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    Umtiti esce in lacrime per i buu. Lazio, vergogna ultrà a Lecce

    LECCE – Il Lecce schianta la Lazio e si porta a casa tre punti vitali grazie alle reti di Strefezza e Colombo. I biancocelesti di Sarri perdono giocando una bruttissima partita che li dovrà far riflettere molto. Trionfa invece Samuel Umtiti, senza se e senza ma. Ha giocato in maniera divina confermando di attraversare un momento di grazia. Quando l’arbitro Marinelli ha interrotto il gioco – in attesa che lo speaker dello stadio sollecitasse la fine dei cori razzisti, e si era detto anche pronto a sospendere la partita – il francese ha chiesto che il gioco riprendesse, perché voleva rispondere sul campo alle offese ricevute. Il proverbio dice di non svegliare il can che dorme: i tifosi della Lazio lo hanno fatto con i loro ululati nei suoi confronti – e pure di Banda, sostituito nell’intervallo – e Samuel ha fatto vedere come gioca un campione del mondo, sfiorando persino il gol. «Che bello sentire i nostri tifosi cantare il nome di Umtiti e sovrastare quei brutti ululati. Risposta civile e intelligente» ha detto il presidente Sticchi Damiani. «Una vergogna, è arrivata l’ora che si metta fine a tutto questo. A volte per colpa di pochi si etichettano tutti, ma questi sono comportamenti vergognosi. Noi siamo orgogliosi di Banda, Umtiti e Ceesay, ragazzi d’oro», la rabbia del tecnico Baroni. Solidarietà a Umtiti è arrivata anche da Infantino, presidente Fifa, attraverso un tweet. «I cori razzisti? Non voglio fare il menefreghista – dirà Sarri – ma giuro che dalla panchina non si è sentito niente. Durante la sosta ho chiesto all’arbitro il perché, siccome sentivo i cori dei tifosi del Lecce verso Umtiti. Non voglio che sia associato il razzismo ai tifosi della Lazio, rappresentati dalla maggioranza e non dalla minoranza».  Sullo stesso argomentoSorpresa Lazio: cade a Lecce. Roma e Milan ok, pari AtalantaSerie A

    Lecce-Lazio in secondo piano

    La partita passa in secondo piano. I biancocelesti partono forte: Falcone salva alla grande su testa di Casale, poi al 15’ Immobile brucia Baschirotto sul lancio ancora di Casale e segna con un gran diagonale. Il Lecce è imballato, la Lazio no: Zaccagni viene fermato da Gendrey in area, rimbalzo verso Basic e tiro alto. Il pressing di Sarri sembra prevalere. Baroni lascia negli spogliatoi Banda e inserisce Di Francesco: suo il primo tiro in porta del Lecce. Sale il ritmo giallorosso e arriva il pari: filtrante di Hjulmand per Di Francesco che defilato calcia fortissimo; Provedel respinge, sulla palla si avventa come un rapace Strefezza: esplode il Via del Mare. Salentini scatenati: assist meraviglioso al volo di Di Francesco, Colombo in area fa 2-1. Ancora Baroni: «Avevo chiesto una prestazione importante, abbiamo lavorato duro nella lunga sosta e i ragazzi me l’hanno regalata. Umtiti? Lo davano per finito, noi invece ci abbiamo creduto». Amaro Sarri: «Partita incredibile. Abbiamo fatto 30-35’ di ottimo livello con 4 palle gol senza concedere nulla. Ripresa da dimenticare». Anche per il cambio di Milinkovic: «Se ne stava parlando qualche minuto prima. Mi sono messo a guardare le palle ferme e mi sono perso l’uscita. Io all’ultimo momento avevo deciso di far uscire Basic e non Sergej. Abbiamo fatto casino nelle comunicazioni». Forse serve un bagno di umiltà. «Può essere mancanza di umiltà o superficialità, uscire dalla partita per un attimo e poi non rientrare più. Siamo presuntuosi? Ma alla fine chi c… siamo. Escluso Pedro, non vedo qui giocatori che hanno vinto tutto». LEGGI TUTTO

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    Umtiti è ripartito, ma il Barcellona non crede in lui

    TORINO – Samuel Umtiti è tornato, ma non per il Barcellona. Il difensore centrale è stato girato in prestito gratuito al Lecce per un anno con pagamento dell’intero ingaggio (5 milioni di euro netti) a carico dei blaugrana: chiaro l’intento di cercare una squadra in cui consentire al francese di giocare con continuità per ritrovare forma e condizioni dopo gli anni travagliati in Catalogna. Un percorso talmente accidentato, il suo, che lo ha portato in rotta di collisione con i tifosi al punto che la sua presenza al Camp Nou è ormai impossibile a causa della contestazione “a prescindere” nei suoi confronti. In tempi normali non sarebbe neppure un problema troppo grande per il Barcellona che pagò al Lione, nel 2016, “solo” 25 milioni per Umtiti: cifre abbordabilissime, se non he ora la situazione è economicamente assai complessa e si dovrà cercare una soluzione.
    Laporta non ci punta
    Già, perché nonostante le ultime due confortanti presenze con il Lecce, a Barcellona non sembrano per nulla intenzionati a riportare a casa il difensore. Almeno così si legge sul sito spagnolo Fichajes.net che h rivelato una conversazione del presidente barcelonista, Joan Laporta, con un componente dell’Assemblea dei soci del club: «Non contiamo su di lui per il futuro, nessuno degli allenatori che abbiamo avuto ha considerato che potesse giocare, né ha dimostrato di poterlo fare quando ne ha avuto l’opportunità, quindi cercheremo di venderlo definitivamente». Difficile he il Lecce possa permettersi di tenere a titolo definitivo il difensore francese, ma chissà che il percorso nel Salento non possa davvero potare a sviluppi clamorosi. Di sicuro non sono andate perdute le lacrime che Umtiti aveva pianto al suo arrivo in Salento di fronte al calore dei tifosi: il calciatore si sta riunendo all’uomo.
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    Da Jovic a Umtiti fino a Lukaku: la Serie A un trampolino per il rilancio

    TORINO – Un trampolino per chi ha bisogno di “ri-lanciare” la propria immagine. Ecco uno dei ruoli che può ritagliarsi la Serie A, campionato affaticato nei confronti degli altri grandi tornei europei e, di conseguenza, in difficoltà dal punto di vista dell’appeal economico. Però… Però il fascino resiste, come quegli ambienti un po’ fané che raccontano di nobiltà tanto antica quanto decaduta. Con la (segreta) speranza da parte degli interessati che alla nobiltà antica non corrisponda adeguata difficoltà. E’ il caso, per esempio, di Luka Jovic che ha scelto la Fiorentina per provare a uscire dal tunnel di mediocrità in cui si è infilato dopo che il Real Madrid lo aveva acquistato un paio d’ani fa battezzandolo nientemeno che come l’erede di Cristiano Ronaldo. Una scelta, quella di Jovic, evidentemente ragionata e sostenuta da conoscenze visto che ha perfino messo un “like” alla notizia del rinnovo di Vincenzo Italiano. E chissà: probabilmente la voce gira e il menù toscano piace se anche uno come Samuel Umtiti – campione del Mondo con la Francia in Russia – ha impostata sul navigatore la direzione di Firenze. La rinascita passa dai dolci territori dell’Italia, ma anche dalla frizzante Milano che anche Romelu Lukaku ha voluto riabbracciare a tutti i costi. Sì, d’accordo: non ci saranno l’atmosfera e il paesaggio di Firenze, ma vuoi mettere in apporto a Londra? Sì, da incubatrice per i talenti a spa per la “remise en forme” il paso è breve e la Serie A sta percorrendo anche quello. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, Umtiti operato al piede destro: starà fuori per tre mesi

    ROMA – Brutte notizie per il Barcellona e per Xavi. Il difensore dei blaugrana Samuel Umtiti, campione del mondo con la Francia nel 2018, è stato operato per la frattura del quinto metatarso del piede destro e sarà indisponibile per tre mesi. A rendere nota l’operazione è stato lo stesso club catalano attraverso una nota. In questa stagione il difensore transalpino ha giocato solo una partita, ma ha da poco rinnovato il suo contratto con gli azulgrana fino al 2026.Sullo stesso argomentoPiqué furioso: mostra lo stipendio accreditatogli dal BarcellonaLiga LEGGI TUTTO