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    Times: “Ronaldo continua la sua guerra a Ten Hag”

    MANCHESTER (Inghilterra) – Quella tra Cristiano Ronaldo ed Erik ten Hag al Manchester United è una storia iniziata male e che almeno per il momento non sembra destinata a riconciliarsi. Non paiono esserci i presupposti, in quanto l’ex attaccante della Juve (considerato a tutti gli effetti una riserva) sta proseguendo la sua “battaglia” interna verso il suo allenatore, come spiegato in un articolo del Times a firma di Dunca Castles, ossia un giornalista molto vicino a Jorge Mendes, procuratore della stella portoghese.Guarda la galleryHaaland pazzesco, schianta lo United con Ronaldo in panchina
    Cristiano Ronaldo-Ten Hag ai ferri corti
    Secondo quanto riportato, il lusitano sarebbe in perenne contrasto con il suo allenatore: “Fonti interne descrivono Cristiano Ronaldo spesso in disaccordo con lui. Si parla di un calciatore che si lamenta della qualità e della natura degli allenamenti”. Secondo CR7 il tecnico “farebbe meglio a giocare diversamente” e “considera Ten Hag “testardo e inutilmente attaccato allo stile di gioco che ha funzionato all’Ajax”. Sull’argomento si è espresso anche Wayne Rooney, leggenda Red Devils ed ex compagno di squadra di Cristiano Ronaldo: “Sono sicuro – ha detto l’attuale allenatore del DC United – che se sarà paziente la sua opportunità arriverà, toccherà a lui coglierla e provare a tornare. Cristiano non è più il giocatore di quando aveva 22 o 23 anni e l’allenatore ha un modo di giocare diverso che funziona”.
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    Il futuro di Cristiano Ronaldo allo United? Parla Ten Hag

    MANCHESTER (Inghilterra) – Il Manchester United prova a ripartire dopo il pensante ko subito nel derby contro il City. La sfida in Europa League contro la formazione cipriota dell’Omonia Nicosia è l’occasione per cercare un pronto riscatto. In conferenza stampa il tecnico Ten Hag è tornato sulle frasi pronunciate nei confronti di Cristiano Ronaldo, lasciato in panchina per rispetto.
    Il chiarimento del tecnico olandese
    “Non ho messo in campo Cristiano Ronaldo per il rispetto che la sua carriera merita – spiega Ten Hag in conferenza stampa – ma ciò che ho detto non ha nulla a che vedere con il futuro di Cristiano: non vedo infelice, sta lavorando bene ed è contento di giocare per il Manchester United”. I sei gol subiti contro la formazione di Guardiola hanno disorientato l’ambiente. “É stato difficile analizzare la partita – ammette il tecnico olandese – dopo aver battuto Arsenal e Liverpool c’era grande entusiasmo, il Manchester City ci ha riportato con i piedi per terra. Sappiamo che dobbiamo crescere, prenderemo la sconfitta nel derby come una lezione che ci sarà utile per migliorare”. LEGGI TUTTO

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    Telegraph: “Ronaldo-United, rottura totale: sarà addio a gennaio”

    MANCHESTER (Inghilterra) – La rottura tra Cristiano Ronaldo e il Manchester United sarebbe ormai irreparabile, tant’è vero che il tecnico Erik ten Hag non si opporrebbe più all’addio dell’asso portoghese già nella prossima finestra invernale di calciomercato. Ne è sicuro il Telegraph, che racconta come Ronaldo sia intenzionato a cercare fin da subito una nuova squadra dopo aver rifiutato un’enorme offerta economica dall’Arabia Saudita. Secondo il quotidiano inglese il portoghese non avrebbe affatto digerito la panchina nel derby contro il Manchester City di Guardiola, perso dai Red Devils per 6-3 con le triplette di Haaland e Foden. Nonostante la giustifiche dell’allenatore olandese, che nel post partita ha affermato di “voler risparmiare al calciatore un’umiliazione non degna della sua carriera”, il portoghese sembra aver ormai preso la sua scelta definitiva. La seconda avventura di Ronaldo a Old Trafford sembrerebbe agli sgoccioli e si dovrebbe concretizzare dunque subito dopo il Mondiale in Qatar. LEGGI TUTTO

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    Caso Ronaldo, Ten Hag: “Può essere ancora utile allo United”

    “Per me, la sua età non è un problema. Se sei giovane o sei vecchio, se continui a giocare bene sei ancora abbastanza buono”. Il nuovo allenatore del Manchester United, Erik ten Hag, ha affermato che Cristiano Ronaldo è ancora presente nei suoi piani per la stagione nonostante abbia escluso il nazionale portoghese dalla formazione titolare nella vittoria per 2-1 in Premier League sul Liverpool. Ronaldo è entrato come sostituto all’86’, ma non è stato in grado di avere un impatto durante il suo breve cameo. Alla domanda se il 37enne può ancora adattarsi al suo stile di gioco, Ten Hag ha detto ai giornalisti: “Penso che possa farlo. In tutta la sua carriera, sotto diversi manager, ha giocato in diversi stili e sistemi. Ha sempre fatto bene, quindi, perché non può farlo?”. LEGGI TUTTO

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    De Ligt, storia di un grande amore. Anche per la… pallavolo

    TORINO – Questa mattina le visite mediche, poi la firma sul quinquennale da 12 milioni all’anno e quindi la partenza per Washington, dove i suoi nuovi compagni del Bayern Monaco si stanno preparando alla stagione che sta percominciare. La Juventus, Matthijs De Ligt, l’aveva salutata ieri, con l’ultimo allenamento, gli ultimi autografi e gli ultimi selfie con i tifosi fuori dalla Continassa e un «Ciao» in favore di telecamera per quelli a casa, prima di entrare in aeroporto. Aveva salutato la Juventus e Torino, dove non è stato molto, 3 anni, ma dove lui e la fidanzata, la modella AnneKee Molenaar, olandese anche lei, si erano integrati a meraviglia. Da subito studenti modello di italiano, hanno vissuto la città giorno per giorno, come documentato dal profilo Instagram di AnneKee, tra una corsa al Parco del Valentino, un caffè in uno dei bar del centro o un giro notturno in macchina, di ritorno dallo Stadium, cantando «L’Italiano» di Toto Cutugno. La città e tutto quello che c’è intorno, a cominciare dalle Langhe dove la coppia non perdeva occasione per una gita fuori porta, allenamenti e partite permettendo. Perché ovviamente De Ligt nonera a Torino per fare il turista. Anzi.

    TRA CHIELLO E BONUCCI Subito proiettato in campo da titolare inamovibile a 20 anni, a causa dell’infortunio di Chiellini all’inizio della stagione 2019-20, la sua prima in bianconero, De Ligt è sempre stato tra i primi 10 juventini per minutaggio, anche due stagioni fa quando si operò a una spalla. E nell’ultima stagione è stato il primo assoluto, con 3690 minuti in campo. Minuti di qualità, anche se forse non ha raggiunto il livello che ci si aspettava al suo arrivo: probabilmente anche perché un po’ frastornato da tre cambi di allenatore (e allenatori molto diversi tra loro, a cominciare dal passaggio da Ten Hag a Sarri), abbinati ad altrettanti ct avuti con l’Olanda. Ma, se non ha rispettato fino in fondo le aspettative, con qualche errore di foga ogni tanto (il rigore su De Vrij nella finale di Coppa Italia per citare l’ultimo), è stato comunque il pilastro di una difesa in cui Bonucci e Chiellini hanno dovuto a turno fermarsi per recuperare forze e salute. Ingiustamente etichettato come “pallavolista”: se un paio di rigori per fallo di mano li ha commessi, due episodi nella sua prima stagione, uno punito contro il Lecce e uno non punito contro il Torino, furono presi successivamente ad esempio dall’allora designatore Rizzoli proprio per spiegare quando un tocco di mano o di braccio non sarebbe stato da sanzionare. Ora sarà materia per gli arbitri tedeschi. LEGGI TUTTO

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    Mirror: “United, Ten Hag chiama Antony: l'Ajax rifiuta la prima offerta”

    MANCHESTER (INGHILTERRA) – Quello di Antony è uno dei nomi caldi del calciomercato del Manchester United – era finito anche nel mirino del Milan -. Secondo il Mirror i Red Devils avrebbero già messo sul piatto 60 milioni di euro ma si sono visti rispedire al mittente l’offerta. L’Ajax, proprietario del cartellino del 22enne esterno brasiliano, ne chiede infatti 80 ed è legato al calciatore fino a giugno 2025. L’agente del giocatore, Emerson Santos, avrebbe organizzato alcuni incontri con lo United, ma i campioni d’Olanda vorrebbero tenerlo per un’altra stagione e il nuovo tecnico Alfred Schreuder lo vedrebbe come parte della sua squadra.
    Antony e Ten Hag di nuovo insieme al Manchester United?
    All’Old Trafford ritroverebbe Erik ten Hag, il tecnico olandese che lo ha fatto scoprire al grande calcio e per il quale prova una profonda stima: “Ogni giocatore sotto la sua guida diventa un calciatore migliore attraverso la sua formazione. Dal mio arrivo, mi ha dato molta fiducia e ha creduto in quello che posso fare. Gli sono grato per questo”. Complimenti ricambiati dallo stesso allenatore: “È un talento incredibile. Sta attraversando uno sviluppo straordinariamente bello, è chiaro che finirà sotto i riflettori e molti club saranno interessati”. Tra i grandi promotori della trattativa c’è l’ex campione del Brasile Rivaldo, che ha commentato: “Il Manchester United sembra essere il club più vicino a ingaggiarlo e sono fiducioso che ci divertiremo tutti a vederlo giocare all’Old Trafford. Proprio come Raphinha (l’esterno del Leeds ndr), potrebbe trarre vantaggio dal giocare in un club più grande per avvicinarsi all’essere un titolare alla Coppa del Mondo, anche se penso anche che il suo posto in rosa sia sicuro dato che Tite lo ha convocato ultimamente e ha fiducia nelle sue qualità”. LEGGI TUTTO

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    De Ligt, il saluto da leader e capitano. Dell’Olanda. E La Juve? Applaude

    TORINO – (e.e.) L’ultima immagine di Matt De Ligt prima delle meritate vacanze: lui vincente e con la fascia da capitano. Dell’Olanda… («Importante chiudere la stagione con un successo – battuto 3-2 il Galles di Bale e Ramsey – e adesso è tempo di ferie»). Il difensore della Juventus è un leader nato, a 22 anni sembra un veterano passato attraverso mille battaglie. Via Chiellini, sembra naturale passare da De Ligt, senza che Bonucci si senta sminuito, per il rilancio in Italia e in Europa. E’ l’ex Ajax quello in grado di traghettare i bianconeri verso la vetta. E’ stato chiaro, tra l’altro: «Due quarti posto non mi bastano». Già, non possono bastare a uno abituato a vincere sin dalle giovanili dei Lancieri. Lo Juve lo sa benissimo, e mai vorrebbe privarsi del ragazzo. Che però ha mercato, soprattutto in Premier (il suo mentore Ten Hag lo vorrebbe allo United, Tuchel al Chelsea, così per dire). Se arrivasse mai un’offerta extra large da 80 milioni in su allora la trattativa sarebbe obbligata. Nel frattempo continuano i contatti con il suo entourage per rinnovare (c’è sempre la questione della clausola) un rapporto comunque sincero e a prova di gradi: al comando c’è Matt. LEGGI TUTTO