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    Juve-procura, la partita a scacchi: perché per ora il patteggiamento non è un’opzione

    Sono state inviate alla procura federale le “memorie” antideferimento. E’ ancora presto per un accordoLa Juventus ha inviato alla procura federale le sue memorie difensive in seguito all’avviso di chiusura delle indagini su manovre stipendi, rapporti illeciti con procuratori e partnership sospette. L’obiettivo: evitare il nuovo, probabile deferimento che appesantirebbe la posizione del club, già sotto scacco per il nuovo processo d’appello su plusvalenze e dintorni. LEGGI TUTTO

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    Diretta Lecce-Udinese ore 18:30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

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    Lecce-Udinese: diretta tv e streaming
    Lecce-Udinese, gara valida per la 32ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 18:30 allo stadio Via del Mare di Lecce, sarà visibile in diretta streaming in esclusiva su DAZN, oltre che su Sky Sport Calcio (numero 202 e 249 satellite) e Sky Sport (251), SkyGo e Now. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le probabili formazioni di Lecce-Udinese
    LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Blin, Hjulmand, Oudin; Strefezza, Ceesay, Di Francesco. Allenatore: Baroni. A disposizione: Bleve, Brancolini, Romagnoli, Askildsen, Colombo, Tuia, Helgason, Gonzalez, Ceccaroni, Banda, Persson, Maleh, Cassandro. Indisponibili: Dermaku, Pezzella, Pongracic. Squalificati: -.
    UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie; Pereyra; Beto. Allenatore: Sottil. A disposizione: Padelli, Piana, Ebosele, Masina, Abankwah, Zeegelaar, Buta, Guessand, Arslan, Semedo, Thauvin, Nestorovski. Indisponibili: Ebosse, Delofeu, Pafundi, Success. Squalificati: -.
    Arbitro: Marchetti della sezione di Ostia LidoAssistenti: Colarossi-MondinIV uomo: GariglioVar: ValeriAvar: Di Martino
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    Juve, Milik a digiuno dal gol e ora prevale la prudenza: il riscatto può slittare

    Si parla tanto, inevitabilmente, del digiuno di Dusan Vlahovic. Sfondato ormai il muro dei 1000 minuti senza gol su azione per il centravanti serbo, ora di nuovo fermo ai box per un problema alla caviglia che lo ha costretto a saltare la semifinale di ritorno con l’Inter. Ma non è che per gli altri attaccanti vada tanto meglio. L’ultimo gol di Arek Milik, per esempio, è datato 22 gennaio al 34′ del 3-3 con l’Atalanta. Poi basta squilli, il contatore senza reti dice 449 minuti, mentre il calendario è più severo anche perché proprio la partita dopo quell’ultimo gol (contro il Monza il 29 gennaio) è poi arrivato l’infortunio muscolare che lo ha tenuto fino ad aprile. Un peccato per la Juve, un peccato per Milik, che fino a quel momento stava convincendo tutti: 8 gol segnati, un ruolo di riferimento nelle rotazioni di Max Allegri anche nei momenti di difficoltà. Anche perché proprio il polacco fa parte di quella schiera di giocatori che hanno ancora molto da ottenere, a cominciare dal riscatto: l’operazione che l’ha portato dal Marsiglia alla Juve sembra una di quelle da cogliere al volo, prestito con diritto di riscatto fissato a quota 7 milioni (più 2 di bonus) pagabili in tre stagioni. Ma se questi dovevano essere i giorni per la definizione dell’acquisto a titolo definitivo del suo cartellino, in realtà alla Juve sembra aver prevalso la linea della prudenza. LEGGI TUTTO

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    Commisso: Fiorentina, fallimento e Juve nei pensieri, “Mai come loro”

    Fiorentina, Commisso e la Juve: “Noi non falliremo mai”
    Commisso ha poi continuato parlando di quella che secondo lui sarebbe l’origine dei problemi dei bianconeri: “I guai sono iniziati quando hanno comprato Ronaldo. Non posso dire dove arriverà la Fiorentina, ognuno ha i suoi sogni e io ho i miei. Noi non possiamo prendere grandi giocatori sennò faremo la loro fine. Di sicuro noi non falliremo mai”. Il presidente della Fiorentina aveva già attaccato il club bianconero a febbraio, quando dichiarò: “È un calcio malato e ci sono squadre che vanno in campo e non sono in regola con i finanziamenti e si è visto cosa è successo con la Juventus”. LEGGI TUTTO