I saxes spingevano a fondo come i ciclisti gregari in fuga e Amerigo Sarri, quel giorno, era tutti loro. La melodia, l’esempio, la bandiera. Se ne era andato in testa, l’Amerigo, senza avvertire nessuno. Da anarchico, da eretico, da sovversivo. Artista dello scatto e della collezione di medaglie tra Rifredi e Montevarchi, per brevità chiamato passista scalatore, Amerigo aveva distanziato i compagni di squadra alla prim
in Serie A
La Lazio nelle mani di Sarri: Ulisse è tornato
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