consigliato per te

  • in

    Juve, paura Szczesny. Ansia Bremer

    TORINO-  Il brutto infortunio rimediato ieri da Wojciech Szczesny proprio non ci voleva. Quanto, brutto, lo si scoprirà nei prossimi giorni. Ma intanto i primi accertamenti a cui è stato sottoposto l’ex Arsenal ieri sera hanno «escluso fratture», come ha spiegato Massimiliano Allegri nel post partita. Ma il modo e la dinamica in cui il portierone si è fatto male lasciano molto dubbi per le prossime partite, a partire da quella di Firenze di sabato e dall’esordio in Champions di martedì in casa del Paris Saint Germain. I tempi di recupero del polacco si capiranno nei prossimi giorni. Ieri sera, a caldo, è iniziata a circolare la voce: la Juventus sta valutando se sia il caso/ci sia la possibilità di intervenire sul mercato. Ma l’esito dei primi esami e la successiva esclusione di fratture non dovrebbe portare a interventi last minute. Nelle prossime ore verrà valutato anche Gleison Bremer, la cui richiesta di uscita anticipata dal campo contro lo Spezia ha generato un po’ d’ansia.Sullo stesso argomentoSzczesny, caviglia destra ko: esce in barella in Juve-SpeziaJuventus

    Riecco Bonucci

    Allegri, però, recupererà Leonardo Bonucci per Firenze. Il capitano ha giocato la prima di campionato, poi si è fermato per un fastidio muscolare. Oggi dovrebbe ricominciare a lavorare con il resto della squadra, allenandosi regolarmente. Da tabella, sarà convocato per il Franchi dove giocherà uno spezzone di gara propedeutico ad un pieno utilizzo martedì contro il Psg. S’è capito una volta di più, in queste prime settimane di campionato (contro la Sampdoria in particolar modo) quanto possa essere importante il “piede” di Bonucci quando si tratta di sbloccare situazioni delicate (contro squadre blindate e ben organizzate) pescando qualche lancio preciso in profondità o cambio di campo. Secondo lo stesso criterio di Bonucci, si attende un ulteriore passo in avanti da parte di Angel Di Maria. L’argentino è reduce dallo stop rimediato durante l’esordio in bianconero, in Juventus-Sassuolo: lesione di basso grado del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra. Ieri è subentrato nella ripresa, sabato sarà più in forma, martedì potrebbe essere quasi al top. C’è ancora da attendere, invece, per il recupero degli altri infortunati: con Federico Chiesa serve ancora pazienza, così come per Kaio Jorge. Paul Pogba resta un rebus.

    Sullo stesso argomentoJuve, bene Vlahovic e Milik. Male il gioco, senza qualità. Max, meglio essere belli e vincentiJuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Kiwior elogia la Juve: “Milik è un top. Szczesny sottovalutato”

    Jakub Kiwior arriva all’Allianz Stadium con lo Spezia giusto in tempo per affrontare quell’Arkadiusz Milik con cui spera di andare al Mondiale in Qatar. Buongiorno Kiwior. Sorpreso di vedere il suo connazionale nella Juventus? “Non sono stupito, tutt’altro. Parliamo di un attaccante che in carriera ha segnato molto e ha qualità importanti. Bello vedere tanti polacchi in Serie A”. Lo scorso giugno, quando lei ha esordito nella Polonia, non è riuscito a incrociare Milik. Mercoledì lo sfiderà… “Non conosco Arek personalmente, ma a Torino finalmente ci vedremo. Spero di scambiare la maglia con lui o con Szczesny a fine partita”. Oltre a Milik, nella Juventus troverà Vlahovic: 3 partite e 3 gol in campionato. Preoccupato? “Affrontare attaccanti così forti è bellissimo ed è sempre una grande sfida anche con se stessi perché ognuno di noi vuole sempre migliorare”. In porta troverà Szczesny, spesso sottovalutato nelle classifiche sui migliori portieri del mondo. “Ognuno ha la propria opinione, ma Szczesny è tra i top mondiali e la sua carriera parla da sola. E non lo dico soltanto perché è il portiere della Polonia. Il Mondiale? Esordire con la Nazionale è stato super e adesso farò di tutto per meritarmi la chiamata per il Qatar”. Cos’è Lewandowski per lei? “Robert è un attaccante di livello mondiale che in carriera ha ottenuto tutto attraverso il duro lavoro. Per noi giovani è un esempio a prescindere dal ruolo in campo”. Più contento o dispiaciuto di sfidare la Juventus priva di Pogba e Di Maria? “Affrontare i migliori è sempre stimolante, ma i bianconeri hanno comunque tanti altri giocatori di livello assoluto. Sarà dura, dovremo tenere alta l’attenzione in ogni momento della gara”. S’aspetta la Juventus aggressiva vista contro la Roma o quella più compassata dello 0-0 contro la Sampdoria? “È una delle squadre che fino all’ultimo lotterà per lo scudetto, gioca stabilmente in Champions da anni e ha tanti campioni. Sarebbe un errore pensare troppo a che Juventus incontreremo. Dovremo pensare a noi stessi e a fare il massimo per cercare di uscire dallo Stadium con un risultato positivo. Ma siamo consapevoli che non sarà affatto semplice”. È stata un’altra estate di spese pazze per i difensori: più sorpreso dai 67 milioni più bonus investiti dal Bayern per De Ligt o dai quasi 50 della Juventus per Bremer? “Non sono sorpreso. Anzi, sono felice che i club abbiano capito l’importanza dei difensori nella costruzione di una rosa e che ora vengano investiti sempre più soldi per assicurarsi i migliori del ruolo”. Lei è rimasto allo Spezia nonostante le offerte della Premier League: West Ham in primis. Perché? “Non ho mai avuto dubbi, qui sono felice. Sono rimasto con l’obiettivo di meritarmi il posto, giocare con continuità e conquistare una nuova salvezza. Non penso alle voci di mercato, sono concentrato sullo Spezia e sul big match contro la Juventus”. A quale difensore si ispira? “Per tanti anni è stato Sergio Ramos il mio modello. Ma in Italia ho la fortuna di confrontarmi ogni settimana con grandissimi centrali: cerco di “rubare” un po’ da tutti”. Dopo Thiago Motta, Luca Gotti: cosa ha aggiunto il nuovo tecnico? “Rispetto alla passata stagione abbiamo cambiato il sistema di gioco. Gotti vuole che si giochi con la palla e senza il timore di provare soluzioni difficili. Nelle prime partite siamo riusciti a conquistare 4 punti tra Empoli, Inter e Sassuolo. Ma possiamo – e dobbiamo – ancora migliorare tanto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Roma, Szczesny si riprende la porta. Torna Bonucci

    TORINO – Dopo aver difeso egregiamente la porta della Juventus, contribuendo in maniera a volte decisiva all’imbattibilità bianconera nelle prime due giornate di campionato, Mattia Perin dovrebbe riaccomodarsi in panchina per sabato, quando allo Stadium arriverà la Roma. Perin lascerà il posto, salvo sorprese dell’ultimo minuto, a Wojciech Szczesny, il titolare designato, che però ha saltato le prime due uscite ufficiali di Serie A a causa di una lesione di basso grado al flessore. L’estremo difensore torna a lavorare in gruppo ed è pronto a riprendersi la sua porta allo Stadium. Diciamo che, considerando tutti i settori con infortunati, quello del portiere era il più blindato per Allegri, grazie proprio alla presenza di Perin, che ha mandato al tecnico un messaggio preciso: in caso di necessità, la Juventus sa di avere a disposizione un altro numero 1 e non un numero 12. Pronto a riprendersi il posto e la fascia di capitano prestata a Cuadrado è Bonucci, dopo aver guardato la sfida con la Samp dalla panchina per un affaticamento muscolare.Guarda la galleryJuve da sogno: il possibile undici bianconero con la squadra al completoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Szczesny: “Con Pogba e Di Maria sta nascendo una Juve diversa. Bremer è una bestia”

    INVIATO A DALLAS – Se gli fai notare che ormai è a tutti gli effetti un senatore della Juventus, Wojciech Szczesny si schermisce con un sorrisone. Anzi, no: una bella risata proprio. Un po’ acuta. Che non capisci fino in fondo se alla base ci sia più modestia, oppure più orgoglio per questo meritatissimo status raggiunto. Ma la realtà è che ormai Szczesny è una colonna della Juventus. È arrivato dopo che in tanti ci avevano provato, a difendere quella porta: Storari (che per Delneri se la giocava alla pari con Buffon, all’inizio…), Neto, Perin (che comunque il suo percorso lo sta facendo). Il polacco non ha mollato. Dopo una stagione di apprendistato come vice di Buffon ha preso il sopravvento (sì, insomma: la maglia numero uno). Arrivando alla sesta stagione. Vincendo molto e levandosi pure il paradossale sfizio (si fa per dire) di avere Buffon come secondo. Non è da tutti, decisamente. Ha avuto il piacere di vedere all’opera e giocare con la BBC. Con “i professori” Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini. Ora è rimasto solo Bonucci, di quel magico trio. Ma… «Pure Bremer è B… E’ bello. Lui e Gatti sono arrivati, è cambiata un po’ la difesa e stiamo cercando di trovare dell’equilibrio, un bel rapporto tra di noi perché abbiamo alte aspettative per la stagione. In questi giorni è importante prepararsi fisicamente, ma anche creare un bello spirito di squadra è fondamentale».

    Cosa pensa, nello specifico, dell’arrivo di Bremer?

    «Fisicamente è impressionante, è un animale, una bestia! Poi è un ragazzo molto tranquillo: sembra poco brasiliano. Quando i suoi connazionali cantano lui sta lì ed è tranquillissimo. Però fisicamente è un bel giocatore: la velocità, la potenza che ha. Davvero impressionante».

    Lei è un pilastro di questa Juventus: ormai sono passati tanti anni dal suo arrivo, che effetto fa?

    «Non lo so perché mi sento ancora giovane e la cosa bella è che non devo più entrare al torello perché vanno sempre i più piccoli. Però sono passati 5 anni e mi sento un pezzo importante della squadra. Poi ci sono altri giocatori di grandissima qualità ed esperienza. Abbiamo creato davvero un bel gruppo».

    Con Allegri sembra avere uno splendido rapporto. L’anno scorso le ha sempre dimostrato fiducia incondizionata.

    «Mi ha aiutato tanto, soprattutto dopo quell’inizio della stagione non buonissimo. Non mi ha mai messo in dubbio e credo poi di essere riuscito a ripagare la fiducia con le buone prestazioni».

    Che Juventus sta nascendo?

    «Una Juventus diversa perché sono arrivati due campioni di grandissima qualità e di grandissima esperienza. Ma non dimentichiamo i giovani come Fagioli, che è tornato dal prestito. O Miretti, che ancora non è arrivato ma ha fatto molto bene alla fine della scorsa stagione. Anche Rovella… Insomma, tantissimi giovani che devono imparare dall’atteggiamento di quelli più esperti. Bisognerà ritrovare quell’equilibrio tra l’energia e l’entusiasmo dei giovani e l’esperienza di chi c’è da più tempo».

    È una Juventus più pronta per raggiungere certi obiettivi, rispetto al passato?

    «Beh, quando arrivano due giocatori come Di Maria e Pogba fa bene anche alla fiducia della squadra, perché campioni come loro due, ma vale pure per Bremer, non arrivano qua per rifare un quarto posto. Arrivano per vincere i trofei. Dopo il bilancio non buonissimo dell’anno scorso è nostro dovere puntare a vincere la Serie A».

    Fisicamente come state?

    «Siamo un po’ stanchi, come è giusto che sia. Ma mi è mancata la tournée estiva in questi anni. Quando l’ho fatta mi è sempre piaciuta: si lavora tanto, si soffre, anche se ci divertiamo pure. Ci sono dei nuovi giocatori, è bello passare del tempo insieme. Abbiamo lavorato solo due settimane, ne mancano tre all’inizio della stagione e c’è ancora molto da fare. Ma i ragazzi sono disponibili. E io… Io sono carico: voglio arrivare al meglio, accetto di dover soffrire».

    La partita contro il Chivas de Guadalajara cosa ha detto?

    «Beh, è un allenamento però si sta sempre meglio quando si vince. Vale anche per le amichevoli. Ora ci aspettano due partite molto difficili contro due squadre molto importanti e speriamo di portare a casa due volte i tre punti. Posto che comunque le cose più importanti rimangono la qualità dell’allenamento e la condizione fisica».

    Si parte dal Barcellona.

    «Affrontare dei campioni come quelli del Barcellona o del Real Madrid è sempre fantastico. Ti dà quel qualcosa in più per spingere e paragonarti ai big. Addirittura il Real ha vinto la Champions League, quindi… Insomma, è bello. Poi ovviamente il risultato di queste partite vale poco, ma ripeto: è sempre meglio vincere che perdere, no? È importante per prepararsi al meglio per la stagione».

    Ci sarà Lewandowski.

    «Sì! Infatti ho visto che ha già giocato 45 minuti con il Real Madrid. Non ha segnato, spero che non faccia il suo primo gol con la maglia del Barcellona proprio contro la Juventus. Però gli auguro il meglio perché è un grande amico e un grandissimo giocatore». LEGGI TUTTO

  • in

    Juve a Los Angeles, parla Szczesny: «Di Maria e Pogba sono ciò che ci serviva»

    Se gli fai notare che ormai è un senatore, si schermisce con un sorriso. Anzi, no: una risata proprio, sincera. Ma la realtà è che ormai Szczesny è una colonna della Juventus.

    «Mi sto divertendo molto – ha spiegato a Jtv -, questa esperienza della tournéeci è mancata molto negli ultimi 2-3 anni a causa della pandemia. Un bel momento per riunirsi con il gruppo, lavorare sodo e divertirsi insieme. Ci teniamo a far bene e vincere già in estate: contro il Barcellona è una amichevole ma è sempre emozionante giocare contro i migliori al mondo». Il commento su Pogba e Di Maria: «Hanno molta esperienza, i tanti giovani che abbiamo in squadra possono solo imparare da loro. Inoltre hanno una qualità incredibile e sarà importante il loro contributo in campo».

    Sul Tuttosport di domani il portiere si racconterà a 360 gradi: il rapporto con Allegri e la fiducia anche nei momenti più difficili, l’arrivo di Bremer e i cambiamenti della difesa dai tempi della BBC, i retroscena del ritiro e una battuta per l’amico Lewandowski… LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, Szczesny: “Mondiale con la Polonia? Poche aspettative ma grandi sogni”

    TORINO – Reduce dalla sconfitta contro il Belgio in Nations League, Wojciech Szczesny, portiere della Juve e titolare fra i pali della nazionale polacca, ha parlato al quotidiano Przeglad Sportowy delle sue impressioni in vista del prossimo Mondiale in Qatar, che vedrà la sua squadra impegnata nel girone C con Argentina, Arabia Saudita e Messico: “L’essere arrivati al Mondiale è un successo, passare il gruppo sarebbe un’impresa. Andrò al Mondiale senza aspettative, ma con grandi sogni”. Un campionato del Mondo che potrebbe anche non essere l’ultimo per l’estremo difensore, ora trentaduenne, che non ha nessuna intenzione di porsi limiti: “Mondiale 2026? Dopo questo vedremo cosa accadrà e come starò di testa e di fisico”. Non credo di smettere fino a 40 anni, ma realisticamente non so quanto potrò dare fra 4 anni, al prossimo Mondiale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, super Szczesny non Gigioneggia. E chi invocava Donnarumma si ricrede

    Tutti sul carro di Szczesny, che non… Gigioneggia. Pure chi è appena sceso da quello di Donnarumma (tanto invocato in estate e ad inizio autunno), ora è lì a sgomitare pur di rimediare un posticino. Il portierone polacco sta facendo incetta: di fan, così come di rigori parati. Tre su quattro vuol dire 75%, vuol dire che – a dispetto delle consuetudini – ormai sono i tiratori a dover studiare come para i rigori Szczesny, non più il contrario. Dopo Jordan Veretout e Lorenzo Pellegrini, ieri s’è dovuto inchinare Antonio Candreva.Sullo stesso argomentoAllegri perdona Rabiot: “Hai fatto fare bella figura a Szczesny”Juventus

    Szczesny: “Peccato per il gol, mi piacciono i clean sheet”

    E il bello è che Tek ne parla con la naturalezza di chi ha fatto poco più che il suo mestiere. Anzi, sminuisce… «Sono stato fortunato perché mi aspettavo un rigore centrale, ma prima che Candreva calciasse la palla si è mossa dal dischetto e ho pensato: non tira centrale da una palla che si muove. Ho scelto un angolo e ho parato. Non c’era tanto pensiero dietro. Comunque son contento, è bello, perché noi i rigori li studiamo: quando riesci a pararne uno ti senti gratificato».

    Spiace un po’ per il gol subito, al limite: sarebbe stata la 13ª partita a rete inviolata. «Questo è un peccato perché mi piacciono i clean sheet, ma un gol del genere può succedere: le punizioni si subiscono in una partita. Comunque portiamo a casa i tre punti ed è la cosa più importante. Si dice sempre che vincere aiuta a vincere, nelle ultime partite anche quando soffriamo riusciamo a portare a casa i tre punti. Quindi bisogna godersi questo momento positivo e cercare di non fermarsi». Anche perché ora c’è la Champions. «Bisogna continuare con la serie positiva. Contro il Villarreal sarà una partita molto difficile, è una squadra molto brava a fare possesso palla. Però sappiamo come affrontarli e speriamo di poter passare il turno».

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la gallerySamp-Juve, Morata e Szczesny show in campo… e sui social!Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

  • in

    Szczesny contro la Russia: “Voglio vedere se la Fifa avrà gli attributi…”

    EMPOLI (Firenze) – “Secondo Allegri lo Scudetto è una lotta a tre? Io per istinto un’occhiata alla classifica la do sempre. Abbiamo davanti a noi degli obiettivi molto importanti. Siamo ancora indietro, però quelli davanti stanno frenando un po’ e ci proviamo. Vediamo una partita alla volta. Oggi era fondamentale prendere tre punti e l’abbiamo fatto, seppur soffrendo un po’. Dove si arriva, si arriva. Noi abbiamo l’obiettivo di arriva ad 83 punti e basta. Oggi l’Empoli ci ha pressato uomo contro uomo a tutto campo e, so che è una brutta scusa, ma la dico comunque, non potevamo trovare la profondità perché c’era un vento molto forte contro che ci ha costretto a giocare sotto pressione a campo aperto, e quand’è così ogni tanto si sbaglia. Nel secondo tempo, nel dubbio, si poteva giocare palla lunga e le cose sono andate un po’ meglio, però va detto anche che l’Empoli ha preparato la partita benissimo e ci ha messo in difficoltà”. Ad offrire ai microfoni di Dazn la propria analisi di Empoli-Juventus, match vinto dai ragazzi di Allegri 3-2, è il portiere bianconero Wojciech Szczesny: “Allegri dice anche a noi che le prime tre sono irraggiungibili? Lui ci dice di vincere la prossima partita… Abbiamo ancora 11 partite da giocare, sono 33 punti e possiamo arrivare ad 83. Se basteranno bene, se non basteranno non avremo rimpianti. Vlahovic? Quando arriva uno come lui porta entusiasmo, poi sul campo si vede che ci dà una presenza importante là davanti, lui poi è molto bravo, porta palla, non sbaglia mai. Ci ha dato entusiasmo e qualità e sarà un giocatore fondamentale per il futuro di questa squadra”.
    Szczesny sull’invasione russa in Ucraina
    “Ho deciso di non giocare i play-off Mondiali contro la Russia e sono stra-contento che i miei compagni abbiano deciso di fare altrettanto. Come nazionale polacca non giocheremo. Se dobbiamo perderla a tavolino, la perdiamo a testa alta sapendo di aver fatto la cosa giusta. Detto questo, speriamo che la gente faccia le scelte giuste, che la partita venga annullata e che la Russia non giochi il Mondiale. Questo, però, non tocca a noi. Come sta mia moglie Marina, che è di nazionalità ucraina? La mia famiglia da alcune settimane è lontana dal Paese, quindi stanno bene. In Ucraina c’è gente nascosta che cerca di scappare, la situazione è brutta e mi dispiace molto. Ci tengo a specificare che non ce l’ho con tutti i russi, sono consapevole che la maggior parte di loro sia contro la guerra, almeno quelli sensibili. Però il governo ha fatto queste scelte ed è molto brutto. Io credo che i nostri social ora non servano per mettere post di una partita vinta, ma quando c’è parlare bisogna dire come stanno le cose. Sono contento che tutti i miei compagni abbiano ben presente la situazione. Tutti le nazionali dovrebbero fare come abbiamo fatto noi della Polonia, poi vediamo se la Fifa ha le p… di dare il Mondiale a tavolino alla Russia. Non credo proprio”.
    Guarda la galleryVlahovic trascina la Juve. Prima doppietta in bianconero, Empoli koMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO