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    Zenga e Paolo Rossi, Adani e Vieri, Conte vs Agnelli: Inter-Juve, che semifinali in Coppa

    La prima semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Inter è stata marchiata da un personaggio “contiano”: come Antonio Conte, Alfredo Foni è stato bandiera della Signora (dal ’34 al ’47), poi allenatore dei nerazzurri con cui ha vinto due scudetti e anche tecnico della Nazionale. È ricordato per il catenaccio e per la sconfitta, da Commissario Tecnico, contro l’Irlanda del Nord nel ’58, come quella del 2017 con la Svezia decisiva per l’esclusione degli Azzurri al Mondiale. Foni da calciatore è stato campione del mondo nel ’38, anno in cui la sua Juve eliminò l’Inter in semifinale in Coppa Italia grazie al 2-0 in gara secca allo Stadio Olimpico Torino, allora dedicato a Benito Mussolini. Reti di Ernesto Tomasi e appunto Foni, con la Juve che poi vinse la sua prima Coppa Italia (era la quinta edizione) nella doppia finale contro il Torino. LEGGI TUTTO

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    Testa, fisico, mosse tattiche: 5 punti per capire Inter-Juve

    Mercoledì sera il ritorno della semifinale di coppa Italia (1-1 all’andata). La vincente guadagnerà l’accesso alla finale del 24 maggio, contro Fiorentina o CremoneseFrancesco Sessa – Livia Taglioli25 aprile
    – MilanoCome stanno Inter e Juve a poche ore dal quarto incrocio stagionale? Proviamo a verificarlo attraverso sei parametri di riferimento. In campionato i bianconeri hanno due vittorie al loro attivo, mentre la semifinale di andata di coppa Italia si è chiusa sull’1-1, con gol di Cuadrado e rigore di Lukaku, nonché successivi strascichi di polemiche e decisioni della giustizia sportiva. LEGGI TUTTO

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    La favola breve di Andrea Fortunato, stroncato dalla leucemia a 23 anni

    L’ex giocatore della Juve, uno dei più promettenti della sua generazione, si ammalò nell’aprile del 1994. Operato a luglio trascorse 11 mesi fra speranza e rassegnazione. Morì il 25 aprile del ’95Aveva solo ventitré anni e un cognome che raccontava una storia che purtroppo non era la sua. Se ne andò il 25 aprile del 1995, di martedì. Leucemia. Si era ammalato un anno prima, nel maggio del 1994. A luglio era stato operato, trapianto al midollo: il 26 luglio – nel giorno del suo 23° compleanno – gli erano state infuse le cellule della sorella Paola. Poi era cominciata la convalescenza, undici mesi sospesi tra ottimismo e depressione, tra la speranza di farcela e la rassegnazione. LEGGI TUTTO

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    Salernitana, Dia nella storia: prima di lui solo un ex Juve

    La Salernitana si gode Dia
    Celebrato sui social dalla Salernitana, una certezza per Davide Nicola prima e Paulo Sousa poi. Boulaye Dia ora punta ad agganciare l’unico calciatore che era finora riuscito a superare quota 10 reti in A con il cavalluccio marino.

    Salernitana, Dia sulle orme di Di Vaio
    Nella stagione 1998/1999 non bastarono 12 gol in 31 presenze all’ex Juve Marco Di Vaio per permettere alla Salernitana di conquistare la salvezza, ma fu l’inizio della sua grande carriera. La permanenza in categoria l’ha centrata lo scorso anno la squadra del presidente Iervolino facendo esplodere di gioia l’Arechi per una traguardo fino ad allora inedita, che si appresta a essere bissato. LEGGI TUTTO

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    L’autunno d’oro, il Camp Nou, il Benfica: l’ago della bilancia Barella punta la Juve

    Il centrocampista dell’Inter ha timbrato entrambi i quarti di finali di Champions League, ma anche la trasferta di Barcellona ai gironi e diverse partite a inizio campionato: quanto pesano i suoi otto gol in stagione…Tante volte ci si è soffermati sul nervosismo mostrato in campo da Nicolò Barella. Da una parte è evidente, palese e a tratti teatrale, ma dall’altra è anche significativo della frustrazione che tifosi e addetti ai lavori provano quando uno dei giocatori più forti dalla Serie A “butta via” alcune partite non riuscendo a dominare la tensione incanalandola nel verso giusto. Quando il 26enne cagliaritano riesce a farlo, infatti, i risultati emergono davanti agli occhi di tutti. LEGGI TUTTO

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    Salute, calendario e sette squadre coinvolte: tutto sulla corsa salvezza

    Stato di forma: la squadra di Paulo Sousa è la più vicina alla salvezza aritmetica, considerando i 7 punti di vantaggio sul Verona. I granata non perdono da 8 giornate e, nel weekend, hanno ritrovato la vittoria dopo sei pareggi consecutivi: 3-0 contro il Sassuolo, trascinati dal solito Dia.Calendario: sabato è in programma la trasferta al Maradona, contro il Napoli che, in caso di vittoria, potrebbe festeggiare in anticipo lo scudetto. Poi le sfide contro Fiorentina ed Empoli, seguite da quelle più complicate contro Atalanta, Roma e Udinese. Nell’ultimo turno, i granata andranno a Cremona. LEGGI TUTTO

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    La Juve ricorda Andrea Fortunato: “Ti pensiamo ogni giorno”

    Juve, Fortunato nel cuore: “Ogni anno che passa manchi di più”
    Con una nota ufficiale pubblicata il club bianconero ha rivolto il suo pensiero a  Fortunato: “Ogni 25 aprile, dal 1995, è un giorno triste per la nostra grande famiglia bianconera. Sono passati 28 anni da quel giorno in cui Andrea Fortunato ci lasciò per sempre. E ogni anno che passa continua a mancarci tutto di lui: dalla sua semplicità alla sua grande forza d’animo, che non lo ha abbandonato neanche nel momento più difficile”.

    Juve, il ricordo di Fortunato: “Eri un ragazzo d’oro”
    Fortunato ha lasciato un segno indelebile come calciatore e uomo: “Caro Andrea, è impossibile non pensarti ogni giorno da quel 25 aprile, ma oggi ancora di più. Eri un ragazzo d’oro e il tuo ricordo, dentro ognuno di noi, non svanirà mai. Sei sempre stato sorridente e oggi è così che vogliamo ricordarti. Ci manchi tanto, ma sarai sempre con noi!”. LEGGI TUTTO

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    Sissoko crede nella Juve: “Se giochi come sai, puoi vincere l’Europa League “

    del 24/04/23 alle 20:00 di Fabio Marzano All’indomani della sconfitta contro il Napoli, in casa Juve si sta già preparando qualla che sarà la semifinale di ritorno della Coppa Italia contro l’Inter, in programma mercoledì sera a San Siro. Bianconeri che dovranno riscattare le tre sconfitte consecutive subite in campionato, ma soprattutto vorranno a tutti i costi centrare una finale che potrebbe riportare un titolo a Torino dopo due stagioni di digiuno. A commentare quello che è il momento che stanno vivendo i bianconeri è stato anche l’ex centrocampista della Juve Momo Sissoko, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva a IlBiancoNero.com. Come giudichi la prestazione della Juve nella sfida di ieri?’La Juve ha fatto una bella partita, ma anche il Napoli ha giocato bene. Sono contento però della prestazione della Juve e della determinazione che ha messo in campo la squadra di Allegri’. Pensi che il gol di Di Maria era da annullare?’Ad essere onesti, prima della rete di Di Maria c’è stato un fallo di Milik. Giusto annullare il gol, però la Juve deve essere soddisfatta per come ha giocato, nonostante tutti i problemi che ha avuto quest’anno e ora sta dimostrando di essere forte’. Tre sconfitte consecutive in campionato non capitavano da quando giocavi tu nella Juve, da cosa sono state scaturite?’Non cambia nulla nel cammino della Juve. Ad inizio stagione erano partiti male, ma ora la squadra è ancora li, ha reagito bene e sta superando ogni ostacolo con convinzione. In testa non scatta nulla, sono situazioni che possono capitare e ad una squadra come la Juve capita raramente’. E’ stato giusto riassegnare i punti alla Juve?’Alla Juve sono solo stato riassegnati i suoi punti, che ha conquistato e sudato. E’ importante perchè ora hai degli stimoli diversi e soprattutto degli obiettivi differenti’. Pensi che possa accadere ancora altro o credi che sia finita qui?’Mi auguro che sia finita qui e spero che non accada altro. La Juve non merita tutta questa pressione mediatica, è sempre stata una grande squadra e ora deve dimostare a tutta l’Europa di essere tra le più forti e sperare di vincere la Champions in poco tempo’. Pensi che la Juve sia la favorita in Europa League?’Non c’è una squadra facile. Se la Juve gioca come sa, può vincere l’Europa League e spero che questo accada’.  Carica altri LEGGI TUTTO