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    La B torna subito in campo: guida alla 6ª giornata. Occhio a Palermo-Venezia, Samp all’esame Catanzaro

    Frosinone-Cesena, martedì ore 20.30

    Sempre più entusiasmante la cavalcata del Frosinone di Alvini, reduce dal trionfo per 5-1 a Mantova, con la squadra che ha gli stessi punti del super Palermo ed è ancora imbattuta. Ma il Cesena di Mignani non è da meno: ha gli stessi punti dei laziali e le tre vittorie ottenute in questo avvio di stagione sono arrivate tutte in trasferta (a Pescara, a Marassi con la Samp e a Venezia) mentre nell’ultimo turno, con l’1-1 interno contro il Palermo, i romagnoli hanno dimostrato di non essere secondi alla corazzata siciliana. Insomma, questa partita potrebbe dirci quale delle due squadre è destinata a più stupirci, perché ben pochi potevano immaginarle così in alto. E per come vanno in campo, potrebbero anche restarci.

    Juve Stabia-Mantova, martedì ore 20.30

    La Juve Stabia di Abate è in grande crescita. Ancora imbattuta, venerdì poteva vincere su un campo difficile come quello di Catanzaro. Le Vespe stabiesi erano avanti 0-2, la partita è cambiata dopo il rosso a Cacciamani che ha favorito il ritorno dei calabresi, per il 2-2 finale. Quel che più conta però, è vedere che i campani potrebbero avere i mezzi per replicare la scorsa trionfale stagione, chiusa al 5° posto e in semifinale playoff, cioè il massimo nella storia della Juve Stabia. Il Mantova invece, sabato in casa ha preso 5 schiaffi (a uno) dal Frosinone. Squadra allo sbando, reduce da tre sconfitte di fila, con 4 ko in 5 gare. Possanzini, che ha scritto la storia recente del Mantova, sembra al capolinea, ad assistere al tonfo dell’ultimo turno c’era Bisoli, principale indiziato per sostituirlo in panchina (assieme a Tesser) se pure a Castellammare di Stabia dovesse andare male, anche se il Mantova resterà tutta la settimana in Campania, dovendo poi giocare ad Avellino.

    Padova-Avellino, martedì ore 20.30

    Bella sfida tra due squadre che stanno venendo fuori nelle ultime uscite. Il Padova di Andreoletti, pagato lo scotto iniziale alla nuova categoria, viene da due vittorie di fila, prima sull’Entella e poi il trionfo di Monza, peraltro meritato, sei punti che hanno assestato i veneti a centro classifica. Ma pure l’Avellino è in grande crescita: tre vittorie nelle ultime tre uscite, messe sotto Monza, Carrarese ed Entella, con la squadra in piena zona playoff. Gli irpini del “Pitone” Biancolino si candidano ad essere la rivelazione del campionato. Anche se un po’ di prudenza, per entrambe, non guasta.

    Il match clou della giornata tra le due squadre che ad agosto venivano indicate come le principali favorite per la promozione. Con la differenza che il Palermo di Inzaghi, pur senza dominare la categoria, sta tenendo fede al pronostico. Mentre il Venezia di Stroppa ha perso qualche colpo con tre partite senza vittorie. Ma poi, oltre alla qualificazione in Coppa Italia ai danni del Verona, è arrivato il successo sullo Spezia che ha riportato i lagunari a -3 dal Palermo, costretto al pari a Cesena, coi siciliani passati in svantaggio e salvati dal gol di Bani. Insomma, si prospetta un bel braccio di ferro, nella solita bolgia del Barbera che potrà dare una grossa mano ai rosanero, previsti i “soliti” 30mila e passa spettatori delle ultime gare casalinghe. Sulla carta, il Palermo dovrebbe avere qualcosa di più del Venezia e Inzaghi, nel lavoro sulla squadra, sembra più avanti di Stroppa. Ma è anche vero che al Barbera un punto lo ha già strappato il Frosinone e dunque anche il Venezia potrebbe tornare a casa con qualcosa in tasca.

    Reggiana-Spezia, martedì ore 20.30

    Confronto tra due squadre che se la passano piuttosto male. La Reggiana non vince da tre partite e sabato a Bolzano è stata messa sotto troppo facilmente dal Sudtirol. Meno male che alla 2ª giornata è arrivata la vittoria sull’Empoli (ridotto in 9), se no la classifica potrebbe essere molto simile a quello dello Spezia, penultimo con 2 soli punti. L’ultimo dei 3 ko dei liguri, a Venezia, non fa molto testo, la squadra di D’Angelo s’è trovata in 10 (rosso a Vignali), a inizio gara, dura non tornare a casa a mani vuote. Resta il fatto che entrambe o svoltano al più presto o rischiano un campionato complicato, di sofferenza. Per la Reggiana di Dionigi, era qualcosa di pronosticabile. Per lo Spezia, no.

    Carrarese-Modena, mercoledì ore 20.30

    Col successo in rimonta sul Pescara, il Modena è andato in testa alla B, con 2 punti di margine su Frosinone, Palermo e Cesena. Il tecnico Sottil ha ottenuto 13 punti su 15: chi poteva immaginarlo a inizio stagione? Era dal maggio 2002 che il Modena non andava in testa alla B. Ma i canarini possono andare in A? Troppo presto per dirlo. Di sicuro, col nuovo allenatore, la squadra ha trovato quella continuità e quella quadratura che era mancata nelle precedenti tre stagioni di B del Modena. Una cosa è certa, nessuno chiede agli emiliani di andare in A. E giocare senza il peso del pronostico, potrebbe essere un bel vantaggio. Di sicuro non va preso sottogamba l’impegno in casa della Carrarese che però nell’ultima sfida interna s’era fatta sorprendere 3-4 dall’Avellino in 10. Poi però gli apuani hanno ottenuto un ottimo 2-2 nel derby di Empoli, insomma, la squadra di Calabro potrebbe aver avuto solo un incidente di percorso, può ancora fare un campionato simile a quello scorso.

    Empoli-Monza, mercoledì ore 20.30

    Primi dubbi sul Monza di Bianco che nelle prime cinque uscite ha già perso due volte, l’ultima sabato in casa dal Padova, non un bel segnale per la nuova proprietà Usa, che si consola col fatto che anche Berlusconi, quando prese il club brianzolo di cui i suoi eredi hanno perso il controllo giovedì scorso, fu sconfitto (in C) nella gara d’esordio. E a rivedere le partite dei brianzoli, la sensazione è che la vecchia guardia, che ancora costituisce il nerbo della squadra, stia dando meno di quanto ci si poteva aspettare. Anche l’Empoli, a inizio stagione, era indicato come una delle squadre di alta classifica. Non sta andando così, come ha dimostrato il 2-2 interno di domenica sera nel derby con la Carrarese, capace di imporre il pari definitivo all’88’. Pagliuca dispone di una squadra giovane e un po’ troppo fragile dietro. Però ritrovarsi all’11° posto, con la retroguardia più perforata della B (-11 gol, come il disastrato Mantova), è un po’ troppo.

    Pescara-Sudtirol, mercoledì ore 20.30

    Squadra ondivaga, il Pescara di Vivarini. Il 4-0 inflitto all’Empoli, due turni fa, faceva pensare che gli abruzzesi potessero dar vita a un campionato in cui levarsi non poche soddisfazioni, pareva archiviato il difficile avvio di stagione. E invece no: è arrivato il ko di Modena, con gli emiliani che hanno vinto ribaltando l’iniziale gol di Olzer (già a 3 reti). Per carità, il Pescara ha perso dalla neo-capolista. Però la squadra dopo l’intervallo è tornata in campo con troppa sufficienza, e l’ha pagato. Il Sudtirol di Castori, il decano della B, sta facendo un bel campionato, con un solo ko, in casa dal Palermo. In trasferta ha già fatto vedere buone cose, pareggiando a Catanzaro e a Frosinone. Insomma, l’attuale 6° posto, cioé piena zona playoff, non è casuale, gli altoatesini potrebbero restarci anche fino alla fine, bissando quel che fece il Sudtirol di Bisoli che all’esordio assoluto del club in B, nel 2022/23, chiuse proprio al 6° posto e si spinse in semifinale playoff.

    Sampdoria-Catanzaro, mercoledì ore 20.30

    Con l’1-1 di Bari, la Samp di Donati ha lasciato lo zero in classifica, pur restando ultima. I blucerchiati hanno fatto qualche piccolo progresso, soprattutto hanno tenuto il campo per tutta la partita, cosa non frequente da vedersi tra i liguri, già nella scorsa stagione. Certo, fare un salto di qualità è un’altra cosa ma almeno s’è rotto il ghiaccio. Però, per ribaltare una situazione pesante, serve molto di più. Nel Catanzaro, il tecnico Aquilani è sempre più Mister X: 5 uscite, 5 pareggi. I giallorossi avrebbero valori interessanti e pure una rosa con buoni ricambi. Ma finora, a parte il totem Iemmello, il potenziale della squadra s’è visto solo a sprazzi. Insomma, il Catanzaro deve ancora decollare e chissà che la sfida di Marassi diventi l’occasione buona per farlo, visto che finora al Ferraris la Samp non ha raccolto un punto e vi hanno già vinto Cesena e Modena. LEGGI TUTTO

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    Grosso jr a Frosinone, è quasi una dinastia: chi è il figlio di Fabio

    Magari non deciderà un Mondiale, come suo padre, a Germania 2006. Ma potrebbe diventare un buon giocatore, questo sì. Nel Frosinone ancora imbattuto e secondo assieme a Palermo e Cesena, trova gloria anche Filippo Grosso, figlio di Fabio, ora allenatore del Sassuolo e già tecnico dei ciociari (che portò in A nel 2023). Suo figlio veniva al mondo due mesi dopo quell’ultimo mondiale azzurro, ha dunque appena compiuto 19 anni. D LEGGI TUTTO

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    Cesena-Palermo pari, il Frosinone ne approfitta: manita e vetta. Primo punto Samp

    Cesena-Palermo 1-1, la cronaca

    Pari ed emozioni nell’1-1 tra Cesena e Palermo che matura allo stadio Manuzzi. Dopo una mezz’ora di sostanziale equilibrio senza grosse occasioni, la partita si infiamma di colpo: al 31′ Klinsmann compie un prodigio sul colpo di testa ravvicinato di Le Douaron, poco dopo è anche il Cesena a creare la sua prima vera chance con Shpendi, che liberato in area da Berti calcia in porta trovando la provvidenziale deviazione di Ceccaroni. I bianconeri poi trovano anche il vantaggio: Francesconi ruba palla a Pohjanpalo a centrocampo innescando Castagnetti, poi è lo stesso Francesconi a mandare Berti in porta chiudendo uno splendido triangolo. Il 14 del Cesena al momento del tiro viene travolto da Pierozzi, sarebbe rigore ma nell’immediato prosieguo Blesa brucia tutti e trafigge Joronen. Nella ripresa i romagnoli costruiscono due grosse palle-gol in 2 minuti: dopo 18 secondi Shpendi libera Berti in area per un mancino centrale, poco dopo su azione di contropiede Ciervo manda in porta lo stesso Shpendi, che però a tu per tu con Joronen apre troppo il destro e calcia a lato. Passato lo spavento il Palermo si ricompone e al 54′ sfiora il pari con la traversa di Pohjanpalo per poi trovarlo due minuti dopo: cross dalla sinistra di Augello, Palumbo non tocca ma Bani anticipa Adamo e trafigge Klinsmann da dentro l’area. Entrambe le squadre cercano guizzi per segnare il gol-vittoria ma le difese la fanno da padrone per un pareggio giusto che accontenta entrambe le compagini.

    Mantova-Frosinone 1-5, la cronaca

    Il Frosinone festeggia una vittoria strameritata ai danni di un Mantova evanescente. I padroni di casa sin dall’inizio hanno evidenziato un calo di concentrazione che ha consentito ai ciociari di chiudere la gara già nel primo tempo grazie alle marcature di Koutsoupias all’8′, Ghedjemis al 16′, Grosso al 22′ e Calò al 43′. Il Mantova cerca un recupero, che appare impossibile, con Fiori al 9′ st che accorcia le distanze, ma nel finale è Vergani che chiude qualsiasi discorso di recupero. In mezzo anche due rigori falliti dai biancorossi con Mancuso e Bonfanti. Un avvio di stagione davvero difficile per il Mantova, adesso nel ciclone delle critiche dei propri sostenitori.

    Venezia-Spezia 2-0, la cronaca

    Il Venezia vince, lo Spezia protesta con il signor Fabbri di Ravenna che caccia al primo fallo Vignali, reo di un piede a martello che non è sfuggito al direttore di gara romagnolo. Al 26′ fallo di Soleri su Haps, rigore trasformato da Adorante. Un tiro di Kike Perez fuori di poco quindi, al 45′ su angolo di Busio Compagnon mette dentro ma il Var annulla per un tocco di mano. Nella ripresa al 9′ il gol di Korac su angolo prolungato da Hainault. Lo Spezia cerca in ogni modo di tornare in partita, ma il Venezia tiene e sfiora anche il terzo gol nel finale di gara con Fila.

    Monza-Padova 0-1, la cronaca

    Il Monza “americano” non convince, troppo impreciso, con diversi uomini fuori forma. Così il Padova, molto più pratico e consistente in tutte le parti del campo, espugna lo U-Power Stadium e si porta a casa tre punti pesantissimi. Gli ospiti si sono avvicinati al vantaggio al 5′ dopo un assist di Fusi per Lasagna che, a centro area e tutto solo, ha concluso a lato. Al 9′ vola Thiam a neutralizzare la pericolosa conclusione di Lasagna. Al 27′ il Padova si è reso ancora pericoloso con Fusi che ha sorpreso la difesa monzese e ha centrato il palo dal limite. Al 31′ il Monza ha cercato fortuna con un tiro dai 30 metri di Obiang, che Fortin ha mandato in angolo. Sul successivo tiro dalla bandierina di Colpani si è scaraventato in area Lucchesi, ma la sua conclusione è stata da dimenticare. Al 33′ ancora un colpo di testa di Lasagna, con la palla di poco sopra la traversa. Decisamente più Padova che Monza in questa fase centrale del primo tempo, con un Lasagna che ha messo in difficoltà la difesa di casa. In avvio di ripresa il Padova è passato subito in vantaggio con un gran tiro al volo di Varas dopo un piazzato. Il gol subito ha svegliato il Monza, che si è portato in avanti: al 67′ su cross di Azzi, Zeroli ha siglato di testa il pareggio, ma l’arbitro, richiamato dal VAR, ha annullato per fuorigioco di Azzi. Al 75′ Caprari ha centrato il palo. Al 90′ Galazzi ha messo in mezzo per Zeroli, il cui colpo di testa è finito sopra la traversa. La partita si è conclusa con il Monza costantemente in attacco e un Padova perfetto in difesa che ha portato a casa tre punti preziosi e certamente meritati.

    Sudtirol-Reggiana 3-1, la cronaca

    Il Sudtirol schianta la Reggiana con tre gol, a coronamento di una prestazione superlativa. Il primo tiro in porta è di Merkaj che, al 15′, su cross di Kofler, spizzica la sfera di testa, facendola rotolare sul fondo. Il Sudtirol la sblocca al 18′ con la rasoiata di Martini che, dal limite dell’area, infila l’angolo basso del secondo palo. La Reggiana prova a reagire ma è il Sudtirol a capitalizzare l’opportunità al 26′ con la profondità cercata da Odogwu, il cui assist a centro area trova pronto Merkaj per il tap-in che vale il raddoppio. Nel secondo tempo il Sudtirol serve il tris con la staffilata di Tronchin che beffa il portiere Motta con un tiro a pelo d’erba. La squadra emiliana accorcia con Portanova al 14′ lesto a sfruttare una disattenzione dei difensori padroni di casa.

    Avellino-Entella 2-0, la cronaca

    L’Avellino batte 2-0 l’Entella e vola in classifica. Va subito a segno la formazione di Biancolino: dopo una manciata di minuti Cancellotti manda un cross dalla sinistra verso il centro dell’area, Biasci anticipa Parodi e in girata, col destro, batte Del Frate, apparso in ritardo nel possibile intervento risolutivo. Preme costantemente la squadra irpina mettendo in seria difficoltà un avversario mai in grado di inquadrare la porta difesa da Iannarilli, rimasto praticamente inoperoso. Al contrario del suo collega Del Frate che, dopo essere apparso poco reattivo in occasione del primo gol degli irpini, regala il secondo a Kumi. Grave errore del portiere che, fuori dall’area per il possibile rinvio, calcia il pallone addosso al centrocampista che non si fa pregare ad impossessarsi della sfera che poi spinge con forza nella porta vuota. All’ultimo minuto l’unica occasione per l’Entella: angolo di Bariti, colpo di testa di Nichetti, intervento decisivo di Iannarilli che respinge con una mano la conclusione.

    Bari-Sampdoria 1-1, la cronaca

    La Sampdoria conquista a Bari il primo punto del suo campionato. Al San Nicola succede tutto in quattro minuti a cavallo della mezz’ora, dal vantaggio di Depaoli all’1-1 di Moncini che resiste sino alla fine riflettendo le difficoltà delle due squadre. I pugliesi sono i primi a rendersi pericolosi con un’inzuccata di Maggiore deviata in angolo ma sono gli ospiti a passare al 28′: Pafundi sorprende la difesa ed invita capitan Depaoli che da centro area supera Cerofolini con un tocco preciso. Per l’ennesima volta in svantaggio, il Bari non ci sta: Verreth sventaglia per Dickmann, cross dalla destra che trova Moncini pronto ad un’incornata bella e vincente. Poi, più nulla o quasi: un potente colpo di testa di Henderson finito non lontano dal palo inaugura un secondo tempo spezzettato. Ci prova Cuni ma non trova la porta in diagonale, quindi è Dorval a duettare con Sibilli facendosi respingere il tiro-cross da Ghidotti in uscita. Davvero troppo poco per evitare i fischi dei 14mila del San Nicola. LEGGI TUTTO

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    Avellino, una grande crescita: in panchina c’è il “Pitone” Biancolino

    A inizio annata, Tuttosport, sbilanciandosi un po’, aveva indicato l’Avellino come la possibile sorpresa del campionato. Perché sembrano esserci tutti gli ingredienti giusti per sfondare: una piazza calda e gasata per il ritorno in Serie B dopo 7 anni; una società finalmente solida, capitanata dal 2020 da Angelo Antonio D’Agostino, imprenditore ma pure esponente politico di Forza Italia; una squadra con un organico da guardare LEGGI TUTTO

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    La rivincita di Sottil fa sognare Modena

    Nella scorsa stagione, Andrea Sottil, un tempo roccioso difensore e antico figlio del Filadelfia, finiva nel tricarne-Sampdoria. Qualche mese dopo l’esonero all’Udinese in A, il club ligure l’aveva scelto come secondo allenatore stagionale, in sostituzione di Pirlo. Sottil partì discretamente, ottenne l’unico eclatante risultato della Samp 2024/ LEGGI TUTTO

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    Guida alla 5ª giornata di Serie B. Apre Catanzaro-Juve Stabia, occhio a Cesena-Palermo e Bari-Samp

    Avellino-Entella, sabato ore 15

    L’Avellino del “Pitone” Biancolino (il migliore dei 5 allenatori esordienti in nB) è forse la squadra più in palla, almeno a giudicarla per le ultime due giornate. Dopo un avvio di stagione difficile (è pur sempre una neopromossa), negli ultimi due turni per gli irpini sono arrivate la vittoria sul Monza (2-1) e il colpo di Carrara, un pazzesco 4-3 giocando più di un’ora in dieci, dimostrazione di come la squadra abbia gamba e sia in salute collettiva: potrebbe diventare la sorpresa del campionato. L’Entella invece, domenica ha perso a Padova, primo ko dopo 39 partite senza sconfitte, ovviamente ereditate dalla gestione Gallo che ha portato i chiavaresi in B. La squadra comunque, prima del ko dell’Euganeo, ha dimostrato di poter stare nella categoria, così come il suo allenatore (altro deb), Chiappella.

    Cesena-Palermo, sabato ore 15

    Per il Palermo, sembra la sfida ideale per capire quanto è veramente potente la corazzata siciliana. C’è chi dice che possa imitare il campionato dominante che fece il Sassuolo nella scorsa annata. Ma è anche vero che finora, s’è vista una B ancor più equilibrata del solito. Resta il fatto che la mano di Inzaghi inizia a vedersi eccome e sta levando alla squadra i difetti mostrati nei tre precedenti anni di B a gestione City. Venerdì scorso, il successo sul Bari ha portato la firma di Le Douaron (che era quasi un oggetto misterioso da oltre un anno) e Gomes, entrambi messi in campo da Superpippo nella ripresa. Insomma, questo Palermo che ha fatto 10 punti su 12 e guida la B assieme a Modena e Cesena, potrebbe avere quella continuità di risultati mancata coi predecessori di Inzaghi. Anche se non sarà semplice confermarsi in casa di questo Cesena che sta stupendo tutti. Se dopo la vittoria di Venezia i ragazzi di Mignani dovessero confermarsi anche col Palermo, allora in Romagna nei prossimi mesi potremmo vederne delle belle. Già la scorsa stagione, da neopromossa, il Cesena stupì non poco conquistando il piazzamento playoff, scalzando il Bari dall’8° posto. Ma in questa annata ci sono tutte le premesse per fare ancora meglio.

    Mantova-Frosinone, sabato ore 15

    Si sa, il Mantova di Possanzini è squadra pazzerella che può vincere e perdere con chiunque. Però le cadute, tre in quattro uscite, iniziano e essere un po’ troppe e meno male che i lombardi hanno battuto il Pescara nella quarta sfida (alla seconda giornata) e dunque, con quei 3 punti, la classifica non fa ancora paura anche se non bisogna nascondere i non pochi problemi della squadra, sabato scorso messa troppo facilmente sotto dal Modena in casa. E ora al Martelli sbarca il Frosinone di Alvini, tra le più belle rivelazioni di questo avvio di stagione, non fa testo il 4-1 appena rimediato dai ciociari in Coppa Italia a Cagliari, Alvini ha pensato al campionato, facendo ampio turnover. I ciociari in trasferta hanno già vinto a Padova e pareggiato a Palermo, non solo, sono ancora imbattuti in campionato: niente male per una squadra che ha potuto mantenere la categoria anche grazie alle disgrazie del Brescia e che ora si candida a un campionato da parte sinistra della classifica, almeno.

    Sudtirol-Reggiana, sabato ore 15

    Il Sudtirol di Castori ha reagito bene al primo ko stagionale, alla terza  giornata, peraltro subito dalla corazzata Palermo. Gli altoatesini nello scorso turno hanno raccolto un prezioso 2-2 a Frosinone, rimontando nella ripresa due gol di svantaggio. E anche la Reggiana di Dionigi viene da un 2-2, quello interno con il Catanzaro, pari che ha lasciato un po’ di amaro in bocca per come è maturato. Tuttavia, con 5 punti in 4 partite, la Reggiana è in linea col campionato che ci si attendeva. Ma non va dimenticato che l’unica vittoria, il 3-1 sull’Empoli, è arrivato per due espulsioni tra i toscani. Dunque, la squadra di Dionigi, per confermarsi fuori dalla zona calda della classifica, è chiamata a un salto di qualità. E farlo al Druso, non sarà affatto semplice perché il Sudtirol nella scorsa stagione con Castori aveva un passo da playoff, che potrebbe tenere anche in questa annata.

    Venezia-Spezia, sabato ore 15

    Il Venezia sta perdendo colpi da almeno tre giornate, non bisogna fermarsi al ko subito in casa sabato scorso dal Cesena. Già i pareggi di Castellammare e Pescara avevano fatto scattare un primo allarme. Resta il fatto che il Venezia di Stroppa era indicato, prima dell’inizio della stagione, come la seconda forza del campionato, la prima dietro al super Palermo, e non sta andando così. Certo, lo Spezia sta anche peggio. L’1-3subito sabato scorso dalla Juve Stabia conferma quel che si pensa dello Spezia da inizio stagione: la squadra è rimasta alla finale di ritorno dei playoff persa in casa dalla Cremonese a giugno. Quella Serie A che pareva in tasca e poi sfumata beffardamente, probabilmente pesa ancora su gambe e testa dei giocatori, non è solo l’addio di Pio Esposito che aveva portato 19 gol. D’Angelo ha messo insieme 2 punti in 4 gare: o si svolta, o si rischia un campionato-via crucis.

    Monza-Padova, sabato ore 17.15

    Nelle ore in cui il Monza saluta la famiglia Berlusconi per diventare l’ennesimo club italiano di proprietà statunitense, i brianzoli di Bianco hanno un buon test per capire se la squadra è veramente da A diretta. Basterebbe leggere i nomi della rosa per pensarlo ma per riuscirci, dai big (che il club ha scelto di non cedere), ci si aspetta di più. Comunque, con la vittoria sulla Samp nello scorso turno (1-0), il tonfo di Avellino è stato archiviato. Il Padova di Andreoletti invece, sbarca in Brianza dopo il suo primo successo in campionato, il 2-1 all’Entella: i veneti hanno scacciato i fantasmi delle prime giornate, in cui il Padova appariva tra le squadre più deboli della B. Misurarsi con il Monza, presunta corazzata, pare la partita giusta per capire quanto si vale.

    Bari-Sampdoria, sabato ore 19.30

    Sfida tanto prestigiosa quanto delicata: a Bari e Samp, già fin troppo attardate, non sono più concessi passi falsi, se sperano ancora di fare un campionato se non importante, almeno decente. Il Bari ha raccolto un solo punto nell’1-1 interno col Monza. Poi solo sconfitte: 2-1 a Venezia, 3-0 a Modena e 2-0 a Palermo. La società continua ad aver fiducia nel tecnico Caserta che deve assemblare una squadra totalmente rifondata. Ma la svolta non è più rimandabile. Lo stesso discorso, amplificato, vale anche per la Samp, ultima a zero punti, con lo stesso score in fatto di gol del Bari, 2 fatti e 8 subiti. Il tecnico Donati è stato confermato da una società che nell’ultimo ko, sabato a Monza, non era neanche presente alla partita (assenti il presidente Manfredi, il finanziatore Tey e il suo uomo di fiducia Walker che pare abbia preferito andarsi a vedere la Formula 1 a Baku) e anche questo non è un bel segnale, come se la situazione non fosse già abbastanza sconfortante. Inoltre, a gettare altra benzina sul fuoco, il surreale comunicato di Tey (mai presentatosi alla piazza) che parla di Samp in A nel 2028. Parole che hanno fatto ancor più infuriare i tifosi, pronti a una contestazione dura dopo un’affollata assemblea con 4000 presenti. Di questo passo, il rischio è quello di ritrovare la Samp, dopo la sosta di novembre, virtualmente in quella C dove era già finita il 13 maggio, prima che esplodesse il caso Brescia. Insomma, cercasi svolta disperatamente, per entrambe.

    Modena-Pescara, domenica ore 17.15

    Che bella rivincita per Sottil: il suo Modena, primo assieme a Palermo e Cesena, è una delle più belle sorprese di questa B. Ed è lo stesso Sottil che un anno fa masticava amaro con la Samp (fu il secondo dei 4 allenatori blucerchiati della scorsa annata). Dopo quel flop, su Sottil si sono dette e scritte cose pesanti, di certo il fallimento blucerchiato non era tutta colpa sua. Ma appena ha trovato un ambiente dove lavorare in pace, Sottilè tornato ad essere quell’allenatore che in B, ad Ascoli, fece cose enormi, prima di meritarsi la A con l’Udinese. E ora, questa sfida col Pescara odora di esame di maturità. Perché gli abruzzesi domenica scorsa hanno rifilato un eloquente 4-0 all’Empoli, risultato col quale il neo promosso Pescara dovrebbe aver finito di pagare dazio alla B: adesso la squadra di Vivarini c’è tutta, mostra valori non da poco e sarà interessante vederli contro il Modena capolista. Che, a sua volta, proverà a dimostrare di non patire le vertigini dell’alta quota.

    Empoli-Carrarese, domenica ore 19.30

    Derby toscano tra i maggiori flop della scorsa giornata, entrambe hanno subito 4 reti. Preoccupante il 4-0 incassato dall’Empoli. Sullo 0-0, il tecnico Pagliuca ha tirato fuori il rosario e ha iniziato a pregare. La risposta divina sono stati i 4 gol del Pescara segnati in 25’, magari sarebbe meglio curare di più una squadra che aveva già mostrato preoccupanti amnesie (vedi il 3-1 incassato dalla Reggiana dopo due espulsioni tra i toscani), piuttosto che affidarsi alla fede, considerata la risposta dell’Altissimo… E si capisce perché nell’ultimo giorno di mercato l’Empoli aveva cercato di comprare Odenthal, centrale difensivo che nell’attuale retroguardia azzurra manca come il pane. La Carrarese di Calabro invece, si è fatta sorprendere 3-4 dall’Avellino in 10, successo maturato anche perché gli apuani si sono adagiati sulla superiorità numerica, incassando alla fine 4 gol, dopo averne subito uno solo nelle precedenti tre gare. Questo derby è l’ideale per capire se è stato solo un incidente di percorso. Quanto all’Empoli, può dirci se questa squadra può coltivare ambizioni, visto che prima dell’inizio del campionato era indicata tra le favorite per la A. A nostro avviso, questa è una squadra da campionato di transizione ma magari il campo ci smentirà, anche perché è raro che in B a Empoli si sbagli un campionato. LEGGI TUTTO

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    Samp, pure a Monza è il solito disastro!

    Contestazione profonda, anche rabbiosa in casa Sampdoria: la squadra di Donati non trova la giusta reazione e affonda sotto il colpo singolo di un Monza non pulitissimo tecnicamente ma che comunque si fa preferire, anche all’interno di una gara ricca di episodi e scevra di bel gioco. La decidono in positivo e negativo i portieri: Thiam para un rigore, Coucke regala il vantaggio ad Alvarez, al secondo gol consecutivo. Match di nobiltà calcistica per la LEGGI TUTTO

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    Samp, il fascino non fa vincere le partite. Però la terza maglia fa sognare

    Il fascino della maglia – ormai il mondo blucerchiato lo ha capito da tempo – non basta per vincere le partite. E però la terza casacca della Sampdoria, che esordirà domani nella gara di Monza, è particolarmente suggestiva per il richiamo al “blu di Genova” e alla storia dei celebri jeans che riporta alla gloriosa storia dei marinai genovesi. Un tessuto blu utilizzato per confezionare i sacchi per le vele delle navi, poi diventato il materia LEGGI TUTTO