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    Torino, Science in Sport nuovo Official Sport Nutrition Partner

    Importanti novità in casa Torino. La società granata, attraverso una nota apparsa sul sito ufficiale ha comunicato che “Science in Sport (SiS) sarà l’official Sports Nutrition Partner per la stagione 2021/22. SiS, azienda leader nell’alimentazione sportiva, sarà fondamentale nel supportare la prima squadra con prodotti, best practice ed esperienza professionale”.
    Torino e Science in Sport insieme per la stagione 2021-22
    Grande soddisfazione per Sam Driver, Global Head of Elites: “Sono felice di poter annunciare la nostra prima partnership italiana nel mondo del calcio, una dimostrazione della presenza sempre più intensa di Science in Sport nell’Elite football. Lavoriamo insieme ad oltre 150 squadre professionali, fornendogli integratori sportivi sicuri e controllati, di livello mondiale. Con il lancio della nuova struttura di distribuzione in Italia, le squadre d’elite possono ora accedere con facilità a prodotti sportivi di qualità mondiale. È straordinario che ora potremo collaborare con un club come il Torino FC”. Anche Alberto Barile, Direttore Operativo del Torino, si è detto felice della partnership stupulata: “Siamo contenti di accogliere Science in Sport – uno dei leader nel settore – nella famiglia granata. Questa partnership fornirà prodotti di alta qualità ai nostri calciatori, migliorando un aspetto fondamentale del loro lavoro”. 

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    Ola Aina compie 25 anni: gli auguri speciali del Torino

    Giorno di festa oggi in casa Torino: compie infatti 25 anni Temitayo Olufisayo Olaoluwa Aina, meglio noto come Ola Aina, terzino nato a Southwark, in Inghilterra, ma naturalizzato nigeriano. Il classe ’96, di proprietà del Chelsea, è arrivato in granata nell’estate del 2018. Dopo una buonissima prima stagione – un gol e tre assist in 32 presenze – non è riuscito a ripetersi nella seconda annata. Da qui il ritorno in Inghilterra, in prestito al Fulham. I Cottagers non esercitano però il diritto di riscatto così torna al Torino, diventando ben presto un elemento molto importante nell’11 di Ivan Juric. I granata, nel giorno del suo compleanno, lo hanno voluto omaggiare con gli auguri speciale sui social del club.TuttoSport.fun, gioca gratis, fai il tuo pronostico e vinci! LEGGI TUTTO

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    Torino, c'è un uomo solo al comando: il suo nome è Juric

    Parlando in una sorta di “comfort zone” che non prevede eccezioni e controcanto, ma solo un’imbarazzata autodifesa e soprattutto un imbarazzante arrampicarsi sugli specchi, Davide Vagnati è riuscito ieri nell’impresa di sostenere, per giustificare se stesso e le deficienze societarie del Torino FC, una serie di cose che fanno acqua da tutte le parti.

    Ha detto, per esempio, che non è vero che sono arrivati (cioè che lui ha fatto arrivare) tanti “rinforzi” dalla sua ex Spal: ha preso solo Berisha, specifica, cioè il secondo portiere (il primo peraltro, da lui caldeggiato, cioè Milinkovic-Savic, pure lo portò da ds a Ferrara). Poi certo, ha concesso, c’è anche il responsabile del settore giovanile (manco parlasse di un ruolo marginale), «però lo cercavano in tanti». Evidentemente – al netto delle virtù di Ruggero Ludergnani, per il quale è stato defenestrato Massimo Bava, reo di avere «troppi buoni rapporti e amici sulla piazza» – in tanti cercavano pure Gianmario Specchia (capo scout), Andrea Bernardelli (segretario), Paolo Minafra (vertice dello staff medico, defenestrato invece da Juric), Marcello Cottafava (allenatore della Primavera fino a quando, per evitare anche l’onta storica di vedere i ragazzi finire in B, Cairo e Bava hanno richiamato in fretta e furia Coppitelli; ah, per la cronaca, Vagnati avrebbe sostituito Cottafava con Giuseppe Scurto, che di Cottafava era stato erede sulla panchina indovinate di quale squadra? Bravi: risposta esatta). Probabile che in tanti cercassero anche Claudio Rivalta, candidato per un po’ a passare dall’Under 16 della Spal a quella granata, e forse solo per quello s’è dovuto ripiegare su Semioli: che sfortuna, mannaggia! Concorrenza foltissima e scatenata infine per i giocatori Kryeziu e Horvath, già sbolognati in Belgio e in Ungheria, e altri delle giovanili di cui tacciamo il nome giusto perché sono ancora minorenni. Considerando che Comi e Bava non ci sono più, sostanzialmente abbiamo riassunto un organigramma di club calcistico: almeno al Torino.

    Ora, tra questi nomi ci sono (o ci saranno) pure ottimi professionisti, ma non è questo il punto. Il punto è la contrapposizione tra la realtà effettiva e quella virtuale disegnata da Vagnati, che evidentemente su questo fronte ha imparato bene dal suo datore di lavoro. Perché corteggiatissimi, stando al ds, erano poi ovviamente anche i rinforzi presi all’ultimo momento; solo per quello sono arrivati in fretta e furia subito dopo lo sfogo di Juric (l’ultimo pubblico, dopo i molti precedenti in privato) con il quale – pensa tu – «il mercato è stato fatto in sintonia». Manco mezzo accenno alle dimissioni del dottore. Al fatto che gli allenamenti Vagnati se li debba guardare dalla tribuna perché il campo gli è vietato, figuriamoci. Invece, la garanzia che Belotti rientrerà dopo la sosta («dovremmo riaverlo», però: non esageriamo con le certezze) e la conferma che per il contratto del Gallo non c’è «nessuna novità»: ma dai!? Ecco, la non volontà di rinnovo e il silenzio del capitano sono un’ulteriore testimonianza di come il Torino società abbia una credibilità, diciamo, relativa, come la sua struttura: è bastato che arrivasse un tecnico di forte personalità per smascherarne anche pubblicamente l’inconsistenza. Distratto su altri fronti, Cairo s’è un po’ defilato, e Juric s’è infilato nel vuoto granata con la forza della determinazione e della schiettezza. Speriamo, a gioco lungo, anche dei risultati. La verità è che, oggi come oggi nel Torino, c’è un solo uomo al comando: il suo nome è Ivan Juric. Per fortuna.
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    Torino-Juve, tensione tifosi-polizia: bici lanciata sugli agenti

    TORINO – Tensione tra alcuni tifosi della Juventus e la polizia fuori dallo stadio Olimpico Grande Torino prima del derby tra i bianconeri e il Torino. Un gruppo juventini, che protestavano contro l’obbligo del Green pass e quindi resteranno fuori dalla stadio, ha cercato di venire a contatto con i tifosi granata. La polizia ha evitato lo scontro tra opposte tifoserie; a quel punto i sostenitori della Juve hanno lanciato oggetti contro gli agenti. Uno, in particolare, ha scagliato una bicicletta elettrica contro un funzionario. Fermato, verrà arrestato. La situazione è ora tornata nella normalità prima del fischio d’inizio della partita.TuttoSport.fun, gioca gratis, fai il tuo pronostico e vinci! LEGGI TUTTO

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    Torino in verticale con Pobega. Juve, Kean largo per colpire

    TORINO – «Il derby della Mole non l’ho praticamente mai giocato: appena quattro minuti quando ero un ragazzo del Toro…». Federico Balzaretti, oltre ad essere un doppio ex (è cresciuto nei granata e ha giocato due stagioni nella Juventus), è un apprezzato commentatore televisivo e oggi pomeriggio seguirà la sfida per Dazn.

    Come arrivano al derby la squadra di Juric e quella di Allegri?

    «Dalla Juventus ci si aspettava qualcosa di più in questo avvio di stagione, ma è in ripresa e risalita. Contro il Chelsea i bianconeri hanno disputato una partita da squadra vera e nella quale Allegri si è dimostrato ancora una volta un grande stratega. Parliamo di un allenatore che tira fuori sempre risorse importanti, soprattutto nei momenti decisivi: doveva vincere queste ultime tre partite e le ha vinte. Però…».

    Però…

    «Stavolta affronterà un Toro che sta stupendo. Stimo tantissimo Juric e mi piace molto la squadra che ha allestito il ds Vagnati. Saranno arrivati anche all’ultimo, alcuni giocatori, ma hanno tutti caratteristiche e “motore” perfetti per il cacio di Juric. Ivan è un allenatore che chiede parecchio ai suoi ragazzi, ma poi i risultati si vedono».

    Che Torino si aspetta contro la Juventus?

    «Lo stesso di sempre perché le squadre di Juric hanno un’identità chiara e non la cambiano. Se ripenso al suo Verona degli scorsi due anni, non mi vengono in mente partite disputate con un atteggiamento diverso. Il Toro giocherà uomo a uomo, a tutto campo, magari con un minimo di copertura in più in fase difensiva per limitare la forza dei bianconeri. Saranno determinanti le marcature preventive. Comunque i granata sono la squadra del campionato che ha subito meno tiri in porta e non è un caso: la fase difensiva sarà una delle chiavi del Toro nel derby».

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    Causio: “Juve, come in Coppa. Col Torino stessa cattiveria”

    TORINO – Buongiorno Causio, si sta per giocare un derby della Mole con Juventus e Torino a pari punti. Non accadeva dal 5 novembre 1972, finì 2-1 per il Torino con doppietta di Pulici e gol bianconero di Anastasi. Lei era in campo, ricorda quella partita?

    «No, non la ricordo. Non ricordo le sconfitte».

    Allora qual è il derby giocato che ricorda più volentieri?

    «Ma no, è inutile parlare del passato e dei derby di quando giocavo. Ormai non è più il mio derby, adesso i giocatori sono quasi tutti stranieri, mentre allora eravamo tutti italiani e la partita era molto più sentita. Adesso i derby sono un’altra cosa, non serve parlare di quelli di allora».

    Parliamo di quello di oggi: che partita si aspetta?

    «Difficile dirlo, in questo senso il derby resta una partita a sé. Poi non so che formazioni metteranno in campo, nella Juve per esempio ci sono diversi infortunati. I bianconeri dopo un inizio difficile si stanno riprendendo, ma anche il Torino sta facendo abbastanza bene».

    A che punto è la ripresa della Juventus?

    «Ho visto la Juve dal vivo a Udine alla prima giornata e poi mercoledì sera contro il Chelsea. Per 45 minuti – un’ora tiene bene, poi cala, ma mercoledì aveva anche tanti giocatori infortunati. Sicuramente la vittoria contro Chelsea può dare una spinta importante a livello mentale nel processo di risalita».

    Una vittoria in cui ha a brillato Chiesa e non solo per il gol.

    «Chiesa brilla sempre. E’ uno dei pochi che non si risparmia mai. Anzi, dovrebbe proprio risparmiare qualche energia in più per arrivare più fresco negli ultimi 30 metri. Ha tutto. Deve soltanto discipliarsi un po’, sono perfettamente d’accordo con Allegri e credo che ci riuscirà, perché Massimiliano è un maestro in questo. E Chiesa stesso con il tempo e l’esperienza imparerà a gestire le energie al meglio».

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    Toro, Under 23 è pure meglio. Nessun titolare ha 30 o più anni

    La voglia di mantenere bassa la carta d’identita? dei granata si esprime anche nel piu? “anziano” del gruppo. Non ha 30 anni, ma 29 compiuti il 25 agosto, e se come sembra Juric gli dara? fiducia si piazzera? nel centrosinistra della difesa: gia?, il piu? “anziano” e? Rodriguez. Seguito da Linetty che avendone 26 e? comunque nel pieno della carriera, forse nemmeno ancora nella sua massima espressione. A 25 ci sono Sanabria e Lukic, favorito su Mandragora che invece ne ha 24. La stessa eta? di Bremer, giovane ma gia? leader del reparto, nonche? di Ola Aina. Altro ragazzo che a Torino ha portato quel «London Style», per dirla alla Juric, e che sulla fascia puo? sprigionare la potenza dei suoi 24 anni. Tanti quanti ne ha pure Vanja Milinkovic-Savic. Se la media della squadra favorita per giocare dall’inizio nel derby e? di 23,8 anni, quella dell’intera rosa e? intanto di 25,5. Comunque bassa.

    Una scelta che va nella direzione di investimenti a crescere, ma anche dettata dalla visione di gioco proposta da Juric. Dispendiosa, tra il pressing immediato, l’aggressione nel mezzo del campo anche attraverso il raddoppio sull’uomo, il sacrificio degli esterni e via discorrendo. Un calcio per cui servono giocatori di passo, e nel pieno del vigore che consente di arrivare un decimo di secondo prima dell’avversario, sul pallone. Di suo, il tecnico croato non ha poi remora alcuna a dare fiducia a ragazzi che, ancora, non hanno mostrato tutto il proprio potenziale, ma che hanno la cattiveria agonistica per volersi migliorare. E di gente di questo tipo, giovane ma tosta, il Toro di oggi ne avrà tanti. LEGGI TUTTO

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    Torino-Juventus, derby equilibrato

    La 7ª giornata di campionato prevede il confronto tra il Torino e la Juventus. Entrambe le squadre sembrano in crescita e proveranno a regalare i tre punti ai propri tifosi.
    Il derby si preannuncia equilibrato
    I granata sono rimasti imbattuti nelle ultime 4 gare (due vittorie con Salernitana e Sassuolo e 2 pareggi con Lazio e Venezia) mentre la “Vecchia Signora”, reduce dal successo in Champions League contro il Chelsea, si è messa alla spalle un inizio di stagione difficile (solo 2 punti nelle prime 4 partite) anche grazie alle vittorie contro Sampdoria e Spezia (entrambe per 3-2). Difficile sbilanciarsi in una gara come questa, il derby non è mai una sfida come le altre e non sempre la squadra favorita alla vigilia riesce a conquistare i tre punti. La prova evidente è l’ultimo precedente andato in scena nella passata stagione terminato con il risultato di 2-2. Il Multigol 2-4 (centrato in 5 gare su 6 dal Torino) potrebbe regalare soddisfazioni anche in questo incontro. LEGGI TUTTO