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    Torino, Longo: “Non siamo ancora salvi, ma ho visto lo spirito giusto”

    TORINO – Esulta Moreno Longo: il suo Toro ha appena sconfitto il Genoa in un febbrile scontro salvezza, che manda i granata a +7 sul Grifone. Ecco le sue parole in conferenza stampa: “Spirito giusto? Non ce l’aveva solo Belotti, ma anche tutto il resto della squadra, in campo e fuori. Tutti quelli in panchina incitavano i compagni”. L’obiettivo salvezza ora è più tangibile: “Non siamo ancora salvi, non lo dico per scaramanzia. Abbiamo fatto un passo avanti, ma finché non c’è la certezza matematica dobbiamo continuare a macinare punti, lavorando con concentrazione. Vivo questo momento con grande senso di appartenenza. Sono arrivato qui da bambino e ho fatto tutta una trafila per arrivare qui. Ho una grande  responsabilità, per me contano solo il Toro e la salvezza: le mie energie sono focalizzate su questo”.

    Longo si sofferma poi su Zaza: “Può giocare insieme a Belotti, ma c’è bisogno di tempo: noi non ce l’abbiamo. Adesso non ci stiamo allenando se non per recuperare dopo le partite. Ma i due si completano bene e la soluzione si può riproporre. De Silvestri è importante dal punto di vista umano e tecnico”. Non sono stati mesi facili per il gruppo granata: “Quando sono arrivato la situazione era probante. La cosa più importante da fare è convincere una squadra costruita per un obiettivo a sudare per un altro. Lavorare per la salvezza vuol dire farlo lottando, plasmando uno spirito positivo dopo ogni batosta. Il Toro ha questo grandissimo nome, purtroppo ogni tanto bisogna guardare in faccia la realtà”. Longo poi commosso ricorda Ricky, il piccolo tifoso del Toro da poco scomparso: “Siamo vicini alla famiglia, abbiamo seguito la sua storia. Facciamo le nostre più sentite condoglianze al papà e alla mamma”.
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    Torino, quel precedente col Genoa brucia ancora

    TORINO – Non c’è più Milito, ma Iago Falque nutrito dalla voglia di rivalsa di chi è stato scaricato in inverno; il tecnico non è più Gasperini, ora mago di Bergamo, ma Nicola che pure è spinto dal forte desiderio di fare bella figura, al cospetto di un Toro nel quale ha militato da giocatore e che fin qui ha solo sfiorato da tecnico. Anche la classifica è diversa: nella stagione 2008-09 il Genoa viaggiava a ritmi europei e i granata lottavano per non retrocedere. Quando però si parla della sfida tra granata e rossoblù in casa del Torino è scontato tornare a quel 24 maggio 2009, a una sfida vinta dai liguri che sancì la retrocessione in B del club di Cairo. E che ebbe per conseguenze una rissa in campo tra giocatori e componenti delle panchine, e la rottura di un gemellaggio storico tra le due tifoserie.

    La voglia di Iago
    Undici anni dopo i granata scendono in campo da favoriti. Non c’entra più di tanto il fattore campo che in questa fase a porte chiuse ha poco valore, ma la differenza di valori tra le rose delle squadre. Se quella di Longo per tutto quanto combinato (anche in precedenza, con Mazzarri) merita di ritrovarsi in fondo alla classifica, ma ha pur sempre iniziato la stagione con chiare ambizioni europee, quella di Nicola (e prima di Andreazzoli e Thiago Motta) sapeva fin dal via che avrebbe dovuto soffrire per mantenere la categoria. Nonostante sulla carta sia più forte, per il Toro tante sono le insidie annidate nel confronto di stasera. Ancora più delicato di quello vinto col Brescia: unico successo centrato nelle ultime 5 sfide, che per il resto hanno portato 4 sconfitte. Soltanto una Spal con un piede e mezzo in B e un Parma che naviga fin troppo sereno a metà classifica (40 punti, 11 in più del Lecce terz’ultimo, comunque) hanno fatto peggio, nel medesimo arco di tempo. La prima insidia per il Toro è quindi… il Toro stesso. Convalescente se non proprio malato cronico da mesi a questa parte. Tanto che Longo, al quale sono bastati un paio di allenamenti e altrettante partite guidate dalla panchina per capire l’aria che tira, sta lavorando innanzitutto sulla testa dei giocatori, sulle motivazioni che i granata fin qui non hanno saputo riaccendere.
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    Torino, Longo riprende gli allenamenti in vista del Genoa

    TORINO – Il Torino è sceso in campo al Filadelfia nella giornata di oggi: i granata hanno iniziato a mettere in cantiere la prossima partita di campionato, contro il Genoa, in programma giovedì 16 luglio allo stadio Olimpico Grande Torino. L’allenatore Moreno Longo, come di consueto dopo ogni appuntamento ufficiale, ha suddiviso in due la rosa a disposizione: seduta di scarico per i calciatori ieri sera impegnati nel match contro l’Inter, lavoro tecnico per tutti gli altri elementi a disposizione. Per domani è in programma una sessione tecnico-tattica pomeridiana. LEGGI TUTTO

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    Pagelle Toro: Verdi già sparito, progressi di Aina

    SIRIGU 6 Nulla può sui gol, bravo nella ripresa su Sanchez e addirittura miracoloso due volte su Gagliardini ma per poco non combina un frittatone con un rinvio maldestro che per poco Martinez non ribatte in porta.
    IZZO 4 Pronti-via e mura il tiro a botta sicura di Lautaro sul fi ltrante di Sanchez. A inizio ripresa rovina quanto di buono fatto risultando colpevole su tutti i gol interisti: prima lascia troppi metri a Lautaro (che serve l’assist a Young), quindi tiene tutti in gioco sulla rete del sorpasso interista infi – ne si fa scippare il pallone da Sanchez nell’azione che porta al tris di Martinez.
    NKOULOU 5.5 Primo tempo da leone, nella ripresa gli avversari gli sfrecciano via da tutte le parti. BREMER 5 Oscar della sfortuna per la deviazione sul 3-1 di Martinez.
    DE SILVESTRI 5 Young è il più in forma della compagnia. Pessimo cliente, nonostante provi ad arginarlo con la sua fi – sicità. Singo (19′ st) 6 Buon impatto sul match.
    MEITÉ 5.5 Buon primo tempo (eccezion fatta per l’ammonizione presa per allontanare il pallone) ripresa da dimenticare. Lukic (19′ st) 5.5 Gara senza lampi.
    RINCON 5.5 Nel primo tempo è un muro davanti ai centrali. Nella ripresa viene travolto dall’impeto degli interisti. LEGGI TUTTO

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    Torino, Longo: “Concesso 2 gol evitabili all'Inter, sconfitta che fa male”

    MILANO – Al Torino stasera non è bastato il solito super Belotti: i granata si sono arresi all’Inter, capace di rimontare nella ripresa il gol del Gallo. Ecco le parole del tecnico Moreno Longo in conferenza stampa: “E’ un ko che fa male perché c’erano le basi per fare un altro tipo di partita. L’aver dato in poco tempo all’Inter la possibilità di segnare due gol evitabili, quando non eravamo concentrati al massimo, ha cambiato la sfida tanto da farcela perdere. Noi siamo una squadra che deve lottare su tutti i campi per raggiungere i punti necessari alla salvezza. Sapevamo di venire qui per lottare e ottenere punti, ma l’Inter è stata più brava di noi”.

    Longo ha ben chiaro il fatto che i suoi non debbano fermarsi: “La mia formazione deve migliorare in tanti aspetti, altrimenti non ci troveremmo in questa situazione di classifica. Per tutta la prima frazione siamo riusciti a tenere alta l’attenzione, all’intervallo avevo detto ai miei che avremmo dovuto partire forte. Ma se concedi all’Inter di fare gol per colpa di errori evitabili, alla fine resti penalizzato”. E’ bastato poco a Belotti e compagni per ritrovarsi con zero punti in tasca, dai tre virtuali che avevano: “Per fare punti a San Siro contro l’Inter devi essere perfetto in fase difensiva. Il problema di questo format è che non c’è tempo di allenarsi molto, la concentrazione e l’attenzione devono restare alte”, continua Longo.

    L’ex allenatore del Frosinone si sofferma poi sulla gara: “L’Inter pressava in maniera molto aggressiva e non ci permetteva di ripartire. Noi siamo una squadra fisica, nelle ultime partite siamo cresciuti molto. Anche oggi abbiamo avuto 4 o 5 chance”. Longo ha anche parlato di Belotti: “Andrea  ha qualità straordinarie, è una punta davvero completa. Protegge la palla, attacca la profondità, è bravo di testa, sa calciare con entrambi i piedi. Noi vogliamo metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio”. Pensiero finale sulla possibilità di rivedere i tifosi negli stadi: “Se succedesse, per noi sarebbe molto importante. Il calcio è dei tifosi, necessita del pubblico. Una tifoseria come la nostra sa essere il dodicesimo uomo in campo”.
    INTER-TORINO 3-1: NUMERI E STATISTICHE

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    Torino, Longo prova le mosse tattiche per l'Inter

    TORINO – Seduta mattutina di allenamento al Filadelfia per il Torino, che prosegue la propria preparazione, in vista della partita di lunedì sera a Milano contro l’Inter. Dopo l’attivazione muscolare Moreno Longo ha diretto una sessione tecnica che si è conclusa con una partita a ranghi misti, con tempo e campo ridotti. Per la giornata di domani è in programma una seduta tecnico-tattica mattutina. LEGGI TUTTO

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    Torino, l'urlo liberatorio dopo il successo contro il Brescia

    TORINO – Un urlo liberatorio. Quello cacciato, all’unisono, al triplice fischio finale mercoledì sera. Dal “Sìììì” di Armando Izzo, al “Yeahhh” di Koffi Djidji. Perché la stagione è travagliata e la nave va ancora condotta in porto, ma contro il Brescia contava soltanto vincere. I tre punti, dopo lo spavento del primo tempo, sono arrivati. Così i granata, all’indomani, si sono lasciati andare ad uno sfogo assai popolare anche sui social. Senza dimenticare una componente fondamentale come quella dei tifosi, distanti dalla squadra soltanto per via delle restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus. «Voglio condividere questa vittoria con tutti voi, perché lo meritate più di tutti», il messaggio recapitato al popolo granata da parte di Cristian Ansaldi.

    Che ora guarda avanti, perché la missione salvezza – nonostante il +7 sul terzultimo posto occupato dal Genoa – non è ancora conclusa. E una solida comunione d’intenti è quella che contraddistingue lo spogliatoio dopo il successo tra le mura del Grande Torino. «Uniti!» è il concetto forte espresso da Antonio Rosati, Sasa Lukic e anche dall’infortunato Daniele Baselli, che sui social hanno lanciato il grido di battaglia pubblicando immagini di esultanza e fissando già i prossimi obiettivi: l’Inter lunedì sera, innanzitutto, quindi la sfida al Genoa che potrebbe emettere una prima sentenza importante sull’esito finale della stagione.
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