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Roma, Mourinho: “Il Napoli ha vinto lo scudetto. Zaniolo? Purtroppo resta qui”

ROMA – Il big match della prima giornata del girone di ritorno di Serie A mette di fronte domenica alle 20.45 al Maradona Napoli e Roma. Gli azzurri hanno chiuso a 50 punti il giro di boa e hanno collezionato 16 vittorie, due pareggi (Fiorentina e Lecce) e una sola sconfitta (1-0 contro l’Inter al Meazza firmato Dzeko). I giallorossi, invece, sono terzi a pari punti con Lazio e Inter, a -13 dalla capolista che Mourinho vuole fermare. All’andata all’Olimpico fu vittoria partenopea firmata Osimhen, ora però i capitolini stanno attraversando un buon momento e sono reduci dal doppio 2-0 contro Fiorentina e Torino. Lo Special One, che in settimana ha festeggiato i suoi 60 anni, ha presentato in conferenza stampa la supersfida contro il Napoli di Luciano Spalletti. 

Zaniolo come verrà gestito?

“Non ti posso rispondere, purtroppo sembra che ho ragione io. Purtroppo, quello che ho detto dopo lo Spezia sembra che stia diventando relatà”.

Perché purtroppo?

“Perché è un mese che il calciatore dice di voler andare. Dopo lo Spezia ho dato il lunedì libero, mentre martedì era un allenamento opzionale. Tutti i calciatori che non hanno giocato a La Spezia si sono allenati, tanti giocatori in campo sono venuti comunque. Questi sono i giocatori che vogliono gli allenatori. Anche chi non gioca deve pensare che la squadra potrebbe aver bisogno di lui. Questi voglio. Se un calciatore dice sempre a tutti che non vuole vestire la maglia della Roma, io devo dire purtroppo. La situazione ideale è che il calciatore sia felice. Io ho detto che mi aspettavo la sua permanenza, ma ad oggi aggiungo purtroppo. Oggi dico nuovamente che Zaniolo non sarà a disposizione, che ci concentriamo sulla partita e che il mio focus è sui giocatori che ci saranno. Non è il caso di Zaniolo”.

Che Napoli si aspetta?

“Quello di sempre. Dico che hanno già vinto meritatamente lo scudetto, meritatamente. Complimenti. Sono un’ottima squadra, con un ottimo allenatore. Hanno 12 punti di distacco, senza una squadra che possa fargli paura. Lo scudetto è loro. Se mi dice che la Roma si scanserà ti dico no, ma hanno vinto già il campionato. Complimenti”.

Il suo futuro qui a cosa è legato?

“Capisco la domanda, ma me la deve fare la società. Io da giovane ero capace di discutere con la stampa per cose interne, ma la maturità aiuta a essere più equilibrato e meno egoista. Io capisco la tua domanda, ma me la deve fare la società quando sarà meglio per loro. Non ho risposte per te”.

La rosa è la stessa di prima con Solbakken, ma senza Zaniolo e Karsdorp. La rosa è indebolita?

“Voglio prima ringraziare tanta gente che non conosco per gli auguri di compleanno. Mi hanno inviato regali, sono emozionato. Domani giocano Zalewski a destra e Spinazzola a sinistra. Cristante, Matic e Pellegrini a centrocampo, Dybala e Abraham in attacco. Se si definisce la situazione di Eldor, abbiamo un giocatore in meno. Ma lui è un ragazzo fantastico che deve giocare e qui non ha avuto tante opportunità. Bisogna giocare, bisogna giocare sempre e anche prima di noi l’ha fatto poco. Lui ha bisogno di questi sei mesi di prestito, ne ha bisogno e lo merita. È uno dei nostri che va via, ma magari va via solo per sei mesi e poi tornerà. È importante per lui giocare. Se lui va via e non arriva nessuno, è pacifico dire che abbiamo una opzione in meno”.”. 

Si aspettava qualcosa in più sul mercato?

“No, perché la situazione del FFP è diventata più chiara per tutti. La gente ha una prospettiva più aperta di quelle che sono le limitazioni per la Roma. Questa uscita di Eldor significa un piccolo prestito oneroso con risparmio del suo stipendio, non ha alcun tipo di impatto sul mercato che possiamo o non possiamo fare. Non mi aspetto nulla. Mi aspetto più difficoltà perché ora la struttura competitiva cambia perché ora si inizierà a giocare spesso”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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