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    Real Madrid-Milan, dove vedere la partita di Champions in tv e streaming: gli orari

    Dove vedere Real Madrid-Milan in tv
    Oggi alle 21 il Milan affronta il Real Madrid, partita da seguire in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 252 e in streaming su NOW. Telecronaca Stefano Borghi, commento Riccardo Montolivo, a bordocampo Gianluca Di Marzio e Peppe Di Stefano. Diretta Gol con Federico Zancan. Alle ore 21 spazio anche a Diretta Gol su Sky Sport 251 e in streaming su NOW per seguire le partite in contemporanea. Inoltre- dalle 18, dalle 20,
    dalle 23 e da mezzanotte- appuntamento con Champions League Show. In studio:
    Federica Masolin, Paolo Condò, Alessandro Costacurta, Zvonimir Boban, Fabio Capello (in collegamento da Madrid). Mario Giunta per le news.

    I numeri di Real Madrid e Milan
    Il Real Madrid ha vinto cinque delle sette partite casalinghe contro il Milan in Coppa dei Campioni/UEFA Champions League (1N, 1P), battendolo 2-0 nell’ultimo precedente dell’ottobre 2010. Il Milan non ha ottenuto successi nelle ultime tre partite di Champions League giocate contro il Real Madrid (2N, 1P), da quando vinse 3-2 nell’ottobre 2009 con gol di Andrea Pirlo e doppietta di Alexandre Pato. Il Real Madrid ha vinto 17 delle ultime 18 partite europee contro squadre italiane. L’unica sconfitta è arrivata in casa contro la Juventus nell’aprile 2018 nei quarti di finale di Champions League. Questa sarà la quinta volta che Carlo Ancelotti affronterà il Milan da quando lo ha allenato nel periodo tra il 2001 e il 2009, e la prima volta in competizioni europee. I quattro precedenti sono stati tutti da allenatore del Napoli tra il 2018 e il 2019, con il tecnico italiano che è riuscito a battere la sua ex squadra solo in un’occasione (2N, 1P): 3-2 in casa nell’agosto 2018 in Serie A. Il Real Madrid è imbattuto nelle ultime 15 partite casalinghe di Champions (12V, 3N), nonostante sia in corso la sua più lunga striscia di partite senza riuscire a mantenere la porta inviolata in casa nella competizione (sei) da febbraio 2013 (otto in quel caso). Il Milan ha vinto solo una delle ultime sette trasferte di Champions League (3N, 3P), contro il Newcastle United nella fase a gironi della scorsa stagione (2-1). In queste sette partite il Milan ha segnato solo tre gol, mentre in cinque di esse non è proprio riuscito a trovare la via della rete. LEGGI TUTTO

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    Real Madrid-Milan, sfida da ex per Ancelotti: la top 11 dei ‘fedelissimi’ in rossonero

    Dal novembre 2001 (chiamato al posto dell’esonerato Terim) al maggio 2009. 420 panchine totali e una squadra che ha segnato un decennio: uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana ma soprattutto la conquista di due Champions League (e una terza ‘accarezzata’ con il clamoroso epilogo del 2005 contro il Liverpool) e altrettante Supercoppe Europee più un Mondiale per Club. È il palmares che racchiude la straordinaria esperienza di Carlo Ancelotti da allenatore del Milan. Carletto ora si troverà ad affrontare i rossoneri in occasione della quarta giornata di Champions e sarà il quinto scontro da ex (1 vittoria, 1 ko e 2 pareggi col Napoli), ma chi sono stati i suoi fedelissimi? 
    Di seguito la ‘sua’ top 11 per presenze… LEGGI TUTTO

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    Real Madrid-Milan, Ancelotti: “Gara speciale: non sono partiti bene, ma hanno potenziale”

    L’uomo più atteso. A 15 anni dal suo addio alla panchina rossonera, Carlo Ancelotti ritrova il Milan da avversario (l’aveva già affrontato da ex, ma mai in Europa). Una sfida certamente non banale per l’allenatore del Real Madrid che, alla vigilia del match del Bernabeu, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole: 
    Che effetto sarà domani giocare per la prima volta da avversario in Champions?”Una partita speciale, soprattutto per i miei trascorsi. Questa è la teoria che gira intorno alla mia carriera, poi ci sarà la pratica con una partita molto bella penso”
    Che Milan hai visto nelle ultime partite? Cosa ti aspetti?“Non è partito bene, ma resta una squadra molto pericolosa perché ha grande qualità davanti, dei giocatori di livello. Diciamo che è una squadra che ha molto potenziale, probabilmente non è riuscita a tirarlo fuori tutto ma ce l’ha e noi dobbiamo essere pronti a giocare una partita difficile”
    Una vigilia particolare per voi. Dieci giorni di stop dal Clasico e dopo la decisione di non presentarvi a Parigi: con che sentimento tornate in campo? Rabbia, fiducia, dispiacere?“No, la verità è che siamo tristi per quello che è successo in Spagna adesso, sta succedendo qualcosa di incredibile. Ci sono molte persone che soffrono, questo è il nostro pensiero. Tutto quello che è stato settimana scorsa è passato e non ha lasciato nessuna traccia negativa”
    Che Real Madrid vedremo dal punto di vista dell’identità? Si discute molto della convivenza tra tutti questi campioni, hai pensato a qualcosa di diverso o sarà il solito Real?“Non abbiamo mai avuto un’identità chiara e mai la vogliamo avere, dobbiamo cercare di adattare il nostro gioco alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo e piano piano trovare la versione migliore di ognuno di noi. Non abbiamo fatto il massimo finora, però non siamo lontani. Ci sono partite dove abbiamo fatto molto bene e altre un po’ meno. Andrebbe trovata un po’ più di continuità e piano piano la troveremo”.

    “Vinicius è triste come noi, ma non per il Pallone d’Oro”

    L’allenatore dei Blancos ha poi parlato in conferenza stampa: “Parlare di calcio in questo momento è molto complicato, anche per non mancare di rispetto alle persone – ha spiegato, a proposito dell’alluvione che ha colpito la Spagna -, è successo qualcosa di terribile. Noi l’abbiamo preparata perché siamo professionisti e ovviamente proveremo a vincere. Nell’ultima giornata di campionato nessuna voleva giocare, mi sembrava la decisione giusta, ma non siamo noi a comandare. Sono felice per il premio di miglior allenatore, il Pallone d’Oro è già passato e bisogna fare i complimenti a tutti i vincitori. Come sta Vinicius? È triste come noi, ma non per il Pallone d’Oro, ma per quello che sta vedendo a Valencia”. LEGGI TUTTO

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    Uefa, accordo storico con il sindacato calciatori Fifpro

    La UEFA e il più importante sindacato dei calciatori FIFPRO Europe hanno firmato a Parigi un rivoluzionario Memorandum d’intesa (MoU). Un documento che segna un passo significativo nel rafforzamento del legame tra la rappresentanza dei giocatori e l’istituzione calcistica più importante d’Europa. Un memorandum d’intesa che segue quello firmato con i club (ECA) solo poche settimane fa ad Atene nel corso dell’assemblea generale dell’ECA. Insomma la UEFA si apre non solo ai club ma anche ai protagonisti stessi del gioco del calcio, gli atleti. Una decisione dall’ importante valore politico che arriva nelle settimane successive alle tante polemiche e critiche per le troppe partite in calendario, conseguenza del nuovo calendario della Champions e il nuovo mondiale per club, organizzato dalla FIFA. Il memorandum d’intesa pone anche un’attenzione particolare al calcio femminile, dato che la sua crescita e la sua sostenibilità sono considerate delle priorità. Le decisioni chiave che hanno un impatto sulle condizioni di impiego delle giocatrici o sul carico di lavoro delle giocatrici nelle competizioni Uefa saranno ora prese solo dopo un ampio dialogo tra le due organizzazioni. Questa partnership rappresenta una nuova era nel nostro rapporto con Fifpro Europe: FIFPRO avrà per la prima volta un posto nelle strutture di governance della UEFA e, da maggio 2025, sarà rappresentata nel Comitato esecutivo UEFA, inizialmente in veste consultiva. LEGGI TUTTO

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    Champions 2024-2025, le squadre che attaccano di più. Classifica

    La “trazione anteriore” dell’Atalanta si conferma anche in Europa, dove la Dea è terza tra le squadre della Champions per numero di azioni d’attacco prodotte dopo tre giornate: in media 66 a partita, più di Real e Bayern. A sorpresa, quelle che producono meno in attacco tra le italiane sono Juventus e Inter, fuori dalla top 20 (dati Uefa)
    HIGHLIGHTS CHAMPIONS – QUALI SAREBBERO I PLAYOFF OGGI LEGGI TUTTO

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    Young Boys-Inter, Barella: “Iniezione di fiducia”. De Vrij: “Male nel primo tempo”

    Si parla di vittoria sofferta ma meritata tra i giocatori dell’Inter dopo l’1-0 di Berna con lo Young Boys. Barella: “Iniziazione di fiducia”. Sommer: “E’ stata dura anche per il campo”. Thuram: “Felice per il gol ma soprattutto che l’Inter abbia vinto”. De Vrij: “Ci abbiamo creduto ma non possiamo essere soddisfatti del primo tempo”
    HIGHLIGHTS – CLASSIFICA – PAGELLE

    Match winner dell’incontro grazie alla rete segnata da neo entrato al 93′ che ha regalato tre punti preziosissimi all’Inter nella trasferta di Berna contro lo Young Boys, ecco le sensazioni di Marcus Thuram: “Abbiamo giocato una gara difficile contro una squadra forte e siamo felici di questa vittoria fuori casa – dice nel post partita – I gol sono sempre importanti, quello che conta è che l’Inter abbia vinto. I nostri tifosi spingevano la vittoria e l’abbiamo ottenuta”.

    Barella: “Una bella iniezione di fiducia”
    Tra i migliori in campo anche Niccolò Barella, nel ruolo di vice Calhanoglu: “Partita aperta. Dovevamo fare meglio, non abbiamo sfruttato delle occasioni – spiega – Bellissima vittoria su un campo difficile e ce la prendiamo”. Un’Inter che ha faticato, specie nel primo tempo: “Abbiamo gestito troppo all’inizio, in Champions non ci sono partite facili. E’ sempre difficile rimettere la partita nella direzione giusta. Ci prendiamo questi 3 punti, in una competizione complicata”.

    Sommer: “Tante occasioni per entrambe ma abbiamo meritato”
    Gara particolare certamente per lo svizzero Yann Sommer: “Molto dura, soprattutto per il campo. Alla fine, sono partite che devi vincere e l’Inter lo ha fatto. Ci godiamo i 3 punti, per il proseguo della Champions – dice –  Loro hanno avuto tante occasioni, ma anche noi e abbiamo sbagliato un rigore. La vittoria è meritata”. Un pensiero per il rigore fallito da Arnautovic: “Questo è il calcio. I rigori si sbagliano solo quando si tirano e poi siamo stati fortunati sul gol. Bisogna solo essere concentrati sul prossimo impegno”.

    De Vrij: “Non possiamo essere contenti del primo tempo”
    De Vrij è stato protagonista di una gara solida insieme a tutta la difesa interista: “E’ stato bello perché ci abbiamo creduto fino alla fine. Abbiamo avuto occasioni, ma non possiamo essere contenti della prestazione – spiega – Molto male soprattutto nel primo tempo perché abbiamo sofferto l’avversario anche per il campo, ma alla fine siamo stati bravi a portarla a casa. Qui la palla rimbalza in modo diverso, va più veloce e penso si veda anche dalle immagini in tv”. Sull’infortunio a Caros Augusto: “Carlos oggi si è fatto male e va ad aggiungersi agli altri infortuni. Ma arriviamo con voglia e fiducia per fare un’ottima prestazione e vincere. La stagione è lunga e le squadre sono lì… Con la Juve sarà una partita importante come lo saranno tutte”.

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