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    Simeone alza la voce contro la Liga: “Non rispettano i tifosi dell’Atletico”

    “Come siamo riusciti a fermare Bellingham? In realtà abbiamo avuto solo fortuna” – ha rivelato Simeone a Espn in vista della terza sfida contro il Real Madrid dopo quelle in Supercoppa e in Copa del Rey. Ora il Cholo sarà faccia a faccia con Ancelotti (qui le sue dichiarazioni) in campionato. E oltre a tante parole al miele per i rivali, il tecnico ha criticato asparamente la Liga.
    Simeone elogia Bellingham e Florentino Perez
    Simeone ha elogiato senza troppi giri di parole la stella inglese: “Bellingham è straordinario, mi piace molto. Poi è in un club dove ha tutto per migliorare. Per un difensore è difficile marcarlo: se guardi la palla te lo perdi”. Dal singolo alla squadra, tanti applausi anche per il Real Madrid e Florentino Perez: “Ronaldo e Benzema sono andati via, Casillas anche. Eppure si trovano sempre lì davanti. Perché? Facile, è gestito alla perfezione. Hanno un presidente forte che pretende sempre il meglio”. Oltre all’intervista per l’emittente statunitense, l’allenatore dell’Atletico Madrid ha presentato anche il derby in conferenza stampa, analizzando la sfida e lamentandosi in vista della Copa del Rey. LEGGI TUTTO

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    Kean, clamoroso stop Atletico: trattativa saltata con la Juve, ecco perché

    Kean-Atletico Madrid, cosa è successo

    Ora, però, l’affare è clamorosamente saltato. Oggi Moise ha sostenuto le visite mediche con la squadra di Simeone e i tempi di recupero necessari per la sua riatletizzazione hanno fatto saltare i piani. I bianconeri hanno spiegato agli spagnoli che serviranno ancora alcune settimane per utilizzarlo in campo perchè era fermo da un mese e mezzo in seguito all’ultimo infortunio. L’Atletico, dal canto suo, non vuole saperne di aspettare ulteriormente e ha deciso di rinunciare all’attaccante. Il futuro di Kean potrebbe comunque essere lontano da Torino a priori. Il suo agente e la Vecchia Signora cercano infatti altre opportunità per l’immediato futuro. LEGGI TUTTO

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    Joao Felix, gol dell’ex contro l’Atletico Madrid: il Barcellona torna terzo

    Il Barcellona torna alla vittoria nel big match contro l’Atletico Madrid. I blaugrana si sono imposti di misura, con il risultato di 1-0, nella sfida valevola per la quindicesima giornata della Liga. Il gol decisivo è stato realizzato proprio da un ex della sfida: Joao Felix. Il talento portoghese al 28′ ha sfruttato al meglio l’assist decisivo di Raphina portando la squadra di Xavi in vantaggio. Gli ospiti nel secondo tempo hanno provato in tutti i modi a rimettere il risultato in parità ma senza riuscirci. Il Barcelloa si porta così a 34 punti in classifica occupando il terzo posto, seppur con una partita giocata in più proprio rispetto ai Colchoneros di Simeone che rimangono fermi a 31. 
    Liga, le altre partite
    Nel pomeriggio il Siviglia non è andato oltre l’1-1 in casa contro il Villarreal: al gol di Salas dei padroni di casa ha risposto Morales. Il Maiorca ha ospitato l’Alaves ma senza riuscire ad imporsi: il match si è chiuso con poche occasioni e senza neanche un gol. È finita 0-0 anche la sfida che ha visto l’Almeria ospitare il Betis: gli ospiti dal 27′ hanno giocato in 10 uomini per il cartellino rosso diretto rimediato da Bellerin. LEGGI TUTTO

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    Youth League, Milan-Atletico: Abate ritrova Torres, un tuffo nel passato

    “A volte ritornano” e in questo caso si rincontrano. Abate e Torres, allenatori di Milan U19 e Atletico Madrid U19, sono pronti a sfidarsi ai quarti di Youth League. I due saranno per sempre legati nel loro passato al Milan. Come? L’unico gol dello spagnolo è arrivato proprio da un cross del terzino italiano. Era settembre del 2015 e i tifosi rossoneri erano di fronte ad una delle più grandi illusioni, quella della fine della “maledizione del nove”. Sulla panchina ci stava proprio Inzaghi e quella contro l’Empoli sembrava la partita della svolta. L’inizio del classico tormentone italo-spagnolo alla “Vamos a Bailar”. La storia dei due attaccanti però prese note differenti e nessuna vida nueva.  LEGGI TUTTO

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    Madrid, vergogna ultras: impiccata una bambola di Vinicius

    MADRID (Spagna) – Si accende nel modo sbagliato il derby di Madrid in programma domani per i quarti di finale di Copa del Rey. Ci hanno pensato i tifosi dell’Atletico Madrid a lanciare un messaggio vergognoso, esponendo un manichino di Vinicius impiccato su un ponte situato a pochi metri dal centro sportivo delle Merengues guidate da Carlo Ancelotti. Sopra questo macabra immagine, poi, è stato posizionato uno striscione: “Madrid odia il Real”. Si tratta nello specifico di uno slogan che è stato più volte promosso dal gruppo ultras (di estrema destra) del Frente Atletico, che ha messo la firma pure su questo nuovo gesto vergogonoso.
    Clima tesissimo
    Purtroppo non è nemmeno il primo, visto che nell’ultima partita in cui le squadre si sono affrontate (lo scorso settembre al Wanda Metropolitano, nella sesta giornata di Liga), c’era già stato un altro spettacolo imbarazzante nel momento in cui una folla di persone ha intonato il coro “scimmia” verso Vinicius, portando la società a dissociarsi dai suoi stessi sostenitori e condannare l’episodio di razzismo. Si alza così nuovamente la tensione, che era già alle stelle per le polemiche dei tifosi Colchoneros in riferimento al numero di biglietti che è stato messo a loro disposizione (poco più di 300) e la decisione (che successivamente è stata revocata) di bloccare l’ingresso ai tifosi ospiti negli altri settori del Bernabeu. LEGGI TUTTO

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    Morata ko, la Spagna trema: infortunio, a rischio Mondiale?

    CADICE (Spagna) – Brutte notizie per Alvaro Morata che dopo 10′ della sfida tra Cadice e Atletico Madrid è stato costretto a lasciare il campo per infortunio. Tremano i Colchoneros, ma anche e soprattutto la Spagna che rischia di non avere l’attaccante ex Juve per il Mondiale in Qatar. Il numero 9 biancorosso, al 7′ del match di Liga,  provando a coordinarsi su un cross si è scontrato con Mbaye restando a terra. In un primo momento lo spagnolo è riuscito a rialzarsi, ma dopo qualche attimo è stato costretto a sdraiarsi nuovamente a terra, portandosi le mani sul volto, per ricevere le cure dei sanitari e chiedere la sostituzione a Simeone. La prima diagnosi del club, come riporta Marca, parla di un trauma al piede, visto che Morata è uscito zoppicando e molto dolorante, ma al momento sono troppo poche le indicazioni per capire quale sarà il suo futuro. Preoccupazione per la nazionale di Luis Enrique che aveva da poco diramato il listone iniziale per proiettarsi verso l’avventura mondiale.Guarda la galleryMorata, infortunio shock: mani in faccia, Mondiale a rischio FOTOIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Poker Barcellona: Xavi risponde ad Ancelotti. Griezmann trascina l'Atletico

    BARCELLONA (Spagna) – Tiene il passo del Real Madrid capolista, il Barcellona che nell’11° turno di Liga supera con un netto 4-0 l’Athletic Bilbao. Assoluto dominio per la formazione di Xavi che chiude la pratica contro i baschi in appena 22 minuti: Dembele, Sergi Roberto e Lewandowski calano il tris e mettono subito la partita in discesa. Nella ripresa si iscrive alla festa blaugrana anche Ferran Torres che serve il poker e chiude i conti. I catalani rispondono così alla formazione di Ancelotti, la differenza tra le due squadre al momento la fa il Clasico che permette ai Blancos di restare a+3. Unica nota negativa della serata del Barça è l’infortunio di Gavi.
    Barcellona-Athletic Bilbao, tabellino e statistiche
    Liga, la classifica
    Griezmann trascina l’Atletico contro il Betis
    Successo esterno per 2-1 per l’Atletico Madrid sul campo del Real Betis nel segno di Griezmann. A decidere il match una doppietta del francese che non perdona gli andalusi ai quali non basta il gol realizzato da Fekir nel finale. Con questa vittoria la formazione di Simeone si porta a 23 punti in classifica e al 3° posto, sorpassando proprio la compagine guidata da Pellegrini che resta ferma a quota 20. Colpo all’ultimo respiro invece per il Villarreal che ribalta per 2-1 l’Almeria. Clamoroso quanto accade alla squadra di Emery che acciuffa il pareggio con Baena: nell’esultanza il numero 16, già ammonito, alza la maglia sopra il collo per ringraziare Llaneza, vicepresidente del Sottomarino giallo scomparso in settimana, e ricevendo così il cartellino rosso. Nonostante l’inferiortà numerica è Jackson al 94′ a decidere la sfida. Negli altri match tutti pareggi con il 2-2 tra Espanyol ed Elche e gli 1-1 tra Girona e Osasuna.
    Betis-Atletico Madrid, tabellino e statistiche
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    De Paul e un rapporto speciale: “Per Scaloni do più del massimo, ha realizzato il mio sogno”

    TORINO – In quattro anni ne ha fatta di strada: dal debutto in Albiceleste a ottobre del 2018 fino a prendersi completamente le chiavi del centrocampo dell’Argentina. La parabola in Nazionale di Rodrigo Javier de Paul è impressionante: l’ex Udinese ora all’Atletico Madrid, oggetto del desiderio di moltissimi top club europei, è realmente “il motore della Scaloneta”. E’ stato decisivo nel trionfo nella Copa América 2021 in Brasile e ora sogna di poter dire la sua anche nel Mondiale che partirà in Qatar tra meno di un mese. De Paul è legato al 10, al Goat, al miglior giocatore in attività, a Lionel Messi insomma, da un rapporto che non è solo professionale ma anche di amicizia: «A volte lo chiamo El Pequeño, il piccolo. Lio è una persona normale e gli piace molto che tu lo tratti così, pure se lo sfotti. Ama sentirsi in un gruppo dove può permettersi di essere solo Lionel, mica Messi».

    Sveglia presto e matecito Non solo: de Paul ha rivelato anche altri gustosissimi aneddoti sulla banda Albiceleste, sui ritiri con i compagni di Nazionale. «La mattina ci alziamo molto presto e beviamo sempre mate. Anche se qualcun altro tra i nazionali si alza presto, non può venire subito da noi: è un’usanza. Cominciamo Lio, Papu Gómez ed io. Poi si aggiungono il Fide (Di María), poi Leo (Paredes), Gio (Lo Celso) e, per ultimo, Nico Otamendi. Dev’essere questo l’ordine: non si può transigere. Se ti svegli e ti alzi alle 8 del mattino perché non riesci a dormire, beh, fai qualcos’altro. C’è un rigoroso ordine di arrivo nella stanza del mate, va rispettato assolutamente», racconta il centrocampista cresciuto nel Racing Club.

    Fiducia reciproca Particolarissimo anche il rapporto che lega de Paul a Lionel Scaloni, il ct: da quando, nel 2018, ha assunto la guida della Nazionale, l’asso ex Udinese non è mai mancato. «I miei compagni dell’Argentina mi sfottono un sacco per questo. Mi chiamano “Rodrigo Scaloni”, sono sfacciati – e ride -! Ma c’è una realtà dietro tutto questo e no, non mi vergogno a confessarla: il ct sa che ogni volta indosso la maglia Albiceleste darò più del mio massimo. Per l’Argentina, ovvio, ma anche per lui. Scaloni infatti, mi ha fatto realizzare il sogno più grande della mia vita. Proprio come lui sa che darò più di quello che ho, ugualmente io confido ciecamente nel ct. A volte gli dico “Dai però, te la prendi sempre con me!” e lui mi risponde “Bene, boludo, allora fai le cose nel modo giusto!”. Tutto questo sempre con rispetto, lui è il ct, quello che comanda, il capo. So da che parte sta e lui sa che che da me avrà sempre estrema correttezza e fiducia. Tutta quella fiducia che ha riposto in me posso restituirgliela e questo fa bene alla Nazionale». Il motore della Scaloneta è già caldissimo, Rodri de Paul vuol lasciare ancora il segno. Le rivali Mundial sono avvisate. 
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