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    Lazio-Roma da Sarri a Mou. Una sfida al veleno tra gol e polemiche

    I due allenatori sono agli opposti: si stimano, ma non si amano. Le scintille hanno acceso la vigilia. Il ko sarebbe un dramma, non solo per la classifica

    I l derby romano. Non ci fosse stato avrebbero dovuto inventarlo. Lo scenario giusto per esaltare della sfida del tutto o niente tra due tipi a loro modo estremi. Eroi cazzuti, che più uguali e diversi non si può, Mou e Mau, di un cartoon dai denti affilati. I profili più interessanti dal punto di vista della mente, insieme a Luciano Spalletti e a Gian Piero Gasperini, del calcio italiano. Quattro “maniaci”, non a caso, ognuno di loro con una scena madre che li governa, una falla alias frustrazione che ne ha determinato la grandezza. La mediocre storia di calciatore di José Mourinho, la tribolatissima gavetta da allenatore di Maurizio Sarri, il fallimento all’Inter di Gasperini, la storia mancata di Spalletti sempre all’Inter e prima ancora lo scacco romano della controversia con Totti. Come sempre, sono le sconfitte a fare gli uomini.  LEGGI TUTTO

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    Monza-Torino: Caldirola, crollo ingiustificato. Lazaro da rigore

    Al 93’ l’episodio del penalty non assegnato: Gagliardini, in area, calcia la tibia sinistra di Lazaro che non cade a terra. Il contatto non è travolgente ma c’è e andava fischiato

    Doveri meno in forma del solito, anche nell’assegnare due cartellini gialli (quelli a Gineitis e Kyriakopoulos) eccessivi. Al 19’, fuori dall’area del Monza, il braccio oltre figura di Carboni colpisce il pallone calciato da Vlasic: è da punizione (non assegnata). Al 24’, gol annullato ai granata: Zapata parte in posizione regolare e nel duello con Caldirola vede il monzese, davanti a sé, cadere facilmente a terra in virtù di un lieve contatto alto. Ecco: quel contatto è troppo leggero per giustificare un crollo del genere (come successe fra lo stesso Caldirola sfiorato da Zirkzee in Monza-Bologna). Al 93’, un episodio che avrebbe in sé le radici da penalty (non assegnato): Gagliardini, in area, calcia la tibia sinistra di Lazaro che non cade a terra. Il contatto non è travolgente ma c’è e pare un replay della gara di Coppa Italia quando Seck, colpito, non cadde e il rigore venne tolto: in questo caso è Lazaro a restare in piedi. Ma il messaggio rischia di passare in maniera errata: se non cadi non è rigore.  LEGGI TUTTO

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    La rabbia di Juric: “Scandaloso non fischiare il rigore su Lazaro”

    Il tecnico granata dopo l’1-1 col Monza: “È rigore netto, non si può non fischiarlo al di là del fatto che il giocatore non si butti”

    Juric parte dalla fine. Nel recupero Lazaro è agganciato in area, non si butta e l’azione prosegue. Quando il tecnico granata rivede la dinamica sbotta: “È rigore netto, non si può non fischiarlo al di là del fatto che Lazaro non si butti. È una decisione scandalosa. Col Monza è successo anche l’anno scorso”. Juric poi assolve Gineitis per l’errore sul gol: “Ha fatto una buona partita, lavora bene, nell’azione del gol la sua pozione era corretta poi però ha fatto quell’errore e l’abbiamo pagato. Nel complesso però sono soddisfatto della nostra prova. Da 4-5 partite stiamo giocando un buon calcio, abbiamo fatto delle scelte e ci siamo ricompattati”. LEGGI TUTTO

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    Lecce e “conSLAncio” ricordano Nicola Loprieno prima della sfida con il Milan

    Il calciatore, che ha vestito la maglia giallorossa dal 1974 al 1978 ed è morto a causa della Sla, è stato omaggiato nel pre gara

    Una maglia giallorossa con il numero 5, il preferito di Nicola Loprieno ai tempi della sua avventura con la maglia del Lecce. Soprattutto, una maglia per promuovere la ricerca di cure contro la SLA. Questo pomeriggio, prima del fischio d’inizio della gara contro il Milan, il presidente dei salentini Saverio Sticchi Damiani ha consegnato una maglia, dedicata a Loprieno, a Lalla, moglie dell’ex calciatore, e i suoi due figli.

    iniziativa—  L’US Lecce, partner dell’Associazione Onlus “conSLAncio”, ha voluto rivolgere un pensiero nel pre-gara della 12esima giornata all’ex calciatore che due anni fa, dopo una lunga battaglia contro la malattia, si è spento all’età di 78 anni. Loprieno, originario di Bari, ha militato nel Lecce dal 1974 al 1978, raccogliendo decine di presenze tra Serie B e C. Lalla Desiderato, da sempre al suo fianco, negli ultimi anni ha partecipato a numerose iniziative benefiche, diventando essa stessa socia di “conSLAncio”. Il club giallorosso ha accolto con piacere il suo invito a supportare la ricerca di cure, dedicando un pensiero speciale al suo ex tesserato pochi istanti prima dell’inizio del match contro il Milan. LEGGI TUTTO