consigliato per te

  • in

    Rodri vince il Pallone d’Oro 2024: Real Madrid assente e polemiche per Vinicius

    Il centrocampista ha voluto parlare in spagnolo ed ha dato il via ad una lunga lista di dediche: “Ringrazio tutti coloro che mi hanno votato, mia moglie e la mia famiglia (presenti in sala, ndr), i miei compagni di squadra, quelli della nazionale, Carvajal che ha avuto lo stesso infortunio e che meritava di essere qui in questo gruppo, a Lamine che merita di vincere presto, a Xavi, Iniesta e tutti coloro che non lo hanno potuto vincere, a coloro che hanno il ruolo di centrocampista”, ha detto ringraziando pubblicamente il padre che lo ha sostenuto “nei momenti in cui volevo lasciare e nei momenti di sconforto”.

    Pallone d’Oro: la top 10

    1 – Rodri2 – Vinicius3 – Bellingham4 – Carvajal5 – Haaland6 – Mbappé7 – Lautaro8 – Yamal9 – Kroos10 – Kane

    Pallone d’Oro femminile: Bonmatì

    Aitana Bonmatì ha vinto il Pallone d’Oro femminile 2024. La giocatrice del Barcellona, già vincitrice del trofeo dello scorso anno, è stata premiata dall’attrice statunitense Natalie Portman. Bonmatì ha ringraziato in catalano il suo club, la nazionale spagnola con cui si è laureata campionessa del mondo nel 2023 e la Nations League nel 2024 oltre a “tutte le compagne di squadra” che le hanno “permesso di aggiudicarsi il Pallone d’Oro” anche quest’anno. “Questo premio mi rende felice ma non cambio quello che sono”, ha detto la calciatrice del Barcellona..

    Miglior allenatore: Carlo Ancelotti

    È Carlo Ancelotti il miglior allenatore dell’anno nel calcio maschile. Il tecnico del Real Madrid, come tutta la delegazione dei blancos, ha disertato la cerimonia del Theatre du Chatelet di Parigi, dove sarà  assegnato il Pallone d’oro 2024. Erano candidati anche Xabi Alonso (Bayer Leverkusen), Luis de la Fuente (Spagna), Gian Piero Gasperini (Atalanta), Pep Guardiola (Manchester City) e Lionel Scaloni (Argentina).

    Miglior allenatrice: Emma Hayes

    È Emma Hayes la miglior allenatrice dell’anno nel calcio femminile. Al Theatre du Chatelet di Parigi vince la ct degli Stati Uniti ed ex storica allenatrice della squadra femminile del Chelsea.

    Miglior portiere: Emiliano Martinez

    Emiliano Martinez si aggiudica il “Trofeo Yashin” per il secondo anno consecutivo. Al Theatre du Chatelet di Parigi, nel corso del Gala per il Pallone d’Oro 2024, il portiere dell’Aston Villa e della nazionale argentina conquista il premio riservato al miglior estremo difensore dell’anno. A consegnare il premio è stato il centravanti dell’Inter e dell’Albiceleste Lautaro Martinez

    Marcatori più prolifici: Mbappé e Kane

    Kylian Mbappé ed Harry Kane sono i vincitori del trofeo Gerd Muller, riconoscimento consegnato nell’ambito della cerimonia del Pallone d’Oro a Parigi ai giocatori che nella scorsa stagione hanno segnato più gol fra nazionale e club. L’attaccante francese del Real Madrid (la scorsa stagione al Psg) e il centravanti inglese del Bayern Monaco hanno siglato 52 reti. Nella scorsa annata il premio è andato ad Erling Haaland.

    Miglior giovane della stagione: Yamal

    Lamine Yamal ha vinto il Trofeo Kopa, il primo riconoscimento assegnato nella cerimonia di premiazione del Pallone d’Oro in corso al Theatre du Chatelet di Parigi. La stella del Barcellona e della nazionale spagnola ha vinto il premio riservato al miglior giovane della stagione.

    Miglior club maschile: Real Madrid. Ma non c’è…

    È il Real Madrid il miglior club maschile dell’anno. Ma al Theatre du Chatelet di Parigi, i campioni d’Europa in carica hanno disertato la cerimonia. Tra i club candidati c’erano anche Borussia Dortmund (Germania), Girona (Spagna), Bayer Leverkusen (Germania) e Manchester City (Inghilterra).

    Miglior club femminile: Barcellona

    È il Barcellona a vincere il premio di miglior club femminile dell’anno. Al Theatre du Chatelet di Parigi, la squadra blaugrana supera la concorrenza di Chelsea (Inghilterra), Lione (Francia), NJ/NY Gotham (USA), Paris Saint-Germain (Francia).

    Premio Socrates a Hermoso

    Jenny Hermoso protagonista sul palco del Pallone d’Oro. Alla calciatrisce spagnola del caso Rubiales – il bacio ‘rubato’ alla premiazione del Mondiale che portò alle dimissioni del presidente federale – è andato il premio Socrates per il ‘calcio sociale’. “Mi sono ricordata – ha detto ricevendo il premio – di una bambina che un giorno mi disse che sognava di diventare una calciatrice, come me. Lei merita un calcio libero dalla violenza di genere. Dobbiamo agire per rendere il mondo un posto migliore”. LEGGI TUTTO

  • in

    Vinicius, solidarietà a Maignan: “Sempre con te. Rammarico per chi usa parole vuote”

    Quanto successo sabato sera al Blu Energy Stadium con gli insulti razzisti a Maignan sta ormai diventando una piaga sociale troppo frequente negli stadi e sui campi da calcio. Non è la prima volta che accade e in questi giorni in tanti stanno mostrando il loro sostegno al portiere del Milan. Dalla Politica a Gravina fino ai compagni di squadra, l’arbitro Maresca o lo stesso Rabiot, centrocampista della Juventus. Giorno dopo giorno continuano ad arrivare messaggi di vicinanza all’estremo difensore anche da chi ha subito, e non tanti mesi fa, lo stesso trattamento, ovvero Vinicius Jr del Real Madrid.
    Vinicius, il messaggio a Maignan
    L’esterno brasiliano contro il Valencia ha subito lo stesso trattamento di Maignan a Udine. Cori, ululati e quei beceri “buuu”, gli stessi da cui si è sentito offeso il portiere rossonero tanto da spingerlo a mandare un segnale lasciando il campo per qualche minuto. Al termine della partita il francese ha postato un lungo messaggio, ripreso anche da Vinicius, che ha voluto a sua volta rispondere e mostrare il suo sostegno al collega: “‘Semplicemente parlare non cambierà nulla’ Queste sono le parole di Maignan. È tempo di imprigionare i razzisti in modo che si vergognino di quello che sono. Ringrazio coloro che sostengono realmente la nostra lotta e mi rammarico di coloro che si presentano solo con parole vuote per guadagnarsi la simpatia della stampa. Sempre con te, Maignan”. Anche l’Udinese ha voluto mandare un segnale e ha precisato i proveddimenti verso chi ha fatto i cori… LEGGI TUTTO

  • in

    “Fuori dalla Coppa d’Africa a causa di… Vinicius: la pazzesca storia del furto”

    La Coppa d’Africa deve ancora incominciare, ma già ci regala una storia clamorosa da raccontare. Tra i protagonisti della vicenda c’è anche il brasiliano Vinicius del Real Madrid. L’esterno dei blancos non è implicato direttamente, ma è apparso tra i nomi in questa curiosa vicenda dopo l’amichevole contro la Guinea. Ma cosa è successo di preciso? Per scoprirlo bisogna riavvolgere il nastro al giugno scorso. 
    Sylla, niente Coppa d’Africa: cosa è successo
    Il fatto risale al mese di giugno, quando il Brasile ha affrontato la Guinea in amichevole al Cornellà-El Prat, lo stadio dell’Espanyol. Non è tanto il risultato a interessare, la Selecao si è imposta agilmente con un 5 a 0, ma quanto successo dopo. Morlaye Sylla, giocatore dell’Arouca, ha scambiato la maglia proprio con Vinicius e l’ha lasciato poi negli spogliatoi senza più ritrovarla. In tutto questo ha accusato il proprio Ct, Kaba Diawara, di essere stato lui a rubarla e dunque di essere un ladro. Per questo motivo ora il commissario tecnico ha deciso di lasciarlo fuori dai convocati della Guinea per la Coppa d’Africa nonostante fosse uno dei titolari della squadra.  LEGGI TUTTO

  • in

    Vinicius, infortunio con il Brasile: “È come l’altra volta” e il Real trema

    Il Real Madrid, dopo Camavinga e il problema al ginocchio accusato in un contrasto con Dembelé nell’allenamento con la Francia, ha ricevuto un’altra brutta notizia durante questa sosta per le nazionali. Stavolta, però, è arrivata oltreoceano perché nella notte nella gara tra Colombia e Brasile si è fermato Vinicius Jr. L’attaccante brasiliano è stato costretto al cambio dopo nemmeno mezz’ora di gioco dopo aver accusato un problema muscolare. Il classe 2000 è stato fermo oltre un mese ed è rientrato in campo da poche settimane con i blancos, ma ora rischia di dover restare ai box per altro tempo. 
    Vinicius, le parole sull’infortunio
    La sconfitta del Brasile, a doppia firma di Luis Diaz, non è stata l’unica nota negativa della nottata per la Selecao, perché tra pochi giorni arriva l’Argentina per uno scontro tra due nazionali ferite (Messi&Co hanno perso contro l’Uruguay). L’infortunio di Vinicius ha fatto preoccupare tutti: dal Ct Diniz fino ai compagni e ovviamente ai tifosi verdeoro. Il giocatore delle merengues si è seduto in panchina ed è stato curato dallo staff medico che gli ha applicato una vistosa fasciatura a livello del flessore sinistro. Al triplice fischio l’attaccante del Real Madrid è uscito zoppicando e ha parlato alla stampa riguardo il suo infortunio: “Penso che sia lo stesso infortunio dell’ultima volta. Sono stato colpito lì e mi sono risentito un po’ più tardi. Domani faremo dei test per vedere come sto. Argentina? Sarà dura, da quello che mi hanno detto i medici, ma si proverà di tutto”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Vinicius trascinato fuori da Ancelotti in Barça-Real: cosa è successo

    BARCELLONA (Spagna) – Il Real Madrid si prende il Clasico in casa del Barcellona grazie ad una super rimonta firmata da Jude Bellingham che al 92′ ribalta, siglando la doppietta personale, il vantaggio blaugrana di Gundogan dopo pochi minuti. Una vittoria preziosa per i Blancos che allunga in vetta portandosi a +4 dalla formazione di Xavi. Un finale ad alta tensione con la zampata decisiva del talento inglese a far esplodere il popolo madrileno e anche la panchina di Carlo Ancelotti. E dopo il vantaggio e la rimonta, il tecnico di Reggiolo si è reso protagonista di un episodio con Vinicius, al centro di polemiche durante la settimana, che nel momento della sua sostituzione al 95′ ha agitato gli animi del Clasico. LEGGI TUTTO

  • in

    Vinicius come Cristiano Ronaldo e Raul al Real: scelto il nuovo numero

    MADRID (Spagna) – Vinicius Junior cambia numero di maglia e decide di prendere la camiseta più pesante del Real Madrid. Quella che fu di Raul e Cristiano Ronaldo e che ora il talento brasiliano vuole indossare per diventare un simbolo dei Blancos. Dopo un finale di stagione segnato dagli episodi di razzismo a Valencia, Vinicius ha deciso attaverso i suoi social di annunciare una novità importante per la prossima confermando la sua voglia di restare al Real Madrid: la maglia numero 7. LEGGI TUTTO

  • in

    Caso Vinicius, ridotta la squalifica per la curva del Valencia

    MADRID (Spagna) – La Corte d’appello della Federcalcio spagnola ha accolto parzialmente il ricorso del Valencia, riducendo da cinque a tre partite la chiusura della tribuna Mario Kempes del Mestalla, sanzionata per i cori razzisti contro Vinicius durante la gara col Real Madrid di domenica scorsa. Ridotta anche l’ammenda, che passa da 45 mila e 27 mila euro. Il Valencia ha comunicato con una nota ufficiale di aver individuato il responsabile ma non si accontenta e annuncia un ulteriore ricorso al Tribunale amministrativo dello Sport. Intanto l’autorità giudiziaria ha aperto un’indagine sugli insulti al brasiliano, convocando i tre spettatori che sono stati fin qui arrestati in relazione a quanto accaduto. I giocatori del Real Madrid, come successo con i colleghi del basket, hanno vestito la maglia del brasiliano durante il riscaldamento dell’ultima partita vinta poi contro il Rayo. LEGGI TUTTO

  • in

    Madrid, vergogna ultras: impiccata una bambola di Vinicius

    MADRID (Spagna) – Si accende nel modo sbagliato il derby di Madrid in programma domani per i quarti di finale di Copa del Rey. Ci hanno pensato i tifosi dell’Atletico Madrid a lanciare un messaggio vergognoso, esponendo un manichino di Vinicius impiccato su un ponte situato a pochi metri dal centro sportivo delle Merengues guidate da Carlo Ancelotti. Sopra questo macabra immagine, poi, è stato posizionato uno striscione: “Madrid odia il Real”. Si tratta nello specifico di uno slogan che è stato più volte promosso dal gruppo ultras (di estrema destra) del Frente Atletico, che ha messo la firma pure su questo nuovo gesto vergogonoso.
    Clima tesissimo
    Purtroppo non è nemmeno il primo, visto che nell’ultima partita in cui le squadre si sono affrontate (lo scorso settembre al Wanda Metropolitano, nella sesta giornata di Liga), c’era già stato un altro spettacolo imbarazzante nel momento in cui una folla di persone ha intonato il coro “scimmia” verso Vinicius, portando la società a dissociarsi dai suoi stessi sostenitori e condannare l’episodio di razzismo. Si alza così nuovamente la tensione, che era già alle stelle per le polemiche dei tifosi Colchoneros in riferimento al numero di biglietti che è stato messo a loro disposizione (poco più di 300) e la decisione (che successivamente è stata revocata) di bloccare l’ingresso ai tifosi ospiti negli altri settori del Bernabeu. LEGGI TUTTO