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    Kean: “Ora risposte alla Juve, poi all’Italia: bello vestire l’azzurro”

    TORINO – Titolare nell’undici schierato da Allegri per il Deby della Mole, l’attaccante della Juventus Moise Kean ha parlato ai microfoni di Dazn nel pre-partita, commentando la chiamata di Spalletti e il ritorno nella rosa della Nazionale italiana: “È un motivo per dare qualcosa in più? Assolutamente, è sempre bello vestire la maglia della Nazionale. Oggi è una partita importante e penso a fare bene oggi, poi penserò a dare anche una risposta quando indosserò la maglia azzurra”.
    Sul derby Juve-Toro
    “Come si prepara il derby? È soprattutto bello giocare queste partite, l’abbiamo preparata molto bene, questo weekend ci siamo allenati molto forte, oggi faremo quello che il mister ci ha chiesto di fare in campo, vincere e dare il massimo. Ho deciso tanti derby a livello giovanile, ma nessuno in prima squadra? C’è sempre una prima volta, quindi non si sa mai. La cosa importante oggi è portare punti importanti a casa e dare il massimo per la squadra”, conclude Moise Kean. LEGGI TUTTO

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    Juve-Torino, cambia l’arbitro: Massa al posto di Rapuano, il motivo

    Cambio di programma per il derby della Mole tra Juventus e Torino, che si disputerà questo sabato alle ore 18. A dirigere l’incontro non sarà più Antonio Rapuano, inizialmente designato per il match: il fischietto ha rimediato un infortunio muscolare alla schiena e non sarà in grado di presenziare all’incontro. Al suo posto ci sarà Davide Massa. Restano ovviamente invariate le designazioni arbitrali per le altre gare di Serie A del prossimo turno.
    Massa, i precedenti con la Juventus
    L’arbitro della sezione di Imperia ha diretto la Juventus in ben 25 occasioni. Un bilancio che ha visto i bianconeri trionfare ben 16 volte, con 6 pareggi e 3 sconfitte. Nella passata stagione Massa ha arbitrato due volte la Juve: prima nel 3-0 all’Allianz Stadium contro la Lazio; poi, sempre a Torino, nella controversa e convulsa semifinale di andata di Coppa Italia contro l’Inter, match terminato 1-1 con l’espulsione a Lukaku (con squalifica successivamente revocata) e i rossi a fine partita assegnati ad Handanovic e Cuadrado. Questo sarà il secondo derby della Mole con Massa come fischietto: il primo fu nella stagione 2021/22, quando in casa bianconera terminò 1-1 (vantaggio di de Ligt, pareggio di Belotti). LEGGI TUTTO

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    Juve e Toro a porte aperte: allenamenti con i tifosi in vista derby!

    Ultimo turno di campionato prima della sosta nazionali. Tra le sfide più attese della prossima giornata di Serie A c’è sicuramente il derby della Mole. Juventus e Torino si sfideranno questo sabato a partire dalle ore 18 all’Allianz Stadium. Una sfida carica di aspettative per entrambe le squadre, con le due società che hanno deciso di dar vita ad un’iniziativa per caricare ulteriormente la sfida.
    Juventus-Torino, allenamenti aperti
    Sia Juventus che Torino, infatti, hanno stabilito di tenere una seduta di allenamento a porte aperte nella giornata di domani, a pochi giorni dal derby. La Juventus alle ore 11 presso la Continassa, con ingresso che sarà consentito a chi avrà ricevuto l’invito della società. Al Filadelfia start alle ore 11.15 con ingresso libero per assistere alla seduta del Torino. Entrambe le squadre sono reduci da due pareggi per 0-0 e dovranno fare i conti con alcuni acciacchi fisici: i bianconeri stanno studiando la miglior soluzione per far sì che sabato sia presente Dusan Vlahovic, con un programma di allenamento mirato. I granata invece dovranno fare a meno di Alessandro Buongiorno dopo il problema rimediato nella gara contro la Lazio e che potrebbe tornare in campo tra circa un mese. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Torino, Juric avvisa Allegri: “Questo derby speriamo di vincerlo”

    Il pareggio del Torino contro l’Hellas Verona non ha scoraggiato Juric. L’allenatore granata ha ripercorso alcune tappe della partita a Torino Channel: “Penso che la squadra ha fatto la sua partita e ha avuto 4-5 occasioni per creare e non ha concesso niente su un campo davvero difficile da giocare, per cui sono contento della prestazione ma meno contento del risultato”. Oltre al pareggio, le brutte notizie per Juric arrivano dalla difesa, che già orfana di diversi giocatori ko per infortunio, contro il Verona i granata hanno perso anche il giovane Sazonov. Al suo posto è entrato Tameze che è stato elogiato da Juric: “Ha fatto una partita top, è stato molto intelligente, ha coperto spazi alla grande e si è proposto in attacco con grande qualità. Mi è piaciuto tanto”.

    Juric e la frase sul derby con la Juventus

    Archiviata la pratica Verona, Juric è già concentrato sulla prossima partita e ha le idee chiare. Sabato 8 ottobre allo Stadium c’è il Derby della Mole contro la Juve, reduce anche lei dal pareggio contro l’Atalanta di Gasperini. Su come affronterà il derby, l’allenatore granata ha dichiarato: “Speriamo di vincere un derby, abbiamo fatto sempre grandi prestazioni, o gran parte, specialmente a casa loro. Siamo stati parecchio sfortunati, questa volta vogliamo recuperare energie e cercare di vincerlo”- insomma, Allegri è avvisato. LEGGI TUTTO

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    Radonjic nervoso, Juric lo sostituisce al 54′: il gesto in Torino-Verona

    TORINO – Momenti di tensione nella panchina del Torino durante il match casalingo contro il Verona in occasione della 7ª giornata di campionato. Al 54′, sul punteggio di 0-0, Juric decide di sostituire Nemanja Radonjic per Nikola Vlasic, un cambio che il giocatore serbo non ha gradito. Infatti Radonjic, una volta uscito dal campo visibilmente contrariato, ha scagliato una bottiglietta d’acqua che un assistente gli aveva appena dato. LEGGI TUTTO

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    Verona, Baroni: “Torino complicato. Djuric ci sarà, per Doig è presto”

    Un avvio di stagione da sogno, poi il calo. Il Verona aveva cominciato il campionato con due vittorie nelle prime due partite, poi un solo punto racimolato nelle successive quattro. C’è ancora l’amaro in bocca per la sconfitta contro l’Atalanta nell’ultimo turno, ma il calendario dà ai gialloblù la possibilità di reagire subito. Lunedì l’Hellas sarà di scena all’Olimpico Grande Torino contro i granata di Ivan Juric.
    Baroni presenta Torino-Verona
    A presentare la sfida in conferenza stampa il tecnico del Verona, Marco Baroni: “Problema del gol? Con Milan e Atalanta abbiamo tirato più noi in porta, ma questa non è una soluzione. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto. Non voglio pensare al percorso fatto, ma a quello che dobbiamo fare: bisognerà giocare la partita con coraggio e spirito, elementi che poi ti portano a fare il risultato”. Sui singoli: “Djuric ci sarà, per Doig è prematuro. Faraoni e Lazovic sono giocatori chiave, non si può pensare di segnare solo per vie centrali, dobbiamo ricreare le condizioni per fare male sulle fasce. Suslov può giocare per tutto il fronte offensivo, ma deve ottimizzare la sua capacità nei dribbling e ci stiamo lavorando. È un giocatore importante e ci potrà dare una grande mano”. Infine sul Torino: “Così come l’Atalanta, anche i granata sono difficili da affrontare: squadra fisica che ha delle certezze. Ma tutte queste cose per noi devono rappresentare una motivazione in più”. LEGGI TUTTO

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    Toro, Zapata più Sanabria: le tre strade per svoltare

    Ci ripetiamo a distanza di 24 ore, ma speriamo di sbagliarci pensando al futuro: il Toro a Roma ha schierato due attaccanti, però non ne ha trovato neanche uno. Va (ri) detto, per completezza, che tutto il Torino si è comunque perso strada facendo contro la Lazio. Poche sufficienze individuali e un’implosione nel secondo tempo anche atletica, non soltanto nella manovra o tattica col ritorno al mono-pivot (Sanabria) con dietro due trequartisti (Radonjic, in aggiunta a Vlasic).

    Zapata-Sanabria, il giudizio di Juric

    Ricominciamo. E lo facciamo sull’onda di alcune dichiarazioni rilasciate da Juric nella notte dell’Olimpico: «A me Zapata e Sanabria non hanno deluso, anche se la prestazione generale della squadra non mi ha soddisfatto. A me Sanabria non è dispiaciuto. Zapata aveva giocato tutti i 90 minuti contro la Roma per la prima volta dopo anni», appena 3 giorni prima. «Domenica aveva speso tantissimo e stavolta l’ho visto meno reattivo. Invece Tonny mi è piaciuto più da secondo attaccante che da primo. E penso che si possa proporre di nuovo questo schieramento. La squadra aveva speso tanto sul piano psicofisico contro la Roma, così con la Lazio ci sono mancate energie, cattiveria agonistica, accelerazioni. In ogni caso, ripeto, la coppia Duvan-Tonny non mi è dispiaciuta». La rivedremo, dall’inizio o a gara in corso: e magari già col Verona, lunedì prossimo. Ma ci pare che servano come il pane trecondizioni fondamentali per appoggiare la svolta del doppio attaccante su basamenti non d’argilla. Il primo aspetto concerne proprio la condizione atletica.

    Toro, la forma di Zapata: questione di allenamenti

    Sì, è vero, a 32 anni Zapata va gestito: nello scorso biennio aveva giocato molto meno e incontrato più volte problematiche di natura muscolare. Lo stesso Juric, dopo la partita di Salerno, aveva ammesso che il colombiano aveva fatto fatica a recuperare fisicamente, con vista sulla Roma. I progressi di natura atletica che devono attendere (per forza) Duvan saranno dirimenti per il suo impiego costante e la sua efficacia sotto porta. Questione di allenamenti, un giorno dopo l’altro. Nessun dubbio sulla stoffa e sul fiuto del centravanti. La forma si acquista col lavoro al Fila. E vale per Zapata come per chiunque altro compagno, naturalmente. Il problema più facilmente risolvibile è questo, col tempo. Per giocare col doppio attaccante senza buttare a mare il canonico sistema di gioco di Juric trasmesso fin dal suo arrivo (per cui transitando dal 3-4-2-1 al 3-4- 1-2) occorre un Vlasic decisamente più ficcante nella produzione.

    Toro, il contributo dei trequartisti

    Dei 4 jolly offensivi che ha il Torino (il croato, Radonjic, Seck e Karamoh), Vlasic è l’unico con spirito di adattamento e capacità di giocare in posizione centrale dietro a 2 punte, se questo è l’ordine superiore. Gli altri 3 sono, fondamentalmente, delle ali. E Juric in queste settimane in conferenza aveva già ammesso come Radonjic e compagnia fossero naturalmente portati a decentrarsi, nelle prove (fallite) da fantasisti inseriti nel cuore del prato. Stando così le cose, l’unico trequartista che si può adattare in mezzo al campo dietro al doppio attaccante è dunque Vlasic (adattare, perché non è questo il suo ruolo naturale, in ogni caso). Difatti Juric ha piazzato Nikola in quella posizione particolare da numero 10, tatticamente parlando (uno dei ruoli più difficili, nel calcio: servono grandi dosi di qualità tecnica e di fantasia). E quando il tecnico ha inserito Radonjic è subito tornato al 3-4-2-1 con il serbo piazzato su porzioni di campo laterali a sinistra (e a quel punto Vlasic si è allargato sul centrodestra). Nikola è dunque chiamato a migliorare in allenamento l’indice dell’estro, la brillantezza sul breve, l’imprevedibilità, il dribbling e l’assist in profondità. Altrimenti finirebbe per sparire sulla trequarti, nelle tonnare avversarie. Qualità tecniche ne ha: saprà crescere forzando la propria natura sotto il profilo tattico? Anche in questo caso parleranno gli allenamenti: al Fila si studia e si costruisce, la partita è un esame. Infine, per valorizzare al meglio l’uso del doppio attaccante (e, in specie, di un centravanti alto quasi un metro e 90 come Zapata, particolarmente efficace e reattivo sul gioco aereo), il Torino dovrà saper sfornare un numero sempre maggiore di cross dalle fasce, dal fondo: rapidi, secchi e non al rallentatore, imprevedibili, ben tarati in mezzo all’area. Juric, dopo la Lazio, ha sottolineato i progressi di Bellanova e invocato una crescita di Lazaro («può e deve dare di più in spinta»). Questa è la terza condizione da far decollare al Filadelfia, affinché il tandem Duvan+Tonny abbia un senso. E quindi un risultato tangibile. LEGGI TUTTO

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    Voti Lazio-Toro: Rovella personalità, Ricci si perde, Bellanova fuori tempo

    Lazio
    Provedel 6: Il bagher iniziale su Vlasic per poco non diventa un assist per Zapata. Poi rischia poco, portando a casa il primo clean sheet stagionale.
    Lazzari 6.5: Le solite sgroppate stavolta offrono una soluzione in più. Chiude il triangolo con Anderson servendo col contagiri a Vecino il pallone del vantaggio. Hysaj (35′ st): ng.
    Casale 6.5: Deve badare ai continui cambiamenti della trequarti granata, rimane solido e riscatta prestazioni fin qui non all’altezza.
    Romagnoli 7: Regge bene l’urto di Zapata, cliente scomodissimo vedendo la precarietà difensiva di quest’avvio di stagione. Non cambia la storia quando prende in consegna Sanabria.
    Marusic 6: Più bloccato nonostante un innocuo Bellanova. Non ha la stessa gamba di Lazzari e si limita a contenere le poche sfuriate di Vlasic.
    Vecino 7: Nel nuovo centrocampo di Sarri lui ha le stesse consegne di Milinkovic-Savic. Basta guardare il gol e l’attacco sul primo palo tipico del serbo che fu. Guendouzi (29′ st) 6: Lotta e gestione per mettere in cassaforte la vittoria.
    Rovella 6.5: Con personalità all’esordio da titolare: pretende il pallone, rimane lucido nonostante la pressione, concentrato quando c’è da abbassarsi per ripulire.
    Luis Alberto 6.5: Non le solite magie, accantonate a favore di una gara intelligente e meno appariscente del solito. Ricuce e non si risparmia nella corsa.
    Felipe Anderson 7: Apre il campo a Lazzari per la rifinitura dell’1-0, centellina gli strappi ma i due gol passano dai suoi piedi. Delizioso il tocco morbido per Zaccagni.
    Immobile 5.5: Gode di fiducia illimitata, l’immenso sacrificio però non gli evita un’altra insufficienza. Deve ritrovare gamba e soprattutto brillantezza. Castellanos (28′ st) 6: Per poco non si regala un gol in rovesciata spettacolare.
    Zaccagni 7: Gol in stile derby, da quella mattonella difficilmente sbaglia. Rimane l’uomo più pericoloso del tridente, dalle sue giocate anche un paio di ammonizioni avversarie. Isaksen (35′ st): ng.
    All. Sarri 6.5: Vittoria che sa di liberazione. Dà ossigeno a classifica e ambizioni, ora va a caccia di continuità. Bene il centrocampo, che sia la svolta? LEGGI TUTTO