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    Bremer in palestra: tra Juve e Mondiale, ecco quando il brasiliano tornerà

    TORINO – Non serve uno scienziato per capire quanto Gleison Bremer servirebbe a una Juventus che lentamente si sta riprendendo dallo choc. Non ne è ancora uscita completamente, ma le premesse di squadra sembrano buone, al netto delle disavventure riscontrate in un’infermeria come quella bianconera, in cui non è mai possibile chiudere le porte perché sono tutti risorti da un ko. Tra le situazioni da monitorare c’è quella di Leonardo Bonucci, che contro l’Empoli ha preso una botta e anche se il capitano non sembra stia vivendo un gran momento di forma, la sua assenza a Lisbona potrebbe pesare parecchio. Al Da Luz non ci sarà neanche Bremer: la lesione del bicipite femorale della coscia sinistra resta un problema, al pari della difficoltà di recuperare in tempo per Juve-Inter del 6 novembre.

    Tempo al tempo

    L’ultimo segnale social del brasiliano, ad ogni modo, suscita curiosità e accresce l’ottimismo del popolo juventino. Si nota l’ex Toro al lavoro a piedi nudi in palestra, s’intravvede la carica del giocatore e quell’immagine della clessidra fa capire che il difensore non conta le ore, però (magari) i giorni sì. Hai visto mai che Bremer per il derby d’Italia ce la possa fare?
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    Gran Galà del Calcio, Bremer dimentica il Toro e carica la Juve

    MILANO – Il difensore della Juventus Gleison Bremer è stato votato nella Top 11 della stagione 2021-22 al Gran Galà del calcio grazie alle sue ottime prestazioni con la maglia del Torino. Il difensore brasiliano ha espresso la sua gioia su Instagram pubblicando una foto con il riconoscimento e scrivendo: “È stata sicuramente una stagione molto importante e sono felice di essere stato tra i migliori 11 del campionato italiano, per questa stagione ci sarà da lavorare ancora meglio e con tanta passione per raggiungere grandi traguardi e tante vittorie con la maglia della Juventus”. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Bremer esce al 52' per un problema muscolare

    Ennesimo infortunio in casa Juventus: al 52′ del derby contro il Torino, Allegri ha richiamato Bremer e lo ha sostituito con Bonucci. Il difensore brasiliano ha accusato un fastidio alla coscia sinistra e potrebbe aggiungersi alla lunga lista di calciatori bianconeri che da inizio stagione sono passati per l’infermeria. LEGGI TUTTO

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    Torino-Juventus, Vagnati: “Bremer è un top player”

    TORINO – Tutto pronto per il derby della Mole tra il Torino e la Juventus. Il direttore sportivo sportivo granata, Davide Vagnati, ha parlato ai microfoni di Dazn a pochi minuti dal fischio d’inizio della partita: “E’ sempre difficile affrontare una squadra importante come la Juventus, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e giocare al massimo delle nostre possibilità. Solo così potremo toglierci delle grandi soddisfazioni”. Sulle preferenze di mister Juric per il reparto offensivo, Vagnati si è espresso così: “Dipende dalle caratteristiche di gioco degli avversari, Sanabria e Pellegri sono due attaccanti molto diversi. La scelta poi arriva anche in base all’avversario, allo stato di forma, Juric ha già giocato parecchie volte all’Hellas senza una vera prima punta”.

    Vagnati: “Bremer è un top player, lo saluterò dopo la partita”

    Immancabile una domanda su Bremer, grande ex della partita, alla quale Vagnati ha risposto così: “Se saluterò Gleison? Certo, lo farò dopo la partita. Io posso solo dire che è un top player e un professionista forte, poi non è mio compito fare le analisi della Juventus. Bisogna essere dentro per dire certe cose. Posso solo dire che Bremer è un ragazzo davvero forte”.
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    Toro: Schuurs e l'uscita palla al piede. Vi ricorda qualcuno?

    TORINO – Perr Schuurs non è un ragazzo qualunque nel Toro di Ivan Juric. Il sangue dell’olandese si sta colorando sempre più di granata e lo riconosci non solamente dalle prestazioni scintillanti, collezionate sul campo, ma anche dai gesti, dagli stimoli che dà ai compagni, dalle parole soprattutto: «Il nostro valore va dimostrato in tutte le partite, anche per i tifosi. Pensiamo subito alla prossima». Dichiarazioni di un piccolo grande campioncino, con le stimmate del leader che verrà, appartenente alla leva calcistica della classe ’99: la stessa di Matthijs de Ligt, per esempio, anche lui cresciuto nella scuola dell’Ajax. Nuovo, Schuurs, perché appena alla prima stagione di Toro, però già consolidato per abitudini ed esperienze di successo.
    Perfettibile, ma già strepitoso
    E quando Juric dice di Schuurs che «ha una mentalità pazzesca, però deve crescere ancora», esattamente cosa intende? La risposta c’è: il tecnico croato e il vice Matteo Paro stanno lavorando sul tipo di marcatura stretta e sui tempi dell’anticipo, perché l’allenatore sente di aver bisogno di un difensore fisico, che aggredisca l’avversario facendogli sentire il fiato sul collo e riesca ad anticiparlo sul pallone nei tempi più stretti possibili. E che magari costringa l’attaccante a indietreggiare per non finire in fuorigioco. Già immaginiamo Juric urlare a Schuurs istruzioni del tipo: “Devi pressare, devi essere un martello”. Direttive alle quali, evidentemente, l’olandese non era abituato per la scuola di calcio frequentata fino alla scorsa stagione.
    Muraglie umane
    Quanto al lato squisitamente tecnico, nulla da eccepire, ovvio. Si possono migliorare determinati aspetti, ma senza la necessità di insegnare qualcosa. Con Schuurs non ce n’è bisogno, il ragazzo è forte, fortissimo. Perr è destinato a prendere il comando della difesa granata dopo la partenza di Gleison Bremer. E sabato, dopo l’ottima prova contro l’Empoli, c’è il derby. Quello con il brasiliano passato in estate dal Torino alla Juventus sarà un incrocio speciale, suggestivo, intrigante. Dubbio che poi non è tale: l’uscita di Schuurs palla al piede non vi ricorda forse qualcuno? Ognuno, che sia tifoso bianconero o granata, si faccia la propria idea. Intanto l’attesa della stracittadina sta montando in città. Il Toro ci crede e le esibizioni delle due squadre in questo scorcio di campionato fanno pensare che sì, stavolta, non c’è mismatch. Come minimo, a occhio, le distanze sembrano essersi ridotte.
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    Juve-Maccabi, il dilemma di Allegri. E intanto Pogba fa godere i tifosi

    TORINO – All’uscita del Training Center della Juventus non sono poche le persone in attesa: è un’immagine che quotidianamente ricorre, perché al netto di un avvio difficoltoso di stagione, la passione della gente per quei colori inconfondibili non si spegne, anzi. C’è Paul Pogba che a bordo della sua auto si ferma a scattare selfie e firmare autografi con i baby-tifosi bianconeri, come Alessandro che per il suo compleanno riceve gli auguri più belli e desiderati: «Tanti auguri Ale!», sussurra il Polpo e da questo momento in poi la vita del piccolo non sarà più la stessa. Dentro il JTC, Massimiliano Allegri fa le sue prove in vista del Maccabi Haifa, che non sarà il Real Madrid campione d’Europa, ma che per l’occasione va considerato alla pari dei merengues: non sarebbe cosa buona e giusta se la Juve sottovalutasse l’avversario o equiparasse il match di mercoledì sera a una sorta di passeggiata di salute.Guarda la galleryJuve, rifinitura Champions: i sorrisi di Chiesa, le facce e le esultanze

    Dubbi e certezzeTra i dilemmi che frullano nella mente del tecnico bianconero c’è la scelta del sistema di gioco: difesa a 3 oppure a 4? Al momento è del tutto possibile che la Juventus si schieri con il medesimo 3-5-2 già visto contro Paris Saint-Germain e Benfica e che, evidentemente, non ha portato benissimo in chiave qualificazione agli ottavi di Champions League, però è anche vero che il modulo con 4 difensori schierati contro il Bologna ha funzionato. Danilo-Bremer-Bonucci-Alex Sandro o De Sciglio da un lato; Danilo-Bonucci-Bremer dall’altro. L’obiettivo è naturalmente la doppia vittoria nel giro di una settimana contro gli israeliani, anche per giustificare l’attesa montante, relativa al ritorno di Pogba, che da quel maledetto 23 luglio non s’è più visto sui campi in cui ha giocato la Juve. Paul ha una voglia matta di mettersi all’opera e di testare la propria condizione con il bianconero indosso.
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    Bremer (ri)solleva la Juventus: lavoro e Bologna nel mirino

    TORINO – (e.e.) Bremer (ri)solleva la Juventus. Pesi e allenamento supplementare per rimettersi in carreggiata anche in campionato, dopo l’esordio nel Brasile. Il centrale ha un motto: il lavoro fa superare tutto. E con il lavoro cerca la via per ridare gioia alla Juve, da subito, contro il Bologna. Max Allegri, anche per sfruttare al meglio i suoi dovrebbe puntare sulla difesa a tre con l’ex granata, Danilo e Bonucci. Gatti prima alternativa. LEGGI TUTTO

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    Juve-Bologna, la probabile formazione

    TORINO – Si torna in campo, si torna a giocare la Serie A e la Juventus prova a ripartire dopo un inizio zoppicante in campionato e terribile in Champions. Allo Stadium arriva il Bologna, con Arnautovic spauracchio della difesa bianconera da esorcizzare e tre punti tassativi per riprendere la corsa per ora neanche alla vetta ma almeno alle prime posizioni. Ecco come dovrebbe scendere in campo la squadra di Allegri, che ritrova tanti uomini rigenerati dalle prestazioni con le rispettive nazionali. LEGGI TUTTO