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    Thuram su Inter-Psg di Champions: “Se vinco taglio i capelli? Prima alzo la Coppa”

    Fra i protagonisti del media day dell’Inter in vista della finale di Champions League di sabato 31 maggio anche Marcus Thuram che vive questa sfida in modo particolare: “È una partita speciale, perché è una finale di Champions League. Per me forse anche di più: gioco contro la squadra della città in cui sono cresciuto, spero di vincerla”. Pensare alla Champions vuol dire anche archiviare quanto successo in campionato: “Lo scudetto è passato, facciamo i complimenti al Napoli. Pensiamo solo alla finale di sabato, per me non è una sorpresa: li conosco, è un grande club con grandi giocatori e una filosofia molto chiara”. E su come festeggerà in casa di vittoria: “Sabato alzerò la coppa, questo è sicuro. Poi vediamo…”. Per Monaco di Baviera tornerà a formarsi il tandem con Lautaro Martinez, uno dei punti di forza della squadra di Inzaghi: “Penso che giocare con uno come lui sia facile per tutti. È un leader, è il nostro capitano, è un piacere condividere il campo con lui. Ma questo vale anche per tutti gli altri compagni, Taremi, Arnautovic e Correa. Il ruolo di Arnautovic è molto chiaro, ci aiuta. Quando un giocatore è giù lo aiuta, ci ha dato una mano in campo. Per me personalmente è come un grande fratello. Ha già giocato all’Inter, ha vinto il triplete. È una figura importante”. Sul rendimento degli ultimi mesi un po’ in calo, almeno guardando i numeri, Thuram non si tira indietro: “Il mio rendimento non è stato buono come nella prima parte di stagione. Però la cosa importante è che l’Inter vinca e ora è in finale di Champions League. Abbiamo 90 minuti o forse più per vincere un grande trofeo”. Parlando di giocatori speciali poi non poteva mancare il riferimento a Donnarumma: “È un portiere incredibile, è uno dei migliori portieri al mondo: ha iniziato giovanissimo al Milan e sta continuando ad altissimo livello”  LEGGI TUTTO

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    Psg, Luis Enrique: “Inter forte da anni, una squadra vera: mi piace come gioca”

    Giornata dedicata agli incontri con la stampa in casa Psg, che si avvicina alla finale di Champions League contro l’Inter, in programma sabato 31 maggio. Luis Enrique ha parlato a Sky Sport anticipando i temi della partita.
    A inizio anno aveva detto: “Sono sicuro che il Psg migliorerà in questa stagione”. Avete vinto il campionato con sei giornate di anticipo, siete in finale di Coppa di Francia e in finale di Champions. Sapeva che lo avrebbe portato a giocare a questo livello per la partita più importante nella storia del club?
    “Saperlo al 100% no, però quando si lavora come allenatore, portarsi avanti rispetto al possibile sviluppo della stagione è importante. Non sai mai realmente cosa succederà e cosa la squadra potrà raggiungere, ma sicuramente siamo migliorati molto rispetto allo scorso anno”
    Aveva detto anche, riferendosi a Mbappé: “Se non ho giocatori che vanno dove voglio, posso controllare ogni fase di gioco”. E poi: “Perdiamo un giocatore da 40 gol, ma ne abbiamo quattro che faranno 12 gol a testa”. Dembelé, Doué, Barcola e Ramos ne hanno fatti 83 in quattro, quindi il doppio…
    “Ho sbagliato…” (ride)
    Quanto le piace questa squadra stellare senza stelle?
    “Per me ci sono molte stelle in questa squadra, e questa è la cosa bella: le stelle in funzione della squadra, e non viceversa. E’ molto diverso. Io ho molta fortuna perché ho tanti giocatori di alto livello, tante stelle a modo loro, ma il lavoro e il rendimento è a favore dello della squadra e in uno sport collettivo come il calcio per me questa è la cosa importante. Se a questo sommiamo che non dipende mai tutto da un solo giocatore, perché ci sono sempre problemi, stati di forma e un giocatore può stare meglio o peggio… l’importante è che tutta la squadra sia preparata”
    Inter-Barcellona è stata una goduria per gli appassionati di calcio. Lei come l’ha vissuta? E tatticamente che cosa significa affrontare una squadra che gioca con due punte? Quest’anno in Champions le è capitato una sola volta, con l’Atletico Madrid…
    “L’ho vista in diretta e poi successivamente. Anche da appassionato del Barcellona. Per quello che hanno mostrato le due squadre, entrambe avrebbero meritato di arrivare in finale. L’Inter è una squadra che gioca da tanti anni a un alto livello con un allenatore e un gruppo di giocatori coesi che giocano differentemente da molte altre squadre. Possono difendere alti o bassi, questo a volte fa sì che ci siano diverse varianti nel pressing che fa la squadra, ma per me è una squadra vera, una squadra. Tutti fanno il proprio lavoro in funzione del collettivo con delle buone individualità ma con molta capacità di giocare la palla e sanno bene cosa devono fare. Credo che sarà una finale molto aperta, molto combattuta, molto bella da guardare per tutti i tifosi e non solo per quelli delle due squadre, ma per tutti i tifosi del calcio. Mi piace molto come gioca l’Inter: squadra a cui piace attaccare e che mette tanti giocatori nella possibilità di farlo. Ci sarà un grande spettacolo” LEGGI TUTTO

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    Finale di Champions Inter-Psg, Sala: “Pensiamo a un maxi schermo a San Siro”

    Il prossimo 31 maggio allo stadio di San Siro potrebbe essere allestito un maxi-schermo per trasmettere Inter-Psg, finale di Champions League che si svolgerà a Monaco di Baviera. “A Milano stiamo discutendo con l’Inter e anche con la Prefettura – ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala in diretta a Rtl 102.5 – , non è ancora una notizia ufficiale ma c’è un’intenzione chiara di mettere un maxi schermo a San Siro per garantire alle persone di veder la partita anche in una situazione più tranquilla”.

    “San Siro è molto più semplice da controllare”
    Sala, tifoso interista, non sa ancora se sarà a Monaco: “E’ in corso una trattativa delicata con la mia compagna – ha detto – che il giorno dopo compie gli anni. Ci sono motivi di ordine pubblico, perché San Siro è molto più semplice da controllare – ha poi aggiunto Sala a margine dell’alzabandiera in piazza Duomo per i 100 anni dell’aeronautica a Milano – e poi c’è un tema di capienza perché l’accesso in piazza Duomo è molto più limitato. Ora sia io che il prefetto ne stiamo parlando con l’Inter, io mi auguro che la cosa si faccia. C’è anche un po’ di scaramanzia perché l’ultima volta che il maxi schermo è stato fatto – ha ricordato il sindaco – io ero ad Istanbul e non era andata così bene. Ma credo che sia una buona idea che appoggio e che penso sia nella volontà della Prefettura”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Champions League, Inter-Psg: sarà Kovacs l’arbitro della finale di Monaco

    Il romeno Istvan Kovacs, 40 anni, è l’arbitro designato per la finale di Champions League Inter-Psg che si giocherà all’Allianz Arena di Monaco di Baviera sabato 31 maggio alle ore 21. Quella dei nerauzzurri non sarà la prima finale di un’italiana che questo direttore di gara arbitrerà: lo scorso anno aveva diretto la finale di Europa League vinta dall’Atalanta contro il Leverkusen mentre nel 2022 aveva arbitrato la finale di Conference League Roma-Feyenoord (vinta dai giallorossi).

    Ad affiancare Kovacs ci saranno gli assitenti Mihai Marica e Ferencz Tunyogi, entrambi romeni. Il quarto uomo sarà il portoghese Joao Pedro Silva Pinheiro. Al var ci sarà Dennis Johan Higler (Olanda) con Catalin Sorin Popa (Romania) come assistente mentre Paulus Van Boekel (Olanda) sarà il supporto al var. LEGGI TUTTO

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    Inter-Psg, chi vince la Champions si qualifica al Mondiale per Club 2029

    L’attesa è tutta per sabato 31 maggio, finalissima della Champions League con l’Inter che si giocherà il trofeo. Battuto il Barcellona al termine di un doppio confronto memorabile, i nerazzurri sfideranno il Psg a Monaco di Baviera per conquistare il trofeo. Scorre il countdown per l’appuntamento più importante, eventuale trionfo che assicurerebbe all’Inter altri 10,5 milioni di euro dopo che ha già incassato 132 milioni in questa edizione. Chi alzerà il trofeo affronterà il prossimo 13 agosto nella Supercoppa Europea a Udine la vincitrice dell’Europa League, ovvero chi la spunterà nel derby inglese tra Manchester United e Tottenham. Non è tutto: guardando più in là, è possibile assicurarsi un posto che porta addirittura al 2029. LEGGI TUTTO

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    Inter-Barcellona, Acerbi ha segnato con una scarpa bucata

    Segnare al Barcellona è tutt’altro che un’impresa semplice, pensate con una scarpa bucata. Eppure, Francesco Acerbi ci è riuscito (con gol al 93′). Il difensore dell’Inter, infatti, indossa uno scarpino destro bucato dal quale spunta… un calzino! E’ successo durante la gara di Champions contro il Barcellona (e gli ha portato fortuna, visto che proprio da quel piede lì è partito il gol), ma anche in occasione di Torino-Inter. Scaramanzia? Guarda le foto
    TORINO-INTER LEGGI TUTTO

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    Champions, Inter in finale con la maglia gialla: il motivo e i precedenti

    Decise le divise che Inter e Psg indosseranno in finale di Champions League il prossimo 31 maggio all’Allianz Arena: nerazzurri in campo con la terza maglia, quella gialla, mentre i parigini, che da sorteggio ‘giocheranno in casa’, con la tradizionale blu. E l’ultima volta che l’Inter indossò la terza maglia in finale arrivò la vittoria della Coppa Uefa 1997-1998, battendo la Lazio… al Parco dei Principi
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    Inter in giallo, Psg in blu. A tre settimane dalla finale di Champions League che si giocherà all’Allianz Arena di Monaco di Baviera il prossimo 31 maggio alle 21, le due squadre hanno scelto le divise con cui scenderanno in campo per l’appuntamento più importante della stagione. E qui vi raccontiamo motivi e precedenti. 

    Perché l’Inter indosserà la maglia gialla in finale di Champions
    L’Inter vestirà la terza maglia, gialla, visto che da sorteggio giocherà fuori casa. Il portiere Yann Sommer, tra i protagonisti della vittoria contro il Barcellona, indosserà proprio come in semifinale la divisa arancione. Quanto al Psg, sempre come conseguenza del sorteggio i parigini indosseranno la prima maglia, in blu con striscia bianca e rossa sul petto e il tricolore francese sulla schiena, con Gigio Donnarumma in campo con la divisa verde. 

    L’unica sconfitta stagionale in Europa dell’Inter e l’ultima finale vinta con la terza maglia
    Non sarà chiaramente la prima volta che l’Inter giocherà in giallo, tra l’altro con un bilancio positivo nel complesso della stagione: con questa divisa, infatti, sono arrivate 7 vittorie (2 in Champions) su 9 partite. Non c’è nulla di scaramantico, ma va ricordato anche che l’unica sconfitta stagionale in Europa per la squadra di Simone Inzaghi è arrivata con la seconda divisa, quella bianca, contro il Bayer Leverkusen lo scorso 12 dicembre. L’ultima finale invece vinta con la terza maglia ci riporta alla Coppa Uefa 1997-1998: l’Inter ebbe la meglio sulla Lazio al Parco dei Principi. Proprio lo stadio dei suoi avversari nell’ultimo atto di questa Champions. 

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    Donnarumma, i precedenti contro l’Inter nei derby giocati col Milan

    Curioso anche quel che successe al primo derby giocato la stagione seguente all’addio di Donnarumma al Milan. E’ il 7 novembre 2021 (Gigio ha lasciato i rossoneri a luglio di quell’anno, a parametro zero, innescando un lungo “dibattito” sulle modalità del suo addio), Milan-Inter finisce 1-1. Simone Inzaghi è alla sua prima stagione sulla panchina nerazzurra (Donnarumma l’ha “affrontato” solo da allenatore della Lazio), tra i pali per il Milan c’è Tatarusanu. Ma attenzione ai marcatori. La sblocca su rigore Calhanoglu, appena passato dal Milan all’Inter (anche lui a parametro zero, anche lui sollevando un polverone), a firmare il pari è lo “spauracchio” di Gigio, De Vrij, ma stavolta… con un’autorete LEGGI TUTTO