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    Attento Genoa: la Spal corre

    TORINO – Sabato, fischio d’inizio alle 14, il Genoa, da quasi tutti considerato la prima favorita per la A, nonostante si trovi a -4 da Reggina e Brescia in vetta, fa visita alla Spal. E sarà un test molto utile a capire quanto veramente vale, sul campo, lo squadrone di cui dispone Blessin. Nei giorni scorsi, la società ha mandato un messaggio preciso ad allenatore e squadra: il Genoa ha la rosa più forte ma ora bisogna dimostrarlo, ha fatto sapere in sintesi la 777Partners. Come dire, dopo il rodaggio iniziale, non sono più concessi passaggi a vuoto (come a Palermo due turni fa) e magari nemmeno vittorie non del tutto convincenti. La Spal però, non sembra la squadra più adatta per mettere in mostra tutte le proprie potenzialità, finora solo parzialmente espresse. Si parla poco di questa Spal quasi rifondata in estate da Tacopina, ma è in crescita costante. All’esordio, aveva steccato in casa contro la Reggina (1-3), risultato che aveva riproposto i fantasmi della passata stagione, quando i ferraresi si salvarono solo alla penultima giornata. Ma poi, nelle successive cinque uscite, la Spal ha trovato una sua identità e infatti non ha più perso, ha sempre vinto in casa e pareggiato fuori, mettendo insieme una promettente striscia positiva, seconda solo a quella del Bari che è ancora imbattuto. Non solo, al Mazza di Ferrara, è già caduta l’altra grande favorita per la A, il Cagliari (1-0). Questo perché Venturato sta plasmando una squadra tignosa, ben rinforzata in estate, non ci sarebbe da stupirsi se a fine stagione agguantasse un piazzamento playoff. Anche perché dimostra di avere carattere: nei pareggi ottenuti a Bari e Como (2-2 e 3-3), i ferraresi non si sono disuniti quando sono andati sotto, conquistando pari preziosi, soprattutto quello del San Nicola, quando erano in svantaggio di due reti, non è da tutti una rimonta simile nello stadio cattedrale dei pugliesi. Davanti, La Mantia, l’acquisto più importante, timbra con regolarità (4 centri) e a Como s’è pure sbloccato il partner Moncini. In mezzo, brilla Esposito (di nuovo convocato da Mancini dopo la chiamata di giugno), anche lui a segno contro i lariani. E Maistro, già a 2 gol, potrebbe essere alla stagione della definitiva consacrazione da trequartista atipico. Al mercato sono arrivati altri elementi di un certo spessore come Valzania, Proia e Fiordaliso che consentono a Venturato, l’uomo delle annate miracolose al Cittadella, di avere più scelta e fare rotazioni. Insomma, si ha la sensazione che il Genoa, se dalla ripresa intende veramente cambiare marcia, sulla sua strada troverà subito un ostacolo tutt’altro che semplice. Blessin, durante la sosta, nell’amichevole vinta contro il Monaco, ha provato un assetto più offensivo negli interpreti, con l’obiettivo che si sblocchi il bomber Coda, capocannoniere della B nelle ultime due stagioni (con 42 gol complessivi) ma nel Genoa fermo a una rete segnata su rigore. Già nell’1-0 sul Modena di prima della sosta, il tecnico tedesco è tornato al 4-2-3-1 visto con lui già in A e sarà importante il rientro dell’islandese Gudmundsson, sempre fra i più vivaci, a cui in Appello è stata ridotta la squalifica di tre turni che aveva rimediato nel finale col Parma. Il Genoa non segna molto, solo 7 reti (la Reggina prima ne ha fatti il doppio), ed è la squadra che va meno in gol di quelle dei piani alti. Un po’ pochino per essere la prima favorita per la A. Ma la B comunque, spesso concede, a squadre non partite in maniera brillante, di venire fuori nei mesi successivi. E a Ferrara, in uno stadio Mazza reso sempre caldo dalla focosa tifoseria di casa, ci sarà  una folta rappresentanza genoana sugli spalti, coi 1490 biglietti del settore ospiti andati esauriti con largo anticipo. Poi, il 18 ottobre, Genoa e Spal si affronteranno di nuovo, a Marassi, nel 2° turno di Coppa Italia. LEGGI TUTTO

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    Clou Cagliari-Bari ma occhio alla Reggina

    TORINO – Dopo l’anticipo Brescia-Benevento (1-0, lombardi per ora soli in testa), che ieri sera ha aperto la 6ª giornata, la B prosegue oggi con 8 gare, 7 alle 14 e una alle 16.15, Genoa-Modena. Nei liguri, reduci dal ko di Palermo, il tecnico tedesco Blessin pare intenzionato a cambiare modulo: il 4-2-2-2 va in archivio, probabile virata sul 4-3-3 con Codacentravanti, supportato da Yalcin a destra e Aramu a sinistra, con l’obiettivo di trovare la prima vittoria al Ferraris dopo i pari con Benevento e Parma. Sull’altro fronte, un Modena che ha perso 4 partite su 5, dove in teoria il tecnico Tesser non è a rischio, anche se la sosta per le Nazionali potrebbe essere una tentazione. Oggi a Marassi, Tesser potrebbe virare sul 3-5-2, con cui il Benevento imbrigliò il Genoa, abbandonando il tradizionale 4-3-1-2. Il match clou è però Cagliari-Bari. I sardi di Liverani cercano la terza vittoria di fila affrontando l’unica imbattuta della B. Il tecnico invita a non guardare la classifica ma oggi alla Unipol Domus è un crocevia per la A: il Cagliari deve confermare di essere fatto per la promozione, il Bari viaggia a fari spenti ma Mignani sta facendo un gran lavoro, aiutato dall’avere una squadra che per 8-9 undicesimi è la stessa dell’ascesa dalla C, con la miglior coppia d’attacco, Cheddira-Antenucci, già 7 gol (4+3). Esame importante anche per la Reggina che riceve il Cittadella con l’obiettivo di riacciuffare il Brescia in vetta. I calabresi non battono i veneti dal 2001 e la partita sembra fatta a posta per verificare quanto la squadra di Inzaghi sia da primi posti, contro i veneti che vengono dalla vittoria sul Frosinone e sembrano in grado di fare il solito campionato di alto livello. Occhio anche a Frosinone-Palermo: le due squadre tornano ad affrontarsi dopo la tumultuosa finale playoff del 2018 che portò i ciociari in A e indirizzò la crisi dei siciliani, un anno dopo sarebbero stati esclusi dalla B. Anche in questo caso, sono squadre che verificano le loro ambizioni: i ciociari di Grosso hanno forse i giovani più interessanti della B, i siciliani di Corini potrebbero aver cambiato marcia dopo la vittoria sul Genoa che dovrebbe aver chiuso il periodo di rodaggio di tutti gli ultimi arrivati. C’è poi Ascoli-Parma, entrambe reduci dalla prima sconfitta, aPerugia i marchigiani (1-0), in casa con la Ternana (2-3) gli emiliani, che confermeranno in porta Buffon, dopo lo sfortunato esordio stagionale con gli umbri. Gara più importante per il Parma: un altro ko allontanerebbe troppo la squadra di Pecchia dalla vetta, anche se pure l’Ascoli ha le sue ambizioni, ma più celate. Da brividi Venezia-Pisa, quart’ultima contro ultima: a rischio entrambi gli allenatori, chi perde fra Javorcic e Maran potrebbe andare a casa. Per la panchina pisana, non è escluso il ritorno di D’Angelo, il tecnico congedato dopo la mancata promozione ai playoff, ancora sotto contratto coi toscani, anche se potrebbe sistemarsi a Como, al posto di Giacomo Gattuso, assente dalla prima giornata per problemi di salute. I lariani oggi affrontano la Spal che coi gol di La Mantia (già 4), dimostra di poter puntare ai quartieri alti, al contrario del Como penultimo: tanti nomi illustri ma è tutto da verificare che possano portare qualcosa in più, a iniziare da Fabregas, che anche oggi partirà dalla panchina. Al Druso di Bolzano, il Sudtirol riceve il Cosenza, cioè si affrontano le squadre che prima dell’inizio del campionato erano le meno accreditate ma che, per quel che stanno mostrando, potrebbero salvarsi. Gli altoatesini vengono da 2 vittorie di fila, coincise con l’arrivo di Bisoli in panchina. I calabresi sono reduci dal ko interno col Bari (un po’ ingiusto) ma comunque sono a 7 punti, unopiù del Sudtirol. Domani alle 16.15 il turno si chiude col derby umbro Ternana-Perugia. LEGGI TUTTO

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    Genoa e Parma, sveglia prima che sia tardi

    TORINO – Meglio invertire la rotta, prima che sia troppo tardi. Al via della stagione, gli scommettitori consideravano Genoa e Parma come la prima e la terza squadra favorita per la A (secondo il Cagliari). Dopo l’ultima uscita, in cui entrambe hanno perso la prima partita (liguri ko a Palermo 1-0, emiliani sconfitti 2-3 in casa dalla Ternana), sono emersi i primi dubbi, mentre il duo di testa, Reggina e Brescia, allungava a 4 punti dal Genoa e già a 6 dal Parma. Anche prima della caduta di Palermo, i rossoblù non avevano particolarmente convinto. Vero, nelle precedenti trasferte s’erano imposti a Venezia e Pisa, ma nulla di travolgente. Così come le uscite a Marassi, che hanno portato solo pareggi (0-0 col Benevento, 3-3 proprio col Parma). E’ ancora lecito definire il Genoa una corazzata perché nessuno ha fatto un mercato come il suo, dunque il tecnico tedesco Blessin inizia a essere bersaglio della critica e di parte della piazza che a giugno comunque aveva accettato la sua conferma, caso più unico che raro dopo una retrocessione. Di Blessin, non convince soprattutto l’utilizzo di Coda, cioè il capo-cannoniere della B negli ultimi due tornei. Nel 4-2-2-2 del tedesco, gioca davanti in coppia con Ekuban. Ma spesso si pestano i piedi e Coda è costretto ad arretrare e giocare da rifinitore per Ekuban, come a Palermo: gli ha servito due assist d’oro che l’italo-ghanese non ha (clamorosamente) trasformato in gol. E’ possibile che per l’uscita di sabato in casa col Modena, Blessin provi qualcosa di diverso, anche un cambio di modulo o, più probabilmente, Puscas al posto di Ekuban. In generale, il Genoa in campo deve però disfarsi di un atteggiamento presuntuoso e controproducente, che in B ha già spento, nelle scorse annate, le ambizioni di tante illustri squadre che non sono riuscite a tornare in A dopo la retrocessione. Come accadde al Parma un anno fa. Pecchia, coraggiosamente, dopo la promozione con la Cremonese, ha rinunciato alla A perché stuzzicato dalla scommessa Parma. Ma non è semplice spalare le macerie delle due precedenti annate fallimentari degli emiliani. Prima di sabato scorso, Pecchia sembrava poter imprimere la svolta, anche se aveva vinto una sola volta (col Cosenza) e raccolto 3 pari (con Bari, a Perugia e a Genova). Il 2-3 subito dalla Ternana, con gli umbri capaci d’imporsi nel finale dopo essere andati per due volte sotto, ha riproposto le fragilità che il Parma aveva mostrato nella scorsa stagione con Maresca e Iachini. Sabato gli emiliani vanno in casa del tosto Ascoli (che a Perugia nell’ultimo turno ha raccolto il primo ko stagionale), e sa già di sfida-verità. Anche se patron Krause, durante la presentazione del neo dt Fournier, si è detto soddisfatto dell’avvio di stagione. I tifosi un po’ meno. E ad Ascoli, saranno out per infortunio Ansaldi e Mihaila, ko pesanti. Dovrebbe essere confermato fra i pali Buffon, anche se il suo rientro è coinciso col primo ko stagionale.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Palermo-Genoa è da brividi

    TORINO – La 5ª giornata di Serie B si apre stasera col prestigioso anticipo Palermo-Genoa (ore 20.30, su Sky, Dazn ed Helbiz Live), sfida che meriterebbe ben altri palcoscenici e che comunque attirerà al Barbera oltre 20mila spettatori. Nel siciliani, squadra che perde… non si cambia, verrebbe da dire. Corini dà fiducia sia al suo 4-3-3 che a tutti i nuovi, nonostante i 2 ko di fila rimediati in casa con l’Ascoli (2-3) e sabato scorso al Granillo con la Reggina (3-0). L’unica variazione in difesa, dove in luogo dello squalificato Bettella, giocherà Marconi, facendo salire a tre, con Buttaro e Brunori, la pattuglia dei “sopravvissuti” alla promozione dalla C, vincendo i playoff con Baldini, quando la squadra giocava col 4-2-3-1, modulo adottato ancora nelle prime due uscite, in cui il Palermo aveva fatto i 4 punti attuali. Corini chiede ai suoi una prova di carattere per riscattare il naufragio di Reggio Calabria e spera che Brunori possa far meglio di Coda, nella sfida fra possibili bomber della B. Sul fronte Genoa, Blessin deve sostituire l’islandese Gudmundsson, fermato per 3 turni dopo il rosso rimediato nel 3-3 col Parma di sabato scorso. Il favorito dovrebbe essere il neoacquisto Aramu, ma il tecnico tedesco ha avuto parole di elogio per i due esterni d’attacco Portanova e Jagiello. In caso di vittoria, il Genoa balzerebbe temporaneamente in testa alla B, traguardo sfuggito col Parma nel finale, quando gli emiliani hanno raggiunto i liguri. Blessin ha derubricato a “3 regali” le reti subite. Però qualche mugugno a Genova inizia a sentirsi. Al tedesco si imputa il fatto di aver finora trascurato gli ultimi arrivati (Puscas, Strootman e appunto Aramu) che, oltre a Coda, sono i nomi che fanno del Genoa la prima favorita per la A, finora non hanno ancora giocato un minuto. Inoltre fa discutere la scelta dello spagnolo Martinez in porta, non ha dimostrato di essere superiore a Semper, di cui si ricordano ottimi campionati di B nel Chievo. Blessin tira dritto e avverte: “Loro saranno arrabbiati per i due ko, voglio gioco e difesa decisa”. Nelle precedenti due trasferte, il Genoa ha sempre vinto, a Venezia (1-2) e a Pisa (0-1).Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Genoa-Parma e Reggina-Palermo: è grande B

    TORINO -Dopo l’anticipo di ieri (convincente vittoria del Cagliari, 1-0 al Modena, che raggiunge temporaneamente la vetta), oggi altre otto partite in cui spiccano Genoa-Parma e Reggina-Palermo. Nei liguri, in campo alle 16.15 (tutte le altre gare alle 14), l’allenatore Blessin decide di premiare in blocco la squadra salita in testa (assieme all’Ascoli) con 7 punti in 3 gare, i nuovi arrivati Aramu e Puscas partono dalla panchina (Strootman è ancora indietro di condizione). A Marassi sbarcherà un Parma in crescita, reduce dalla vittoria sul Cosenza dopo i pari con Bari e Perugia. Pecchia tiene in panchina Buffon e conferma fra i pali Chichizola che non ha certo fatto rimpiangere Super Gigi, finora indietro di condizione ma sempre utile come uomo spogliatoio. In Reggina-Palermo, Inzaghi cerca conferme dopo il 4-0 al Sudtirol in una classica che attirerà almeno 14mila spettatori, chi vince può dimostrare di ambire a un campionato d’alta quota. Nel Palermo, reduce dallo stop interno con l’Ascoli, Corini fa partire titolari i nuovi arrivati (una settimana fa entrati solo nella ripresa) e passa al 4-3-3 per cui è stata rifondata la squadra, archiviando il 4-2-3-1 della promozione dalla C con Baldini. Bell’esame anche per l’altra capolista, l’Ascoli, che ospita il Cittadella. Marchigiani ben guidati da Bucchi, dove il capocannoniere della B, l’italo-ivoriano Cedric Gondo (4 gol), cerca conferme. I veneti di Gorini invece, hanno ancora rabbia per il pari interno col Venezia, meritavano di sicuro di più, faranno il solito bel campionato. A proposito di Venezia, il neo-tecnico Javorcic chiede ai suoi più coraggio, anche perché al Penzo arriva un Benevento rivitalizzato dalla vittoria sul Frosinone che ha scacciato i fantasmi dalla panchina di Caserta, passato a un più funzionale 3-5-2. Nei veneti non convocato la stella russa Cheryshev. Di livello anche Frosinone-Como: i ciociari di Grosso, prima del ko  di Benevento (inopinato e frutto pure degli errori di Pairetto) avevano convinto e mostrato gioco da alta quota,  i lariani sono reduci dalla caduta interna nel derby col Brescia, anche un po’ sfortunata, in attesa del miglior Fabregas e che gli ultimi arrivati s’inseriscano e incidano. Per il Brescia che ospita il Perugia invece, è la partita della verità, dirà quanto la squadra di Clotet possa essere da quartieri alti. Negli umbri di Castori invece, 1 punto e 2 ko, c’è attesa per capire quanto potranno dare gli ultimi innesti, in una squadra che si annuncia rimaneggiata. Discorso analogo al Brescia per il Bari che riceve la Spal: i pugliesi di Mignani, ancora imbattuti e a quota 5, all’ultimo giorno di mercato hanno completato l’attacco con Salcedo e Scheidler: se non sono in pole per la A, poco ci manca e l’hanno già dimostrato nel precedente turno col 3-1 di Perugia. Ma attenzione alla Spal di Venturato che nel turno precedente ha battuto il Cagliari. C’è anche Ternana-Cosenza: negli umbri Lucarelli è squalificato, la sua panchina ha iniziato a traballare ma patron Bandecchi ha negato che rischiasse dopo il 4-1 incassato a Modena , però sono vietati altri tonfi. Il Cosenza di Dionigi, a 6 punti, non è andato malaccio nel ko di misura di Parma e vorrebbe dimostrare di poter ambire a qualcosa di più della salvezza. Domani alle 16.15 il posticipo è Sudtirol-Pisa.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Serie B, il clou è Venezia-Genoa, sfida anche di mercato

    TORINO – Stasera, ore 20.45, su Sky, Dazn ed Helbiz Live, 6 partite chiudono la 1ª giornata di Serie B che ha già regalato le prime emozioni e sorprese: venerdì il pareggio show fra Parma e Bari (2-2), ieri la convincente vittoria del Palermo sul Perugia (2-0), il pari in extremis del Cagliari a Cono (1-1) con un capolavoro di Gaston Pereiro, la vittoria del Cittadella sul Pisa (4-3), gara segnata dai 3 rigori in 15’ assegnati ai veneti dal discutibile Zufferli. Vediamo le gare di oggi.
    I ROSSOBLU’ Venezia-Genoa è il clou, non è solo partita fra due squadre che fino a tre mesi fa si sfidavano in A, è anche scontro diretto fra due candidate alla promozione. Nel Venezia, è rientrato totalmente l’allarme covid che aveva fatto mancare 13 giocatori nell’esordio di Coppa Italia dove comunque i veneti, giocando imbottiti di Primavera, hanno quasi trascinato ai supplementari l’Ascoli. Squadra passata al croato Javorcic, che nella passata stagione ha portato per la prima volta in B il Sudtirol con la miglior difesa d’Europa (solo 9 gol al passivo), il primo obiettivo è quello di riconquistare il calore della piazza che non ha ancora digerito la retrocessione. Nel Genoa, il tecnico tedesco Blessin chiede ai suoi di crescere dopo l’esordio in Coppa Italia col Benevento (3-2), positivo sì, ma in cui la squadra si è concessa troppe distrazioni. Dopo la partita, le due squadre formalizzeranno un importante scambio: Aramu al Genoa, Charpentier e Candela al Venezia. Molta curiosità anche per Modena-Frosinone. Gli emiliani di Tesser, neo-promossi, in Coppa Italia si sono tolti lo sfizio di eliminare il Sassuolo (3-2) con una gara di grande intensità, ma ha ben figurato anche il Frosinone di Grosso, squadra rivoluzionata e rifondata sui giovani, che in Coppa Italia ha dato filo da torcere al Monza, capace di vincere solo nel finale (3-2). Ma attenzione anche a Spal-Reggina: i ferraresi, dopo un campionato al di sotto delle aspettative, hanno confermato Venturato in panchina e schierano l’attacco nuovo di zecca La Mantia-Moncini, supportati da un Maistro in rampa di lancio e che la musica sia cambiata lo si è visto nella vittoria ad Empoli in Coppa Italia (1-2), mentre c’è attesa per la Reggina di Pippo Inzaghi, ai nastri di partenza dopo il salvataggio della società operato a giugno da Saladini: squadra profondamente rinnovata e con qualche ambizione e che in Coppa Italia, a Marassi con la Samp, ha fatto un partitone, perdendo immeritatamente 1-0.
    CHE LOTTA A Benevento invece, sbarca il Cosenza, le due squadre si sono già affrontate in amichevole a luglio e a sorpresa s’imposero 1-0 i calabresi, passati a Dionigi, che ambirebbero a qualcosa di più della salvezza maturata a maggio ai playout. Il Benevento invece, non parte in primissima fila per la A ma resta candidata a un campionato di vertice, nonostante abbia ceduto al Cagliari il trascinatore Lapadula e venga da un precampionato opaco. Ascoli-Ternana si annuncia equilibrata: nei marchigiani, Bucchi raccoglie l’eredità di Sottil, passato sulla panchina dell’Udinese, non sarà semplice ripetere la scorsa annata chiusa ai playoff, da vedere se la squadra sarà altrettanto competitiva. Nella Ternana di Lucarelli invece, sono stati fatti pochi mirati innesti, il gruppo è sostanzialmente quello della passata stagione, dal quale ci si aspettava qualcosa di più, chissà che dopo un anno di B sia più rodato. Infine il Brescia ospita il Sudtirol: la squadra col più alto numero di partecipazioni alla B (64), sfida una matricola assoluta, gli altoatesini che nei giorni scorsi si sono separati dal tecnico Zauli, la squadra sarà provvisoriamente guidata da Greco. Brescia che ha convinto in Coppa Italia (4-1 a Pisa), trascinata da Ndoj in formato Serie A, può dire la sua nella lotta per la promozione, anche se la società è in amministrazione giudiziaria dopo il sequestro di 59 milioni a patron Cellino per presunti reati fiscali.
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    Coda show e il ritorno al 4-2-3-1: così il Genoa progetta il ritorno in Serie A

    TORINO – E all’improvviso sul Genoa splende il sereno. Le prime due uscite della squadra (sconfitte contro Lucerna e Maiorca) avevano fatto sorgere dubbi sulla reale consistenza dei rossoblù. Gli stessi dubbi che il clamoroso 4-1 rifilato alla Lazio (con tripletta di Coda superstar) hanno spazzato via. La squadra c’è e probabilmente merita di essere considerata in pole position nella lotta per la Serie A, anche se la concorrenza sarà folta e qualificata. Blessin, che ora invita a non esaltarsi troppo come prima non era il caso di deprimersi, chiede a tutti di restare con i piedi per terra, è solo precampionato e ogni risultato ha un peso relativo. Significativo, però, come l’eclatante successo sia giunto tornando al 4-2-3-1 della passata stagione, riportando Coda padrone unico dell’attacco, supportato da tre giocatori offensivi, accantonando quel 4-2-2-2 con il quale, nelle prime infruttuose amichevoli, non erano arrivati né gol né occasioni. La squadra nel frattempo è rientrata in sede e il ds Ottolini, al lavoro da pochi giorni, ha parlato di una rosa composta al 90%, presto ci saranno incontri con Blessin per capire che cosa manca.
    Obiettivo, 20mila abbonamenti
    Al netto di alcuni elementi ancora da smaltire, forse non guasterebbe avere qualche ricambio in più di spicco al posto di quelli che oggi partono titolari: più o meno servirebbe ancora un giocatore per reparto, operazioni da compiere quando sarà finito lo smaltimento degli esuberi. Al resto, poi, penserà come sempre la spinta dello straordinario popolo rossoblù, galvanizzato dalla vittoria sulla Lazio e che ogni giorno accorre per sottoscrivere gli abbonamenti. L’obiettivo di arrivare a 20mila tessere è ampiamente alla portata, con la possibilità di riempire entrambe le gradinate e rendere Marassi la tana su cui costruire il ritorno in A. Perché, come dicono quelli della 777 Partners, in B “only one year”, solo per un anno.
    Guarda la galleryGenoa nel segno di Coda: tripletta nel 4-1 contro la Lazio LEGGI TUTTO

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    Genoa alla ricerca del gol, Sansone anche per innescare Coda

    TORINO – Il Genoa si sta preparando alla Serie B in maniera diversa dalle altre squadre. Il tecnico tedesco Blessin ha scelto di giocare le amichevoli contro avversari di rango, niente vendemmiate di gol contro formazioni di dilettanti. E così stanno arrivando anche le inevitabili battute d’arresto, prima col Lucerna (2-0), ieri col Maiorca (1-0). Non sono tanto i ko a preoccupare ma il fatto che la squadra fatichi a segnare, proponendosi poco in avanti, lo stesso problema che è stato alla base della retrocessione. Certo, è arrivato bomber Coda, capo cannoniere degli ultimi due tornei di B con 42 gol totali. Ma chi lo innesca? Così nelle ultime ore ha preso campo un nome nuovo, non semplice da raggiungere, ma il Genoa ci prova: Nicola Sansone, 31 anni il 10 settembre, ala sinistra che segna e soprattutto fa segnare (228 gare in A con 33 gol e 56 assist) che potrebbe fare al caso del Grifone, non fosse per un ingaggio da 1 milione che è il principale ostacolo alla trattativa (per Coda, il Genoa s’è spinto a 750mila). Non solo, Sansone, nato in Germania, sarebbe d’aiuto anche per Blessin, tradurrebbe al volo le indicazioni del tecnico che comunque, sta andando a lezione d’italiano.

    IL TEMPO Certo a Blessin va dato tempo e anche una certa comprensione: col Maiorca, il Genoa è andato all’intervallo sullo 0-0 con la squadra titolare che nel primo tempo aveva fatto il suo, il gol degli spagnoli è arrivato nella ripresa, dopo gli inevitabili cambi. Resta il fatto che la squadra attuale, al di là degli interpreti, fatica a cambiare passo. E il prossimo test, sarà ancora più probante: mercoledì 27 alle 17 amichevole con la Lazio allo stadio di Grassau (porte chiuse, diretta su Dazn). E chissà che contro Sarri, possa arrivare almeno il primo gol rossoblù dell’estate, in attesa di un inizio di campionato di B con un calendario non certo in discesa. Dal week end di Ferragosto in poi, il Genoa affronterà Venezia in trasferta, Benevento al Ferraris, Pisa fuori casa, Parma a Marassi e visita al Palermo. Blessin ha tre settimane per risolvere il problema, un avvio di campionato col piede sbagliato non è concesso. Anche se, per le gare interne, il Genoa avrà la spinta straordinaria della Nord e uno stadio pressoché pieno, quota 20mila abbonamenti è alla portata. LEGGI TUTTO