obiettivi, ma non i programmi. E si continua a guardare a come rinforzare la retroguardia. Se la priorità è quella di ripartire da Matthijs De Ligt, tanto che si ragiona su un prolungamento annuale per evitare qualsiasi rischio (in estate scatta la clausola da 120 milioni), l’idea base resta quella di aggiungere comunque un corazziere all’olandese. E tra i nomi in cima alla lista dei sogni di Massimiliano Allegri c’è anche Milan Skriniar, 27enne slovacco dell’Inter.Sullo stesso argomentoJuve, Chiellini sul futuro: “Devo valutare tante cose, vedremo a breve”Calciomercato Juventus

    Le valutazioni della Juve

    Rinforzarsi indebolendo una diretta concorrente non sarebbe una novità per la Juventus, basti pensare a quanto successo in passato con i vari Gonzalo Higuain (ai tempi del Napoli) e Miralem Pjanic (Roma). Se un accordo con l’Inter sulla carta potrebbe essere difficile ma non impossibile, soprattutto in caso di mancato rinnovo di contratto del giocatore (quello in essere scade nel 2023), di sicuro non sarebbe a buon prezzo […] Le idee di fine aprile/inizio maggio non sempre decollano in estate. A volte restano sogni. Nelle prossime settimane, al netto della pole position dell’Inter su Bremer del Torino, si capirà se quello tra Skriniar e la Juventus potrà evolvere in qualcosa di più concreto. Una cosa è certa: lo slovacco è apprezzato negli ambienti bianconeri, ma il ds Federico Cherubini, a maggior ragione dopo la spesa invernale da 70 milioni più bonus per Dusan Vlahovic, non potrà comprare tutti pezzi costosi.

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    Guarda la galleryJuve, 107 gol in prestito: benzina preziosa per il mercato LEGGI TUTTO