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    Torino, la cooperativa del gol: hanno segnato già in 10, è record

    La cooperativa granata del gol, con Ivan Juric a guidarla in questo primo scorcio di campionato, ha già stabilito un record. Da quando la Serie A si gioca a girone unico – cioè dalla stagione 1929/1930 – il Torino non aveva mai segnato con 10 giocatori diversi nelle prime 11 partite di campionato. Contro la Sampdoria hanno trovato per la prima volta il gol Praet e Singo. Rispettivamente il 9° e il 10° giocatore del Torino a segno in questa Serie A. Degli altri 8 marcatori, Belotti aveva timbrato alla prima contro l’Atalanta, mentre la prima volta di Verdi era stata nella sconfitta contro la Fiorentina. In Torino-Salernitana era arrivata la prima gioia per quattro giocatori: Sanabria, Bremer, Lukic e Pobega. Pjaca ha deciso con il suo primo centro in stagione la sfida contro il Sassuolo, l’altro croato Brekalo ha festeggiato il primo gol in Italia contro il Venezia.Guarda la galleryIl Torino vola, Sampdoria battuta: Belotti fa 100 in Serie A LEGGI TUTTO

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    Toro, Juric e i Lakers di Phil Jackson: i segreti del triangolo

    Il triangolo sì: altro che no, con buona pace di Renatone. Decisamente tutto un altro spartito, con Juric: e mica per i suoi gusti musicali tendenti verso il death metal. Perché qui c’è di mezzo un mito. Uno dei più grandi allenatori al mondo nella storia degli sport di squadra, non soltanto del basket statunitense, che ha influenzato e influenza ancora migliaia di tecnici nei 5 continenti, nei campi più differenti. Tutti a studiare i suoi libri, i suoi schemi, i suoi dettami tattici e comportamentali. Questione di ispirazioni e visioni: e affinità. E un visionario nel migliore senso del termine è stato in effetti l’immenso Phil Jackson.

    Phil Jackson, leggenda vivente

    Un monumento, il coach più vittorioso della Nba: 11 titoli nella cassaforte della gloria, 6 con i Chicago Bulls e 5 con i Los Angeles Lakers nel ventennio a cavallo del cambio di secolo. Una leggenda vivente (oggi ha 76 anni) anche nella gestione di spogliatoi mostruosi per quantità e qualità di fuoriclasse, tra bizze da star e colpi di genio mai visti prima sul parquet. Tutto complicatissimo e delicatissimo. Tutto meraviglioso, per lui. Con, accesi i riflettori sulla tattica, la creazione di un numero di schemi offensivi tendente pressoché all’infinito, attraverso la filosofia del «triangolo offensivo»: il principio primo del suo gioco. Che prevedeva, detto in estrema sintesi, una rotazione continua e combinata (palla in mano) dei giocatori, con la creazione di “triangoli visivi” sempre nuovi, uno agganciato all’altro (…)

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    Pronostica gratis e vinci premi veri: ecco la schedina di Serie A

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    Torino-Samp 3-0: Juric a -1 dalla Juve, Belotti fa 100 gol in A!

    Praet, Singo e Belotti gol. Uno nel primo, gli altri due nella ripresa. E così il Toro stende la Samp per 3-0 e fa un bel salto in avanti in classifica. Si porta ad un punto dalla Juve e questo per i tifosi è la soddisfazione più bella: chi se lo sarebbe mai aspettato. La squadra di Juric, oltretutto, gioca e diverte. Sino ad oggi – per la cronaca – ha sbagliato solo la partita di Firenze. In tutte le altre ha giocato senza paura e meritava molto di più. Detto questo va sottolineato come le formazione di Juric, giornata dopo giornata, stia crescendo e continuando in questo modo può togliersi quelle soddisfazioni che da tanto, troppo tempo sono mancate. Magari anche “puntare” ad un posto in Europa, perché no?Guarda la galleryIl Torino vola, Sampdoria battuta: Belotti fa 100 in Serie A

    Velocità

    Il Toro, anche contro la Samp, gioca ai mille all’ora ma in più, rispetto alle partite precedenti, ha anche la qualità di Praet. Il belga, oltre al gol che ha sbloccato la partita, ha servito assist in quantità industriale ed è subito diventato un punto di riferimento importante per i compagni. Con la palla tra i piedi fa quello che vuole, illumina e inventa, fa il bello e il cattivo tempo. In tre parole: fa la differenza. Con lui tutto diventa più facile. L’aspetto che fa “godere” la gente è che i granata sono diventati una cooperativa del gol: dieci giocatori diversi, infatti, sono andati a segno sino ad oggi. Il che sta a significare che la grande forza di questo Toro è il collettivo. Gioca alto, corre e aggredisce. L’unica nota stonata di una sera assolutamente fantastica è che Pobega, ammonito, salterà la prossima partita di campionato in programma a La Spezia. E chissà se riuscirà a recuperare Brekalo. Il croato, infatti, si è infortunato in fase di riscaldamento. La prima diagnosi parla di problema muscolare. Vedremo.

    Riecco il Gallo

    Tante cose belle per il Toro, dicevamo. Soprattutto il recupero del gol. Il Gallo è entrato nella ripresa al posto di Sanabria e ha fatto la differenza. Ha lottato come sempre, fatto assist, colpito un palo e fatto un gol splendido, il centesimo in campionato. E’ tornato quello di prima dopo i problemi fisici del passato. E con un Belotti del genere tutto può diventare più facile per questo Toro scatenato. Lui e Sanabria, infatti, offrono garanzie di prima qualità ma è chiaro che se il Capitano sta bene il posto è suoi e il paraguaiano diventa un’alternativa. Importante, certo, ma pur sempre alternativa.

    Povera Samp

    I blucerchiati, che hanno concluso la partita in dieci per l’espulsione di Silva, escono da questa partita con le ossa rotte e il morale più a terra di una gomma bucata. Troppo Toro per questa Samp che non è mai entrata in partita. Ha subito dall’inizio alla fine. E adesso il tecnico D’Aversa è in bilico perché sino ad oggi la sua squadra ha deluso Il Toro ha iniziato una scalata, questo è sicuro. LEGGI TUTTO

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    Torino-Sampdoria, otto Over 2,5 consecutivi per Quagliarella e soci

    La decima giornata di campionato prevede la sfida tra il Torino e la Sampdoria. Entrambe le compagini navigano nella zona medio-bassa della classifica con i primi che vantano un paio di lunghezze di vantaggio sugli avversari. La formazione allenata da Juric raccoglie moltissimo in termini di consensi ma pochissimo in fatto di punti (nelle ultime sei esibizioni ha battuto soltanto il Genoa per 3-2 collezionando, per il resto, due pareggi e tre sconfitte). Per Quagliarella e compagni due sole vittorie in dieci partite (contro Empoli e Spezia) e poco altro nelle sette gare rimanenti.
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    Partenza striminzita ma poi fuochi d’artificio
    Se il Torino, guardando agli Under e Over 2,5 (tra gli esiti più gettonati nella folta platea di appassionati), presenta una situazione abbastanza equilibrata (in dieci turni ha collezionato sei dei primi e quattro dei secondi) non si può certo dire la stessa cosa della Sampdoria.
    La squadra guidata da D’Aversa, infatti, dopo un avvio di stagione che può essere definito “striminzito” in fatto di reti (0-1 contro il Milan e 0-0 contro il Sassuolo) ha fatto poi partire dei veri e propri fuochi d’artificio con risultati pirotecnici che, dal 2-2 di Sampdoria-Inter al recente 1-3 di Sampdoria Atalanta, si traducono nella bellezza di otto esiti Over 2,5 consecutivi. A completare questo particolare aspetto della formazione ligure anche il fatto che, in questi stessi ultimi otto incontri, non abbia mai chiuso in parità la prima frazione di gioco (l’ultimo segno “X” al 45’ si è visto alla seconda giornata nel già ricordato 0-0 contro il Sassuolo). LEGGI TUTTO

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    Toro, la qualità di Praet per battere la Sampdoria e scalare la classifica

    Eppure il Toro ha perso, nonostante i numeri porterebbero a dire il contrario. Contro il Milan, la squadra capolista che su 10 partite ne ha vinte 9 e pareggiata una, e per di più a San Siro, i granata hanno comandato il gioco: 56% contro il 44% come possesso palla. E non solo: 12 a 10 i tiri totali, 8 a 1 gli assist, 5 a 2 i calci d’angolo, 382 a 294 i passaggi riusciti ma, soprattutto, 133 a 65 i passaggi riusciti nella trequarti avversaria. Un predominio netto che non è servito a evitare la sconfitta, anche questa immeritata come quelle contro Atalanta, Juventus e Napoli. E contro Lazio e Venezia la squadra di Juric era stata raggiunta solo nel finale su calcio di rigore, entrambi procurati da sciagurati ed evitabili falli di Djidji.

    Toro, calendario favorevole

    Tenendo conto che in queste 2 partite sono stati buttati via 4 punti e che nelle altre 4 sfide contro le big ci poteva stare il pari, a questo Toro mancano 8 punti (o poco meno). Che, sommati agli 11 attuali, diventerebbero 19, con la squadra in piena zona Champions. C’è da dire che sino a oggi, a parte Inter e Roma, sono state affrontate tutte le grandi del campionato: Atalanta, Lazio, Juventus, Napoli e Milan. E adesso arriveranno incontri sulla carta più morbidi. I prossimi tre, per esempio, saranno contro Sampdoria e Udinese a Torino, con in mezzo la trasferta a La Spezia. C’è quindi la possibilità di risalire in maniera vertiginosa.

    Praet, l’uomo-qualità di Juric

    Già, c’è la possibilità di recuperare diverse posizioni, se il Toro continuerà ad esprimersi su questi livelli di gioco, alzando la qualità della manovra offensiva e la concretezza sotto porta. Fondamentale, in tal senso, il rientro futuro dal primo minuto del suo giocatore di maggior talento, là davanti: stiamo parlando di Dennis Praet, prelevato in estate dal Leicester, ex Samp, giocatore che nelle poche volte in cui ha indossato la maglia granata ha fatto la differenza. Sino a oggi è sceso in campo contro la Salernitana per 16 minuti, con il Sassuolo per 64’ (poi il ko muscolare), con il Genoa per 31’ e con il Milan per 36’, per un totale di 147 minuti. Alla luce di quello che ha fatto vedere e delle sue caratteristiche, è l’elemento di Juric con le maggiori qualità tecniche sulla trequarti. E sabato arriverà la Samp: gara da vincere, ovviamente. Proprio la Samp, la squadra che aveva valorizzato Praet, per poi cederlo al Leicester per 20 milioni. In Inghilterra, dove è stato per 2 stagioni, non è riuscito ad emergere anche per una serie di infortuni. Il ko muscolare accusato a Reggio Emilia col Sassuolo è stato ormai assorbito: è entrato senza problemi contro Genoa e Milan, lasciando un segno e non solo per l’assist a Brekalo coi rossoblù o per la traversa colpita a San Siro. Juric sta valutando di schierarlo da titolare, sabato, come nella vittoria col Sassuolo al fianco di Brekalo. Per inventare nuove occasioni, nuovi gol. Nuove magie per punti meritati, ma anche conquistati. Juric martedì notte preannunciava: «Con la Samp sarà una battaglia da vincere a ogni costo». E Buongiorno e Djidji poi dicevano: «Siamo sulla strada giusta».

    Guarda la galleryGiroud trascina il Milan, Torino ko: Juric scatenato in panchina LEGGI TUTTO

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    Pagelle Toro: che Pobega! San Siro stregato. Praet, qualità sulla… traversa

    MILINKOVIC-SAVIC 6

    Nei primi tre minuti due lanci impeccabili con i piedi. In seguito, oltre al gol nel quale non ha colpe, non ha effettuato neppure una parata degna di racconto. Sempre attento, comunque.

    DJIDJI 6.5

    Stavolta gioca con la testa. Una partita tattica. Un paio di volte ha provato ad andare avanti ma è stato bravo soprattutto in fase difensiva. Diciamo che non ha voluto rischiare e ha fatto anche pochi falli.

    BREMER 6.5

    Ha segnato la punta centrale del Milan, ma lui nell’occasione si perde Krunic che fornisce l’assist. Per il resto è andato bene visto che i rossoneri non hanno creato neppure un pericolo.

    BUONGIORNO 6

    Ammonito dopo soli cinque minuti gioca con la testa pesante. Sicuramente condizionata da quel cartellino. E per evitare guai peggiori Juric nell’intervallo lo tiene nello spogliatoio. Rodriguez (1’ st) 6 Nell’ultimo minuto di recupero non entra deciso su un pallone a due metri dalla porta. Occasionissima. Prima di questo, benino.

    SINGO 5.5

    E’ vicino a Giroud in occasione del vantaggio rossonero. E poi non gira. Dodici palloni persi nel primo tempo ed è tutto dire. Fatica a carburare e si perde: sbaglia diversi passaggi, anche i più semplici, e non affonda mai. Ci prova un paio di volte ma viene facilmente intercettato dai rossoneri. Una serata difficile sotto tutti i punti di vista. Può succedere, comunque. Vojvoda (30’ st) ng

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    LUKIC 6

    Bruciato da Giroud nel gol rossonero. Per il resto niente di particolarmente brillante. Giocate sempre semplici, fin troppo. Quindi prevedibili. E nei minuti di recupero potrebbe tirare da buona posizione ma i suoi movimenti sono al rallentatore. Solito gioco elementare, comunque. Da questa caratteristica non si schioda.

    POBEGA 7

    Ha fatto meglio, molto meglio, di Kessie. Davanti alla squadra che ne detiene il cartellino il ragazzo ha dimostrato di essere molto più avanti di tanti giocatori di Pioli. Ha sempre cercato di costruire e il piede ce lo mette senza remore. Bravo sia in fase di intercettazione del pallone sia in quella di costruzione.

    AINA 5

    Anche lui, come il suo collega di destra Singo, non ha brillato tant’è che dalla sua zona di competenza non è partita nessuna azione pericolosa. E anche in fase difen- siva non è stato impeccabile. Nessun errore grave, ma quanti palloni persi in maniera inspiegabile. E dalla tribuna ci è parso anche un po’ appe- santito. Zaza (35’ st) ng

    LINETTY 6

    Prima di lasciare il posto a Praet trova il tempo di dare una palla d’oro a Belotti. Tutto sommato non gioca male visto che è sempre nel vivo dell’azione. Il problema è che non è un trequartista quindi ricopre il ruolo con le caratteristiche della mezzala. E i piedi non sono certo quelli di un giocatore che deve inventare. Praet (9’ st) 7 Che assist, per Sanabria: speriamo riesca ad avere presto i novanta minuti nella gambe perché può fare la differenza. Poi colpisce la traversa. Il suo tiro viene deviato da Tomori. Le cose più belle della partita le fa lui.

    BREKALO 6

    Ci prova sempre a saltare l’avversario e spesso ci riesce. Non era una patita facile eppure è stato uno dei più pericolosi tra i granata, visto pure che spesso i rossoneri andavano a raddoppiare la marcatura, sul croato. Ad un certo punto Juric gli ha chiesto di svariare di più e di essere maggiormente intra- prendente, soprattutto dopo l’ingresso di Praet.

    BELOTTI 5

    Non è ancora lui, nemmeno l’ombra del Gallo che tutti abbiamo imparato ad ammirare e apprezzare. Nel secondo tempo, poi, stecca una palla da buona posizione che ai tempi belli avrebbe trasformato in gol. Sanabria (9’ st) 6 Riesce a sbagliare, tutto solo davanti a Tatarusanu, un’occasione incredibile su assist di Praet. Però si muove e fa sponda.

    ALL. JURIC 6.5

    Con le grandi non riesce proprio a far punti. Solita storia. Tanto gioco e pochi gol. E zero punti contro una big. Continuando così il vento cambierà, forse, ma il pallone bisogna buttarlo dentro. LEGGI TUTTO

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    Beccaria: “Filadelfia, da un anno Cairo non paga l'affitto”

    TORINO- Ohibò: il Torino Fc non paga gli affitti dovuti per allenarsi, per vivere al Filadelfia. «Sì, è esattamente così. E ora questa cosa è emersa in tutta la sua gravità. Ma non è l’unico fatto grave e sconcertante», rivela Domenico Beccaria, rappresentante dei tifosi nel CdA della Fondazione Filadelfia. L’altro rappresentante è l’ex calciatore Angelo Cereser, anche ieri al fianco di Beccaria nel sostenere accuse e censura finale: la riunione è stata lunga e infuocata. La Fondazione, come si sa, è l’associazione che ha gestito la ricostruzione del Fila e ne controlla i destini. Ne fanno parte, oltre ad associazioni di tifosi, il Comune, la Regione e il Torino, affittuario del centro sportivo. Ed è nelle casse della Fondazione che risulta l’ammanco.

    Toro, due rate non pagate

    Beccaria: «Le rate semestrali di affitto non pagate dal Torino Fc alla Fondazione sono 2, gennaio e luglio, per un totale di 205 mila euro. In pratica, Cairo non paga da un anno. Ho chiesto il motivo a Giuseppe Ferrauto, rappresentante del Torino nel CdA: però si è detto non in grado di fornire spiegazioni. L’altro fatto grave riguarda il presidente del CdA, Luca Asvisio. Inizialmente ha dichiarato che non era a conoscenza dell’ammanco. Ma il revisore dei conti presente alla riunione lo ha sconfessato, rivelando che a settembre lo aveva avvisato, invitandolo a inviare un sollecito al club granata. Sollecito mai spedito.

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