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    Pesaresi: “Prima alla Lazio con Inzaghi, poi che brividi al Benfica… Mercoledì tifo Inter”

    L’ex difensore è stato compagno del tecnico nerazzurro a Roma e poi ha indossato la maglia delle Aquile: “Era un ragazzo straordinario e viveva per il gol. Non sarà facile, ma Simone andrà in semifinale. A Lisbona esperienza indimenticabile e sfortunata” Emanuele Pesaresi non ha lasciato il mondo del calcio, ma fa anche… altro. Oltre a essere il vice di Giovanni Pagliari, alla Recanatese (Lega Pro), gestisce la K-All di Ancona, un’azienda che vende e consegna cialde di caffé ad Ancona e provincia. E’ lui stesso ad andare dai clienti ogni mattina, in auto, prima di recarsi, nel pomeriggio, al campo per allenare gli Juniores e la prima squadra. Il pallone resta comunque la sua grande passione: inevitabile con alle spalle una carriera come la sua, con le maglie di Sampdoria, Lazio, Benfica, Torino, Napoli, Pescara, Chievo e Ancona. LEGGI TUTTO

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    Report, puntata Calciopoli in diretta: la chiavetta USB di Moggi

    22:34
    Famiglia Agnelli-Elkann, la lotta per l’eredità
    Dopo la morte di Gianni Agnelli, secondo Report, nella famiglia si sarebbe creata una lotta intestina per l’eredità di un vero e proprio impero da 3 miliardi di euro.

    22:32
    Carraro, l’intercettazione su Rodomonti
    In una chiamata con Paolo Bergamo, l’ex presidente Federcalcio Franco Carraro dice: “Io dico guardi che se ci fosse Collina non sarebbe un problema perché se sbaglia Collina nessuno dice niente. Rodomonti è un arbitro che non ha una grande reputazione… per carità di dio se va Rodomonti e sbaglia contro l’Inter succede un casino”.

    22:30
    Gianfelice Facchetti difende papà Giacinto
    “Papà non ha mai chiesto favori agli arbitri”, afferma il figlio di Giacinto Facchetti: una dichiarazione, però, smentita dalle intercettazioni.

    22:27
    Le intercettazioni sulla Fiorentina
    La Fiorentina – si racconta – mise pressione agli arbitri, smaniosa di raggiungere la salvezza. Franco Carraro: “Dondarini per Chievo-Fiorentina?”. E Paolo Bergamo: “È quello della doppia espulsione dottore”. Ancora Carraro: “Vabbè avrà imparato dopo la scorsa volta no?”. Quella partita finì 2-1 per i Viola, con un rigore non concesso ai clivensi.

    22:24
    Le intercettazioni di Facchetti
    “Avete mandato un certificato falso su Andreolli”, intima Mazzini, vicepresidente Figc. E Facchetti: “Ma no, è una falla… Mancini ne aveva bisogno”. “Bisogna avere un po’ di decenza”, replica Mazzini. E ancora l’ex dirigente dell’Inter al telefono con Bergamo prima di una semifinale di Coppa Italia: “Mi raccomando, facciamo in modo che Bertini…”. E dopo la partita: “Incrementiamo lo score delle vittorie, è un ragazzo intelligente che ha capito come si cammina”. Proprio Bertini ammette di aver ricevuto Facchetti nel proprio spogliatoio.

    22:22
    L’intercettazione tra De Santis e Meani dopo Inter-Juve
    L’Inter vinse 1-0, la Juve si lamentò dell’arbitraggio e si chiuse in silenzio stampa. L’arbitro della partita, De Santis, considerato il braccio destro di Moggi, chiamò Meani, lodando la propria direzione: “Ho fatto fare il silenzio stampa alla Juve, ma ti rendi conto? Non ci era mai riuscito nessuno nella storia del calcio”. E Meani con un giornalista: “Dicono che con De Santis l’Inter non vince? Quelli dell’Inter devono svegliarsi. Vedi la differenza, io quando ho giocato Juve-Milan De Santis non ce l’avevo neanche in griglia. Io ho preso il telefono e ho detto: se abbiamo De Santis spariamo i cannoni di Navarone”.

    22:18
    Anche Pisano chiese aiuti
    Il ministro Pisano – si racconta – chiese aiuti agli arbitri per aiutare la sua squadra del cuore, la Sassari Torres.

    22:15
    Meani e la chiamata a Paparesta
    “Il tuo dossier è nelle mani di Letta”, dice Meani a Paparesta, accusato di aver favorito il Milan in diverse occasioni. “Gli arbitri prendevano 5mila euro a partita. Se non facevano come dicevi, li fermavano sei partite. Son 30mila euro, eh…”, racconta Meani a Report.

    22:12
    Galliani e l’incontro con Collina
    Viene trasmessa un’intercettazione telefonica in cui Leonardo Meani, condannato e ‘salvato’ dalla prescrizione ed allora dirigente dell’Inter, riferisce a Pierluigi Collina che Adriano Galliani – all’epoca anche presidente della Lega, oltre che ad del club rossonero – aveva organizzato un incontro segreto. “Non era un incontro anomalo, purtroppo o per fortuna Galliani rivestiva il doppio ruolo come presidente di Lega”, afferma Meani.

    22:09
    Gli errori di Rodomonti a favore dell’Inter contro la Juve
    “Non sbagliate a favore della Juventus”, affermò Carraro. E Bergamo: “Era una pressione su di me, quello era il mio compito. Gli arbitri non hanno mai saputo niente di queste cose”. Bergamo chiamò Rodomonti e gli disse: “Mi aspetto che non sbagli niente. C’è una differenza di 15 punti tra le due squadre. Se hai un dubbio, dammi retta, pensa a chi sta dietro”. Toldo commise un fallo da rosso, ma non venne espulso: la Juve vinceva 2-0, finì 2-2. 

    22:05
    Lepore: “Erano tutte coinvolte”. Bergamo: “Mi chiamavano tutti”
    “C’erano anche le altre squadre coinvolte, quasi tutte… Ma i telefoni furono chiusi, nessuno più parlava e rimase solo la Juventus”, racconta Giandomenico Lepore, procuratore generale di Napoli dal 2004 al 2011. “Non c’è una squadra che non mi abbia mai chiamato”, aggiunge Bergamo.

    22:04
    Paparesta: “Tanti entrarono negli spogliatoi”
    “Tante volte alcuni dirigenti sono entrati negli spogliatoi degli arbitri. Non è che ogni volta ti metti a fare il ‘maestrino’ e lo segnali”, racconta l’ex arbitro.

    22:00
    Moggi: “Volevano annientare la Juve”
    Un ex carabiniere conferma che le schede sim svizzere vennero sequestrate in maniera anomala, senza rogatoria e con un verbale falso, pur di incastrare Moggi con i reati di associazione a delinquere e frode sportiva a vantaggio della Juventus, e che verrà radiato a vita. “Si voleva cambiare da una parte la gestione della Juventus, dall’altra di annientarla, ma non sul campo, perché non erano capaci”, afferma l’ex dg bianconero. “In quel periodo storico nacque l’idea che eravamo intercettati. Pairetto mi portò una scheda e disse: ‘Questa scheda me l’ha data Moggi. Quando abbiamo bisogno di parlare magari di arbitri usiamo questa’. La usai pochissimo, poi la esaurì mia moglie”, afferma Bergamo.

    21:58
    Cellino: “Persi col Milan per un errore arbitrale”
    “Berlusconi guarda Pisanu e gli dice: ministro, chiami lei Carraro, gli arbitri devono essere giusti nei confronti del Cagliari e devono smetterla. E Franco Pisanu disse: ‘No, chiamo Moggi che è meglio’. Berlusconi mi guardò: diventò bianco. Persi una partita con il Milan per un errore arbitrale. ‘Diglielo a Moggi’, mi dissero. Poi mi resi conto che con quella vittoria il Milan raggiungeva la Juve in testa alla classifica”, prosegue Cellino.

    21:53
    “L’accordo segreto dell’Inter”
    “Un accordo tra le parti rimasto fino ad oggi segreto obbliga l’Inter a risarcire alcune delle vittime di indagini illegali: tra queste l’ex designatore arbitri serie A Paolo Bergamo”, viene affermato nel corso della trasmissione. (LEGGI TUTTO)

    21:52
    Il ruolo di Guido Rossi
    L’ex membro del CdA dell’Inter e futuro presidente della Telecom di Tronchetti Provera, a sua volta azionista del club nerazzurro, fa il suo ingresso in scena a seguito delle dimissioni in blocco dei vertici del calcio italiano: sarà lui ad assegnare lo Scudetto 2005-06 al club meneghino. “Fu messa in piedi una rete volta a condizionare gli arbitri e favorire l’Inter”, verrà detto poi: come noto, però, era ormai sopraggiunta la prescrizione e tutto finirà in una bolla di sapone.

    21:50
    Cellino: “Stava crollando tutto”
    “Stava crollando tutto, cercai di tenere in piedi la baracca. Non so da dove cominciare. C’era un contenitore di metallo con dentro tutti i dossier, tra fidejussioni false e altre cose… Bruciammo tutto. Quando vennero a cercare quel faldone non c’era più un caz…”, racconta – ridendo – l’ex presidente del Cagliari.

    21:49
    “Non volevano Buffon, Cannavaro e Lippi ai Mondiali”
    Secondo Moggi, Guido Rossi avrebbe cercato di ostacolare la partecipazione di Marcello Lippi, Gianluigi Buffon e Fabio Cannavaro ai Mondiali del 2006. Smentisce però Lippi: “Io non ne so nulla”.

    21:47
    Moggi e Bergamo sulla scelta difensiva della Juve
    “L’avvocato della Juventus Zaccone andò a processo chiedendo la retrocessione con penalizzazione…”, continua Moggi. Blatter ringrazierà poi Montezemolo per tale decisione. In merito aggiunge Bergamo: “Hanno preso in giro dieci milioni di tifosi”.

    21:45
    Bergamo su Elkann, Montezemolo, Grande Stevens, Gabetti, Giraudo e Moggi
    Ancora Bergamo: “C’era un accordo industriale tra Tronchetti Provera e Luca di Montezemolo. Grande Stevens, Gabetti e gli Elkann. Io ho saputo prima che Moggi e Giraudo li stavano facendo fuori, me l’aveva detto l’onorevole Latorre. La cordata formata dovevano portare John Elkann a capo del gruppo Fiat, mentre la presenza di Giraudo e Moggi prevedeva che Andrea sarebbe andato a capo. Giraudo ha vissuto come consulente di Umberto. Riuscii dopo tanti tentativi a essere ricevuto dall’avvocato degli Agnelli, Galasso. Mi disse testualmente: Bergamo, io sono tifoso della Juve. In casa Agnelli si è preso in giro dieci milioni di tifosi, facendo apparire cose nelle quali ci sono cose che sappiamo vere. Non se la prenda, non dico altro, è una cosa che nasce nelle nostre teste”.

    21:43
    Baldini fonte segreta dei carabinieri
    “Andate ad acchiappare questo o quest’altro”: furono le ‘disposizioni’ dell’ex dirigente della Roma ad alcuni carabinieri.

    21:42
    Report: “La fine della prima repubblica del calcio”
    “La fine della prima repubblica del calcio inizia con un incontro segreto che si svolge a Milano, rivelato solo oggi dall’ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo, uno degli uomini coinvolti nella tempesta di Calciopoli”.

    21:41
    Moggi: “Berlusconi mi disse che ero intercettato”
    L’ex dg della Juve racconta come Berlusconi gli confidò di essere intercettato, ma che non ci fosse nulla di penalmente rilevante.

    21:40
    Calciopoli, parla un carabiniere di Napoli
    Un anonimo carabiniere di Napoli racconta che, all’epoca dei fatti, “non c’era una vera e propria sete di giustizia, quanto piuttosto voglia di rivalsa”.

    21:35
    La cena dopo il 5 maggio 2002
    L’ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo racconta che, dopo il 5 maggio 2002, il giorno del famoso Scudetto vinto dalla Juventus ai danni dell’Inter all’ultima giornata, l’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti ha organizzato una cena finalizzata a ‘rovesciare’ il potere di Luciano Moggi: Moratti mi chiese perché gli arbitri ce l’avevano con l’Inter. Era convinto gli arbitri fossero ostili per farla perdere”

    21:31
    Moggi: “Solo 25 intercettazioni sulla Juve”
    “Qui ho portato le voci di chi è intercettato. Di 170mila intercettazioni, solo 25 riguardavano la Juventus”, afferma l’ex dg Luciano Moggi, parlando della chiavetta usb consegnata a Report.

    21:29
    Calciopoli, è iniziata la puntata di Report
    Dopo una breve anteprima, su Report si inizia a parlare di Calciopoli: in onda una clip con alcuni stralci degli interventi che verranno trasmessi nel corso della puntata.

    21:20
    Calciopoli, cresce l’attesa per la puntata di Report
    L’attesa sta per finire: tra poco su Rai3 inizierà la puntata di Report, che proverà a far chiarezza su Calciopoli.

    21:10
    Guido Rossi, l’ex cda Inter messo a capo del calcio. Carraro: “Lo volle la politica”
    Così si espresse qualche anno fa Franco Carraro, presidente della Federcalcio dal 2001 al 2006, su Guido Rossi, ex membro del CdA dell’Inter e commissario della Figc nel 2006: “È stato suggerito al Coni da qualcuno del governo, o della maggioranza del governo Prodi. Diciamo che la politica, in quel momento, forse cercava di metterci le mani, ma poi lascia stare”.

    21:00
    Calciopoli, Moratti e Facchetti e le intercettazioni mai date ai pm
    Le telefonate di Moggi ritenute gravi sono finite ai magistrati, quelle del presidente e del proprietario dell’Inter no nonostante fossero valutate della stessa gravità. E quelle che scagionavano il dirigente bianconero dal caso Paparesta? Sparite anche quelle. LEGGI TUTTO

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    Juventus Women, primo contratto da professionista per Beccari

    Juve Women, alla scoperta di Beccari
    Attacco bianconero che quindi verrà rimpolpato da un nuovo elemento. Dopo le 5 presenze con la prima squadra nella passata stagione, Beccari ha proseguito il suo processo di crescita in prestito al Como nel massimo campionato nazionale. Un modo per mettere in mostra le proprie qualità e al contempo crescere, con l’asticella della competitività che si è innalzata quest’anno: fino ad ora con le lombarde ha segnato sei gol (cinque in Serie A). Le sue prestazioni le hanno consentito anche di arrivare alla nazionale maggiore e di debuttare qualche giorno fa contro la Colombia, dove è stata protagonista con l’assist per il gol di Valentina Giacinti. LEGGI TUTTO

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    Spalletti e Pioli, vi ricordate? Dalla Coppa Italia da giocatori ai brividi della notte Champions

    I tecnici di Napoli e Milan si sono affrontati da giocatori solo una volta 30 anni fa, in un Fiorentina-Empoli. Il ricordo dei loro allenatori dell’epoca: “Due guide naturali” Tra una battuta e l’altra, nell’abbraccio dell’andata forse sarà venuto in mente a entrambi. Dai Roma-Parma di ieri ai Napoli-Milan di oggi: dopo tante battaglie in panchina, Pioli e Spalletti si giocano un posto in semifinale di Champions, con un precedente alle origini che racconta una storia diversa. Trent’anni fa, i due si affrontarono in campo da comandanti della difesa. Era il primo turno della Coppa Italia 1993-94 e il Franchi era lo sfondo di un Fiorentina-Empoli dai contorni sbiaditi… LEGGI TUTTO

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    Inter-Lukaku, le tappe del secondo (tormentato) matrimonio

    Quella tra Lukaku e l’Inter e una storia d’amore che nasce grazie a un bivio di mercato che s’intreccia con Dybala e la Juventus. L’arrivo del belga a Milano nell’estate 2019 è infatti merito delle insistenti richieste di Antonio Conte da una parte, ma anche del mancato scambio con l’argentino cui i bianconeri e il Manchester United avevano iniziato a lavorare. L’approdo finale in maglia nerazzurra si rivela la scelta più azzeccata per un Lukaku che, in cerca di rilancio dopo un’opaca stagione a Manchester, spicca letteralmente il volo grazie alla cura Conte, diventando l’arma letale di un’Inter cucitagli addosso come un vestito di sartoria. Nei primi due anni a Milano, Big Rom firmerà 64 gol e 16 assist, che varranno all’Inter il 19esimo scudetto (più una finale di Europa League) e a lui il premio di miglior giocatore del campionato nella stagione ’20-’21 oltre all’ideale scettro di Re del popolo nerazzurro. LEGGI TUTTO

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    Lazio, Immobile resta sotto osservazione: soltanto domani le dimissioni

    L’attaccante ha riportato un trauma distorsivo della colonna vertebrale e la frattura composta di una costola nello scontro del 16 aprile contro un tram a Roma. Vorrebbe essere in campo contro l’Inter il 30 aprile, ma Sarri potrebbe aspettare per non rischiare

    Elmar Bergonzini

    @
    elmarbergo
    17 aprile 2023 ( modifica il 17 aprile 2023 | 16:01)

    – ROMA

    Ancora un giorno sotto osservazione. Ciro Immobile non lascerà l’ospedale Gemelli di Roma. Dopo l’incidente di domenica mattina che lo ha coinvolto, il capitano della Lazio, che ha riportato un trauma distorsivo della colonna vertebrale e la frattura composta dell’ XI costola destra, resterà ricoverato anche tutta la giornata di lunedì. Questo sia per consiglio dei medici, sia per restare accanto alla figlia. L’attaccante biancoceleste però ha già ritrovato fiducia e buon umore, tanto da puntare la gara con l’Inter (del prossimo 30 aprile) come quella per il rientro in campo. Immobile ha però spesso dimostrato di essere molto generoso, motivo per il quale per riaverlo a disposizione senza rischiare niente Sarri potrebbe dover aspettare un po’ di più.

    il precedente—  Nel 2018 anche Marco Parolo riuscì a giocare con una costola rotta (frattura composta, come nel caso di Immobile), motivo per il quale i tifosi sperano effettivamente che la stagione del capitano non sia già finita. Tutto dipenderà dal fastidio che il giocatore proverà col passare dei giorni, soprattutto con il contatto. Già martedì, quando lascerà l’ospedale, potrebbero esserci indicazioni più precise. LEGGI TUTTO

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    Sara Gama, passi nel futuro: esame da d.s. superato, ora studia da dirigente

    Il capitano della Juventus e della Nazionale, giocatrice più rappresentativa del boom del movimento femminile, in scadenza di contratto l’anno prossimo, guarda al post carriera. Diploma anche per Federica Lancini, con la “benedizione” di Cherubini: Women al lavoro per potenziare la struttura C’era un foglio bianco sul tavolo, nell’estate 2017: un progetto da immaginare e da scrivere nero su bianco, mettendo a disposizione ciascuno le proprie competenze andando oltre al proprio “io”. Stefano Braghin, uomo navigato nel calcio ma con meno conoscenze nella sfera femminile fino a quel momento, cominciava la sua nuova avventura affidando a Rita Guarino le prime intuizioni sul mercato: ma teneva il punto e garantiva al club la nascita di un nuovo progetto in pieno stile bianconero. LEGGI TUTTO